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Autore: MissGolightly    21/12/2020    0 recensioni
Qualche anno dopo la fine della guerra Hermione si ritrova di nuovo a Hogwarts, questa volta come insegnante.
Dovrà fare i conti con un mistero che aleggia tra le mura del castello, ma soprattutto dovrà collaborare con l'ultima persona che avrebbe voluto avere come collega: Draco Malfoy.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Hermione Granger, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo Tredici
 
 
Hermione sbuffò scocciata. Di nuovo.
Era assurdo che Draco continuasse a non dare peso a ciò che gli aveva raccontato - che poi era ciò che aveva raccontato Gwendolyn - e che continuasse a sostenere che Gregory non potesse essere il colpevole.
"Smettila di sbuffare. Sei irritante quando lo fai" disse Draco entrando nella propria stanza.
Hermione lo seguì e chiuse la porta dicendo: "Tu invece sei irritante quando non mi ascolti."
"Io ti ascolto sempre, Granger."
"Però te ne freghi di quello che dico."
"Non è vero. Semplicemente mi sento libero di contraddirti se non sono d'accordo. L'ho fatto quando sospettavi di Tyler, e quando gli ho parlato è venuto fuori che avevo ragione. Con Altman non spreco nemmeno fiato" disse Draco sfilandosi la giaccia elegante fatta su misura e appoggiandola sullo schienale della sedia.
"Ma perché?" chiese Hermione.
"Sono sicuro che non è stato lui."
Hermione sbuffò per l'ennesima volta e si sedette sul letto di Draco, calciando via le scarpe - con lo stesso atteggiamento di una bambina che fa i capricci - in modo da potersi accomodare meglio sul letto del ragazzo.
Se non fossero stati nel pieno di una discussione, Draco l'avrebbe trovata divertente.
"Senti, Granger, io nemmeno ricordavo chi fosse Gregory Altman fino a un'ora fa. È un allievo anonimo, non si distingue dalla massa. È al limite della sufficienza praticamente in ogni materia per quel che so e nemmeno si sforza di fare di più. Non ha le capacità per produrre la pozione che è stata messa nel succo di Gwendolyn" spiegò Draco.
Hermione sbuffò gettando la testa all'indietro e affondandola nel cuscino.
Era esausta. Voleva scoprire chi ci fosse dietro quella storia, ma stava diventando un'impresa impossibile e ogni volta che sembravano aver trovato una soluzione finivano per ritrovarsi al punto di partenza.
"Non demoralizzarti" le disse Draco, sedendosi sul letto accanto a lei.
Hermione si allungò verso di lui prendendogli la mano e cercando di trascinarlo più vicino a sé. Draco non si fece ripetere l'invito.
Scivolò sulle coperte, fino a sdraiarsi accanto alla ragazza, e la strinse a sé facendole appoggiare la testa sul suo petto.
"Non stiamo facendo progressi. E nemmeno il Ministero, da quanto dice Harry. E se non riuscissimo mai a capire chi c'è dietro?"
Draco si fece sfuggire una risata, attirando l'attenzione della ragazza, e disse: "Non avrei mai pensato di vedere Hermione Granger arrendersi."
"Non mi sto arrendendo!" rispose lei piccata, mettendosi a sedere e guardandolo in faccia.
"A me sembra di sì."
"Va bene, allora cosa proponi? Abbiamo già indagato sui più sospettabili."
"Passiamo agli altri. E se non basta allarghiamo il cerchio."
Hermione sospirò. Le costava ammetterlo, ma Draco aveva ragione.
Non poteva arrendersi.
 
 
Nei giorni seguenti Hermione aveva cercato di sgomberare la mente il più possibile. Era convinta che prendersi una pausa dalle sue indagini sarebbe stato il modo migliore per riuscire di nuovo a concentrarsi.
Così aveva dedicato tutte le sue attenzioni agli studenti, sperando che quando avrebbero ripreso a concentrarsi sul caso di Gwendolyn avrebbe avuto la mente talmente rilassata da notare qualcosa che prima non aveva mai notato.
Ma le questioni scolastiche non erano l'unica cosa a cui aveva prestato attenzione.
C'era anche Draco.
Le cose con lui andavano bene. A rilento, ma bene.
Avevano preso quella relazione un po' come capitava, con leggerezza. Non si erano posti limiti o etichette, anche se in fondo entrambi sapevano di essere completamente persi l'uno dell'altra.
Si limitavano a godersi i loro momenti insieme, senza affrettare le cose e senza comportarsi come una coppietta sdolcinata.
Però, in effetti, forse di quel passo le cose stavano andando un po' troppo a rilento.
Hermione ci pensava da un po', ma non aveva ancora avuto il tempo e il modo di parlarne con Draco. Ammesso poi che parlarne fosse una soluzione.
Di solito quando una relazione passa al livello successivo, lo fa e basta. È qualcosa che succede in modo naturale, senza inutili chiacchiere.
Draco, al contrario, si sentiva combattuto su come gestire la cosa.
Ovviamente una parte di lui voleva andare oltre. Hermione era bellissima e lui ormai era innegabilmente innamorato di lei, portare la loro relazione al livello successivo sarebbe stato solo il naturale svolgersi delle cose.
Ma allo stesso tempo, proprio perché ormai era innegabilmente innamorato di lei, sentiva di dover fare le cose con calma e nel modo giusto. Non voleva rischiare che una notte di sesso rovinasse tutto ciò che avevano costruito.
Così, arrivati ormai alla metà di marzo, per Draco fu quasi un segno del destino scoprire che ai Tre Manici di Scopa si sarebbe esibita una band che sia lui che Hermione adoravano.
Sembrava che qualcuno gli stesse servendo l'appuntamento perfetto su un piatto d'argento.
L'avrebbe portata fuori a cena, avrebbero ascoltato un po' di musica e poi sarebbero tornati al castello. E magari la serata sarebbe continuata in una delle loro camere.
Quando Hermione uscì dall'aula dopo la fine della lezione, non aveva idea di cosa avesse in mente Draco ma era ovvio che avesse in mente qualcosa.
La aspettava appoggiato al muro, con le mani affondate nelle tasche dei pantaloni eleganti, e aveva un ghigno stampato in faccia. Stava sicuramente tramando qualcosa.
Alcuni studenti del terzo anno lo salutarono uscendo dall'aula e lui ricambiò il saluto sorridendo, scostandosi dal muro e aspettando che Hermione lo raggiungesse.
"Che ci fai qui?" chiese lei, avvicinandosi e stampandogli un bacio leggero sulle labbra.
"Sono venuto a proporti una cosa."
Hermione aggrottò la fronte. "Cosa?"
"Un appuntamento."
"Un appuntamento?"
"Sì. Ti sembra tanto strano?" chiese Draco vedendo la sua espressione scettica.
"Un po'. Non mi sembri il tipo da appuntamenti."
"Lo sono, invece. Avrei voluto portarti fuori a San Valentino, ma tu avevi deciso di comportarti da sciocca e non ci parlavamo."
Hermione gli lanciò un'occhiata offesa al ricordo del loro litigio. Poi disse: "Che hai in mente?"
"Cena e musica."
"Se vuoi portarmi a ballare, sappi che non sono il tipo."
"Non voglio portarti a ballare. Ricordi quella band di cui abbiamo parlato tempo fa? Quella che stranamente piace a entrambi... Ecco, suona ai Tre Manici di Scopa questo sabato."
Hermione non poté fare a meno di sorridere.
Non aveva mai pensato a Draco come un tipo romantico. Lo aveva sempre visto come un uomo che, per quanto capace di amare, non avrebbe mai perso tempo organizzando un appuntamento solo per il gusto di far passare una bella serata alla sua ragazza.
"Allora? Che ne dici?" disse Draco vedendo che Hermione tardava a rispondere.
"Dico che non vedo l'ora."
 
 
Il locale era affollato, cosa che Hermione non gradiva particolarmente, ma Draco era riuscito a farsi riservare un tavolo abbastanza appartato da rimanere lontano dalla folla.
Avevano cenato tranquillamente e chiacchierato per un po', prima che le note della prima canzone del gruppo riempissero la sala e provocassero gridolini eccitati da parte di quasi tutti i presenti.
Hermione ricordava bene il giorno in cui Draco l'aveva sorpresa a canticchiare tra sé quella canzone e le aveva detto che anche lui era un fan di quella band.
Beh, in realtà non aveva usato quelle parole. Aveva detto semplicemente che quella canzone non gli dispiaceva ed Hermione aveva scoperto solo dopo qualche giorno che in realtà sapeva a memoria tutti i loro pezzi.
Si voltò a osservarlo, trovandolo intento a canticchiare a bassa voce la canzone che Mary Kate - la leader del gruppo - aveva appena iniziato a suonare.
Era bello vederlo così felice e spensierato. Non vedeva quasi nulla del ragazzino scontroso e antipatico che era stata abituata a conoscere durante gli anni di scuola.
"Che c'è?" chiese Draco voltandosi e notando che Hermione lo stava fissando.
Hermione scosse la testa. "Niente. Mi piace guardarti."
Draco non rispose ma allungò una mano sul tavolo afferrando la sua.
La canzone ormai era diventata solo un sottofondo e a Hermione sembrava di sentirla in lontananza.
Non esisteva altro se non Draco in quel momento.
"Sono troppo sfacciato se ti dico che in questo momento preferirei essere in camera con te, senza nessuno a disturbarci?" disse lui a bassa voce, mentre la canzone finiva.
"E io sono troppo sfacciata se ti dico che sto pensando la stessa cosa?"
Draco sorrise e, dopo aver lasciato sul tavolo una cifra largamente superiore a quella che avrebbero dovuto pagare, trascinò Hermione fuori dal locale.
Arrivarono al castello dopo quelle che sembrarono ore - e che probabilmente lo erano, viste quante volte si erano fermati a baciarsi in mezzo alla strada che da Hogsmeade conduceva alla scuola - entrambi con un enorme sorriso stampato in faccia.
Raggiunsero la Sala Comune tenendosi per mano e lanciandosi occhiate sfuggenti, consapevoli che una volta entrati in camera sarebbe cambiato tutto. Ma in meglio.
Ma appena entrarono in Sala Comune, trovarono la preside McGranitt ad aspettarli.
"Proprio voi cercavo!" disse, distogliendo l'attenzione da Denise, con cui aveva parlato fino a un attimo prima.
"È successo qualcosa?" chiese Draco aggrottando la fronte.
Era strano che la preside cercasse gli insegnanti proprio di sabato sera, nel bel mezzo del weekend.
Minerva sospirò e poi con espressione addolorata disse: "Andrew Earlham e Tyler Zabini sono stati portati al San Mungo. Sono in condizioni gravissime."












Spazio autrice:
Buon pomeriggio!
Scusate per il ritardo, ma ieri ho avuto una giornata piuttosto intensa: mio padre ha trovato un gattino abbandonato vicino a casa e ho dovuto prendermene cura. Volevo chiamarlo Grattastinchi ma ovviamente i miei non sono stati d'accordo -.-
Ma veniamo a noi... prima cosa: la Mary Kate di cui parlo (quella della band) è un riferimento a Mary Kate Wiles, un'attrice e cantante americana famosa soprattutto su youtube. Ha partecipato anche a un cortometraggio con moltissimi riferimenti a Harry Potter e, proprio per questo corto, ha cantato due canzoni originali: "Horcruxes" e "Honeydukes" (quest'ultima insieme a Joey Richter, che tra l'altro ha interpretato Ron nella parodia di Harry Potter). 
Draco intanto ha escluso Gregory giudicandolo non abbastanza intelligente da fare una cosa simile, quindi siamo al punto di partenza. Ma il capitolo si chiude con Tyler e Andrew che sono finiti al San Mungo per non si sa quale motivo. 
Chissà se sarà qualcosa di collegato alla vicenda di Gwen... 
Al prossimo capitolo :) 
   
 
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