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Autore: MissGolightly    13/12/2020    0 recensioni
Qualche anno dopo la fine della guerra Hermione si ritrova di nuovo a Hogwarts, questa volta come insegnante.
Dovrà fare i conti con un mistero che aleggia tra le mura del castello, ma soprattutto dovrà collaborare con l'ultima persona che avrebbe voluto avere come collega: Draco Malfoy.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Capitolo Undici
 
 
Le indagini su ciò che era successo a Gwendolyn non stavano andando da nessuna parte.
Draco aveva avanzato delle ipotesi che erano state brutalmente distrutte da Hermione e viceversa, arrivando a ritrovarsi tra le mani nient'altro che un foglio di pergamena stracciato con sopra scritti dei nomi cancellati più volte.
Harry, che aveva continuato a indagare per conto del Ministero rileggendo la relazione scritta durante la sua permanenza a Hogwarts, era stato altrettanto sfortunato e aveva comunicato a Hermione tramite una lettera che non c'era alcun passo avanti.
Erano al punto di partenza, esattamente dove si trovavano quella mattina di ottobre in cui Gwendolyn era stata portata in infermeria.
Con la differenza che non era più ottobre.
Era l'inizio di febbraio ormai, ed era inammissibile non aver trovato un colpevole dopo oltre quattro mesi.
"Cosa stiamo sbagliando?" si domandò Hermione prendendosi la testa tra le mani.
Draco, sdraiato sul suo letto e con la schiena appoggiata alla testiera, la fissò senza riuscire a trattenere un sorriso. Era così bella quando si concentrava e non trovava la risposta.
Ed era così divertente vederla mentre, per una volta tanto, non trovava una risposta.
"Forse sbagliamo metodo" disse ancora lei.
"Che vuoi dire?" chiese Draco osservandola curioso.
"Sto pensando a un nuovo modo per affrontare questa cosa. Non lo avevo preso in considerazione prima perché temevo avremmo perso tempo, ma arrivati a questo punto non so che inventarmi."
"Dai, sentiamo."
"Abbiamo dato retta all'istinto fino a questo momento. Ora proviamo un approccio più razionale. Partiamo dalle persone vicine a Gwendolyn, quelle che frequentava di più, compresi gli amici più stretti che abbiamo sempre escluso. Analizziamoli uno per uno e poi allarghiamoci fino ad analizzare tutti gli studenti. Qualcosa deve saltare fuori per forza" spiegò Hermione.
Draco si sorprese che nessuno dei due avesse pensato prima a quell'approccio. In effetti, fino a quel momento, avevano fatto affidamento solo sul loro istinto escludendo a priori molte delle persone vicine a Gwendolyn.
"Ok, sono d'accordo. Da chi cominciamo?" disse Draco.
Hermione sorrise entusiasta per quel punto di svolta e iniziò a scrivere frettolosamente una lista.
Nonostante Gwendolyn fosse in buoni rapporti con tutti gli studenti, le persone che le giravano attorno non erano poi molte.
C'era Tamara, la sua migliore amica e prefetto di Tassorosso; Audrey Rickman, una Grifondoro con cui Gwendolyn si ritrovava spesso a studiare; Andrew e Julia Earlham, amici che frequentava spesso (Julia più che altro, Andrew si limitava a unirsi al gruppo di tanto in tanto); e Gregory Altman, il ragazzo di Tamara che a volte si univa a loro.
"Hai dimenticato Tyler, ma non penso sia il caso di prenderlo in considerazione" sentenziò Draco, dopo che Hermione ebbe finito di leggere la lista.
"Tyler chi?"
"Zabini. È il ragazzo di Gwendolyn."
Hermione spalancò gli occhi sorpresa. "Ma io non ne sapevo niente!"
"Non tutti fanno un annuncio in Sala Grande, Granger" la provocò Malfoy.
Hermione lo fulminò con lo sguardo e Draco aggiunse: "Non guardarmi così, è la verità. E devo anche dire che non è stato per niente romantico dire a tutta la scuola che passo la notte nel tuo letto."
"Ultimamente non è nemmeno una bugia" mormorò Hermione.
"Oh no, cara. Passo le serate nel tuo letto e sempre con i vestiti addosso e a chiacchierare di questo caso. Mai la notte e mai nel modo in cui hai implicato tu con le tue dichiarazioni" disse Draco.
Hermione arrossì furiosamente. "Credevo avessimo detto di andarci piano."
In realtà, lei per prima sapeva che ci stavano andando anche troppo piano.
Aveva perso il conto delle volte in cui aveva osservato Draco stendersi sul suo letto mentre discutevano delle loro indagini e aveva immaginato di vederlo in quello stesso letto per ben altri motivi.
Aveva perso il conto delle volte in cui si era trattenuta prima di fare un passo troppo azzardato.
Ma continuava a cercare di prendere le cose con calma, spaventata di complicare troppo le cose.
Draco, vedendola in difficoltà, cercò di toglierla dall'imbarazzo riprendendo a parlare di Tyler e ignorando la loro conversazione. "Stanno insieme dall'anno scorso. Io l'ho scoperto durante l'estate, quando sono andato a trovare Blaise e Tyler era lì a festeggiare il suo compleanno. C'era anche Gwendolyn."
"E la loro storia va bene, che tu sappia?"
"Penso di sì, lui non l'ha persa un attimo di vista da quando è stata male. Perché me lo chiedi?"
Hermione lo fissò, indecisa se continuare a parlare ed esternare i suoi dubbi, ma a Draco era bastato uno sguardo per capirla.
"No, Granger. Non è stato Tyler, lo escludo."
"Non sto accusando nessuno, è solo un'ipotesi."
"Stanno insieme, non avrebbe senso!" esclamò Draco.
"Lo avrebbe se le cose tra loro andassero storte. Magari Gwendolyn voleva lasciarlo e Tyler ha deciso di ricorrere a un filtro d'amore per tenerla legata a sé" ipotizzò Hermione.
"Mi sembra un'ipotesi un po' azzardata, Granger."
"Oh andiamo, Malfoy, vuoi difenderlo, solo perché è il nipote del tuo migliore amico."
"Il fatto che abbia un rapporto personale con lui vuol dire solo che lo conosco meglio di te e ho le basi per dire che non farebbe mai una cosa simile" disse Draco alzandosi dal letto.
Era nervoso. Quella conversazione stava prendendo una piega che non gli piaceva affatto e temeva che di quel passo avrebbero entrambi detto qualcosa di troppo.
"Di tutti i nomi che ti ho elencato è il più probabile."
"Ah, sì? Secondo quale criterio?"
"Accuseresti mai un Tassorosso di una cosa simile? I Tassorosso non farebbero male a una mosca!"
Prima che avesse il tempo di elencare per quali motivi era improbabile che un Grifondoro o un Corvonero avessero commesso un'azione tanto folle, Draco la interruppe. "Quindi è questo il problema? Il fatto che Tyler sia un Serpeverde lo rende più sospettabile?"
"Non ho detto questo."
"Ma l'hai pensato!" disse Draco con rabbia.
Sì, l'aveva pensato. Hermione non poteva negarlo.
Anzi, a essere onesta fin da subito, fin da quella mattina di ottobre, aveva pensato che la colpa fosse di un Serpeverde.
Nella sua mente, ancora attaccata agli eventi che avevano portato il mondo magico alla guerra, i Serpeverde sarebbero sempre stati i primi sospettati per qualsiasi cosa.
Draco annuì tra sé, prendendo coscienza dei pensieri della ragazza.
Proprio lei che aveva sempre cercato di stare dalla parte della giustizia, proprio lei che aveva sempre cercato di stare dalla parte della verità, ora lasciava che il suo giudizio venisse offuscato in quel modo da idee assurde.
Deluso non era abbastanza per descrivere in che modo si sentisse.
"Credevo che fossi migliore di così" disse con tono basso e controllato, quasi come se quella discussione non lo avesse minimamente scalfito.
Poi, senza dire altro, uscì dalla stanza.
 
 
Per quanto Draco e Hermione avessero cercato di mantenere un rapporto professionale, era chiaro a tutti che fosse successo qualcosa.
Se fino a un paio di giorni prima erano affabili e sorridenti, improvvisamente sembravano essere diventati burberi e scontrosi con tutti. E nessuno credeva che fosse una coincidenza che entrambi condividessero lo stesso stato d'animo.
Nessuno aveva fatto domande, però.
L'unica che si era azzardata a dire qualcosa era stata Denise, che una sera aveva chiesto a Hermione se fosse tutto a posto.
Hermione aveva risposto di no, ma aveva aggiunto di non volerne parlare.
La discussione con Draco era arrivata come un fulmine a ciel sereno, senza che nessuno dei due se la aspettasse. Ed Hermione razionalmente sapeva che era colpa sua, ma era troppo orgogliosa per ammettere di aver sbagliato.
Draco, allo stesso modo, sapeva di aver esagerato e di aver lasciato che la rabbia parlasse per lui. Avrebbe potuto parlare con calma, dire a Hermione per quale motivo quel discorso lo aveva fatto infuriare. Invece se n'era semplicemente andato senza dire una parola, lasciando Hermione sola nella sua stanza.
E nei giorni seguenti nessuno dei due aveva più rivolto la parola all'altro.
Non era facile, soprattutto visto che a cena erano seduti vicini e che spesso si incontravano in Sala Comune, ma entrambi avevano affrontato cose ben peggiori nella loro vita.
Dopo due settimane di silenzio però era diventato chiaro a entrambi che non avrebbero potuto continuare così ancora per molto.
Nonostante la rabbia per ciò che era successo, sentivano il bisogno di tornare a parlarsi, di riavere un contatto. Peccato che entrambi fossero troppo orgogliosi per fare il primo passo.
 
 
Ginny aveva ascoltato con attenzione il racconto di Hermione senza dire una parola.
Era ciò che faceva sempre. La lasciava parlare e poi, solo alla fine del racconto, si permetteva di rispondere.
Anche se doveva ammettere che in quella particolare situazione non c'era molto da dire.
Hermione aveva parlato per almeno venti minuti, raccontando ciò che era successo e tirando le sue conclusioni. Non c'era niente di più che Ginny potesse dire.
"Ho combinato un casino, vero?" disse Hermione.
Ginny sospirò. "No, ma credo che siate voi a essere incasinati. Ogni cosa tra voi sembra un casino."
"Che vuoi dire?"
"Voglio dire che se aveste avuto un passato diverso, probabilmente non avreste mai avuto una discussione simile."
Hermione si rilassò contro lo schienale della sedia, colpita da quella consapevolezza.
Il loro passato, le loro esperienze... tutto ciò che avevano vissuto li aveva resi le persone che erano, nel bene e nel male. E il loro passato, che lo volessero o no, avrebbe sempre fatto parte di loro.
"Parliamoci chiaro: Malfoy sta cercando di riscattarsi dalla fine della guerra ed è ovvio che i pregiudizi sulla sua casa lo abbiano urtato. Avere pregiudizi sui Serpeverde dopo questi anni vanifica i progressi che lui ha fatto. Dall'altra parte, bisogna ammettere che hai una lunga lista di motivi per avere pregiudizi sui Serpeverde, visto che molti di loro hanno tentato di ucciderti e di farti sentire inferiore" disse Ginny.
"Quindi che faccio?"
"Ci tieni a lui?"
Hermione ci pensò per un attimo.
Certo che teneva a lui. In un modo che forse nemmeno lei aveva ben capito, ma ci teneva.
E la prova era il fatto che lei stesse così male per quel litigio.
"Sì."
"Tieni più a lui che al tuo orgoglio?"
Hermione non rispose, ma non fu necessario.
A Ginny bastò guardarla negli occhi per capire.
Hermione aveva lo stesso sguardo che lei aveva quando parlava di Harry.
 
 
"A volte mi sembra di avere a che fare con la stessa ragazzina che ho conosciuto a Hogwarts. La solita saccente, incapace di vedere oltre il proprio naso!"
Blaise nascose un sorrisetto divertito dietro al bicchiere di Whisky Incendiario che stava sorseggiando. Draco stava passeggiando nel suo soggiorno inveendo contro Hermione da almeno mezz'ora e Blaise, che ormai lo conosceva fin troppo bene, sapeva perfettamente che non avrebbe mai sprecato tutto quel tempo a parlare di una ragazza qualsiasi.
"Quella ragazzina saccente però ti è sempre piaciuta parecchio, Draco."
"Non dire sciocchezze, Blaise" replicò Draco sedendosi di fronte a lui. "Ai tempi della scuola al massimo la trovavo decente. Poi apriva bocca e immediatamente mi pentivo di aver pensato qualcosa di lontanamente positivo su di lei."
"Però ora ti piace. Anzi, direi che è qualcosa in più."
"È una sciocca piena di pregiudizi. Ha fatto per anni la paladina della giustizia, schierandosi dalla parte degli incompresi, e poi è la prima ad avere certe idee" disse Draco prima di svuotare il bicchiere che teneva in mano e abbandonarlo sul tavolino del salotto.
"È una Grifondoro. Quelli i pregiudizi li hanno nel sangue. La domanda è: sei disposto a passarci sopra?"
Draco non rispose, ma non fu necessario.
A Blaise bastò guardarlo negli occhi per capire.
Draco aveva lo stesso sguardo che lui aveva ogni volta che incontrava Daphne Greengrass, l'unica ragazza per cui Blaise avesse mai provato qualcosa.












Spazio autrice:
Buongiorno!
Per prima cosa vorrei scusarmi se non vi ho risposto alle recensioni. Leggo sempre tutto, ma purtroppo non riesco a rispondere perchè ogni volta che cerco di inviare la risposta mi si apre una schermata su cui c'è scritto che non posso rispondere alla recensione perchè non sono l'autore della storia. Wtf?? 
Quindi scusatemi davvero e grazie per le belle parole che spendete sempre per questa storia.
Veniamo a noi... Draco e Hermione hanno avuto la loro prima discussione. Doveva succedere prima o poi, soprattutto visto che entrambi hanno un bel caratterino... E intanto stanno cercando di capire chi può essere il responsabile di ciò che è successo alla studentessa di Tassorosso.
Alla fine del capitolo avrete notato che c'è un piccolo accenno a Blaise e Daphne, coppia che ho sempre amato nelle ff nonostante di loro praticamente non si parli mai nei libri e nei film. Però a me piacciono tanto e mi sembrava giusto riservargli un po' di spazio.
Al prossimo capitolo :)
   
 
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