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Autore: OhayouXD    26/12/2020    0 recensioni
Dal primo capitolo:
'Aveva detto che sarebbe passato a trovarmi, e così fece, per un po'.
Avevo circa 8 anni quando mi lasciò nel villaggio, aveva detto che ogni anno sarebbe passato a trovarmi almeno 2 volte, lo fece.
Ma quando ebbi raggiunto l'età di 10 anni smise di farsi vedere.
Gli abitanti del villaggio dove vivevo mi disprezzavano: una ragazzina sempre in compagnia di demoni, non con umani.
Quando mi lasciò al villaggio della venerabile Kaede, non potevo stare con gli altri bambini, i loro genitori mi chiamano in quel modo, sì, in quel modo che subito non capii essere un insulto: demone.
Preparatevi a leggere una storia sui miei personaggi preferiti di Inuyasha!
Genere: Avventura, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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etpt2 Morti...? Morti...?

Quella parola rimbombava nella mia testa, provocandomi dolore.
Rimasi ferma lì per molti secondi, non pensai neanche a Shippo, chissà cosa stava provando lui. Dolore, sicuramente.

"Come morti?!"-esclamai prendendo la sacerdotessa per le spalle, credo di averle fatto anche un po' male, ma lei rimase impassibile.

"Hamobai è un'isola pericolosa, forse la più pericolosa dell'Asia."-disse Haruko, con un'aria visibilmente affranta.
"Quella è una tana di demoni. Ci sono anche delle trappole mortali, pochi sono tornati indietro da lì, ma questi erano irrimediabilmente traumatizzati."-continuò.
"Per favore, non andateci, perdereste inutilmente la vostra vita!"-esclamò poi prendendomi le spalle e stringendole.

Io ero ancora lì, ferma, ad aspettare che qualcuno dicesse qualcosa, qualsiasi cosa, magari per rassicurarmi un po'.
Ad un tratto sentii un mano sulla spalla, mi girai, era Shippo.

"Rin. Andiamocene, dobbiamo parlarne."-disse Shippo con molta serietà, ma io potevo sentire tutto il dolore che traspariva da quella frase.

Uscimmo dalle mura del villaggio, fino a raggiungere un prato verde.
Ci buttammo entrambi a terra supini. Io scoppiai in un grande pianto, tra singhiozzi e litri di lacrime. Shippo invece era in silenzio, ma, anche se avevo la vista offuscata, potevo vedere moltissime lacrime a rigargli il viso.

"Cosa vuoi fare?"-mi chiese, cercando di sopprimere il pianto.

Dopo quella domanda mi calmai, certo, non del tutto, ma mi calmai.

"Io..."-iniziai singhiozzando.
"Voglio salvarli. Devo sapere se sono vivi. Non credo ce la farò senza di te, ma devo comunque andarci. Ti sta bene, vero?"-dissi reprimendo tutto il pianto.

Un grande sorriso si fece spazio sul volto di Shippo. Le lacrime ormai erano asciutte e disse:

"Certo che mi sta bene. E verrò con te."

Mi abbracciò e io contraccambiai subito, versando altre lacrime, sia di felicità perché lui non mi avrebbe abbandonata, sia di tristezza perché forse erano morti.
Quando ci staccammo, lui guardò il cielo con aria confusa.

"Che si fa adesso?"-chiese Shippo.

Un largo, larghissimo sorriso si fece spazio sul mio viso: non era cambiato assolutamente nulla, per quanto ne sapevamo, potevano già essere morti. Quindi era come se neanche ci fossimo stati nel villaggio, eravamo uguali a prima.

"Ahah! So cosa fare!"-dissi io schioccando le dita per far ritornare la sua aura demoniaca.

"Cosa?!"-chiese impaziente Shippo sciogliendo la trasformazione.

"Lo vedrai, tu intanto chiama i demoni, io vi aspetto in spiaggia!"-dissi iniziando a correre saltellando verso la spiaggia.
"Oh, non preoccuparti dell'aura!"-gli ricordai per poi riprendere la mia corsa.

Appena arrivai sulla costa, mi trovai di fronte ad una decisione: cielo o mare?
Scelsi il mare.
Raccolsi le conchiglie sul bagnasciuga e feci una collanina per Shippo. Gliela avrei fatta indossare anche a forza.
Poco dopo, arrivò la mia orda di demoni preferita e mi misi subito all'opera: avevamo poco tempo, la sacerdotessa si sarebbe accorta di quel centinaio di demoni ammassati sulla spiaggia.

"Allora, che hai intenzione di fare?"-chiese Shippo. Io risposi con una risata un po' superba.

Gli mostrai il mio anello. Era d'argento, con incastonata una sfera di cristallo di quarzo, quindi trasparente. Era un regalo di Kagome, mi ricordo ancora cosa aveva detto: "Va bene essere una combattente selvaggia ma almeno questo anello tienilo! Non devi comportarti da maschio solo perché vuoi essere una guerriera!". Già, da piccola non capivo molto bene come funzionasse il mondo. Credevo che le donne fossero inferiori ai maschi, visto che lo dicevano tutti che le donne non si ribellavano. Così decisi di comportarmi da maschio per poter fare ciò che mi piaceva, quindi non cucinare, raccogliere il riso o badare a dei marmocchi. Poi però arrivò Kagome: lei era diversa dalle altre, forse perché nella sua epoca le donne e gli uomini erano sullo stesso piano, ma non credo che qualcosa del genere possa cambiare tanto facilmente. Mi diceva che potevo comportarmi come volevo, perché, anche indossando degli yukata o collane, avevo gli stessi diritti e doveri di tutti. (Autrice: Ok, mi sono dilungata sulla discriminazione... vabbè, continuiamo.)

"Mizu!"-urlai.

Un simbolo azzurrino comparve in aria.




Subito Shippo non capì cosa stessi facendo, ma poco dopo si fece un'idea guardandomi.
Ero diventata una mezzo-demone.
La mia pelle aveva assunto un colore celeste, avevo pinne sui polpacci, sugli avanbracci e sulla testa, mentre i capelli erano ora blu e raccolti in una coda alta, non più il codino. Ovviamente avevo le branchie e, per fortuna, ancora i polmoni. Le mie pupille si erano anche assottigliate.

"Woooooow!"-esclamò Shippo sorpreso.

"Allora, ho creato una corrente nel mare verso Hamobai, ho aumentato un sacco la salinità, quindi non affogherete."-dissi, seguita da un'altra risata poco modesta.

"Ma come hai fatto?"-chiese Shippo.

"Durante il tragitto ti spiego tutto, ma siamo vicino al villaggio, ora è meglio andare, altrim..."-venni interrotta.

"Voi, là!"-urlò la sacerdotessa ad una ventina di metri da noi.

"Ah, Haruko!"-la salutai.
"Noi andiamo ad Hamobai! Piacere di averti cosciuta da Rin, Shippo e tutti questi demoni!"-le urlai felice e con un gran sorriso mentre tutti i demoni si buttavano in acqua.

La sacerdotessa rimase immobile con una faccia ebete (Autrice: Immaginatevi tipo Denki dopo aver usato il suo Quirk, ahah.).



Eravamo in viaggio sull'oceano da qualche minuto, non smettevo più di ridere.
Considerando la velocità a cui stavamo andando, ci sarebbero volute poco più di due ore per raggiungere Hamobai.
Shippo si avvicinò a me, nuotava come un cagnolino, e iniziò a parlare.

"Riiiiiiiiiiiiin! E' fantastico! Spiegami!"-disse felicemente curioso.

"Allora, mio caro Shippo,"-iniziai con il mio tono superbo. Sì... è quello che usavo maggiormente.
"Un giorno di tanti anni fa, Ayame mi raccontò le leggenda dei 'Domatori di demoni', cioè persone che combattono utilizzando l'aura demoniaca, e quindi anche i poteri derivanti, del demone con cui hanno stretto un accordo. E' un'arte andata perduta, a causa della conseguenza che portava sugli umani: tutti i Domatori diventavano dei mezzi-demone. Infatti, come puoi immaginare, nessun umano vuole diventare un mezzo-demone, a parte me."-conclusi.

"Ah, infatti da qualche anno mi sembrava avessi un'aura demoniaca, ma non credevo fosse possibile. Ma scusa, non è pericoloso fare accordi con dei demoni?"-mi chiese Shippo preoccupato.

"Non preoccuparti. Ho iniziato con il potere di moltissimi demoni bestia minori, datomi in prestito, con il quale ho battuto demoni più potenti, avendo così pieno controllo sul loro potere."-spiegai a Shippo che, sorprendentemente, aveva capito.

"Quindi puoi attivarne di più contemporaneamente, giusto?"-chiese poi. Non era proprio un argomento facile da affrontare.

"Vediamo... Posso attivarne molti contemporaneamente, ma devono essere dello stesso elemento. Per esempio, ora sono riuscita ad usare solo l'elemento dell'acqua. Nel frattempo gli altri sono, come dire.. in una specie di magazzino dove sia io che i demoni proprietari abbiamo accesso, ma con la mia precedenza."-spiegai nuovamente. Stavo iniziando a confondermi anche io.
"Però nella storia ci sono stati dei Domatori che controllavano più elementi contemporaneamente... mi devo allenare di più."

"Ok, ho capito tutto!"-disse lui felice.
"Ma, aspetta..."
"Tu quindi ti sei trasformata in una mezzo-demone senza dire nulla a nessuno?!"-esclamò Shippo stranamente sorpreso.

"Sì, che c'è di male?"

"Come che c'è di male?!"
"Cioè... non è una cosa che puoi prendere così alla leggera..."-continuò ora un po' a disagio.

"Non preoccuparti, Shippo. Ci ho pensato molto. Sai, Kagome e Inuyasha erano già andati via, mi restava solo Kaede tra gli umani. Quindi, perché non stare tra i demoni diventando, più o meno, una di loro?"-dissi, mentre approdavamo sulla spiaggia di Hamobai (Autrice: Sì, sono passate due ore.) .

"Sì, però ora non sei né umana né demone..."-disse lui a bassavoce.

"Io credo sia meglio fare qualcosa almeno in parte, invece di non farla per niente, anche se molti non la pensano così."-dissi sciogliendo la trasformazione e ritornando come prima.

Sobbalzai appena misi piede fuori dall'acqua.

"Rin, la percepisci anche tu, vero?"-mi chiese Shippo, ora serio.

"Sì, Shippo. Qui c'è un'aura molto potente, davvero troppo, però... mi sembra familiare."-dissi con nostalgia.

Vidi un'ombra nel sottobosco, così decisi di avvicinarmi quel poco che bastava per vederne il volto.
Appena fui abbastanza vicina, non potei fare a meno di piangere.




Angolo morto:

 Buongiorno. Da quanti secoli non scrivo? Be', su questa storia, da circa due o tre mesi, andiamo beneeeeeeeeeeee!
Ma sapete com'è... ho scoperto dell'esistenza di Wattpad, poi di Fire Force, di Hazbin Hotel, dei capitoli in inglese di TBHK, dell'ultima stagione di AOT, di Yashahime...
LA SCUOLA MI HA UCCISA, ho ripreso a studiare giapponese, lo sport, ho ricominciato a giocare a Minecraft... e insomma, non avevo tempo.
Comunque, se vi va potete fare un salto sul mio profilo di Wattpad, sono NomeGenerico103_ (Volevo scrivere 203_ ma mi sono sbagliata e non ho avuto più voglia di correggerlo.) Sto scrivendo una Kacchako pellissimah (Sì, io shippo Bakugou e Ochako. Non si giudica.), una xReadar di Blue Exorcist e una cavolata di oroscopo che però è bello.
Parlando d'altro...
Hazbin Hotel è bellissimo. Viva Alastor. Dico seriamente, mi sono guardata l'episodio in italiano molte volte e ho aggiunto Addict alla mia playlist. Se fosse un anime probabilmente sarebbe nella mia Top 3, o forse primo a parimerito con Fairy Tail.
Ora che vi ho raccontato la mia vita, posso pure salutarvi.

Al prossimo (Chissà quando) capitolo!





















   
 
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