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Autore: I_love_villains    02/01/2021    1 recensioni
Himiko approfitta del rapimento di Katsuki per fare un esperimento che avrà ripercussioni sul loro futuro.
Dal testo:
"Voglio fare un esperimento con te, Tsuki!" Il mio annuncio sembra metterlo in guardia. "Tranquillo, devi solo rispondere a delle domande."
"Ho già detto a quel coglione con le mani che..."
"Non è un interrogatorio" lo interrompo ridendo. "Più o meno. Anche io risponderò a queste domande. Guarda..." Carico una pagina sul mio cellulare e gliela mostro. "Visto? Due sconosciuti rispondono al questionario in quarantacinque minuti e si innamorano!"
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Himiko Toga, Katsuki Bakugou
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Katsuki’s POV

Registro distrattamente ciò che ha detto Himiko: sono troppo occupato a scansionarla con lo sguardo per assicurarmi che stia bene, che io non le abbia fatto del male mentre ero incosciente. Tornare alla realtà è stato facile e difficile al tempo stesso: riesco a distinguere con chiarezza ciò che è accaduto davvero da ciò che ho sognato, tuttavia c’era una concretezza tale nell’incubo che mi impedisce di accantonarlo definitivamente come qualcosa di falso e illusorio. Le sensazioni fisiche erano simulate, le emozioni provate erano autentiche...
“Tsuki? Vuoi un altro bacio?”
Non le rispondo. Il sollievo che lei sia davanti a me, viva e scherzosa come sempre, mi travolge. Non ci provo nemmeno a resistere. Abbraccio la Svampita di slancio, seppellendo il mio viso tra i suoi capelli. Non credo di essere mai stato tanto felice di vederla, di sentirmi avvolgere dal suo calore mentre lei ricambia stupita il mio abbraccio. Riconosco l’odore di vaniglia proprio di Himiko e la sua voce mi solletica teneramente l’orecchio. Credo che non potrei mai fare a meno di questa biondina pazza, perché è la mia biondina pazza.
Himiko mi carezza il collo e le spalle con la mano destra, mormora dolci parole consolatrici, come farebbe una mamma che conforta il suo bambino. Ha capito che sono sconvolto, altrimenti avrebbe detto qualche cretinata circa l’abbraccio. L’adoro... non ucciderei mai nessuno, figuriamoci lei.
L’incubo mi fa ancora tremare, come quando ero agitato per Deku e All Might e solo la mia cara Svampita è riuscita a calmarmi. Farei di tutto per non perderla e ora mi sembra così stupido aver sprecato tanto tempo a fingere che non mi piaceva... ci ho messo un’eternità a concederle la mia amicizia, anche se per lei provo qualcosa di molto più forte... sono stato un coglione.
Per fortuna non è troppo tardi. Non mi lascerò più condizionare o frenare da nulla, tantomeno dal mio caratteraccio. Ho imparato a domarlo, in questi mesi, grazie a Himiko, e voglio che lei sappia quanto sia preziosa per me. Ma chiacchiereremo dopo che avrò catturato quello schifoso porco bastardo. Mi ha fatto sperimentare un’esperienza terribile! Come se non bastasse, vorrebbe abusare della mia Himiko e ucciderla! Che è molto, molto peggio!
Ci stacchiamo dall’abbraccio e noto che Himiko non è illesa. Le afferro il polso sinistro, le esamino la ferita e le domando preoccupato: “Te l’ho fatta io?”
“Eh? Certo che no, è stato il maniaco pervertito. L’ho sentito al piano di sopra, non è ancora scappato. Andiamo a ucciderlo insieme? O restiamo ad abbracciarci, è anche meglio!”
Scuoto la testa. Alzarmi mi procura un senso di vertigine e nausea. La biondina si appresta a fare lo stesso, ma le intimo di restare seduta e non muoversi. Himiko sbuffa per esprimere il suo disaccordo e mi fissa imbronciata, ma obbedisce.
Mi sciacquo la faccia in cucina, recuperando padronanza di me stesso e cancellando i segni di lacrime, rossetto e qualche gocciolina di sangue. In una situazione normale avrei dovuto chiamare i rinforzi, a questo punto, ma è diventata una lotta troppo personale. E poi come spiegherei agli altri la presenza della Svampita? Ho sempre pensato che avrei raccontato tutto ad Aizawa o a un altro professore appena Himiko mi avesse dato informazioni importanti sugli spostamenti della Lega; sicuramente ciò avrebbe giustificato essermi tenuto in contatto con una villain senza avvertire nessuno. Però non so ancora un cazzo di utile. Conoscendola, la Svampita non tradirebbe mai i suoi amici, quindi catturarla adesso sarebbe controproducente. E dei risultati li ho già ottenuti come dimostrazione che parlarle sia efficace: non ha più ucciso nessuno.
Recupero del ghiaccio e dei tovaglioli e torno dalla Svampita. Intanto penso a come mettere fuori gioco lo stronzo maniaco.

Himiko’s POV

Continuo a carezzare Tsuki finché, a poco a poco, il suo corpo comincia a non essere più teso come fil di ferro. Gli mormorò qualche parolina dolce tra le carezze, per farlo rilassare ancora di più.
Tsuki prima stava tremando! E piangendo! Ed è ancora abbastanza sconvolto da tenere la testa premuta contro l’incavo del mio collo... sembra felice di avere il viso ricoperto dai miei capelli mentre mi stringe. Mi farebbe piacere in un’altra occasione, invece adesso sono furiosa! Quel maniaco ha fatto molto male al mio amore, me la pagherà carissima! Prima intendevo ucciderlo in fretta e tornarmene a casa, magari dopo aver scherzato un po’ con Tsuki come al solito, ma ora quel lurido bastardo soffrirà a lungo! Un conto è cercare di sedurre me con metodi poco convenzionali, li posso capire, ma fare del male a Tsuki? È imperdonabile!! Non ho mai odiato qualcuno come il maniaco pervertito!
Esplosino si stacca dall’abbraccio e se ne va dove il maniaco pervertito ha detto esserci la cucina. Sono contenta di averlo calmato, povero Tsuki. Ora andremo sicuramente di sopra a sistemare Hajime insieme! Stavolta Tsuki dovrà per forza lasciarmi uccidere qualcuno, insomma, come potrebbe non meritarselo?! Al diavolo le persone imparziali! Quello è un uomo che tutti desidererebbero ammazzare!
Tsuki torna, con un paio di tovaglioli, uno dei quali bagnato. Si inginocchia accanto a me e mi dice: “Porgi la mano e sta’ ferma.”
Io scoppio a ridere, ancor di più notando la sua espressione confusa. Cerco di contenermi e gli spiego: “La posa, Tsuki! È come se mi stai per fare la proposta!”
“Che prop- Ah?! Ma che cazzo vai a pensare?!”
Sento le guance in fiamme, devo essere decisamente arrossita, ma Tsuki è sicuramente più rosso di me, cosa che mi fa ghignare.
“Ti concedo la mia mano, contento?”
“Non dire stronzate!”
“Sssh!” lo rimprovero, posandogli un dito sulle labbra. Guardo il soffitto, impensierita. “Il maniaco pervertito non sa che sei vivo, Tsuki.”
“Non me ne frega un cazzo” sussurra, per poi concentrarsi sul medicamento della mia ferita.
Nel frattempo gli racconto a bassa voce come me la sono procurata. Sono rossa come un pomodoro alla fine: non gli ho detto chiaramente di amarlo, ma Tsuki avrà percepito qualcosa di ciò che provo per lui. Fissa la fasciatura per qualche secondo, poi incontra il mio sguardo e mi fa un sorrisetto amichevole. Il mio cuore batte più forte. È troppo carino così calmo e risoluto, voglio baciarlo ancora!
Ma lui ha altri piani: “Grazie, Svampita. Sei sicura che il pervertito sia ancora di sopra? Allora lo vado a prendere, tu resta qui.”
“Non andrai da solo” affermo subito, notando lo sguardo di Tsuki farsi più determinato.
“Sì, invece. Tu sei ferita.”
“Sì, ma mi hai bendata. Grazie, Tsuki, e grazie per essere qui a fare il cavaliere, ma questa donzella non è completamente indifesa, lo sai.”
“Toga” mi richiama, serio. “Tu non lo ucciderai, capito?”
“Invece sì, ne ho diritto!”
“Ti ho detto di no! Va arrestato!”
“Come puoi dirlo dopo quello che ci ha fatto?”
“Ricordi ciò che ti ho detto quando la tua amica è stata uccisa, vero? Vale per ogni testa di cazzo. Da me non otterrai mai il permesso di uccidere qualcuno.”
Apro la bocca per replicare ulteriormente, ma la richiudo subito e mi mordo il labbro inferiore. Infine scuoto la testa e ridacchio, addolcita. “Immagino di no... o non saresti il mio Esplosino. D’accordo Tsuki, prometto che non colpirò per uccidere. Magari non colpirò affatto, ma non vai da solo.”
“Va bene” si arrende lui. Ghigno notando che non pare tanto infastidito dall’avermi vicina. “Prometti di fare tutto ciò che ti dico?”
“Prometto! Ah, devo confessarti una cosa.”
“Mh?”
“Forse, e dico forse, ho ucciso una persona. O due. Ma facevano parte di una setta di razzisti che odiavano mutanti come Spinner e li volevano morti, e i miei amici li stavano facendo fuori perché...”
Tsuki mi tappa la bocca con una mano. Sembra un po’ deluso, ed io di riflesso mi sento in colpa.
“Cose del genere devi dirmele prima che accadano. Ora andiamo, abbiamo perso fin troppo tempo.”
Comincia a parlare da eroe, perché sta elaborando un piano da eroe mentre usciamo sul pianerottolo, il che è noioso. Brrr, qui l’aria è più fredda! Dove saranno i miei vestiti?
“Mi stai ascoltando?!” È incredibile come riesce a urlare in un bisbiglio.
“Sto cercando i miei vestiti. Almeno il cappottino devo metterlo.”
“Sono di qua, vieni” sbuffa.
“Come lo sai?”
Non mi risponde, il cattivone. Entriamo nella stanza con i miei indumenti e mi ricorda gentilmente che non ho tempo per cambiarmi interamente; mi aiuta a infilare il mio nuovo cappottino, dopodiché io recupero il cellulare dalla giacca, lo metto in tasca e prendo il mio coltello. Ora ne ho due! Credo che restituirò il doppione al pervertito: lo lascerò nel suo stomaco! Ops, no, ho promesso di non farlo. Che seccatura fare la brava ragazza!

Katsuki’s POV

“Scusa, Tsuki, puoi ripetermi il piano?”
Sospiro e riassumo: “Io vado avanti. Tu resta appostata sulle scale, nel remoto caso che io me lo lasci scappare. E non farti assolutamente toccare.”
“Non sarebbe meglio fare il contrario? E poi il maniaco ha detto che ha esaurito il quirk per stasera.”
“Poteva mentire. Non voglio che corri rischi, Svampita.”
“So badare a me stessa. Sì, ero in una situazione difficile, ma me la sarei cavata. Naturalmente non dico che non servivi...”
“Ok, ok, vai avanti tu, ma ricorda: attiralo verso le scale, io gli farò un’imboscata.”
“Va beeene! Dovremmo farlo più spesso!”
La Svampita sale da sola la rampa di scale che porta al quarto piano. Attendo un paio di secondi prima di seguirla. Avvicinandomi al pianerottolo, inizio ad avvertire uno strano odore. Himiko si allontana poco alla volta, spronando il maniaco a uscire dal suo nascondiglio per continuare la serata. Intanto la puzza si fa più penetrante... è gas! Merda, che intenzioni ha quel bastardo?!
“Non vuoi più giocare, maniaco pervertito? Abbiamo appena cominciato a divertirci! Vieni fuori, altrim- Ah!”
All’urletto di Himiko accorro senza esitazioni. Il fottuto pervertito ha preparato un’imboscata! Me lo sarei dovuto aspettare, con tutto il tempo che ci abbiamo messo per salire! Ci avrà sentiti, ha capito che nessuno dei due era morto o fuori gioco e ora… Impreco interiormente per sfogarmi, soprattutto quando vedo la donzella che sa badare a se stessa ammanettata a un tubo di metallo. Il coglione è lì vicino che se la ride compiaciuto. Quanto cazzo vorrei tirargli un pugno dritto sui denti!
Il merdoso guarda verso di me, ghigna e lancia in un’altra stanza quelle che dal rumore sembrano chiavi.
“Sei in stallo, eroe! La cucina è ormai impregnata di gas. Si è sparso ovunque! E io ho acceso una candela! Appena la concentrazione di gas sarà sufficiente, salterà tutto in aria. Preferisci inseguire me, o liberare Himiko?”
Il coglione corre giù per le scale sicuro di sé, ridendo odiosamente.
“Farò entrambe le cose, stronzo!”
“Tsuki, e se spegni la candela?”
“Sai dov’è?”
“Là, credo sia il bagno, è illuminato.”
Ci vado, solo per accorgermi che il maniaco ha mentito: ha acceso più di una candela. Non posso spegnerle tutte in fretta e la fiamma di alcune già oscilla pericolosamente.
“Tsuuukiii, sbrigati!”
“Lo so, dannazione!”
   
 
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