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Autore: hart    14/12/2020    0 recensioni
L'ultimo giorno di riprese riserverà delle sorprese per Jennifer e Lana.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Jennifer Morrison, Lana Parrilla
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Jennifer si ritrovò Fred davanti appena fuori dalla roulotte.
«Lana è dentro?» le chiese con un pizzico di irritazione nella voce.

Jennifer, ancora livida di rabbia, per poco non gli diede una ginocchiata nei testicoli.
«Non sono affari tuoi!» ringhiò. «Non dovresti essere qui.»

L’uomo le lanciò uno sguardo di fuoco.
«Io sto dove voglio e qui c’è mia moglie, quindi sì, dovrei proprio stare qui.»

«Tua moglie un cazzo!» sibilò contro di lui puntandogli l’indice contro il petto. «E abbassa la voce, hai già fatto abbastanza danni! Ora fai un favore a tutti e tornatene a casa.»

«Tu sei pazza. Lana è mia moglie e lo sarà sempre.»
Lana uscì in quel momento dalla roulotte.
«Siete impazziti? Smettetela di gridare e litigare.»

Jennifer si voltò verso di lei.
«Io non sto gridando» protestò. Lana le rivolse uno sguardo di scuse prima di rivolgersi al marito.
«Fred che ci fai qui? Ti avevo detto che non volevo vederti, il mio avvocato ha chiamato il tuo.»
«È il nostro matrimonio Lana, dovremmo parlare noi, non gli avvocati.»
«Noi abbiamo già parlato.»
«Io ti amo maledizione! Non voglio perderti!»
«Mi hai già persa.»

Jennifer rimase dov’era, convinta più che altro dallo sguardo di Lana.

«No, io non firmerò le carte.»
«Dovrai farlo.»
«No. Noi torneremo insieme. Tu mi ami, io ti amo, stiamo benissimo insieme! Non puoi dimenticare tutti questi anni…» disse Fred avvicinandosi a lei e prendendole la mano.

Jennifer divenne viola in viso, ma non disse niente per il bene di Lana.

Lana però, per fortuna, ritrasse la mano, sottraendosi al suo tocco.
«Fred mi dispiace, ma non voglio tornare con te.»
«Dammi un’altra possibilità! Possiamo avere un bambino, so che ti avevo detto di non volerne ma con te lo voglio... Un figlio nostro.»

Jen distolse lo sguardo, stringendo denti e pungi per contenere la rabbia. Fortuna che non aveva il temperamento di Emma o lo avrebbe già steso. Vide Lana spalancare gli occhi, sorpresa dalle sue parole. Per un attimo ebbe paura che avrebbe ceduto, invece…
«I tradimenti e i matrimoni falliti non si curano con i figli.»
«Noi siamo felici... lo eravamo.»
«No, non lo eravamo.»
«Lana, non gettare tutto al vento» disse l’uomo facendo un altro passo verso di lei prendendole il viso tra le mani per poi baciarla.

Jennifer voltò le spalle ad entrambi. Esitò per un istante, si voltò a mezzo ma poi non li guardò.

Lana si staccò da lui e il suo sguardo andò a Jennifer.
«Che diavolo succede? Perché guardi lei?» chiese rabbiosamente Fred.
«Fred, vattene.»
«No, finché non mi dici che cazzo sta succedendo.»
«Nulla che ti riguardi.»
«Non siete mai state amiche e adesso sta qui, è uscita dalla tua roulotte... Che cazzo stai facendo?»

Fu a quel punto che Jen intervenne.
«Prima di tutto siamo sempre state amiche, da prima che conoscesse te, razza di spilungone imbecille!» esordì riavvicinandosi a lui. «Secondo, lavati le orecchie se non ci senti: ti ha detto di andartene. Fattelo dire un’altra volta e vado a chiamare la sicurezza.»

Lana si accostò a lei e le poggiò la mano sul braccio.
«Tu non sei nessuno» le ringhiò contro Fred. «Che sta succedendo tra voi?»

Jennifer sfruttò tutte le sue capacità di recitazione per mettere su una faccia schifata e guardarlo come se fosse impazzito.
«Cosa?! Che diavolo vuoi che succeda? È il mio ultimo giorno di lavoro qui, caprone, stavo salutando la persona con cui ho lavorato per sei anni! Ti pare tanto strano?» sbottò.

«Non sono stupido. Ho visto come la guardavi... in questi anni.»

Lana intervenne.
«Fred smettila, sei sempre stato geloso.»
«Te la scopi?»

Se non fosse stato per lo strato di trucco, Jennifer sarebbe stata paonazza.
«Ma sei fuori di testa?» urlò.

Lana arrossì violentemente.
«Tu sei pazzo.»
«Smettila di mentire, non sei così brava come attrice. E per questa che non vuoi tornare con me?»

«Alfredo levati dalle palle o giuro che chiamo la sicurezza!» lo minacciò Jennifer. L’uomo le rivolse uno sguardo feroce.

«Ti userà come ha fatto con me e dopo che si sarà divertita passerà al prossimo, e sai chi sarà che le scalderà il letto se già non l’ha fatto? Sean.»

Jennifer gli si parò davanti.
«Sei tu che l’hai tradita, e vieni qui a permetterti di dire una cosa del genere?» lo guardò schifata. «Non sei un uomo, sei una merda con le gambe. Levati dai coglioni.»

«Io ti ho avvisata» le ringhiò lui contro. Si voltò poi verso Lana. «E comunque non è finita, divertiti pure con lei ma tornerai con me» disse prima di andarsene.

Jen sospirò di sollievo appena si fu allontanato abbastanza. Ancora un po’ e avrebbe messo a frutto le lezioni di pugilato. Si voltò verso Lana.

«Mi dispiace» le disse la donna. «Per questo ti avevo detto di andare via.»

«Sì, l’avevo capito.» Le lanciò un’occhiataccia. «Sarebbe bastato dirmelo e ti avrei lasciata sola con lui, non c’era bisogno di trattarmi così.»

Lana distolse lo sguardo.

«Mi dispiace. È una cosa nuova, non sapevo se ti saresti arrabbiata se ti avessi detto la verità... Volevo evitarti altro stress.»

Jen fece due passi verso di lei.
«Il fatto che tu non mi dica la verità mi causa stress. Vorrei potermi fidare di te, Lana, sempre.»

«Lo so. Hai ragione. È che mi sembrava più semplice... Non lo so» sospirò. «Non volevo rovinare tutto prima ancora di iniziare.»

Jennifer strinse le labbra.
«Non farlo più, okay?»

«Va bene.» Lana si morse il labbro inferiore. «Dobbiamo essere sincere... giusto?»

Jennifer annuì.
«Sì, o non andremo da nessuna parte» replicò seria e spaventata allo stesso tempo.

«Allora credo che dovrei dirti una cosa... su me e Sean.»

Jennifer si ammutolì per qualche istante. Abbassò lo sguardo e annuì.
«Dimmi» mormorò, il cuore che sembrava aver organizzato un incontro di pugilato con la cassa toracica.

«Ci siamo baciati, una volta...» ammise Lana.

Rialzò lo sguardo su di lei. La osservò a lungo. Una parte di lei lo aveva sempre sospettato. Erano sempre troppo vicini, troppo intimi. Però fu comunque doloroso.  
«Solo questo?»

«Più o meno... sì.»

Jennifer socchiuse gli occhi.
«Che significa più o meno?»

«Siamo quasi finiti a letto...» mormorò Lana, evidentemente in imbarazzo.

Jennifer arrossì appena, poi distolse lo sguardo da lei, poi la guardò di nuovo. Si schiarì la voce.
«Me l'aspettavo. Anzi, credevo fosse proprio successo» ammise, non senza un pizzico di gelosia nella voce. «Insomma, si capiva...» continuò con una scrollata di spalle.

«Non sei arrabbiata?» chiese Lana con stupore, gli occhi quasi spalancati.

Jennifer la guardò negli occhi.
«Lana, non stavamo insieme. Certo, non mi fa piacere, ma... è la tua vita. Decidi tu cosa fare.»

Vide il sollievo distendere i tratti del suo viso.

«Va bene. Comunque non succederà più ovviamente. Ci sei tu adesso» le sorrise.

Jen si accostò a lei con un piccolo sorriso sulle labbra.
«Vorrei ben vedere!» esclamò.

Lana le strinse la mano e l'attirò verso di sé per baciarla e lei sorrise sulle sue labbra.
«Se mi tradisci ti distruggo» mormorò. Lana rise.

«Quella è la mia battuta! E comunque io ho sempre voluto solo te.»

Jen rise piano. Poi la guardò negli occhi, e tutto l’amore che provava per lei traspariva da quello sguardo.
«Anche io.» mormorò. Rimasero così per qualche istante, poi Lana la spinse via.

«Adesso devi andare a girare l'ultima scena, quindi vai a prepararti» disse staccandosi da lei

Jen le rubò un altro bacio prima di ricordarsi di una cosa.
«Penultima! Ah e... ero venuta da te per un consiglio prima, sai?» le disse sorridendo.

«Giusto, l’ultima scena dobbiamo girarla insieme» sorrise la donna. «Che consiglio?» chiese poi, prima di rientrare nella roulotte.
«La giacca. Non sapevo quale scegliere.»

«Rossa» rispose Lana prontamente. «Ti sta benissimo.»

Arrossì appena.
«Grazie. Avrei optato per quella anche io. È stata la prima, quando Emma e Regina si sono incontrate per la prima volta... mi sembra poetico.»

Lana contrasse il mento.

«Già... anche se doveva finire in modo diverso.»

Jennifer inarcò le sopracciglia.
«Dai!» esclamò sorridendo. «Non penserai davvero...»

«So che era impossibile, ma sarebbe stato un finale migliore. Cioè, parliamo di famiglia, quale modo migliore che far vedere due madri che stanno insieme con loro figlio?»

Jennifer inclinò la testa da un lato annuendo.
«Sì, sarebbe stato... innovativo.» Si strinse nelle spalle. «Ma ormai è andata.»

«Sì.» Lana sospirò. «Adesso vai, forza, prima che Adam inizi ad urlare di nuovo» rise.

Jennifer scrollò le spalle mentre iniziava ad allontanarsi.
«Credo di essermici abituata ormai!»

«Mi faccio accompagnare a casa. Mi chiami quando hai finito?»

Jennifer annuì.
«Certo» le sorrise prima di avviarsi a passo svelto verso il resto dello staff.

 

   
 
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