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Autore: loverrrr    05/01/2021    1 recensioni
In questa storia sono tutti umani, Edward è un medico e Bella un'avvocatessa ma la loro storia d'amore non è semplice... Edward è sposato con Rosalie, ma non è lei che ama, la donna della sua vita è Bella. Una sera, stanco di mentire a sua moglie, decide di lasciarla e di vivere finalmente con la sua innamorata. Bella lo ama e ha sempre saputo che lui era sposato, ma non lo ha mai costretto a lasciare sua moglie, cosa succederà quando Edward si presenterà a casa sua?
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Paul Lahote, Rosalie Hale | Coppie: Bella/Edward, Edward/Rosalie
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
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Pov Edward

Sono senza parole.
Come ha potuto presentarsi nello studio legale di Bella e inveire contro di lei in quel modo? Giuro che se stamane dovesse provare di nuovo a parlarmi, le dirò chiaro e tondo che presto riceverà una diffida da parte del mio avvocato.
Non mi importa se potrò risultare stronzo, ma sono stanco di non poter vivere la vita che vorrei, Rosalie deve lasciarmi stare e soprattutto deve lasciare in pace Bella. Dio… se le fosse successo qualcosa ieri sera non me lo sarei mai perdonato. Sospiro bevendo un po’ di caffè.
«Stai ancora pensando a ieri sera?» come faccia a leggermi nella mente, devo ancora capirlo.
Poso la tazza sul tavolo e giro lo sguardo.
«Non si sarebbe dovuta permettere di urlarti in quel modo e mi dispiace che sia accaduto davanti a una cliente».
«L’hai conosciuta Emily, è una persona molto per bene e ormai siamo diventate buone amiche. Devi stare tranquillo tesoro» mi rassicura.
«Chissà cosa avrà pensato… Rosalie è solt…» Bella si avvicina e mi accarezza dolcemente il viso.
«Ehi…» sussurra.
«Perdonami amore, è che non lo tollero il suo comportamento» dico esausto, continuando nervosamente «se ti avesse toccata io…».
«Noi stiamo bene. Pensa che finalmente potremmo vivere la nostra storia senza più doverci nascondere, pensa che ti amo e che presto avremo un bambino» mi dice dolcemente.
«Siete la mia vita Bella, il mio ossigeno» dico intensificando lo sguardo, poi la bacio teneramente.
«Se non dovessi andare al lavoro» mormoro sbuffando.
«Ti amo tanto» soffia sulle mie labbra.
«Ti amo tanto anch’io Bella» dico stringendola a me.
Finisco di fare colazione e scappo al lavoro.
Sto controllando una cartella clinica di un paziente molto malato, quando mi accorgo che Rosalie sta venendo avanti. Immaginavo che sarebbe tornata alla carica, anche se speravo ci avrebbe ripensato.
«Possiamo parlare?» dal tono della voce sembra calma.
«Non ti è bastato ciò che hai fatto ieri sera?» rispondo bruscamente.
«Sono qui proprio per questo».
«Cos’è, vuoi buttarmi altra merda addosso? O magari preferisci tornare da lei e gridarle come hai fatto ieri sera?» sono talmente furioso che non riesco nemmeno a guardarla in faccia.
«No» continua seria «firmerò le carte del divorzio se è questo ciò che vuoi».
Sono a dir poco basito. 
La guardo in faccia con gli occhi spalancati.
«Co-sa?» balbetto incredulo.
«L’hai detto tu, no? Devo lasciarti vivere la tua vita» mi dice sofferente.
«Rosalie mi dispiace, ma non posso stare con una persona che non amo» le dico cercando di affievolire il tono della voce.
«Be’ ora io devo andare, ma non appena mi invierai le carte, io firmerò» mi dice sofferente.
«Grazie».
«Addio Edward» se ne va con lo sguardo basso e sofferente, ma io non sono disposto a tornare indietro e ora che finalmente posso vivere la mia vita con la persona che amo, voglio chiedere a Bella di sposarmi.

La sera del giorno dopo
Le vado incontro sorridendo e con una mano sfioro la sua pancia coperta dal cappotto.
«Ciao amori miei».
Bella ridacchia.
«Ciao tesoro, com’è andata al lavoro?» mi chiede dolcemente.
Mi abbasso e lascio un bacio sulla sua pancia.
«Meravigliosamente. Lo sai che vi amo tanto?» le rispondo dolcemente, alzandomi.
«Anche noi ti amiamo tanto, vero piccolo?» esclama dolcemente.
Ridacchiamo entrambi, poi ci baciamo teneramente.
«Pensavo di andare a cena fuori, che ne dici?» propongo.
«Vestita così?» esclama guardandosi.
«Perché? Stai benissimo amore» le dico dolcemente.
«Dai Edward, ho il trucco sfatto e due occhiaie che fanno paura».
«Invece sei bellissima» continuo dolcemente «e la gravidanza ti rende ancora più bella».
«E tu sei sempre più di parte, ti amo» dice baciandomi.
Le prendo la mano e ci avviamo verso la macchina.
Giunti al ristorante, ho preparato per lei una splendida sorpresa, le apro la portiera dell’auto e l’aiuto a scendere.
Sono emozionatissimo, anche perché non le ho ancora detto che Rosalie vuole firmare le carte del divorzio. 
«Edward, questo posto è meraviglioso!» esclama guardandosi intorno meravigliata.
«Tu lo sei amore mio, vieni» le dico dolcemente facendole cenno di entrare. Una volta dentro, un cameriere ci viene incontro e prende i nostri cappotti mentre un altro cameriere ci fa accomodare al nostro tavolo. Bella sembra sorpresa di non vedere nessun altro a parte noi.
Diciamo che ho voluto fare le cose in grande affittando per una sera il ristorante, ma questo Bella non lo sa, altrimenti credo mi farebbe andare in una pizzeria. Ci accomodiamo al tavolo e Bella nota subito il mazzo enorme di cento rose rosse.
«Edward…» esclama commossa. «Sei pazzo lo sai?»
«Sì amore, sono pazzo di te. Sieti» le dico dolcemente.
Bella lo prende in mano e annusa le rose chiudendo gli occhi.
«Hanno un profumo pazzesco, grazie amore».
«Volevo che questa serata fosse perfetta» le dico emozionato.
«Andava bene anche una pizza» ammette arrossendo leggermente in viso.
Poco dopo arriva il cameriere con dell’acqua ma senza il menù poiché ho scelto personalmente i piatti. Non appena lascia il tavolo, Bella si avvicina al mio orecchio: «Edward scusa la domanda, ma come mai non ce nessuno oltre noi?»
«Be’ ecco… ho affittato il ristorante per noi».
«Tu cosa?» esclama esterrefatta.
«Tutto per noi amore» confesso timidamente.
«Amore tu sei matto» mi dice tornando a sedersi.
«Noi non abbiamo mai avuto un momento tutto nostro, intimo e ho voluto che questa sera lo fosse, che fosse solo nostra. Ti amo Bella» le dico dolcemente mentre, con le mani tremolanti e il cuore in gola, tiro fuori da dietro la sedia un piccolo pacchettino blue scuso con un fiocco oro e la scritta Tiffany in bianco.
«Edward…» mormora commossa. 
«Prima che tu lo apra, vorrei dirti due cose» continuo dolcemente «Rosalie firmerà le carte per il divorzio e anche se risulto ancora sposato…» apro il pacchetto, prendo la scatolina blue e mi inginocchio davanti alla donna della mia vita, la madre di mio figlio «Isabella Ma…» vengo interrotto da Bella.
«Sì Edward» mi dice con voce tremolante e gli occhi lucidi.
Sorrido emozionato, apro la scatolina blue e le infilo l’anello all’anulare della mano sinistra.
 
Il biglietto:
A te che sei la mia ragione di vita.
A te che mi hai dato ogni giorno un motivo per vivere.
A te e al piccolo che stiamo aspettando.
Vi amo profondamente,
Edward.

 
Bella osserva l’anello per poi fiondarsi sulle mie labbra e ci scambiamo un bacio molto dolce, lento.
«Sposami Bella» soffio sulle sue labbra.
«Sì, sì, sì. Mille volte sì amore» mi dice commossa.
«Vi amo così tanto, siete la mia vita» sussurro stringendola. 
«Anche noi ti amiamo Edward» mi dice felice.
   
 
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