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Autore: Donatozilla    02/01/2021    3 recensioni
[Ambientato dopo la Saga dello Shie Hassaikai]
Dopo la sconfitta di Overhaul e la salvezza di Eri, Izuku Midoriya e i suoi compagni della 1-A possono finalmente passare un periodo di tranquillità e serenità. Ma la pace è interrotta dopo l'apparizione di un misterioso e violento vigilante con mostruosi poteri che non si fa scrupoli ad uccidere i criminali nelle maniere più brutali... e che sembra nutra un profondo odio e disprezzo nei confronti di Katsuki Bakugo. Chi è questo misterioso vigilante? E perché odia così tanto Bakugo al punto da volerlo uccidere?
Genere: Azione, Dark, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Sorpresa
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 5: I nodi vengono al pettine
 
Ufficio del preside Nezu, 12:15…
 
Dopo la chiamata ricevuta da Aizawa, Nezu aveva immediatamente chiamato il detective Naomasa e gli eroi della U.A. per poter parlare del recente ed importante sviluppo del caso . “Quindi stai dicendo che questo… Ryo Honda… è il vigilante di Jaku City?” chiese Nezu a Aizawa, mentre Naomasa e il resto degli eroi lo osservavano attendendo una risposta.
 
Aizawa annuì. “Sì. Questo Ryo appare a Musutafu lo stesso giorno in cui il vigilante appare uccidendo una gang criminale. Non può essere affatto una coincidenza” finì con tono serio. Naomasa rimase in silenzio a grattarsi il mento per qualche secondo per poi chiedere “Ne sei davvero sicuro Aizawa? Non voremmo aver preso un granchio” “Credimi ne sono sicuro” rispose immediatamente Aizawa “L’arrivo del vigilante di Jaku City in città, e l’improvvisa apparizione di questo Honda lo stesso giorno… è, come ho già detto, impossibile che sia una coincidenza”.
 
Naomasa annuì per poi dire “D’accordo allora… alla centrale faremo delle ricerche per poter sapere l’aspetto di questo Ryo Honda e poi, se per il preside Nezu va bene, vorremmo l’aiuto dei presenti Pro Heroes qui presenti per cercare Honda negli hotel della città. Non ce ne sono molti, quindi ci divideremo e cercheremo in ognuno di essi. In questo modo non ci vorrà molto trovarlo” “Va benissimo detective” annuì Nezu per poi guardare gli eroi qui presenti “Signori, una volta scoperto l’aspetto di Ryo Honda vi assegnerò alla polizia in modo che possiate aiutarli nelle ricerche. E in caso troviate Honda, arrestatelo immediatamente prima che possa opporre resistenza. Non abbiamo idea di quale Quirk possieda” guardò poi Neomasa “Aspetterò una sua telefonata così che possa mandarle gli eroi a nostra disposizione detective” “Benissimo preside” rispose semplicemente Naomasa per poi uscire immediatamente dall’ufficio del preside.
 
Dormitori della 1-A, ore 12:30…
 
“Dimmi, Midoriya, credi che Ryo verrà a farci visita domani?” chiese Uraraka al suo amico. Entrambi, insieme al resto della classe, erano ancora nell’area comune a parlare di ciò che era avvenuta prima. Ryo sembrava un ragazzo così simpatico, e gli era dispiaciuto che se ne fosse andato così presto a causa di Bakugo. “Uh? Credo di sì Uraraka… in fondo ha detto che saremmo rivisti molto presto e che lui sarebbe  rimasto a Musutafu per qualche giorno in più” rispose Midoriya “Anche se… non so se verrà qui ai dormitori dopo la scenata avuta con Kacchan”.
 
E come dice un detto, parli del diavolo e spuntano le corna. Bakugo, quasi come se fosse stato evocata al suono del soprannome datogli da Midoriya, uscì dalla sua stanza per dirigersi verso l’area comune. Il suo sguardo era più serio del solito, gli occhi simili a fessure ed il corpo teso, quasi come se si stesse aspettando un attacco a sorpresa.
 
“Ma guarda chi ha deciso di unirsi a noi” disse Sero in modo ironico e attirandosi lo sguardo di Bakugo. “Cosa l’ha spinta ad uscire dalla sua stanza, o sua magnificenza? Il fatto che il ‘perdente senza Quirk’ se ne sia andato?” continuò Kaminari, con un tono sarcastico proprio come Sero. “Tch… non scocciarmi testa di cazzo…” si limitò a rispondere Bakugo, incamminandosi verso uno dei divani dell’atrio per potersi sedere. Fu immediatamente raggiunto da Kirishima, che si sedette accanto a lui. “Seriamente bro, il modo in cui hai trattato Ryo non è stato affatto virile” disse il ragazzo dai capelli rossi mettendo una mano sulla spalla di Bakugo “Certo, avrete avuto i vostri problemi in passato… ma lui stava solo provando a riappacificarsi con te e…”.
 
Bakugo levò immediatamente la mano di Kirishima dalla sua spalla dicendo “Voi idioti non lo avete visto come l’ho visto io!” “Uh… sì l’abbiamo visto eccome” rispose Jiro inarcando un sopracciglio “E pareva un ragazzo pe bene. Non è colpa sua se sei proprio uno stro…” “Non sto parlando di  come lo avete visto voi! Non di come come si comportava dinnanzi a voi! Ma di come l’ho visto io! Di come si è comportato dinnanzi a me!” urlò Bakugo, interrompendo Jiro dal finire la sua frase. I presenti videro qualcosa nello sguardo di Bakugo… non c’era solo rabbia come al solito ma qualcosa di più, qualcosa che non si sarebbero mai aspettati di vedere sul suo volto.
 
Paura.
 
“Il suo sguardo… i suoi occhi… non erano normali. C’era qualcosa che non andava in lui… non era lo stesso Ryo Honda che conoscevo da bambino, no… era totalmente diverso. Come se fosse una persona totalmente diverso” spiegò Bakugo, mentre il suo corpo cominciava a farsi sempre più teso “I C’era qualcosa di inquietante nei suoi occhi, nel suo sorriso… nel modo in ci parlava. Era come se mi stesse minacciando!”. Bakugo spostò lo sguardo verso Midoriya “Pure tu, Deku, hai potuto vedere come mi stava parlando in camera mia!” “E-eh?! I-io?!” “Sì tu, brutto idiota! Hai visto come mi stava parlando?! Hai visto come mi stava guardando?! Per di più l’ho visto prima fuori dalla finestra, nel giardino! C’è qualcosa che non andava in lui Deku!”.
 
L’area comune cadde in un profondo silenzio dopo ciò che aveva narrato Bakugo, presi dalla confusione e dall’inquietudine. Possibile che Ryo, quel ragazzo così gentile e buono, potesse spaventare Bakugo così tanto? Possibile che stesse minacciando Bakugo con varie frecciatine senza che loro se ne accorgessero?
 
“A-ascoltami Kacchan” iniziò a parlare Midoriya mentre si avvcinava al divano dove era seduto Bakugo “So che in un certo senso ti senti in colpa per le cose che hai fatto in passato. E forse ti senti in colpa per ciò che hai fatto a lui in passato al punto che temi che lui abbia intenzione di fare  qualcosa contro di te… ma io conosco Ryo. È una delle persone più buone e gentili che conosca, e so che lui non ti farebbe mai del male” “Già Bakugo, forse è il senso di colpa che ti fa sentire così” disse Tsuyu con tono gentile “Perché abbiamo tutti visto Ryo, e siamo sicuri che lui non farebbe mai…”. Non finì di parlare che Bakugo si alzò immediatamente dal divano con una specie di ringhio furioso “Sai cosa? Forse non avrei dovuto affatto dirvi nulla di tutto questo! Sapevo che non mi avreste ascoltato!” ringhiò Bakugo dirigendosi verso la cucina, e lasciando i suoi compagni nel più completo silenzio.
 
Centrale di polizia, ore 12:45…
 
Naomasa attendeva nel suo ufficio i risultati delle ricerche. Aveva chiesto ai suoi tecnici di fare ricerche su Ryo Honda in modo da sapere il suo aspetto ed anche il suo possibile Quirk, in modo che potessero avere un vantaggio in caso avesse opposto resistenza all’arresto.
 
Proprio in quel momento nel suo ufficio entrò uno dei tecnici con dei file in mano… quelli di Ryo Honda. “Detective, eccovi i file che avete richiesto” disse il tecnico offrendo i file a Naomasa. “Grazie mille Hanzo. Puoi andare” rispose Naomasa prendendo i file tra le mani, mentre il tecnico identificato come Hanzo usciva dall’ufficio. Egli aveva fatto anche delle altre copie di questi file, cosicché gli eroi avrebbero potuto avere una foto con cui vedere l’aspetto di Ryo.
 
Naomasa cominciò a leggere i file di Ryo, osservando la foto che lo ritraeva: un ragazzo dai capelli viola e che sembravano appuntiti e sparati per aria e con occhi dello stesso colore dei capelli. Cominciò anche a leggere i vari particolari su di lui. “Ha vissuto a Musutafu fino a 5 anni. Poi sempre a quell’età si è trasferito con i genitori a Jaku City. Il suo Quirk…” sbarrò gli occhi quando vide ciò che era scritto “Nessun Quirk?!”. Come era possibile? Se lui era il vigilante di Jaku City, come faceva a non avere un Quirk? Certo, c’erano vigilanti che non possedevano Quirk, ma se Ryo era davvero il vigilante di Jaku City doveva avere per forza un Quirk, dati gli stati in cui erano stati ritrovati i corpi delle sue vittime.
 
Non capiva… ma doveva immediatamente avvisare Nezu! Prese il telefono e lo chiamò immediatamente. “Ah, detective Naomaza. Siete riuscito ad avere una descrizione di Honda?” “Sì preside!” “Molto bene. Manderò subito gli eroi alla centrale e…” “Aspetti un secondo preside! Lei deve avvertire gli eroi di questo fatto! Ryo Honda non ha un Quirk!”.
 
Passò qualche secondo di silenzio dall’altra parte del telefono. Silenzio interrotto da Nezu che disse “Questo è impossibile detective… abbiamo visto in che condizioni lasciati i cadaveri delle vittime del vigilante… e solo qualcuno con un Quirk sarebbe capace di fare questo a delle persone” “Eppure i file che ora ho in mano dicono il contrario” continuò Naomasa “Viene detto chiaramente che Honda non ha nessun Quirk”.
 
Un altro silenzio si fece strada dall’altra parte del telefono. “Non capisco… quindi come avrebbe fatto a ridurre in maniere così orrende le sue vittime?” “Non saprei proprio come dirglielo”. Ci fu ancora un altro silenzio, interrotto più velocemente dei precedenti “Va bene dunque… manderò immediatamente degli eroi alla centrale così che possiate iniziare le ricerche”.
 
Mezz’ora dopo gli eroi erano lì. Gli eroi mandate da Nezu erano Midnight, Aizawa, Present Mic, Vlad King, Snipe, Cementos, Ectoplasm e Power Loader. Si trovavano ora fuori dalla centrale insieme a Naomasa e ad altri poliziotti, pronti ad entrare in azione ed aiutare gli eroi. “Ci siete tutti?” chiese Naomasa ricevendo un sì collettivo dagli eroi presenti. “Molto bene. Vi distribuiremo i file che abbiamo su Ryo Honda così che possiate capire che aspetto abbia e informazioni generali su di lui” disse Naomasa facendo distribuire le copie dei file agli eroi presenti.
 
“Senza Quirk?” disse una sorpresa Midnight. “Ci stai dicendo che Ryo Honda… possibilmente il vigilante di Jaku City… in realtà non ha nessun Quirk?” “Ma com’è possibile?” si chiese confuso Cementos “Uno senza Quirk non sarebbe mai riuscito a fare le cose che ha fatto a quelle gang a Jaku City e alla Gang Chikara qui a Musutafu”. Persino Aizawa, il più stoico di tutti, non poteva che rimaner confuso. Come poteva qualcuno senza Quirk fare tutto questo?
 
“è quello che scopriremo” rispose Naomasa con tono serio “Quando cattureremo Honda. Ora ecco cosa faremo: ci sono almeno otto hotel a Musutafu. Dunque ci divideremo in quattro gruppi: Midnight con Snipe, Aizawa con Present  Mic, Vlad King con Cementos e Ectoplasm con Power Loader. Io mi unirò ad Aizawa e Present Mic, e voi altri sarete accompagnati da alcuni dei poliziotti qui presenti” il suo sguardo si fece ancor più serio “Iniziamo la ricerca”.
 
E così la ricerca di Ryo Honda iniziò… anche se finì per essere una vera e propria delusione.
 
Gli otto hotel della città… ma di Ryo non c’era nessun traccia. Chiesero se c’era qualche errore, se avessero dimenticato di scrivere la prenotazione di Ryo, avevano addirittura controllato in ogni stanza… eppure… niente. Ryo Honda non era in nessun hotel della città. Erano le 13:50 quando la ricerca nei vari hotel fu conclusa
 
“Aizawa, sei sicuro che il tuo studente abbia detto giuso? Sei sicuro che abbia detto che Honda si trovava in uno degli hotel della citta?” chiese Mic a Aizawa. I quattro gruppi si erano ritrovati dinnanzi alla centrale di polizia dopo aver controllato gli otto hotel da cima a fondo, senza arrivar ad alcun risultato. “Ne sono sicurissimo” rispose semplicemente Aizawa “Midoriya ha chiaramente detto che Honda stava alloggiando in uno degli hotel della città” “Allora dov’è?” chiese Midnight “Dove può essere andato? Non può aver saputo che lo stavamo cercando o che sospettiamo di lui”.
 
“A meno che…” sussurrò Naomasa. “A meno che cosa detective?” chiese Power Loader, abbastanza vicino da poter sentire Naomasa sussurrare quelle parole. “A meno che lui abbia mentito a Midoriya” continuò Naomasa “E lui non stia affatto alloggiando in alcun hotel! Forse lui è ancora in città e si sta nascondendo da qualche parte!” “Quindi stai suggerendo… che lui non sia mai stato in nessuno di questi hotel e che lui si stia nascondendo ora in città?” chiese Cementos. “Ma… perché fare ciò?” si chiese Vlad King, confuso sul motivo per cui Ryo non stesse alloggiando da qualche parte e si stesse nascondendo.
 
“Questo al momento non importa” continuò Naomasa “Ciò che è importa è di trovare Honda… ed al più presto. Musutafu è grande… e lui potrebbe nascondersi ovunque!” disse Naomasa per poi guardare i poliziotti lì presenti “Preparate più unità disponibili! Dobbiamo trovare Ryo Honda al più presto!”.
 
Nelle prossime ore, gli abitanti di Musutafu poterono vedere con i loro occhi le macchine della polizia fare il giro della città insieme a vari eroi. Erano confusi da tutto questo movimento ed ignoravano cosa… o in questo caso chi… stessero cercando.
 
Le ricerche andarono avanti per ore ed ore, eppure non riuscivano mai a trovare Ryo. Era come se non ci fosse affatto. Dov’era? Dove si poteva essere nascosto? “Maledizione…” disse tra sé e sé Naomaza dopo aver cercato in un ennesimo magazzino abbandonato senza trovare niente “Dov’è, dov’è?! Non può essere totalmente sparito”. Guardò l’orologio: erano le 20:30. La ricerca si era prolungata così a lungo e nessuno si era accorto di niente, neanche del fatto che la notta era scesa… e che si stava addirittura mettendo a piovere. Oltre al danno la beffa.
 
Nel mentre, ignari ai poliziotti e agli eroi, una figura osservava il tutto. Osservava come lo stessero cercando in tutta la città, senza alcun risultato. “Li vedi anche tu? Ci stanno cercando. Devono averci già scoperto. Ma… non importa ormai. Non possono fermarci”. La figura chiuse gli occhi e tirò un profondo respiro, sentendo la pioggia cadere sul suo corpo. “è giunto il tempo partner…” cominciò a dire “Che chiudiamo la faccenda contro colui che avevamo giurato di punire per i suoi crimini. Sei pronto?”. Il suo corpo cominciò ad essere circondato  da una sostanza nera, mentre cominciò a crescere di altezza. “Benissimo” disse. Puntò una mano verso un palazzo e sparò un tentacolo nero con cui cominciò a volteggiare via.
 
Dormitorio della U.A., ore 20: 40…
 
Gli studenti della 1-A erano nell’area comune ed erano pronti per andare a letto. Il giorno dopo sarebbe stato giorno di lezione, quindi dovevano andare già a letto in modo da essere abbastanza riposati per il giorno dopo.
 
“Beh… yawn… credo proprio che ora sia tempo di andare” disse Kaminari stiracchiandosi. “A chi lo dici…. Yawn… sono stanca morta” sbadigliò Mina “E poi…” guardò verso la finestra che mostrava la pioggia cadere “Questo tempo non aiuta di certo” “Beh, allora ci vediamo domani” disse Hagakura cominciandosi a dirigere verso la sua stanza seguita dai suoi compagni, che si dirigevano verso le loro stanze. Bakugo aveva lo sguardo abbassato, la mente invasa da milioni di pensieri, da Ryo al suo modo di comportarsi… e agli anni passati in cui lo tormentava per essere uno senza Quirk. Si sentiva davvero in colpa per ciò che gli aveva fatto?
 
La figura atterrò dinnanzi ai dormitori. Li osservò per qualche secondo, mentre la pioggia cadeva sul suo corpo nero. Un enorme sorriso adornato da zanne affilate apparve sul suo volto… e cominciò a correre verso i dormitori.
 
Un attimo prima erano nell’area comune mentre si stavano incamminando verso le loro camere… ed un secondo dopo il muro dell’atrio esplose in mille pezzi, come se qualcosa fosse andato ad impattarsi a piena potenza contro di esso. I presenti urlarono per la sorpresa, mentre i pezzi del muro venivano lanciati ovunque. “*coff coff* ma che… *coff coff* è successo?!” chiese Kirishima, tossendo a causa del fumo generatosi dal crollo del muro. “C-che succede?!”  disse Momo riaprendo gli occhi dopo averli chiusi a causa dello spavento e la sorpresa. 
 
Subito un rumore attirò l’attenzione degli studenti. Non riuscivano a capire cosa fosse… e quando capirono cosa fosse sbarrarono immediatamente gli occhi. Pareva un ringhio… un ringhio mostruoso, che non avevano mai sentito prima. E proveniva dal buco del muro da cui c’era ancora del fumo e da cui entrava la pioggia. “Chi è là?! Fatti vedere, brutto bastardo!” disse Bakugo generando piccole esplosioni sulle sue mani come intimidazione. Quella giornata non stava andando per il verso giusto. Prima Ryo che lo mandava in paranoia, ed ora questo?! Ne aveva piene le scatole! Gli fu subito accanto Kirishima che aveva indurito la sua pelle, Kaminari che cominciò a creare delle scosse e persino Midoriya in una posizione di combattimento.
 
La polvere allora sparì… e i presenti, persino Bakugo, spalancarono gli occhi, presi da un terrore enorme e fecero dei passi indietro. Ciò che avevano di fronte… era qualcosa di mostruoso. Non era umano! Era… un mostro. La creatura era alta 2 metri e 29, con un corpo completamente nero, il quale era attraversato da delle venature bianche. Le sue dita avevano artigli affilati e sul suo volto c’erano due grossi occhi bianchi e aveva una grossa bocca irta di zanne affilate.
 
Il mostro puntò il suo sguardo verso Bakugo e sorrise in maniera terrificante verso di lui. Il ragazzo esplosivo  fece un passo indietro. “Ciao Bakugo” disse il mostro facendo sobbalzare il sopracitato biondo. La voce della creatura era terrificante, era come se due voci stessero parlando nello stesso momento… e poi… come faceva a sapere il suo nome?! “Sono a casa(*)”
 
(*)La seguente frase è una citazione a quella che disse Venom in ‘The Amazing Spider-Man #299’, la sua prima apparizione ufficiale.
   
 
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