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Autore: Dragon mother    06/01/2021    2 recensioni
Il Natale, per Isabella è il periodo più magico dell'anno e questo in particolare, le lascerà un regalo inaspettato. Dal prologo -..per chi, per un motivo o un altro, è costretto a vivere per strada.
Ma si sa che l’amore e la magia che avvolgono questo giorno, possono rendere possibile ogni storia.
E questa è la nostra storia.-
Genere: Fluff, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, James | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Ciao ragazze.
E’ stato un anno difficile quello appena concluso, un anno che ci ha tolto tanto ma che credo ci abbia lasciato qualcosa in cambio.
Il mio augurio a voi per il 2021 è la serenità ed io spero di contribuire riprendendo ad aggiornare tutte le storie lasciate in sospeso.
Dopo tutto questo tempo finalmente sono riuscita a riprendere in mano questa storia.
Ricomincio da qui oggi, cercando di darle una degna fine; una storia iniziata e buttata giù senza pensarla troppo, dettata solo dal cuore.
So che vi è piaciuta e so che a molte dispiacerà non avere più aggiornamenti ma se volete potrò scrivere alcuni capitoli extra.. se avete delle richieste particolari chiedete pure.
Ora vi lascio al capitolo finale e spero che anche questo vi piaccia come vi sono piaciuti tutti gli altri.
Buona lettura, un bacio e grazie per la vostra pazienza.
 
 
 
 
Bella
 
“Sorellina, sei davvero stupenda” mi dice mio fratello abbracciandomi.
 
E’ il giorno del mio matrimonio e sono agitatissima.
Mi sono svegliata all’alba e sono stata subito investita dal tornado Alice, visibilmente più emozionata di me.
Sono passati 6 mesi dalla proposta di matrimonio di Edward ed oggi finalmente potremo coronare il nostro sogno d’amore.
Ho preparato due sorprese per lui e sono certa che entrambe gli riempiranno il cuore di gioia.
“Ehi principessa, sei quasi pronta e devo dire che sei davvero bellissima” mi dice la mia migliore amica nonché futura cognata, scoccandomi un bacio sulla guancia ma stando attenta a non rovinarmi il trucco appena fatto.
“Grazie Alice, davvero” le sorrido cercando di trattenere le lacrime che provano a guadagnarsi una via d’uscita.
Non voglio piangere, non ora, ma il pensiero che in uno dei giorni più felici per una donna, io debba festeggiarlo senza i miei genitori, mi fa tremare il cuore dalla tristezza.
Alice si accorge subito del mio malumore e si affretta a confortarmi.
“Oggi è un giorno di gioia, non permettere che i brutti pensieri lo rovinino.
I tuoi genitori sono sempre con te e non vorrebbero vederti triste proprio oggi” mi dice stringendomi a sè.
So che ha ragione perciò le sorrido, ringraziandola silenziosamente.
“Ora vado a prepararmi anche io. Fra poco arriva mia madre, così non resterai sola. Ci vediamo più tardi”
Mi lascia lì, portandosi dietro anche Jacob, commosso come non lo vedevo da tempo;
mi lascia lì, sommersa dalle emozioni di questo giorno, dall’amore per Edward e per ciò che ho preparato per lui.
 
Guardo la mia immagine riflessa nel grande specchio e mi accarezzo il vestito, soffermandomi sull’arricciatura sul ventre.
Un sorriso appare sul mio volto e quando la porta si apre, rivelandomi una Esme elegantissima, la saluto invitandola ad entrare. L’abbraccio forte, ringraziando Dio di poter avere accanto almeno lei.
“Sei bellissima, tesoro. Sono così felice per voi” sussurra, accarezzandomi dolcemente i capelli.
“Grazie Esme, anche tu stai davvero bene, sei elegantissima”
 
Indossa un vestito lillà con scarpe e accessori abbinati, i capelli raccolti in un morbido chignon.
Anche lei è visibilmente emozionata, credo che mai avrebbe potuto immaginare di poter vivere questo giorno, rassegnata all’idea di aver perso suo figlio per sempre.
 
“E’ tutto pronto per la sorpresa di Edward?” mi domanda sottovoce e con fare circospetto, come se nella stanza ci fosse qualcun altro a origliare.
Vorrei riderle perché il suo modo di fare è davvero buffo ma evito per non metterla a disagio.
“Certo, tutto come previsto”
In realtà questa è la sorpresa che sua madre, Alice ed io abbiamo progettato insieme per lui; poi io ho preparato un mio personale altro regalo per il mio amore.
Sorrido e di nuovo le mie dita si posano su quell’arricciatura del vestito.
Nessuno sa di questo regalo ma sono certa che tutti ne saranno prima stupiti e poi immensamente felici.
 
Quando alcuni minuti dopo Alice torna da noi, ci avvisa che è ora di scendere.
 
Abbiamo deciso di sposarci nella villa di sua madre e ho lasciato carta bianca ad Alice per l’allestimento e l’organizzazione di tutto, fatta eccezione  per il colore guida del ricevimento: caldamente richiesto il bianco, con alcune note di rosa.
 
Ed ora che sto per varcare la soglia di casa e raggiungere il giardino dove si terrà il ricevimento, le mie gambe sembrano di gelatina.
Jacob, al mio fianco, mi sorregge, notando un mio lieve cedimento.
L’agitazione per ciò che sto per vivere sommata a ciò che i miei occhi stanno vedendo, mi crea decisamente qualche problema.
 
“Bella, ti senti bene?” mi chiede Jacob avvicinandosi per guardarmi in viso.
“Sì, sì tutto bene, solo un po’ di emozione. Proseguiamo.”
Lo rassicuro, raddrizzando il corpo più di quanto già non fosse.
 
Mi hanno tenuta allo scuro di tutto, senza poter neanche minimamente sbirciare ed ora sono davvero impaziente ed emozionata di scoprire tutto.
Ma sono ancora più impaziente ed emozionata di vedere Edward di fronte a me che mi aspetta sorridente.
La sua prima sorpresa è arrivata, lo so perché Alice ha acceso le lucine appese tra gli alberi del giardino, segnale che agli occhi di tutti poteva sembrare insignificante ma per noi due no.
Stringo il bouquet nella mano libera, passandovi attorno le dita come per paura di farlo cadere, di perderlo ma la mia è solo pura agitazione da .
Poco prima di svoltare l’angolo della casa e trovarci così nel vivo del ricevimento, George, il maggiordomo di casa, ci avvisa della presenza di Edward senior.
 
Alle sue parole il mio cuore perde un battito, agitata e al tempo stesso felice per questo incontro.
 
Quando i miei occhi si posano sulla sua figura, è come se stessi guardando il mio Edward.
La somiglianza è molta e al sentire la sua voce per la prima volta, è come se lo conoscessi da tempo.
 
“Buongiorno e congratulazioni” mi dice abbozzando un sorriso.
 
E’ visibilmente imbarazzato ed emozionato, come del resto lo siamo tutti, ma per lui è tutto amplificato.
 
“Buongiorno a lei. Sono molto felice che sia riuscito a venire, anche se mi dispiace doverla incontrare e salutare in questo modo, ma so che avremo tempo per parlare e conoscerci” gli rispondo, stringendo la mano che prontamente mi porge.
“Ne sarei davvero lieto”.
Fa una pausa ma so che vuole aggiungere altro e infatti..
“Lui.. lui non sa niente di questa mia comparsa?” chiede tentennante.
“No, non ne è a conoscenza, è una sorpresa. D'altronde non eravamo certi di trovarla e perciò abbiamo preferito non creare false speranze. Ma ora che lei è qui, sarà felicissimo di conoscerla, non deve temere”
Lo rassicuro e lui sembra tranquillizzarsi.
Lo invito a posizionarsi dietro Jacob e me, così da restare semi-nascosto, per poi mostrarsi una volta giunti davanti ad Edward.
 
Mai nessun percorso mi fu più greve ed allo stesso tempo gioioso.
Sento il peso del mio impegno d’amore per la vita con Edward, della sorpresa di suo padre, della mia di sorpresa ma quando finalmente la marcia nuziale scandisce le prime note e i miei occhi trovano Edward, ogni pesantezza, ogni paura, ogni dubbio sparisce, volatilizzata, dissolta nel nulla.
Non esiste più niente, non c’è più nessuno intorno, nessun invitato, nessun problema, nemmeno Jacob che si scusa per avermi pestato l’orlo del vestito.
Ogni suono è ovattato, lontano ma l’unica cosa, la più importante è quella che mi aspetta a pochi passi e che ora mi sta sorridendo innamorata.
E il suo sorriso cambia nel momento in cui scorge l’uomo alle mie spalle.
E’ come se capisse, senza sapere, di chi si tratta perché i suoi occhi si velano di lacrime.
Non so se Edward senior ha avuto la stessa sua reazione ma so che voglio mettermi un attimo da parte, voglio che prima di prendermi come sua sposa, possa finalmente incontrarlo e vivere questo giorno con la consapevolezza di avere accanto non solo sua madre ma anche suo padre.
E come pensavo, non c’è bisogno di presentazioni, Edward ha immediatamente riconosciuto in lui suo padre.
Un attimo dopo si perdono in un abbraccio, stupendo spettacolo per tutti noi fermi ad osservarli.
Edward non piange anche se so che vorrebbe, anche se i suoi occhi sono lucidi e gonfi di lacrime; suo padre invece non riesce a contenersi e tra una stretta di braccia, una parola sussurrata, il suo viso si riga di quelle calde perle.
Ed è lui stesso a sciogliere l’abbraccio per riportare il figlio da me, rassicurandolo sul fatto che in futuro avrebbero passato molto tempo insieme.
 
Quando Edward riporta lo sguardo su di me, il suo viso è raggiante ed io non posso esserne che felice.
Mi prende le mani tra le sue e si avvicina per sussurrarmi qualcosa all’orecchio
“Ti amavo già da impazzire ma scopro che ogni minuto che passa il mio cuore è colmo di te”
Poi mi lascia un delicato bacio su una guancia, proprio quando la musica si dissolve nell’aria.
 
E quando il celebrante pronuncia quelle fatidiche parole
-Vi dichiaro marito e moglie-
le labbra di Edward sono sulle mie, in un bacio atteso dall’inizio della cerimonia.
Si scosta leggermente dal mio viso solo per portare i suoi occhi nei miei e bisbigliare
“Ti amo immensamente Isabella Cullen, sei il mio nuovo inizio”.
Gli sorrido felice mentre una mano sale ad accarezzargli il viso.
“Anche io Edward, molto”
Siamo sospesi in una bolla d’amore e felicità che purtroppo esplode a causa di Alice.
Alice, che da quando ha scoperto l’esistenza di un fratello, è cambiata radicalmente.
La vecchia Alice è stata spazzata via da questa nuova che a dirla tutta non è poi così male.
Una Alice più aperta verso gli altri, meno bacchettona e formale, che non guarda solo alle apparenze e che sa divertirsi facendo anche cose un po’ sceme come quella che sta facendo adesso…
inondarci di petali di rose mentre altri tre ragazzi, forse tre suoi amici, stanno stappando finte bottiglie di Champagne piene di coriandoli per buttarceli addosso.
Adoravo già la vecchia Alice ma questa, se possibile, mi piace ancora di più e adoro la sua risata cristallina che in questo momento si sta librando nell’aria.
 
Passiamo la mezz’ora successiva ad abbracciare e baciare gli invitati: in molti si congratulano con noi pur non sapendo chi siano e quando, poco prima di sederci ai tavoli mi guardo attorno in cerca di mia suocera, la scorgo poco lontano accanto al padre di Edward.
Anche loro hanno bisogno di parlare, è giusto che sia così e quando mi volto verso Edward per andare a pranzo, lo trovo a guardare nella mia stessa direzione.
Gli accarezzo un braccio per riportarlo a me e lui subito mi guarda.
“Hanno bisogno anche loro di parlare, nonostante tutto, hanno sofferto per decisioni dettate da altri ed ora forse possono cercare di spiegarsi e raccontarsi un po’ della vita lontani da loro”.
Non mi risponde ma so che la pensa come me, si limita a prendermi per mano e a trascinarmi al nostro tavolo.
 
La festa continua in allegria, la musica risuona nell’aria.
Non ho mangiato molto, complice il fatto che gli sposi non riescono mai a mangiare e complice il fatto che non mi sento molto bene.
So di dover resistere fino alla fine della cerimonia ma non avevo previsto che andasse così.
Anche Edward se ne accorge, proprio mentre mi sto alzando per andare a prendere il suo secondo regalo.
“Amore stai bene? Sei così pallida”
Mi accarezza una guancia con fare delicato, posandomi un bacio in fronte.
“Tutto bene Edward sono solo un po’ stanca” cerco di rassicurarlo nel migliore dei modi e lui sembra crederci.
“Vado un attimo al bagno, torno subito” gli dico abbozzando un sorriso.
“Vengo con te”
No assolutamente, così mi rovina la sorpresa.
“No resta qui, non possiamo lasciare gli ospiti da soli” provo a giocarmi questa carta per convincerlo.
“Ma Bella, non credo che..”
Non lo lascio finire.
“Davvero Edward sto bene, cercherò Alice e mi farò accompagnare” provo così e forse mi lascerà andare.
Nessuno sa di questo regalo e nonostante so che mi sentirò in imbarazzo a darglielo davanti a tutti, voglio che sia così.
Si convince e mi lascia andare.
 
Non vado da Alice ma subito mi avvio, sgattaiolando, nella stanza dove mi sono preparata e dove ho nascosto il mio regalo.
Ho cercato di impacchettarlo nel miglior modo possibile e anche se il risultato non è dei migliori sono certa che avrà comunque l’effetto che spero.
Lo afferro e rapida torno in giardino, impaziente di consegnarlo ad Edward.
I piedi mi dolgono a causa delle scarpe che ho portato fino a qualche ora fa e nonostante Alice mi abbia, seppur controvoglia, dato un paio di ballerine, li sento pulsare per il gonfiore.
Quando finalmente raggiungo la festa, trovo Edward intento a parlare con suo padre.
D’istinto blocco i miei passi per osservarli: sono felice di aver contribuito al loro ritrovo e non posso evitare di sorridere a quella scena.
“Sono bellissimi, vero?” sento dire alle mie spalle.
Non serve voltarmi per vedere che ha parlato, riconosco la voce di Esme, emozionata come me per i nostri due Edward.
“Sì, è proprio così” le rispondo e mi volto verso di lei.
Mi scruta in viso e poi i suoi occhi cadono sul pacco che ho in mano, curiosi.
“E’ un regalo per Edward, anche se credo che sarà un regalo un po’ per tutti” le dico, anticipando ogni sua possibile domanda.
So di essere enigmatica con questa frase ma per ora non voglio dare troppi indizi.
Lei, per tutta risposta mi osserva nuovamente, ancora più incuriosita e le sue parole mi sorprendono.
“E’ da qualche giorno che ti osservo Bella e c’è qualcosa di diverso in te. Poi oggi sei davvero raggiante e qualcosa mi fa pensare che non sia solo perché è il giorno del tuo matrimonio..”
Lascia volutamente la frase in sospeso ed io come lei abbiamo capito a cosa ognuna di noi si riferisce.
Esme ha capito quale sarà il mio vero regalo per Edward.
Accenna un sorriso e mi bacia una guancia prima di allontanarsi e prendere posto accanto ad Alice.
Sa che fra poco ci sarà una sorpresa e vuole godersela appieno.
 
Riprendo tentennante il mio cammino verso il mio sposo, emozionata per ciò che sto per fare.
“Amore, eccoti qui, ma dov’eri finita? Ci aspettano per la torta e poi per scartare alcuni regali”
Mi viene incontro e mi bacia delicatamente sulle labbra, afferrando la mano libera dal pacchetto.
“Oh oh ma qui c’è un regalo.. è per me?” mi domanda con sguardo da furbetto.
“Sì, anche se il vero regalo non sarebbe questo..” gli rispondo lasciandolo nel dubbio.
Non gli lascio il tempo di ribattere, incalzandolo.
“Dai, andiamo a tagliare la torta e a fare il brindisi e poi ti prometto che potrai aprirlo”
 
Due fette di torta e un piccolo sorso di vino dopo, al quale non mi sono sottratta per non destare sospetti, Edward ha finalmente tra le mani il suo regalo.
“Forza aprilo” lo incito sorridendogli.
Sono più impaziente di lui e quando finalmente strappa la carta, si ritrova tra le mani un aquilone rosso, con sopra incise le nostre iniziali.
Il suo sguardo si fa vacuo per quello che sembra un attimo ma nel momento in cui rialza il viso e punta i suoi occhi nei miei, mi accorgo che ha capito.
E il ricordo di quel giorno ci invade.
 
Il giorno in cui mi aveva parlato della sua vita e di quello che aveva passato per restare vivo, dei suoi desideri, dei suoi sogni, della vita che avrebbe voluto e della famiglia che avrebbe voluto costruirsi.
E cosa avrebbe voluto fare se avesse avuto dei figli..
far volare un aquilone rosso con sopra incise le nostre iniziali.
 
I miei occhi si riempiono di lacrime quando in un sussurro mi chiede
“C’è una parte di me dentro di te?”
Annuisco, incapace di proferire parola, mentre lui si alza e mi trascina in un abbraccio, iniziando a farmi volteggiare.
“E’ il più bel regalo che tu potessi farmi” mi dice guardandomi negli occhi.
 
Attorno a noi, gli invitati ci osservano incuriositi e in attesa ma ben presto, anche senza una vera spiegazione, capiscono cosa sta accadendo ed iniziano a congratularsi con noi.
 
Quando Edward mi riporta con i piedi per terra, sono costretta ad appoggiarmi a lui per non cadere.
Non perde tempo e porta le sue mani sul mio grembo.
“Oh Bella, non potrei essere più felice di così. Mi hai reso un uomo, un marito e un padre in un istante solo e non mi basterà una vita per adorarti per questo” mi dice afferrandomi il viso tra le mani.
“E’ così che succede quando si ama, quando si condivide una vita. Come due strade che si uniscono, due fiumi confluiscono in uno solo dando vita a qualcosa di magico.
E’ la nostra storia, perché è così che succede nelle favole e questa Edward è la nostra favola”.
 
 
 
Note finali
Non metto la parola fine a questa storia perché non escludo un extra in futuro ma ci tengo comunque a dirvi che sono arrivata fin qui come avevo previsto.
Probabilmente non ho dato risposta ad alcune vostre domande e ho sorvolato su alcuni dettagli ma l’ho fatto per dare spazio ai nostri due piccioncini.
In ogni caso posso rimediare in futuro e so che voi ne sarete felici.
Vi ringrazio per averla seguita e per averla apprezzata e vi comunico che andrò comunque a riprendere anche le altre storie lasciate in sospeso.
Un bacio grande a tutte e buona befana!!!
 
   
 
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