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Autore: lunadivergente21dw    20/12/2020    1 recensioni
Una serie di piccoli e dolci capitoli su una delle coppie a me più care, ossia Neville Paciock e Hannah Abbott.
Dal loro primo incontro alle avventure più disparate che solo i corridoi di Hogwarts conoscono.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hannah Abbott, Neville Paciock | Coppie: Hannah/Neville
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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NEVILLE & HANNAH
I° ANNO



Neville era già inciampato due volte prima di attraversare il binario, e vedendo quel muro di mattoni pensò che se il destino stava tenendo da parte qualcuno per andare a sbatterci contro, quel qualcuno sarebbe stato proprio lui.
Era ancora certo dell'esistenza di un errore riguardante la sua lettera di ammissione a Hogwarts: lui era assolutamente certo di non essere adatto per quella scuola, la scuola dove i suoi genitori avevano studiato. Frank e Alice Paciock erano ricordati per il loro immenso coraggio e per il loro grande talento per le arti magiche.
Lui invece era... Beh, lui era Neville.
Sembrava che tutti usassero quella frase per giustificare quel povero bambino e il suo talento nel non fare niente; o almeno così la pensava il piccolo Neville, sapeva di essere un impiastro e per questo preferiva non attirare l'attenzione.
-Avanti Neville, preferisci perdere il treno?- Nonna Paciock era sempre pronta a rimproverarlo.
"Okay Neville, è stato bello credere di essere un mago nelle ultime settimane, ma adesso devi tornare alla realtà. Ti schianterai contro il muro e tutti rideranno di te. Nonna ti porterà via, ti iscriverà in una scuola babbana e studierai quella cosa... La geometria."
Il piccolo Paciock aveva cominciato a studiare geometria dopo aver letto un programma scolastico babbano, si era impegnato con tutto se stesso ma non aveva raggiunto molti risultati, così si era detto che anche come babbano faceva pena.
Povero Neville, lui non poteva sapere che nemmeno i babbani capiscono la geometria.
Il bambino prese un gran respiro, chiuse gli occhi e cominciò a correre spingendo il carrello verso la barriera, pronto allo scontro.
Ma fortunatamente non ci fu nessuno scontro quel giorno (sappiamo infatti che il destino stava riservando quello scontro per qualcun altro. Ma per quello si sarebbe dovuto attendere ancora un anno).
Neville aprì gli occhi e si ritrovò davanti una nube di fumo che dopo qualche secondo si dissolse, rivelando una lunga locomotiva rosso fiammante. Gli occhi di Neville si riempirono di meraviglia e fece quasi i salti di gioia.
Tutto sorridente si girò verso sua nonna. -Nonna, sono un mago!-
-Ma certo che sei un mago, se no perchè avresti ricevuto la lettera?-
Il piccolo sperava di ricevere una risposta più affettuosa, ma era troppo felice per pesare quelle parole. Lui era davvero un mago.
"NEVILLE PACIOCK, SEI UN MAGO. PUOI ANDARE A HOGWARTS E NON DOVRAI STUDIARE GEOMETRIA."
Dopo aver salutato la nonna con un abbraccio e un bacio sulla guancia, salì sul treno e prese posto in uno scompartimento già occupato da due ragazzine: una delle due continuava a parlare senza prendere fiato e aveva i capelli folti e castani, l'altra aveva due trecce bionde e gli occhi color cioccolato che sorridevano mentre ascoltava pazientemente la prima.


 
***


-Ciao! Io mi chiamo Hermione Granger, sei anche tu del primo anno?-
-S...sì, mi chiamo Peville Nacio... No, volevo dire Neville Paciock. Io sono Neville Paciock, scusate...- Le guance del bambino si tinsero di un rosso vivo mentre pronunciava quelle parole.
"Esiste davvero qualcuno con la mia stessa incapacità a intrattenere dei discorsi?" Hannah ridacchiò ma smise subito quando Neville abbassò la testa e fece per andarsene.
-Non ti preoccupare, anch'io sono molto emozionata. Perché non ti siedi con noi? Io mi chiamo Hannah Abbott.- La bambina sorrise e fece segno a Neville di accomodarsi mentre il treno cominciava a muoversi.
-Voi cosa ne pensate di Pozioni? Ho letto il libro e mi ha affascinata, però non so se la pratica sarà così semplice e mi sono esercitata su un sacco di incantesimi... Chissà come sono i professori! Insomma, ho letto tutto su Silente ovviamente, ma...- la piccola Hermione continuò a parlare ma Hannah smise di ascoltarla e sbarrò gli occhi.
Aveva seriamente letto tutti i libri e aveva già imparato come svolgere correttamente gli incantesimi?
Anche lei aveva sfogliato i libri ma per pura curiosità, per il gusto di farlo... Aveva letto le cose che le interessavano di più, guardato le immagini e si era goduta il profumo di quelli nuovi ma tutto qui.
Sarebbe entrata completamente in panico se Neville non le avesse lanciato lo stesso sguardo terrorizzato che aveva lei.
Nemmeno a lui era venuta la malsana idea di studiarsi tutto il programma dell'anno ancor prima di cominciare la scuola. 
Si scambiarono un sorriso e il viaggio diventò più leggero, soprattutto quando Oscar, il rospo di Neville, scomparve ed Hermione sparì negli altri scompartimenti per cercarlo.
Non era per cattiveria, ma Hannah era già ansiosa di suo, se avesse dovuto passare tutto il viaggio in treno ad ascoltare discorsi su libri, lezioni e professori avrebbe avuto la sua prima crisi di nervi.
-Nonna mi uccide, perdo sempre tutto...- Il piccolo Paciock si era fatto prendere dal panico e continuava a controllare negli stessi posti.
-Hey Neville...- La bambina gli mise una mano sulla spalla per farlo voltare. -Vedrai che lo troveremo, dev'essere per forza qui intorno. Un attimo fa era sul tavolino! E poi mi è sembrato un rospo davvero intelligente, avrà deciso di esplorare un po' qui intorno, sono sicura che tornerà da te.-
Nemmeno Hannah sapeva da dove arrivassero le parole quando si ritrovava a consolare qualcuno. Le sembrava quasi che fosse un'altra persona a parlare, ma quando Neville le sorrise si sentì meglio.

Quella sera Hannah fu un po' triste di finire in una casa diversa da quella dei suoi compagni di viaggio.
Fece scorrere lo sguardo sul tavolo dei Grifondoro e sorrise vedendo Hermione parlare animatamente con i suoi compagni, poi vide Neville.
Era così felice quando Hagrid gli aveva riportato Oscar, mentre ora sembrava alquanto a disagio e continuava a guardare il tavolo dei Tassorosso, incrociò il suo sguardo e gli sorrise per incoraggiarlo, lui ricambiò per poi sobbalzare quando un suo compagno di Casa gli diede una pacca sulla spalla cominciando a parlare con lui.


***


Neville aprì gli occhi piano e si ritrovò in un posto mai visto prima.
Si guardò intorno e vide una serie di letti, alcuni circondati da tendine verdi e accanto a lui un paio di fiale dai nomi  e dalle forme più strane facevano la loro bella figura sul comodino.
"Congratulazioni Neville, sei finito in Infermeria". Si studiò il polso fasciato e sospirò cercando di pensare al motivo della sua presenza lì e dopo qualche secondo ricordò tutto.
La prima lezione di volo, c'era da aspettarselo.
Era caduto come un pero e l'ultima cosa che aveva sentito prima di andarsene con Madama Bumb erano state le grida di alcuni compagni mescolate alle risate di altri.
Faccio davvero pena come Grifondoro, perchè diamine non mi ha ascoltato quel cappello? Gli avevo detto chiaramente che non sarei mai stato adatto per la casata dei Grifoni, ma noooo... Non poteva mettermi in Tassorosso quel....Quel...”
I suoi pensieri furono interrotti dall'entrata di qualcuno. -Hey Neville, ti sei svegliato!- Hermione trotterellò verso di lui subito seguita da una piccola Abbott molto preoccupata. -Ti ho riportato la ricordella!- così dicendo la Grifondoro posò la pallina trasparente sul comodino accanto all'amico.
-Oh Neville... Hermione mi ha raccontato tutto, come stai?-
-Bene, bene. Devo solo ricordarmi di non toccare mai più una scopa in vita mia- il bambino ridacchiò nervosamente.
-Neville non essere così ingiusto con te stesso...- Hermione alzò gli occhi al cielo poi guardò l'orologio. -È tardissimo! Devo andare a studiare. Non ti preoccupare Neville, ti ho scritto tutti i compiti da fare. Ciao!-
-Come se non avessi altro a cui pensare...-
Hannah ridacchiò -Oh su, le sarai molto grato quando uscirai di qui e non saprai dove sbattere la testa- riuscì a farlo ridere.
-Grazie, ma preferirei rimanere qui per il resto della mia vita-
-Almeno accetta questi biscotti, ci ho messo un po' a farli- così dicendo la Tassorosso porse un cestino pieno di biscotti al cioccolato e nocciole all'amico.
Neville guardò sorpreso il cestino, era la prima volta che qualcuno al di fuori dei suoi famigliari gli faceva un regalo. -Grazie Hannah!- sinceramente felice assaggiò un biscotto. -Sono ottimi!-
-Davvero? Temevo di averci messo troppo cacao e....- ma non riuscì a finire la frase perchè Neville le aveva infilato un biscotto in bocca, lei lo guardò un po' indispettita ma poi scoppiò a ridere.
-Se ti può consolare io mi sono presa una sgridata perchè non avevo intenzione di volare a più di venti centimetri da terra-
Il bambino ridacchiò -Io sono andato molto più in alto! E posso assicurarti che non ti sei persa nulla di buono-
I due amici ricominciarono a ridere e Neville fu grato ad Hannah che decise di sacrificare quel pomeriggio per aiutarlo a recuperare alcune lezioni.

 
***

 
Hannah stava preparando il baule per le vacanze di Natale, era davvero felice di poter rivedere sua madre.
Per un attimo chiuse gli occhi e rivide la sua casa addobbata, la mamma che passava dai quadri ai fornelli con il grembiule sporco di vernice e di cioccolato mentre canticchiava le canzoni natalizie...
-HANNAH!- Sussultò e si voltò verso Susan, a quanto pare l'aveva chiamata parecchie volte perchè aveva un'aria davvero spazientita. -Scusa Sus, mi ero incantata...- 
-Oh questo l'ho notato, ma lo vedi quello?-
Hannah guardò il punto che Susan stava indicando e ridacchiò -Più tardi rimetterò a posto la mia scrivania, tranquilla-
-Non più tardi, ORA.- la piccola Susan Bones aveva un'aria temibile con quelle braccia incrociate accompagnate da un'espressione severa, Hannah conosceva bene la sua mania dell'ordine ma qualche volta lasciava le cose in giro di proposito perchè non le piaceva che altri le dicessero cosa fare.
-Va bene signora!- la bionda si alzò e fece per andare verso la sua scrivania ma in un nanosecondo afferrò il cuscino e lo lanciò addosso alla rossa, quest'ultima ci mise un po' per realizzare cosa stava facendo così Hannah ne approfittò per lanciarle altri cuscini.
-HANNAH ABBOTT COSA STAI FACENDO???-
-Ti faccio impazzire!- la piccola Abbott continuò imperterrita nella sua missione ridendo e dopo un po' il Dormitorio femminile del primo anno di Tassorosso si trasformò in un vero e proprio campo di battaglia per la lotta di cuscini dato che Susan, alla terza cuscinata, si era decisa a contrattaccare dopo essere scoppiata in una risata.

La mattina dopo si accomodò in uno scompartimento insieme ai suoi amici, Ernie e Susan.
-E quel coso da dove salta fuori??- Ernie saltò in piedi sul sedile quando un rospo atterrò sul tavolino dello scompartimento.
-OH SANTA HELGA! ERNIE, HAI PAURA DEI ROSPI??- Susan scoppiò a ridere subito seguita da Hannah.
-È Oscar! Il rospo di Neville!-
-Oh, quel Grifondoro strano...- la Bones alzò gli occhi al cielo.
-Non è strano!-
-Hannah calmati, non volevo offenderlo. É solo che mi sembra strano, tutto qui.-
Nel frattempo Ernie cercava di diventare tutt'uno con la parete perchè Oscar era saltato vicino ai suoi piedi così Hannah lo prese tra le mani e proprio in quel momento Neville apparì nello scompartimento con il fiatone.
-Eccoti qui! Grazie Hannah....- dicendo questo prese il rospo e se lo mise in tasca.
-Di niente, a proposito non vedo l'ora che tu veda il tuo regalo di Natale! Prima però devo farmi aiutare da mamma poi te lo mando-
-Re... regalo di Natale- il bambino era sorpreso, non si aspettava di certo un regalo di Natale! -Ma certo... Te ne manderò uno anch'io- e in quel momento Neville cominciò a pensare a che diamine si regala ad una ragazza. Di certo nella testa degli undicenni maschi non c'era molto spazio per i regali e pensò di chiedere a nonna una mano ma l'idea di essere portato a negozi con lei che gli faceva mille domande sulla sua nuova amica gli fece venire mal di testa, così cercò di non pensarci più mentre passava il viaggio in compagnia di quei tre Tassorosso.

 
***


I fiocchi di neve continuarono a cadere per tutta la notte di Natale e andarono a ricoprire i vetri della finestra del piccolo Paciock che si svegliò molto presto. Doveva infatti compiere il suo rituale di Natale.
Aveva questa tradizione fin da piccolo, era nato tutto da quando aveva trovato un vecchio baule di suo padre in soffitta, dentro c'erano un sacco di foto dei suoi genitori che non aveva mai visto e dei vecchi vestiti.
La mattina di Natale tirava fuori il baule dal fondo dell'armadio, metteva un cappotto del padre su una sedia e un vestito della madre su un'altra, accendeva qualche candela e accendeva il vecchio stereo del padre e la cassetta che avevano registrato quando aveva solo qualche mese, grato che i genitori conoscessero qualcosa di quella tecnologia babbana.
La cassetta durava qualche minuto e Neville poteva ascoltare i suoi genitori mentre cantavano una canzone natalizia e alla fine si sentivano le loro risate mentre mormoravano un “Ti vogliamo bene Neville, buon Natale”.
E così, ogni Natale, Neville si ritrovava a canticchiare quella canzone insieme ai suoi genitori per tutta la durata del disco e non riusciva mai a trattenere le lacrime quando alla fine, singhiozzava un “Vi voglio bene anch'io” stringendo tra le mani la loro foto.
Di solito quando finiva andava in cucina e si metteva a preparare le crêpes per la colazione, strano a dirsi ma in quello non era un disastro.
Quando arrivò l'ora di aprire i regali corse verso l'albero di Natale e pensò ai regali fatti: dei cioccolatini per i suoi compagni di Dormitorio ed Hermione, il regalo per Hannah invece era molto più personale, chissà se le sarebbe piaciuto.
Un piccolo pacchetto rosso con un nastro giallo attirò la sua attenzione, lo prese tra le mani e lo aprì.-Chi ti ha regalato quell'orologio da taschino Neville caro?-Neville alzò un attimo lo sguardo verso la nonna.
-Compagni di scuola- mormorò. 
Tornò a guardare l'orologio e lo aprì, non era un normale orologio.
Al posto dei numeri c'erano dei disegni: dei libri, un rospo, un'uniforme, una signora che assomigliava terribilmente alla professoressa McGranitt, una teiera con delle tazzine, un baule e così via...
Prese il biglietto dal fondo della scatola: Forse questo ti aiuterà a ricordare cosa hai dimenticato quando la tua ricordella diventa rossa. Spero ti piaccia, buon Natale! ~Hannah
Neville sorrise “Sì, ora ne hai la conferma Neville, sembri un vero disastro agli occhi di tutti” poi ridacchiò e si mise ad osservare meglio l'orologio e un pensiero gli attraversò la mente.
“E se perdo l'orologio?” Ma non ebbe il tempo di rispondersi perchè sua nonna lo chiamò. -Avanti Neville, è ora di andare a fare gli auguri ai tuoi genitori-

 
***


Hannah si svegliò al suono di alcuni campanelli, aprì gli occhi e sorrise vedendo sua madre di fianco al letto.
-Sveglia dormigliona! É Natale!- così dicendo aprì i balconi per far entrare un po' di luce nella cameretta verde.
La bambina sorrise vedendo la neve e balzò in piedi per abbracciare la madre -Buon Natale mamma!-
Sua madre sorrise e la abbracciò affettuosamente per poi sussurrarle -Guarda che le tue amate crêpes si raffreddano-
-Mamma, lo sai di essere la migliore mamma del mondo vero??-
La donna sorrise -Solo per le mie crêpes?-
-Ovvio!-
-Ah sì, eh? Allora farai meglio a correre piccola peste perchè il mostro del solletico è in agguato!- Hannah cominciò a correre giù per le scale ridendo e arrivata in cucina diede un bacio al padre e cominciò ad abbuffarsi con la deliziosa colazione preparata dalla madre.
-Ricordati di prendere fiato di tanto in tanto- suo padre ridacchiò.
-Tanto lo so che anche tu ti sei abbuffato prima che io scendessi- la piccola incrociò le braccia guardandolo.
-In effetti devo ammettere che tua madre è TROPPO brava a cucinare- detto questo si alzò per dare un bacio alla moglie.
-Sì, sì. Mi amate per la mia cucina, ho capito- la signora Abbott sorrise portando le mani ai fianchi -Allora, andiamo ad aprire questi regali?-
-Oh sì! Devi vedere cosa ti abbiamo regalato io e papà!- così dicendo Hannah corse in soggiorno e fece una scivolata sul pavimento fino all'albero.
-Hannah quante volte ti devo dire di non fare così? Un giorno di questi ti romperai una gamba!-
La bambina per tutta risposta le porse un grande pacco incartato alla bell'e meglio e mentre la madre lo scartava, un pacchetto con il suo nome attirò la sua attenzione.
Lo prese, lo scartò senza rovinare la carta e vi tirò fuori qualcosa di molto morbido.
-Oh ma è bellissimo, grazie- la voce della madre la fece sorridere ma non si girò e continuò a guardare l'oggetto tra le sue mani.
-E quello chi te l'ha regalato?- il signor Abbott prese tra le mani l'elefantino azzurro della figlia.
Hannah sorrise leggendo il biglietto: Ecco a te un elefantino portafortuna, buon Natale Hannah! ~Neville
-Di un mio amico- la piccola sorrise riprendendosi l'elefantino per guardarlo meglio. -É così dolce!-
-Il tuo fidanzatino?- suo padre la guardò trattenendo le risate e Hannah diventò tutta rossa.
-Io non ho nessunissimo fidanzatino! Che schifo!- la sua reazione fece scoppiare a ridere i genitori.
-Va bene, ora vai a prepararti Scricciolo. Continueremo a scartare i regali quando arriverranno i nonni-
-Va bene mamma....- la bambina, ancora rossa, sparì su per le scale ma per il resto del giorno non si allontanò da quel piccolo elefantino azzurro.

 

***


Neville camminava piano verso la Sala Grande, pensava a come era rimasto a terra incapace di muoversi per una notte intera e alzò lo sguardo verso Hermione.
-Sul serio Neville, mi dispiace tanto- la bambina era decisamente dispiaciuta ma Neville non era arrabbiato con lei, era arrabbiato con se stesso.
Non doveva mettersi in mezzo, li aveva solo rallentati. Harry, Ron ed Hermione volevano solo evitare che la pietra filosofale finisse nelle mani sbagliate.
-Fa niente Hermione...-
Lei provò a dire qualcos'altro per tirarlo su di morale ma vennero subito inghiottiti dalla folla di studenti che si apprestava ad entrare nella Sala Grande per il banchetto di fine anno.
I due trovarono posto al tavolo di grifondoro di fronte a Harry, Ron, Dean e Seamus.
Hermione si mise subito a parlare con i due amici, lasciando Neville a crogiolarsi nei suoi pensieri.
-Hey Paciock!- Esclamò Malfoy che era passato tra il tavolo di Grifondoro e quello di Tassorosso di proposito. -Ti sei fatto un bel sonnellino sul pavimento? - Domandò con la sua vocina che a Neville irritava come poche altre cose.
Non si girò nemmeno a guardarlo, fissò il suo piatto vuoto stringendo i denti mentre alcuni Grifondoro intimavano al Serpeverde di stare zitto.
Rialzò lo sguardo quando la sua tavolata scoppiò a ridere, allora vide Malfoy a terra. Il biondino si alzò in piedi con il viso rosso per l'imbarazzo e la rabbia. -Chi è stato???-
Ma né i Grifondoro né i Tassorosso che avevano assistito alla scena gli diedero retta, continuando a ridere finché non se ne andò.
-Hannah!- Esclamò una voce dietro di lui, così si girò in tempo per vedere Hannah mettere via la bacchetta con un sorrisetto divertito dipinto sul volto. -Sai che non dovresti usare la magia per queste cose- Le disse Susan.
-A volte è necessario.- Affermò la bambina a voce alta per farsi sentire da Neville, il quale le sorrise.
Silente decise di interrompere la silenziosa interazione tra i due per cominciare il suo discorso, al quale Neville non prestò molta attenzione, stava ancora pensando a Malfoy a terra. Il suo umore era nettamente migliorato e continuò a migliorare quando Silente cominciò a dare punti a Grifondoro. Applaudì i suoi compagni insieme al resto della casa finché Silente non alzò la mano facendo tornare il silenzio.
-Esistono molti tipi di coraggio- disse Silente sorridendo. -Affrontare i nemici richiede notevole ardimento. Ma altrettanto ne occorre per affrontare gli amici. E pertanto... attribuisco dieci punti al signor Neville Paciock-
La Sala Grande esplose in un boato mentre il povero Neville veniva travolto da un'infinità di abbracci.


Hannah fu la prima dei Tassorosso ad alzarsi in piedi per applaudire Neville.
Anche se quello voleva dire che la sua casa sarebbe finita all'ultimo posto, non le importava. Era orgogliosa del suo amico ed era felice che finalmente gli fosse riconosciuta l'attenzione che meritava.
Cercò persino di cominciare un coro a ritmo di "Ne-ville, Ne-ville, Ne-ville" ma ebbe breve durata perché Silente annunciò ufficialmente la vittoria di Grifondoro con il cambio di bandiere e stendardi che dal verde-argentato che erano divennero rosso-oro.
Neville si girò a guardarla ancora pallido in viso per lo choc del momento e lei gli rivolse un ampio sorriso. Quando poi entrambi videro la faccia indignata di Malfoy dall'altra parte della sala scoppiarono a ridere di gusto.
Quella sarebbe stata di certo una delle serate più belle della loro vita, anche se ne sarebbero arrivate molte altre.
D'altronde era solo la fine del loro primo anno.









_Angolo autrice

Ciao a tutti!
Se questa storia è arrivata a voi per puro caso spero vi abbia portato un piccolo sorriso e un po' di curiosità per i capitoli successivi.
Non ho grandi pretese con questa storia, voglio solo dare un po' di spazio a chi non ne ha avuto.
Per questo ho scelto una coppia di cui si sa davvero pooco e alla quale io sono molto affezionata.
E niente, spero vi sia piaciuto e che cercherete i nuovi capitoli quando usciranno.
Alla prossima! :3

Fun fact sulla storia che a nessuno interessa: Ho scritto gran parte di questo capitolo nell'estate del 2018 finché il mio vecchio computer non ha deciso di abbandonarmi, così ho passato giorni e giorni a disperarmi per la perdita della storia, consapevole che non avrei potuto riscriverla allo stesso modo perché aveva un non so che di unico che non saprei ricreare.
Questa estate ho ritrovato la mia vecchia chiavetta e, sorpresa sorpresa, la vecchia me aveva avuto la saggia idea di salvare il capitolo sulla chiavetta.
L'ho modificato un po' e ho deciso di pubblicarlo nel periodo natalizio perché ha un retrogusto dolce adatto a questi giorni.
Con questo finisco i miei discorsoni e vi lascio mandandovi un sincero augurio di buone feste :3
   
 
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