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Autore: Donatozilla    04/01/2021    2 recensioni
[Ambientato dopo la Saga dello Shie Hassaikai]
Dopo la sconfitta di Overhaul e la salvezza di Eri, Izuku Midoriya e i suoi compagni della 1-A possono finalmente passare un periodo di tranquillità e serenità. Ma la pace è interrotta dopo l'apparizione di un misterioso e violento vigilante con mostruosi poteri che non si fa scrupoli ad uccidere i criminali nelle maniere più brutali... e che sembra nutra un profondo odio e disprezzo nei confronti di Katsuki Bakugo. Chi è questo misterioso vigilante? E perché odia così tanto Bakugo al punto da volerlo uccidere?
Genere: Azione, Dark, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou, Sorpresa
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Capitolo 7: La battaglia continua
 
Bakugo schivò per un pelo un artigliata di Venom, che gli procurò comunque un graffio sulla guancia destra. Bakugo rispose all’attacco con delle potenti esplosioni che colpirono Venom  dritte al petto ma, come al solito, il mostro parve non farsi niente. Prese Bakugo per   il volto e lo sbatté al suolo con una potenza tale da creare delle crepe sul suolo sottostante.
 
“ARGH!” urlò Bakugo sputando sangue, mentre Venom sogghignava divertito. “Fa male, non è vero? Non preoccuparti” lo alzò dal suolo per poi sbatterlo nuovamente a terra, stavolta con più forza. “GAHH!” “Faremo anche di peggio” disse Venom mentre il suo ghigno si allargava.
 
“RAAAAAAAH LASCIALO!”. L’urlo di Midoriya fece alzare lo sguardo a Venom, che vide il ragazzo dai capelli verdi lanciarsi contro di lui, il braccio indietro e il pugno chiuso pronto a colpire. Venom lasciò andare Bakugo e mise le braccia ad X dinnanzi a sé per difendersi dall’imminente attacco di Midoriya. Il pugno del ragazzo andò ad impattarsi contro le braccia di Venom, il quale a causa dell’impatto fu allontanato di vari metri, creando dei segni sul terreno a causa dei piedi che venivano trascinati.
 
Venom abbassò le braccia vedendo Midoriya lanciarsi nuovamente all’attacco, e schivò un calcio che era diretto verso il suo volto. Diede poi una gomitata al volto di Midoriya e, senza dargli neanche il tempo di reagire, lo prese immediatamente per le spalle e lo lanciò verso il buco sul muro dei dormitori. “DEKU!” urlò Uraraka prendendo al volo il suo amcio, finendo però per cadere insieme a lui dentro alla sala comune.
 
“Avevamo detto loro di non intromettersi tra noi e te Bakugo…” disse Venom voltandosi verso il ragazzo biondo, il quale si era rialzato a fatica “Eppure non ascoltano… e si stanno facendo del male per difenderti. Tu porti solo dolore Bakugo. Dolore e distruzione a tutti coloro che si trovano intorno a te. Uccidendoti non solo avremo la nostra vendetta… ma libereremo il mondo da una mina vagante che fa del male a coloro che gli stanno vicino” finì con un ghigno mentre osservava lo sguardo turbato di Bakugo. Quest’ultimo cominciò a ripensare a quando aveva bullizzato Midoriya e Ryo… a come aveva reso le loro infanzie terribili per il semplice fatto che non avessero dei Quirk… ripensò poi a quando fu rapito dai Villain, e di come gli eroi che andarono a salvarlo rischiarono di morire.
 
Venom aveva ragione? Davvero portava solo dolore e distruzione a quelli intorno a lui?
 
Bakugo scosse la testa. No, non ci doveva pensare. Venom stava solo giocando con lui, stava solo cercando di fargli abbassare la guardia. Sputò del sangue a terra, per poi guardare in cagnesco l’avversario. “Sono una mina vagante, certo… ma quest’oggi l’unico a cui sarà fatto del male da questa mina…” saltò addosso a Venom grazie alle esplosioni delle sue mani “SARAI SOLO TU!”.
 
“Deku, stai bene?!” disse Uraraka aiutando Midoriya a rialzarsi. “Io sto bene… ma… ma Kacchan…” guardò fuori e vide Bakugo che ritornava all’attacco contro Venom. “Kacchan non starà affatto bene… se non interveniamo e lo aiutiamo subito!” “Ma come facciamo?” disse Jiro, la paura ben presente nella sua voce “Quel coso ha messo in difficoltà, o addirittura K.O., voi che siete i più forti della classe! Cos’altro possiamo fare contro di lui?”. Midoriya si guardò intorno osservando la situazione: Iida aveva la fronte sanguinante a causa del lancio subito prima, Kirishima si era appena rialzato insieme a Sero e Ojiro era ancora svenuto ed era stato fatto sdraiare su uno dei divani.  Guardò poi fuori ancora una volta: Mina era attaccata ad un albero e tentava inutilmente di liberarsi usando anche il suo acido inutilmente, Todorki era svenuto e nella stessa situazione di Mina, mentre Tokoyami si trovava al suolo vicino al muro anche lui svenuto. No, non andava bene per niente… e a Bakugo non stava andando assolutamente bene là fuori.
 
“C’è una cosa che non capisco però…” mormorò Midoriya. “Cosa c’è da capire?” disse Mineta totalmente terrorizzato “C’è un grosso mostro nero totalmente fuori di testa che sta massacrando Bakugo là fuori!” “Non è questo! Cioè… ho visto combattere Venom. Tutti noi lo abbiamo visto! I suoi attacchi sono incredibilmente forti e potenti contro Kacchan ma contro di noi… sembra quasi che si stai trattenendo”. Queste fece fermare gli altri a pensare per un secondo. Era vero… contro Bakugo, Venom sembrava stesse usando tutto sé stesso eppure contro il resto di loro sembrava che si stesse trattenendo… perché?
 
I loro pensieri furono interrotti da un ennesima esplosione di Bakugo che, come le precedenti, sembrava non avesse fatto assolutamente nulla contro Venom. “Ora non c’è tempo per pensare a ciò!” disse Kirishima, la preoccupazione e il terrore presenti nella sua voce. “Dobbiamo subito aiutare Bakugo!”. Midoriya cominciò subito a guardarsi intorno, preso dall’ansia e dalla preoccupazione. Dovevano trovare un modo che potesse come minimo distrarre Venom per dar loro tempo per andare a salvare Bakugo. Il suo sguardo si posò sulle macerie di ciò che prima erano i muri dei dormitori… ed un idea gli balzò subito in testa.
 
Bakugo ricevette un ennesimo pugno al volto che lo fece indietreggiare, poi un altro dritto al petto. Si tenne la parte offesa mentre si inginocchiava per il dolore, mentre Venom osservava il tutto con sguardo divertito. “Non hai idea di quanto sia soddisfacente vederti in questo stato… ferito e dolorante… dopo tutto ciò che ci hai fatto”. Prese Bakugo pe i capelli e lo alzò in aria, osservandolo ben bene. “Ci chiediamo…” disse leccandosi le zanne con la sua lingua “Che sapore possa avere la tua carne”. Bakugo sbarrò gli occhi. Cosa aveva intenzione di fare questo pazzoide?! “Potremmo divorarti un braccio e vedere come combatti con un braccio solo. Che dici?” continuò Venom spalancando le sue fauci pronto a divoare una delle braccia di Bakugo… ma…
 
“HEY! BRUTTONE!”.
 
Venom chiuse la sua enorme bocca per poi spostare lo sguardo insieme a Bakugo verso il buco del muro del dormitorio. Lì fuori si trovava Sero che, col nastro adesivo dei suoi gomiti, aveva preso le macerie dei muri del dormitorio e li aveva lanciati contro Venom. Approfittando della distrazione dell’avversario Bakugo mise le mani sul braccio che lo teneva dei capelli creando delle esplosioni che, anche se non gli fecero male, gli diedero abbastanza fastidio da lasciarlo andare. Proprio quando Venom lasciò andare Bakugo, quest’ultimo fu immediatamente preso da Iida che, con la sua velocità, lo prese immediatamente e lo portò dritto verso il buco sul muro.
 
Con un semplice braccio, Venom colpì le rocce che gli erano state lanciate contro e le spedì in aria. Con un sorrisetto disse “è questo il massimo che sapete fare?” “Non proprio… guarda sopra” rispose Sero con un sorrisetto anche lui. Anche se Venom non aveva sopracciglia, sembrò che ne stesse inarcando uno. Guardò in aria e sbarrò i suoi occhi bianchi quando vide che le macerie che aveva lanciato in aria erano ancora lì, a fluttuare. Reindirizzò lo sguardo verso il buco sul muro. Affianco a Sero vi era Uraraka… era il suo Quirk. Aveva toccato quelle macerie togliendo loro il loro peso e Sero le aveva lanciate contro di lui come semplice distrazione per la prossima fase del piano di Midoriya. Uraraka congiunse le punta delle sue dita dicendo una semplice parola “Rilascio!”.
 
Le macerie che fino ad allora erano rimaste a fluttuare sopra Venom, ritornarono ad avere il loro peso naturale e cominciarono a cadere sull’avversario. Quest’ultimo cominciò a difendersi da quelle macerie col distruggerle con i suoi pugni o artigli, ma molte di esse lo colpirono. Non facevano male, ma lo stavano distraendo.
 
Durante la caduta delle macerie, Venom disse con tono sarcastico “è così che ci ringrazi dopo aver salvato la tua famiglia, Uraraka?”. Uraraka sbarrò gli occhi insieme al resto dei presenti. Avevano sentito bene? Era stato Venom a salvare la famiglia di Uraraka la notte prima! Era stato lui ad uccidere la Gang Chikara in quella maniera così brutale! Ma perchè ora era qui a tentare di uccidere Bakugo?
 
“Ammettiamo che la vostra non è stata una cattiva idea” disse Venom dopo che la pioggia di macerie era finita “Ma non basterà a fermarci” “Sapevamo che non ti avrebbe fermato” disse Midoriya attirando nuovamente l’attenzione di Venom che guardò dinnanzi a sé, solo per vedere il sopracitato Midoriya attaccarlo insieme a Kirishima che aveva indurito la sua pelle e Sato che, dopo aver ingerito lo zucchero che rendeva possibile l’attivazione del suo Quirk, aveva aumentato la sua forza per dare manforte ai suoi compagni.
 
I tre colpirono con grande forza lo stomaco di Venom che, a causa della potenza dei tre, fu lanciato all’indietro adendo di schiena. “ORA MINETA!” urlò Midoriya. Mineta saltò sulle spalle di Midoriya e saltò ancora una volta per aria, tirando addosso a Venom le palle appiccicose che si trovavano sulla sua testa. Essa si attaccarono al corpo di Venom immobilizzandolo grazie al loro effetto appiccicoso. Il piano di Midoriya aveva funzionato: distraendo Venom con la pioggia di macerie, lui insieme a Kirishima e a Sato era riuscito ad atterrare l’avversario dando la possibilità a Mineta di usare le sue palle appiccicose per bloccarlo.
 
“Momo, Uraraka andate a liberare Mina e Todoroki!” disse Iida alle due compagne che, annuendo, andarono immediatamente da Mina a tentare di liberarla da quella sottospecie di ragnatela nera. “Ce ne avete messo di tempo” disse Mina con tono ironico. “Evita l’ironia Mina” disse semplicemente Momo, creando un coltello con cui cominciò, anche se a fatica, a tagliare quella ragnatela nera.
 
“Perfetto!” disse Mineta ricadendo a terra “Ora che è immobilizzato possiamo chiamare aiuto. È impossibile che lui possa…” gli sguardi terrorizzati e il rumore di qualcosa di appiccicosa che staccava da un corpo, fecero immobilizzare Mineta che si voltò lentamente dietro di sé… vedendo che Venom si era rialzato e si era staccato le palle appiccicose che dovevano immobilizzarlo.
 
“I-impossibile” disse Mineta sul punto di piangere “N-nessuno è mai riuscito a liberarsi dalle mie palle”. Quanto forte doveva essere per essersi liberato così facilmente?! Venom si limitò a sorridere malignamente verso Mineta “E queste cosa avrebbero dovuto fare esattamente?” chiese buttando dietro di sé una delle palle. “A-avrebbero dovuto bloccarti” “Buona idea… ma metodo sbagliato!” rispose Venom sparando un tentacolo dalla sua mano che colpì Mineta mentre Midoriya si spostò insieme a Kirishima e a Sato prima che fossero colpiti dal nanetto. Il tentacolo esattamente come con Mina e Todoroki si comportò come una sottospecie di ragnatela e fece attaccare Mineta al muro del dormitorio.
 
“Non ci posso credere!” disse Mina dopo essere stata liberata “è ancora in piedi?”. Momo e Uraraka guardavano con terrore Venom ancora in piedi. Cosa potevano fare ora? “Todoroki…” sussurrò Momo. “Come scusa?” chiese Mina. “Dobbiamo liberare Todoroki e svegliarlo! Le sue fiamme possono far male a Venom! Lui è l’unica soluzione!” rispose Momo a voce bassa, senza farsi sentire dal mostro nero. Mina e Uraraka annuirono e con Momo iniziarono a correre verso l’albero dove era stato imprigionato Todoroki, mentre la battaglia tra Midoriya, Kirishima, Sato e Venom ricominciava.
 
“Dannazione, dannazione!” pensò Midoriya osservando Venom con paura e disperazione “Il piano per bloccarlo non è funzionato! E ora cercherà di arrivare a Bakugo! Dobbiamo impedirglielo!”. Guardò Kirishima e Sato ed urlò “Ragazzi! Dobbiamo subito bloccarlo prima che vada da Bakugo!”. I due annuirono ed attaccarono il loro avversario che, con un sospiro scocciato, disse “Quante volte ve lo dobbiamo ripetere?” parò un pugno di Sato e gli diede un calcio che lo lanciò via. “Voi non centrate nulla nella nostra vendetta!”. Kirishima, con un balzo, diede un pugno al volto di Venom mentre Midoriya lo colpì allo stomaco entrambi sperando che potessero rallentarlo. Venom semplicemente fece spuntare un tentacolo dalla sua schiena con cui colpì Kirishima lanciandolo dietro di sé, e tentò poi di dare un pugno a Midoriya che, abbassandosi, schivò il colpo e diede un calcio alla gamba sinistra di Venom sperando di farlo cadere… invano. Venom infatti si limitò a dare una ginocchiata in volto a Midoriya dicendo “Noi vogliamo solo Bakugo! Andatevene ora e non vi faremo più alcun male!” “NON TI DAREMO UN BEL NIENTE” urlò Kirishima correndo dietro Venom e con un balzo lo colpì alla schiena con un dropkick.
 
Momo riuscì, dopo molta fatica, a liberare Todoroki ancora svenuto. “Todoroki presto svegliati! Abbiamo bisogno del tuo aiuto!” disse Mina. Niente. “Ti prego Todoroki, svegliati! Sei l’unico che può fare qualcosa contro quel mostro!”. Ancora niente. Il colpo ricevuto doveva essere sttao così forte che Todoroki non riusciva ancora a risvegliarsi.
 
Bakugo nel mentre osservava. Osservava il tutto e sentiva una marea di emozioni dentro di lui: delusione, paura, rabbia. Delusione per non essere riuscito neanche a far male a quel grosso mostro bastardo. Paura per i suoi compagni… per i suoi amici. E rabbia verso sé stesso perché Venom era lì per lui… e per questo i suoi amici lo stavano difendendo, e si stavano facendo del male. Per causa sua. Con un ringhio fu sul punto di saltare nuovamente in mezzo alla mischia pronto a ricominciare a combattere, sbattendosene altamente del fatto che era ferito e stanco… ma fu interrotto dal rumore di spari.
 
Rumori di spari si fecero strada per i dormitori U.A. I proiettili avevano colpito la schiena di Venom, ma lui li risputò via come se niente fossero. Venom si voltò e li vide, insieme al resto degli studenti della U.A. Gli eroi insieme alla polizia. A sparare era stato Snipe, che aveva ancora in mano la sua pistola fumante. “Fermo dove sei, Villain!” disse Aizawa di fronte al gruppo formatosi dinnanzi all’entrata. Il suo sguardo era furioso, furioso come non mai. Venom lanciò semplicemente un ruggito contro gli eroi lì presenti, come un segno di sfida. Con un cenno del capo di Aizawa, gli eroi si lanciarono contro Venom. “Non abbiamo tempo per questo!” ruggì Venom lanciandosi all’attacco mentre i poliziotti andarono immediatamente ad aiutare gli studenti.
 
“Presto venite con noi!” disse Naomasa agli studenti venivano subito portati verso l’entrata dai poliziotti che o sorreggevano quelli feriti ‘gravemente’ o in braccio quelli svenuti come Oijiro. Mineta era stato appena liberato da Momo e cominciò a correre verso l’uscita insieme al resto del gruppo, mentre gli eroi combattevano Venom.
 
Vlad King provò a colpire Venom con un pugno al volto ma quest’ultimo riuscì a schivare e a colpire il nemico in pieno stomaco con un calcio. Snipe continuava a sparargli contro ma i proiettili quando lo colpivano non gli facevano niente e venivano immediatamente risputati fuori dalla sua ‘pelle’. Aizawa, capendo che il suo Quirk non avrebbe probabilmente funzionato contro di lui, si limitò ad usare la sua grande abilità del combattimento corpo a corpo e il suo panno di cattura contro il suo nemico. “Chi sei tu?” disse Aizawa “E perché hai attaccato questi dormitori e i suoi studenti?” “Noi siamo Venom” rispose il mostro “E noi avevamo intenzione di attaccare ed uccidere un solo studente: Katsuki Bakugo! Gli altri studenti si sono messi in mezzo al nostro obiettivo e noi li abbiamo combattuti. Li avremmo lasciati feriti ma vivi… non si può dire lo stesso di quel che faremo a Bakugo dopo che avremo sistemato questa seccatura” finì sparando un tentacolo contro Midnight che la attaccò al suolo. “Va bene che sono nel BDSM, ma preferirei che a immobilizzarmi non fosse un grosso mostro zannuto” disse Midnight tentandosi di liberare invano.
 
I presenti decisero di sorvolare sul quel commento, e continuare il loro combattimento. PowerLoader tentò di usare i suoi artigli meccanici per colpire Venom, ma quest’ultimo schivò e generando un tentacolo dalla schiena lo colpì lanciandolo via. Il panno di cattura di Aizawa si attorcigliò intorno al braccio di Venom che guardò verso l’avversario. “Seriamente?” si limitò a dire, per poi tirare violentemente Aizawa usando lo stesso panno di cattura e colpire così Snipe e Mic, impedendo rispettivamente al primo di sparargli contro e al secondo di lanciargli un urlo sonico.
 
“Non… non ci posso credere… sta affrontando quei pro heroes come se nulla fossero” disse Naomasa con gli occhi spalancati insieme al resto dei poliziotti e della 1-A. Nel mentre la rabbia di Bakugo cresceva. Venom stava affrontando gli eroi e li stava malmenando senza problemi… sempre per causa sua. Doveva fare qualcosa! E in fretta! Utilizzando così le esplosioni delle sue mani fece un grosso balzo in aria, atterrando sul tetto dei dormitori “KACCHAN NO!” “FERMO RAGAZZO NON…” tentarono di fermarlo Midoriya e Naomasa, invano.
 
Una volta sul tetto, Bakugo tirò un respiro profondo e urlò “HEY! VENOM!”. L’urlo di Bakugo attirò l’attenzione di Venom, degli eroi che lo combattevano e di tutti i presenti che alzarono lo sguardo verso il tetto. “TU VUOI ME NON è VERO?! È ME CHE VUOI UCCIDERE?!” continuò ad urlare Bakugo “ALLORA LASCIA IN PACE LORO E VIENI A PRENDERMI! VIENI E VEDIAMO SE SEI DAVVERO CAPACE DI UCCIDERMI!” “Non fare idiozie Bakugo!” urlò Aizawa cercando di fermarlo dalla pazzia che voleva fare: fungere da esca per allontanare Venom. Quest’ultimo sorrise malignamente dicendo “Non ce lo devi ripetere due volte Bakugo!” lanciò un ruggito e poi saltò verso il tetto. Bakugo saltò via con le sue esplosioni prima che Venom atterrasse sul tetto, e cominciò ad addentrarsi tra i giardini del dormitorio. Venom fece un altro balzo per inseguirlo.
 
“KACCHAN!” urlò Midoriya. Non poteva lasciarlo da solo. Venom lo aveva massacrato senza problemi, e se lo avesse combattuto da solo sarebbe finito immediatamente ucciso! Doveva aiutarlo! Il suo copro cominciò ad essere circondato da scariche elettriche verdi, e grazie all’One For All fece un balzo all’inseguimento di Bakugo e Venom.
 
“DEKU!” urlò Uraraka vedendo il ragazzo gettarsi all’inseguimento. “Maledizione, non anche lui!” disse Aizawa. Si voltò verso gli altri studenti e corse verso di loro “Voi! Lo avete affrontato giusto! Sapete un suo punto debole! O se avete un idea di chi sia?!” “V-Venom sembra sia debole al fuoco professore” cominciò a spiegare Uraraka spostando poi lo sguardo verso uno svenuto Todoroki “Ma Todoroki è ancora svenuto e non potrà essere d’aiuto”.
 
Aizawa imprecò.
 
“Per quanto riguarda chi sia…” continuò Uraraka “Non ne abbiamo idea… ma sappiamo che… che è stato lui ad uccidere la Gang Chikara” “Che cosa?!” disse incredulo Aizawa. “Sì… per questo siamo confusi… cosa vuole un vigilante contro Bakugo? Perché lo vuole uccidere?”.
 
Aizawa spostò immediatamente lo sguardo verso il punto in cui erano saltati via Bakugo, Venom e Midoriya. “Quello che ha ucciso la Gang Chikara è il vigilante di Jaku City…” pensò Aizawa “Ryo Honda, il ragazzo che abbiamo cercato per tutta la giornata è il principale sospettato dietro l’identità del vigilante… e questo Venom è quello che ha ucciso la Gang Chikara… che Venom sia…”.
   
 
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