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Autore: LadyPalma    13/12/2020    6 recensioni
“Sei sempre così pieno di vita, come fai?”
“È perché non sono morto, tutto qui”.
| Fred/Hermione, dedicata a Sia_
Genere: Angst | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Morendo, il Sole


 
 
“Sei sempre così pieno di vita, come fai?”
“È perché non sono morto, tutto qui”.
Hermione sbuffa seccata: è un’altra possibilità di profondità tra loro andata a vuoto. Non può sapere che per Fred non ci sono alternative, che con la serietà delle sue riflessioni non ci si sa confrontare, che se smettesse per un attimo di vedere tutto in trame leggere la pesantezza della realtà lo schiaccerebbe.
Perché sono vivi, in fondo, ed è vero. E Fred lo ha deciso dal suo primo sorriso sdentato: si lascerà schiacciare solo da morto.
“Dico davvero, la mia missione è fare un po’ come il Sole e illuminare anche i momenti più bui”. Le offre quell’angolo di introspezione che può permettersi, la crepa nel sorriso che concede anche a se stesso di rado. “Cosa c’è di male in questo?”
Quasi per compensazione, è il broncio di Hermione che si distende in una leggera risata. “Oh, il Sole, addirittura!” gli fa eco, scuotendo la testa. “Come sei vanesio!”
“Ma tu stai ridendo, ed è grazie a me perché io, Hermione, sono proprio il Sole”. Ridacchia anche lui e  si inchina teatralmente prima di lasciarla. Che continui a sorridere anche dopo con uno strano rossore sulle guance, Hermione non lo saprà mai.
 

 

 
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi – scuri, infiniti, tristi…
… caldi, luminosi, vivi – perché gli occhi dell’uom cercan morendo il sole.


 
 
L’anatema mortale lo colpisce mentre ride. A spezzare la sua fragile vita è una luce – ma non è il Sole.
Quello che gli rimane è solo un lungo istante – per vedere la luce verde, per capire di stare morendo, per smettere di essere stella e farsi buio, per farsi schiacciare finalmente dalla pesantezza. Dei sentimenti, non della morte, e se solo avesse avuto un secondo in più ne riderebbe. Invece quell’unico istante lo usa per voltarsi a destra, per cercare istintivamente Hermione.
E così se ne va mentre ride, ma l’ultima battuta è un’altra ed esiste solo nella sua mente.

 
Hermione, eri tu alla fine il Sole.
















 
NDA: Questa storia è stata scritta come regalo di Natale per la carissima Sia_ (e anche un pochino per VigilanzaCostante, che mi ha supportata e rassicurata che questa Fremione potesse essere almeno pubblicabile!). Non è affatto una mia coppia, anche se ho una certa simpatia per loro, quindi la lascio qui in punta di piedi e me ne vado.
Ci tengo a dire che la frase centrale è una sorta di pastiche – unisce infatti "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi" di Pavese e il verso "perché gli occhi dell'uom cercan morendo il Sole" del Dei Sepolcri di Foscolo (un'opera che mi sta paticolarmente a cuore, anche se, come direbbe Hermione, è una "lettura leggera").
   
 
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