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Autore: Asmodeus    10/12/2020    2 recensioni
Raccolta di brevi one-shot incentrate principalmente sui rapporti tra Martino/Niccolò e il resto del gruppo, ideale spin-off di "Come sorridono le giraffe?"
Una carrellata di clip sulla vita di questo variegato gruppo di amici, tra demenzialità e momenti di dolcezza o intimità, con l'unico obiettivo di strapparvi anche oggi un sorriso.
- Questa raccolta partecipa alla challenge "Just stop for a minute and smile" organizzata da Soul_Shine sul forum di EFP.
- I capitoli #4 e #5 partecipano anche alla challenge "Slot machine" organizzata da Juriaka sul forum di EFP.
- Il capitolo #5 partecipa anche alla "Challenge delle Parole Quasi Intraducibili" organizzata da Soly Dea sul forum di EFP.
Genere: Demenziale, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Elia Santini, Giovanni Garau, Luca Colosio, Martino Rametta
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un albero degno della Magica

MARTEDÌ
16:21
8 dicembre 2020

 

 

«Nicco, allungami altre palline rosse, per favore! Di quelle piccole piccole!»
«Subito capo!» risponde il moro, facendo il saluto militare e fiondandosi a recuperare altre palline dallo scatolone aperto al centro della sala.
Giovanni finisce di sistemare le due piccole palline dorate che ha in mano allungandosi sulla scaletta, per poi allontanare leggermente il busto dall’albero per controllare più da lontano la sua opera.
Il grosso albero di Natale svetta maestoso, completamente ricoperto di palline rosse e dorate – perché in casa sua anche gli addobbi sono tifosi della Magica.
Niccolò trotterella verso di lui a tempo di musica, una manciata di palline rosse in mano: dal suo telefono, un Michael Bublé decisamente in forma canta “It’s Beginning to Look a Lot Like Christmas”, e il moro lo sta accompagnando canticchiando a sua volta.
«Queste sono le ultime piccole rimaste, Gio. Bastano?» domanda, il corpo che continua a ondeggiare seguendo il ritmo lento della carola.
Giovanni sorride davanti a quello spettacolino improvvisato, e recupera gli addobbi dalle mani del moretto: «Sono perfette! Grazie!»
Niccolò si allontana un po’ dall’albero, per vederlo in prospettiva, mentre lui termina di appendere le ultime tre sferette rosso accese sulla cima dell’albero.
«Com’è, Maestro delle Decorazioni?» chiede poi al moro, confidando nel suo gusto per tutto ciò che è artistico – anche se Niccolò prima aveva osato criticare l’idea di addobbare l’albero solamente di rosso e oro e proposto addirittura l’aggiunta di altri colori.
«Perfetto capo!», e giù di nuovo col saluto militare fatto a caso. «Er Pupone stesso sarebbe fiero di quest’albero!» continua poi il moro, sorridendogli a trentadue denti a metà tra una presa in giro e un sincero segno di apprezzamento.
«Ora manca solo il puntale…» constata, e Niccolò accorre in suo soccorso recuperando la spira appuntita dallo scatolone e allungandogliela. Anch’esso è, ovviamente, rosso e dorato.
Giovanni si allunga il più possibile sulla scaletta e issa il puntale in cima all’albero; poi finalmente scende a terra e si allontana anche lui per rimirare la sua opera natalizia.
«C’hai proprio ragione Nicco, farebbe invidia anche a Totti!» ammicca, gettandogli la mano sopra le spalle e battendogli sul petto in segno di approvazione. «Grazie mille per l’aiuto, bello!»
«È un onore, mate!» risponde il moro, abbracciandolo a sua volta. Poi dal suo cellulare parte un “Frosty the Snowman” prepotente, e Niccolò coglie al balzo l’occasione per ricominciare a ballare, trascinando con sé anche l’amico.
Giovanni sta al gioco, e quando finalmente Martino suona alla sua porta ha fatto in tempo a cantare anche “Feliz Navidad” e “Jingle Bells Rock” insieme al ragazzo del suo migliore amico.
«Ma che stai a fa’, Nì?» esclama il rosso non appena gli apre la porta. È bagnato dalla testa ai piedi, così come la borsa che porta sottobraccio, ma ciò che diverte di più Giovanni è il suo sguardo allucinato nel guardare Niccolò che si sta lanciando in una curiosa reinterpretazione canora di “Last Christmas”.
«Non ti preoccupare, abbiamo finito presto e mi stava insegnando ad apprezzare di più le carole natalizie» ridacchia Giovanni, facendo entrare l’amico inzuppato d’acqua. «Ma che t’è successo? Hai attraversato il Tevere a nuoto per venire qui?».
Il rosso rotea gli occhi sbuffando, mentre si toglie il giubbotto e la cuffia totalmente bagnate, allungando a Giovanni la borsa della spesa. «Probabilmente mi sarei bagnato di meno! S’è solo rotto l’ombrello mentre tornavo alla macchina» spiega poi, «c’è un vento che fa paura là fuori!».
«Dai qua, questi li prendo io» lo assiste Giovanni, che ha già chiuso la porta e poggiato la borsa della spesa sul tavolo ed è pronto a recuperare anche i suoi vestiti bagnati per metterli ad asciugare. «Fila in bagno ora e spogliati, ti vado a prendere dei vestiti asciutti» ordina al rosso, mentre posiziona una sedia di fianco al termosifone dove poggia il giubbotto zuppo d’acqua. «Prendi pure gli asciugamani che ti servono, sai dove sono» aggiunge poi, indicandogli la zona notte.
«Ma Gio, non è necessa…» attacca il rosso, ma lui lo zittisce subito.
«Fila! Non voglio che ti prendi un accidente!»
«Va bene mamm…Aaaaaciuù!» prova a rispondere Martino, finendo però per starnutire violentemente nello stesso esatto momento in cui tutte le luci di casa Garau si spengono di botto. Anche l’albero di Natale perde tutto il suo sfavillare, e il cellulare di Giovanni si ammutolisce per la perdita della linea wifi.
«E mo’ che succede?!» esclama Giovanni, mentre Martino starnutisce un’altra volta prepotentemente e Niccolò già brancola nel buio colpendo le scatole disposte qua e là sul pavimento nel tentativo di raggiungere il suo ragazzo nell’oscurità.
«Nì, fermati, rischi di inciampare!» lo avvisa il suo ragazzo, starnutendo poi un’altra volta.
«Esatto! Anzi, Nicco, prendi il mio telefono dal tavolo, così ci facciamo luce!» consiglia Giovanni, mentre Martino estrae intanto il suo cellulare dalle tasche e accende la sua torcia.
Il rosso illumina il proprio fidanzato, guidandolo nel percorso a ostacoli fino al tavolo e al telefono di Giovanni, e presto si ritrovano con due torce a disposizione nella casa completamente buia.
«Ecco qua!» esclama il moro, raggiungendo gli altri due in sicurezza grazie alla luce del cellulare. «Che facciamo Gio?» domanda poi, mentre prende per un fianco il suo fidanzato ancora tutto inzuppato.
«Dobbiamo scendere a controllare il contatore» annuncia il padrone di casa, voltandosi poi un po’ preoccupato verso il rosso. «Marti, è meglio che tu ti cambi subito però, o ti ammalerai sul serio!» conclude poi, indicando la zona notte all’amico.
«E lascio voi due da soli? Sicuro di voler toccare un contatore elettrico con a fianco Nicc….Aaaaciù!»
Niccolò tira una leggera gomitata al fidanzato, con una smorfia maligna: «Fossi in te non mi prenderei troppo per il culo. Il karma ti sta punendo».
«Pensavo ti piacesse quando ti prendo per il culo» lo rimbecca affilato il rosso, e Giovanni è costretto a intervenire per separare quel battibecco che sta assumendo note non esattamente family friendly.
«Basta fare gli zozzoni voi due! Marti, fila in camera a cambiarti! Prendi i vestiti che vuoi dall’armadio, ma cambiati alla svelta!» ordina perentorio Giovanni. Poi si volta verso Niccolò, aprendo la porta di casa: «Fares, tu sei con me. Pronto per la missione?»
Niccolò sta allo scherzo, e fa per l’ennesima volta il saluto militare col telefono-torcia ancora in mano: «Agli ordini capitano!»
Martino osserva basito il suo ragazzo e il suo migliore amico che si fiondano giù dalle scale simulando di essere parte di un commando dei Navy Seals, con tanto di Giovanni che si canta la colonna sonora da spy story da solo mentre scompaiono dalla sua vista.

«Beh, poteva andare peggio dai!», biascica Niccolò con la bocca mezza piena di panettone.
«Peggio?» domanda Martino, roteando gli occhi e trattenendo l’ennesimo starnuto. Indossa uno dei maglioni di lana di Giovanni, ma complice il blackout e l’acqua presa all’esterno trema leggermente di freddo.
«Beh, sì! Chessò, poteva caderci l’albero addosso mentre eravamo al buio, oppure…» ricomincia il moro, e in quello stesso momento si sente il boato di un tuono fortissimo, seguito da una lieve vibrazione dell’aria nella casa e dal rumore di un oggetto di vetro che impatta col pavimento e si rompe in mille pezzi.
Giovanni accende la torcia del suo telefono e la punta in direzione dell’albero di Natale: una pallina è a terra, completamente distrutta.
Niccolò fischia cupo, prima di riprendere a commentare: «Certo che sti tuoni si son fatti belli potenti, che fan cascare le palline! Oppure potrebbe essere un fantasma che infesta la casa di Gio…»
«Nì, anche basta eh? Non ci servono altre sfighe mi sa!» lo zittisce Martino, il viso arruffato e la sua fetta di panettone ancora intatta per metà davanti a lui.
Niccolò alza le mani in segno di resa, poi punta gli occhi sul pezzo di panettone del suo ragazzo illuminato fiocamente dalla luce della candela che Giovanni è riuscito a recuperare tra i centrotavola da usare per Natale. Normalmente darebbe un’aria romantica al tutto, ma il fatto che tutto il quartiere sia stato colpito da un blackout bello e buono stempera molto il romanticismo a quella tavola.
Martino lancia uno sguardo di sbieco al suo ragazzo, poi solleva gli occhi al cielo e gli allunga la sua fetta sbuffando. Il moro si avventa su di essa famelico, strappando a Giovanni un sorriso sincero per il siparietto.
Il riccio guarda i suoi due migliori amici battibeccarsi al di là del tavolo e della candela, Martino praticamente in braccio a Niccolò che lo abbraccia con la destra per trasmettergli calore e scaldarlo un po’ di più; poi sposta lo sguardo al suo albero di Natale rosso e dorato dietro di loro, le palline che riflettono fioche la lucina della candela creando un alone romantico intorno alla scenetta.
Mentre i due amoreggiano battibeccando su quel pezzo di panettone, di nascosto scatta loro una foto da stampare e da dare a Martino insieme al biglietto con gli auguri di Natale – un’improvvisa botta di fortuna e dolcezza in una giornata e in un periodo un po’ difficile.
Giovanni rende silenziosamente grazie per i piccoli momenti felici che gli riempiono il cuore di felicità nonostante intorno a lui sia buio – come il Natale o l’avere degli amici super romantici che si bagnano fin nelle ossa pur di non lasciarti a casa da solo per il ponte dell’Immacolata.
E proprio in quell’istante, anche la luce torna prepotentemente in casa sua, riaccendendo tutte le luci e donando gloriosa vita al suo albero di Natale.
“Certo che è proprio un bell’albero” commenta tra sé e sé Giovanni, “davvero degno di Totti e della Magica”.

[1590 w.]

 

🐨🎄🦒

E dopo mesi di assenza, eccomi di nuovo qui! Yeeeeeh! ✨

Finalmente mi è tornata l'ispirazione per una qualche clip riguardante il gruppo dei Contrabbandieri: mentre lo scorso weekend stavo facendo l'albero di Natale mi è capitato di pensare all'ultimo episodio della seconda stagione, con la tombolata di Natale di Radio Osvaldo a casa di Martino e tutti che partecipano felici e lo aiutano ad addobbare casa! E perché dunque non raffigurare una scena simile, stavolta a casa di Giovanni e qualche bell'inconventiente nel mezzo? ;)

Vorrei ringraziare per l'idea del blackout la bellissima challenge di Juriaka, che potete trovare qui: visto che stavolta non avevo personaggi predefiniti da inserire nella storia, ho pensato di andare sul sicuro con le giraffine e il caro Giovanni! Spero di averci visto giusto, ma questi tre per me hanno una chimica pazzesca insieme :) Ringrazio anche Soul, che come sempre è la madrina di questa raccolta e a cui devo davvero tantissimo! E ho pensato che funzionasse anche il termine proposto da Soly Dea nella sua challenge, direttamente preso dalla lingua danese!

Infine, ringrazio chiunque di voi si sia fermato per leggere questa piccola clip che sa già un po' di festa! Se volete lasciarmi un vostro parere tra le recensioni lo apprezzerò molto, e in ogni caso mando un grosso abbraccione a tutti! A presto! :)

 

[Prompt 10. "Poteva andare peggio..."]

Traccia regalo per Natale
🎄: Due o più personaggi a vostra scelta si ritroveranno a fare l'albero di natale insieme.
Imprevisto!Bonus (a scelta):
1- black-out improvviso.
2- x è dannatamente maldestro, una volta terminata la decorazione dell'albero, lo farà cadere a terra.


[#Hyggelig: si tratta di una sensazione positiva di calore che ci fa sentire a nostro agio. [suggerita da HarrietStrimell] ❤]

   
 
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