Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: Donatozilla    29/12/2020    3 recensioni
[Ambientato dopo la Saga dello Shie Hassaikai]
Dopo la sconfitta di Overhaul e la salvezza di Eri, Izuku Midoriya e i suoi compagni della 1-A possono finalmente passare un periodo di tranquillità e serenità. Ma la pace è interrotta dopo l'apparizione di un misterioso e violento vigilante con mostruosi poteri che non si fa scrupoli ad uccidere i criminali nelle maniere più brutali... e che sembra nutra un profondo odio e disprezzo nei confronti di Katsuki Bakugo. Chi è questo misterioso vigilante? E perché odia così tanto Bakugo al punto da volerlo uccidere?
Genere: Azione, Dark, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Sorpresa
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2: Un vecchio amico
 
Midoriya guardò con gli occhi spalancati il nuovo arrivato che ora si trovava dinnanzi a lui. “N-non ci posso credere.. Ryo sei proprio tu” disse Midoriya mentre i suoi occhi cominciarono a farsi lucidi. Ryo gli sorrise dicendo “Esatto Izuku, sono proprio io. Ti sono mancato?”. L’improvviso abbraccio che Midoriya gli diede fu la risposta che ne aveva bisogno, e mantenendo il suo sorriso ricambiò l’abbraccio del ragazzo dai capelli verdi. “Ryo! È… è passato così tanto tempo! Non posso credere che tu sia tornato!” singhiozzò Midoriya mentre continuava ad abbracciare il ragazzo dai capelli viola. “Molto tempo già… eppure tu rimani il solito frignone che eri da bambino” rispose in modo scherzoso Ryo e facendo immediatamente alzare lo sguardo a Midoriya. “H-hey! Non è molto gentile!” disse lui con tono apparentemente offeso e facendo ridere Ryo “Scommetto che anche tu sei rimasto il piagnone che eri da bambino” “Nah, ho superato quella fase” rispose Ryo separandosi dall’abbraccio e mettendo una mano in testa a Midoriya per scompigliargli i capelli “Ma non per questo è una brutta cosa che tu rimanga un frignone. Significa che rimani il più sensibile tra noi due” rise seguito a ruota da Midoriya.
 
Nel mentre Uraraka ed Iida erano rimasti a guardare il tutto senza dire e fare niente. “Per quanto tutto questo sia estremamente carino” cominciò Uraraka “Non so esattamente cosa stia succedendo” “Uraraka ha ragione Midoriya” continuò Iida attirando l’attenzione del sopracitato Midoriya e di Ryo “Cosa sta succedendo esattamente? Chi è questo ragazzo? Sembra che vi conosciate da molto tempo ma noi non lo abbiamo mai visto prima” “Oh scusatemi mi sono lasciato prendere la mano al punto che mi sono scordato che voi eravate qui” rispose Midoriya con un sorriso imbarazzato, mentre delle gocce di sudore comicamente grandi apparirono dietro le teste  di Uraraka e Iida. “Comunque sia lui è Ryo Honda… il mio migliore amico d’infanzia” disse Midoriya presentando Ryo che alzò la mano destra in aria in segno di saluto “Piacere di conoscervi”.
 
“EHHHHHH?! MIGLIORE AMICO D’INFANZIA?!” urlarono sia Iida che Uraraka attirando così gli sguardi delle persone intorno a loro. I due ragazzi si grattarono le loro teste imbarazzati mentre Midoriya e Ryo ridacchiavano e la gente li ricominciò ad ignorare per tornare a camminare o farsi i fatti propri. “Ti sei fatto dei nuovi amici vedo” chiese Ryo a Midoriya mentre osservava Iida e Uraraka. Midoriya annuì con un sorriso “Esatto. Sono persone fantastiche, vedrai” gli rispose.
 
“Ehm… comunque sia…” riprese Uraraka ancora un po’ imbarazzata per la figura di prima “Il tuo migliore amico d’infanzia? Midoriya pensavamo che fosse Bakugo il tuo migliore amico d’infanzia”. A sentire il nome di Bakugo Ryo si irrigidì, ma fu una cosa che durò un secondo e che passò inosservata… eccetto a Midoriya che decise di non farci caso. “Già. E poi… non abbiamo mai visto questo Ryo e non ci hai mai parlato di lui” “Non hai mai parlato di me ai tuoi nuovi amici Izuku?” chiese Ryo con falsa offesa “Mi sento tradito. Riesci ad ottenere un Quirk in età avanzata e riesci ad entrare nella U.A. e non parli di me ai nuovi amici che ti sei fatto là”. Ryo si asciugò una lacrima finta e con tono drammatico continuò “Oh me misero. Il mio migliore amico mi ha tradito” “Dai Ryo non esagerare” ridacchiò Midoriya mentre Iida e Uraraka sorrisero alla scena davanti a loro.
 
“Comunque sia… come fai a sapere che ho ottenuto un Quirk? E che sono riuscito ad entrare alla U.A.?” chiese Midoriya con tono curioso. Ryo smise di fare la sua scenata e gli rispose “Bhe perché ti ho visto Midoriya. Più precisamente, ti ho visto al Festival dello sport” “Ah giusto” disse Midoriya “Il Festival è stato trasmesso in TV in diretta. È lì che mi hai visto quindi” “Esatto. Ammetto di essere rimasto sorpreso di vederti lì in mezzo come uno studente della U.A. e con un Quirk addirittura. Mai avrei immaginato che saresti stato baciato dalla fortuna e avresti ricevuto un Quirk in età così avanzata” “Già… eheh” rise nervosamente Midoriya. Nessuno sapeva che il Quirk che possedeva era il One For All, il Quirk di All Might e che è stato passato di generazione in generazione fino ad arrivare a lui ora. Quindi ogni qual volta che qualcuno parlava del suo Quirk, Midoriya si innervosiva sapendo che doveva tenere segreta l’origine del suo Quirk e far finta di averlo ricevuto in ritardo.
 
“Comunque sia sono fiero di te Izuku. Sei riuscito a coronare il tuo sogno di entrare alla U.A. e non potrei esserne più fiero” continuò Ryo sorridendo venendo ricambiato da Midoriya. Guardò poi dietro l’amico chiedendo “E devo presupporre che i tuoi nuovi amici siano studenti della U.A. come te dico bene?” “Corretto” rispose Iida porgendo la mano a Ryo “Il mio nome è Tenya Iida. Piacere di conoscerti Honda”. Ryo strinse la mano di Iida rispondendo “Quante formalità Chiamatemi solo Ryo”. Quando separò la sua mano da quella di Iida fu il turno di Uraraka che porse la sua di mano a Ryo. “Io invece sono Ochaco Uraraka. Piacere di conoscerti” “Il piacere è mio Uraraka” disse Ryo ricambiando la stretta di mano. Si avvicinò poi a Midoriya e con un sorrisetto malizioso gli sussurrò “Ti sei fatto pure la fidanzata uh?” “E-EH?!?!” disse Midoriya sorprendendo sia Uraraka che Iida dato che loro non avevano sentito ciò che Ryo gli aveva sussurrato “N-non è come pensi! Uraraka è solo…”. Fu interrotto dalla risata di Ryo che gli diede una forte pacca sulle spalle “Non c’è bisogno di vergognarsi Midoriya. Stavo solo scherzando” e continuò a ridere vedendo la faccia imbarazzata del suo amico.
 
Iida ed Ochaco non poterono trattenersi dallo sghignazzare alla scena (anche se ignoravano totalmente il motivo per cui era cominciata) e si fermarono quando ad Ochaco ritornò in mente la domanda che sia lei che Iida si erano chiesti poco prima. “Non vogliamo interrompere questo simpatico siparietto” disse Uraraka sghignazzando un altro po’ “Ma Midoriya, potresti rispondere alla domanda che abbiamo chiesto prima? Pensavamo che fosse Bakugo il tuo migliore amico d’infanzia” “Oh lo era… prima di iniziare a tormentarmi ovvio” iniziò a spiegare Midoriya “Vedete… io e Ryo ci siamo conosciuti in un certo senso grazie a Kacchan. Ryo era… e presumo lo sei ancora?” guardò Ryo per avere conferma, e lui semplicemente annuì “Va bene. Lui era e rimane tutt’ora senza Quirk. E Kacchan iniziò a prendersela con lui al parco un giorno ed io… decisi di difenderlo. Ryo mi ringraziò per averlo difeso anche se io ero finito lo stesso pestato” continuò Midoriya ricordandosi quel giorno di tanti anni fa quando aveva quattro anni e quando conobbe Ryo.
 
Musutafu, parco giochi cittadino, 12 anni prima…
 
“H-hey… s-stai bene?” un Ryo di quattro anni e con le lacrime agli occhi chiese a un Midoriya della stessa età il quale aveva lividi e bruciature sul suo corpo a causa del pestaggio subito da parte di Bakugo e dei suoi compari. “S-sì… credo di sì…” rispose Midoriya portando lo sguardo verso Ryo. Quest’ultimo si era alzato e gli aveva porto la mano destra per aiutarlo ad alzarsi. Midoriya prese la mano del bambino che aveva appena difeso, e si fece aiutare per alzarsi. “T-ti ringrazio per avermi difeso” disse Ryo “Non so cosa sarebbe successo se tu non mi avessi aiutato” “N-non  niente… alla fine è ciò che farebbe un eroe” si limitò a sorridere Midoriya. “Ma… perché mi hai aiutato?” chiese Ryo abbassando la testa “Io non sono niente di speciale… sono solo uno senza Quirk”. Midoriya guardò Ryo con un sorriso per poi rispondere “Beh… noi senza Quirk dobbiamo aiutarci a vicenda no?”. Ryo rialzò lo sguardo, sorpreso e stupito. “Noi senza Quirk? Aspetta… vuol dire che tu…” “Sì, anche io sono senza Quirk” rispose Midoriya. Ryo sorrise dicendo “N-non ho mai incontrato un altro bambino senza Quirk come me…” “E invece eccomi qui” sorrise Midoriya per poi mettere una mano sulla spalla di Ryo “Senti, che dici se andiamo a giocare da qualche altra parte? Forse possiamo fare a casa mia. Sono sicuro che la mia mamma sarà più che felice di vedere che mi sono fatto un nuovo amico” “A-amico? Siamo… siamo amici?” “Ovviamente Ryo-chan” sorrise Midoriya.
 
Musutafu, ora…
 
“Da quel momento fummo inseparabili” continuò Ryo “Diventammo migliori amici e ci vedevamo ogni giorno al punto che i miei genitori e la madre di Midoriya finirono per conoscersi. Io e Midoriya cominciammo ad essere chiamati ‘Il Duo senza Quirk’ da Bakugo e molti dei suoi compari. Faceva un po’ male… ma con la nostra amicizia non ci interessava. E ci eravamo ripromessi che saremmo diventati eroi anche senza alcun Quirk” concluse infine. Iida ed Uraraka erano rimasti in silenzio fino a quel momento ad ascoltare ed Uraraka sorridendo disse “Awwww che storia carinissima…”. Iida sorrise dicendo “Sono d’accordo. Sembra che voi due foste legati da una profonda amicizia Midoriya” “Oh non ne hai idea” disse Ryo “Eravamo inseparabili. Anche se…” il suo sorriso si allentò un poco “Bakugo era sempre lì a rovinarci le giornate. A ricordare che noi eravamo senza Quirk e che non potevamo essere eroi” “Però… ora Kacchan è cambiato Ryo” disse Midoriya mettendo una mano sulla spalla dell’amico “Certo, ha ancora il suo solito caratteraccio… ma non giudica più nessuno se ha un Quirk o meno” “Dici Izuku?” chiese Ryo all’amico “Perché vedendo il Festival dello sport ho potuto vedere che anche lui è entrato alla U.A… e rimane sempre il solito spaccone che si crede superiore a chiunque” “Ehm… certo ma…” cercò di controbattere Midoriya. Iida e Uraraka notarono il cambio di atteggiamento di Ryo. Quindi decisero di passare immediatamente alla prossima domanda.
 
“Ehm… passando ad altro… perché non ci hai mai parlato di lui Midoriya? E perché non lo abbiamo mai visto o non ce lo hai mai presentato?” chiese allora Iida. Midoriya scosse la testa riportando l’attenzione ai suoi due compagni di classe e amici. “Oh? Perché non ve ne ho mai parlato? Beh… perché sinceramente non trovavo ragione di parlarvi di una persona del mio passato. Per quanto riguarda il fatto che non lo avete mai visto e non ve l’ho mai presentato… beh… perché…” “Perché 11 anni fa mi sono trasferito” lo interruppe Ryo e attirando l’attenzione di Iida e di Uraraka su di lui. “Trasferito?” ripeté Uraraka. “Sì. 11 anni fa io e i miei genitori ce ne andammo da Musutafu e ci trasferimmo a Jaku City. Ecco perché non mi avete mai visto e Midoriya non mi ha mai presentato a voi: perché non vivevo più qui” “Oh. E come mai ti sei trasferito se posso chiedere?” chiese Iida curioso.
 
Ryo rimase in silenzio per qualche secondo, il suo sguardo si fece più duro e questo fece leggermente innervosire Iida, Uraraka e persino Midoriya. Ryo fino a quel momento era stato così gentile e pieno di energia, ed ora con quello sguardo e quel cambiamento di umore pareva tutt’altra persona. Iida e Uraraka ignoravano il motivo di questo cambiamento, ma Midoriya lo sapeva. Eccome se lo sapeva. Era lo stesso motivo per cui si era trasferito in primo luogo.
 
“Bakugo” rispose semplicemente Ryo. “Bakugo?” ripeté Iida. “Sì, Bakugo. È per lui che io e i miei genitori ci siamo trasferiti”. Ciò lasciò senza parole sia Iida che Uraraka, mentre Midoriya aveva un espressione triste dipinta sul volto. “Bakugo… è la ragione per cui tu e i tuoi genitori vi siete trasferiti?” “Esattamente. Come ho già detto l’amicizia tra me e Izuku era grande, ma Bakugo era sempre lì a rovinarci le giornate e a ricordarci che eravamo senza Quirk. Non si fermava solo a questo no, arrivava anche alle mani” sospirò “La cosa non la dicemmo a nessuno per un anno, finché un giorno mia madre mentre tornava da alcune commissioni non mi vede in mezzo alla strada mentre venivo picchiato da Bakugo. Izuku quel giorno non c’era, era casa da sua madre. Mia madre intervenne subito e mi portò a casa, facendo sapere dell’accaduto alla madre di Bakugo. Dopo ciò volle sapere immediatamente da quanto tempo questa cosa stesse andando avanti”.
 
Ryo si fermò un attimo, magari per ricordarsi meglio di alcuni dettagli, o forse anche solo perché certi ricordi non gli piacevano. Sospirò nuovamente e riprese a narrare “Le raccontai tutta la verità, che il tutto stava andando avanti da almeno un anno. Mia madre era furibonda. Temeva anche che nonostante la punizione che la madre di Bakugo gli avrebbe riservato lui avrebbe comunque continuato a tormentarmi. E per questo quello stesso giorno parlò con mio padre dell’accaduto e decisero che ci saremmo trasferiti a Jaku City dopo ciò che mi era successo e per evitare che ricapitasse”.
 
Iida e Uraraka erano senza parole. Certo, Bakugo era cambiato molto dalla prima volta che lo avevano incontrato, ma sentire certi eventi successi prima che lo conoscessero e lo vedessero cambiare col tempo era scioccante. Midoriya rimase in silenzio per qualche altro secondo in più per poi parlare a sua volta, prendendo il posto di Ryo a narrare “In seguito i genitori di Ryo diedero la notizia del loro trasferimento. Ricordo che nessuno di noi due prese la cosa bene… piangemmo moltissimo quel giorno” “Oh sì… cadevano lacrime come pioggia” sorrise Ryo, quasi come il rivedere il Midoriya e il se stesso di cinque anni piangere come fontane fosse in qualche modo divertente.
 
Musutafu, 11 anni fa…
 
I genitori di Ryo avevano messo dentro la macchina tutto ciò di cui avevano bisogno, il camion in cui si trovavano i mobili e le cose più pesanti da portare era pronto a partire e lo stesso valeva per i genitori di Ryo… apparte Ryo stesso. Quest’ultimo, che ora aveva cinque anni, piangeva lacrime amare davanti a Midoriya, anche lui di cinque anni e lacrimante per la tristezza. Midoriya e sua madre Inko avevano deciso di salutare i loro amici prima che partissero. I due bambini piangevano e si guardavano in faccia, incapaci di dire qualsiasi parola a causa della tristezza.
 
“Quindi… questo è un addio?” chiese Midoriya. “N-non lo so” rispose il bambino dai capelli viola “M-ma so che non voglio lasciarti Izuku! Sei il mio migliore amico!” “Neanche io voglio che tu vada via Ryo” pianse Midoriya. "Non voglio che tu te ne vada!” ripetè il bambino dai capelli verdi e abbracciò l’amico che ricambiò immediatamente l’abbraccio piangendo lacrime amare. Inko guardava il tutto con le lacrime agli occhi, incapace di dire qualsiasi cosa. Fu allora che qualcuno le appoggiò una mano sulla spalla. Si voltò e vide la madre di Ryo, Kayako Honda, che le rivolgeva un triste sorriso. “Direi… che adesso possiamo andare” disse lei. “Sì… sì capisco” rispose semplicemente Inko. Kayako guardò l’amica per qualche secondo per poi dire “Mi mancherai Inko” “Anche tu mi mancherai Kayako” rispose la madre di Midoriya, e le due si abbracciarono. Il padre di Ryo, Kenta Hanno, guardava il tutto dal posto del guidatore con uno sguardo triste.
 
Kayako si staccò dall’amica e si avvicinò al figlio e al suo migliore amico, ancora abbracciati e piangenti. Si inginocchiò vicino ai due e disse “Hey… ascoltatemi voi due”. Midoriya e Ryo guardarono la madre di quest’ultimo con ancora i loro occhi pieni di lacrime. Kayako sorrise in modo dolce dicendo “è vero… fa male separarsi… ma ciò non significa che questa sarà la fine della vostra amicizia. Se la vostra amicizia è così forte come l’avete descritta… allora niente, neanche la lontananza potrà distruggerla”. Questa frase sembrò migliorare l’umore dei due bambini, che sorrisero. “E poi chissà… un giorno potremo tornare a fare visita così che possiate rivedervi ancora una volta” continuò Kayako.
 
Ryo e Midoriya si guardarono negli occhi ancora bagnati dalle lacrime, ma stavolta con dei sorrisi dipinti sui loro volti. “Mia mamma ha ragione Izuku” disse Ryo asciugandosi gli occhi “Ora vivremo distanti l’uno dall’altro… ma ciò non distruggerà la nostra amicizia! Non ci impedirà di continuare ad essere amici!” “Hai ragione Ryo” annuì Midoriya asciugandosi le sue di lacrime. “E poi mia mamma l’ha detto: forse un giorno torneremo qui a visitarvi e potremo rivederci” “Davvero? Lo prometti Ryo?” “Lo prometto Izuku” rispose Ryo porgendo la sua mano sinistra a Midoriya in modo che potessero stringerla. Midoriya strinse immediatamente la mano, guardando Ryo con un sorriso. “Amici…” disse lui. “… per sempre” finì Ryo ricambiando il sorriso dell’amico.
 
Inko e Kayako guardarono la scena con dei sorrisi dipinti sui loro volti. Poi Kayako accarezzò la testa al figlio dicendogli “Ryo… è tempo di andare”. Ryo annuì e salì in macchina insieme alla madre. “Pronti?” chiese Kenta alla moglie e al figlio ed entrambi annuirono. Kenta accese la macchina e partì, seguito dal camion. Ryo si affacciò dal finestrino e salutò per un ultima volta Midoriya, che ricambiò il saluto.
 
Ignari a tutti loro, però, un Bakugo di cinque anni era nascosto in un angolo lì vicino a guardare l’addio tra Midoriya e Ryo e la partenza di quest’ultimo e della sua famiglia verso Jaku City.
 
Musutafu, ora…
 
“Ed ora eccomi qua. A mantenere la promessa fatta al mio migliore amico undici anni fa: tornare qui a Musutafu per una visita” finì di raccontare Ryo con un sorriso rivolto verso Midoriya. La storia aveva commosso Uraraka che si era messo a piangere e persino Iida piangeva in maniera abbastanza comica. “Ohhhh non ce la faccio, è troppo commovente” disse Uraraka asciugandosi le lacrime e facendo ridacchiare Izuku e Ryo, a cui era tornato il buon umore di prima. “Sono d’accordo” continuò Iida asciugandosi le lacrime “E la vostra amicizia è davvero qualcosa di straordinario” “Beh… ti ringrazio” sorrise Ryo.
 
“Aspetta un attimo Ryo. Se sei qui a Musutafu significa che anche i tuoi genitori sono qui. Dove sono?” chiese Midoriya incuriosito. “Oh. Loro?” disse Ryo “Beh a dirti la verità Izuku… loro non sono qui” “Eh?” “Vedi, quando siamo arrivati a Jaku City i miei genitori hanno trovato un lavoro che ci fa guadagnare abbastanza ma che tiene loro molto occupati. Quindi quando ho avuto l’occasione di venire qui a Musutafu loro non hanno potuto perché troppo occupati col lavoro. Ma mi hanno permesso di venire qui da solo, quindi ho preso un treno e sono venuto qui per farti finalmente visita” allargò le braccia “sempre se non ti dispiaccia che ci sono solo io?” “Ma scherzi?” sorrise Midoriya dando un pugnetto scherzoso alla spalla di Ryo “Può più che bastare”.
 
Midoriya allora spalancò gli occhi e disse “Oh. Perché non vieni a vistare gli altri miei amici della U.A.?” “Prego?” chiese Ryo inarcando un sopracciglio. “Oh, forse non lo sai ma ora io e la mia classe viviamo in dei dormitori vicino la scuola per ragioni di sicurezza” “Dici sul serio?” chiese Ryo. “Oh sì. Voglio proprio farteli conoscere” si voltò verso Iida ed Uraraka “Voi che dite ragazzi?” “Oh sì! Sono d’accordissimo” disse Uraraka alzando un pugno al cielo. “Sono d’accordo anche io Midoriya. Sono sicuro che agli altri farà piacere conoscere Ryo” “Siete sicuri? Non vorrei disturbare” disse Ryo. “Ma che disturbare” rispose Midoriya “Ci faresti un enorme piacere. Poi sono ancora le 10:15. Abbiamo un intera giornata da passare insieme”. Ryo sembrò pensarci qualche secondo, per poi sorridere “Benissimo allora. Fatemi strada ai vostri dormitori”.
 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: Donatozilla