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Jen
osservava Lana che cantava e faceva la sua coreografia per l’episodio musical.
La pancia era coperta da un telo verde per la CGI in modo da non farla sembrare
incinta. Ma anche così alla bionda tremavano un po’ le mani. Aveva sempre
trovato l’altra attraente... ma con la vicinanza che si era creata in quei sei
mesi era ancora più difficile. Alzò le sopracciglia impressionata quando
l’altra si piegò facendo una semi spaccata, e si girò quando portò in avanti il
petto reso ancora più prominente dalla gravidanza - A cuccia Morrison! -
“Ohi
Jen? Che guardi? Ah, già la regina sa cantare e muoversi anche molto bene”
disse Josh che si preparava a sua volta a girare la scena con Gin e Lana.
Jen
dette un cazzotto a Josh.
“Sei
venuta” sorrise Lana passandole di fianco e sfiorandole un braccio, mentre con
l’altra mano beveva un po’ d’acqua da una bottiglietta.
"Beh,
ho detto che avrei fatto un salto no?" Le sorrise - Oddio quel corpetto-
“Piace
il mio outfit?” Sorrise Lana guardandola.
Jen
annuì tentando di guardarla senza sbavare troppo "Beh, gli outfit
dell’Evil Queen ti hanno sempre donato molto"
Gin
dietro di loro alzò un sopracciglio guardando il marito.
“Oh
lo so ma questa forse è la prima volta che mi sento in imbarazzo però” disse
alludendo al pancino.
"Perché?"
La guardò "Sei bella come al solito" sorrise.
“Sono
grassa” la guardò quando furono sole un po’ più distanti dagli altri.
"Non
è vero! Sei bella ora, anzi forse sei ancora più bella con questa luce che hai
dentro" sorrise.
“Jen….”
Lana si sentì arrossire “Smettila di farmi questi complimenti” la guardò e si
sistemò per la scena successiva “Resti?”
"Va
bene. Se vuoi..." sorrise.
“Certo
che voglio” le si avvicinò baciandola sulla guancia “Grazie”
Jennifer
sorrise e la guardò mentre tornava in scena. I baci sulla guancia erano
diventati quasi normali.
Gin
e Josh la guardavano.
“Paura
Charming?” Ridacchiò la mora vedendoli.
Gin
ridacchiò e la prese a braccetto "Sbrighiamoci o la tua bionda potrebbe
stancarsi"
“Non
è la mia bionda”
"Sicuro"
ridacchiò. Si staccò ed iniziarono la scena.
“Dio
non riesco a reggere questo ritmo” disse Lana sedendosi nella sua roulotte e
guardando l’altra ancora poggiata alla porta.
Jen
le avvicinò una sedia in modo che potesse alzare le gambe "Posso fare
qualcosa per te? Per farti sentire meglio? Stai prendendo le vitamine che ti ha
dato la dottoressa?"
“Ehi
che hai?” La guardò mentre si accarezzava il pancino.
"Nulla...
vuoi una mano con quel coso?" indicò il corpetto che stringeva la figura
dell’altra.
“Si
sarebbe meraviglioso” sorrise “Sento che è agitato, forse non dovevo strafare
oggi”
Jen
si avvicinò iniziando a concentrarsi sulle corde e chiusure "Come facevate
tra te e Megan a portare questi, mi è estraneo. Mi è bastata una volta"
“Beh
ci vuole regalità” la prese in giro “Stavi molto bene a dirla tutta”
La
bionda sorrise e le sfilò l’indumento "Meglio?"
“Decisamente”
sorrise al senso di libertà “La mamma ti chiede scusa fagiolino” disse
accarezzandosi il pancino.
"Posso
fare altro?" Si sentiva un po’ come una mamma chioccia.
“Vieni
qui. Tu che senti?” Disse indicandole il pancino.
Appoggiò
la mano con cautela. Assunse un’espressione stupita "Sta
scalciando..." accarezzò la pancia. Si piegò, accarezzandole il ventre
"Hey piccola. Che vuoi fare, ballare anche tu come la mamma?" Parlando
con la pancia.
Lana
strinse il labbro con i denti per non piangere a quella scena. Jen era davvero
qualcosa che non si aspettava, nel senso che non si aspettava che la facesse
sentire sempre bene.
Alzò
lo sguardo "Hey che c'è?"
“Uhm
niente” alzò gli occhi al cielo e si asciugò le lacrime, che comunque erano
scese.
Le
prese le mani "Non sembra niente" le accarezzò.
“Scusa
gli ormoni” cercò di sorridere.
Le
baciò la tempia "Non devi scusarti”
“Sono
un disastro” disse tentando di calmarsi.
"Forse,
ma lo sei con classe" sorrise così vicina a lei.
La
mora si perse in quegli occhi verdi -Smettila di guardarle le labbra-
"Lana...
io..." la guardò mentre si mordeva il labbro.
“Shh”
l’altra poggiò la fronte alla sua “Grazie di essere qui” le accarezzò la nuca.
"Se
mi vorrai sarò qui per te e per lei"
“Mi
meraviglio di quello che siamo diventate” sorrise accarezzandole i capelli e
stringendosi a lei.
"In
che senso?" Le sorrise godendosi il contatto.
“Beh
siamo cambiate in questi anni e soprattutto in questi mesi” -Lana tieni a freno
le mani e la lingua o ti metterai nei guai-
"Ti
dispiace?" - Jen fermati non incalzare-
“Certo
che no, tesoro” -anzi, Lana! Smettila!-
"Sai
mi piace quando mi chiami così..." -Jen! Per l’amore di dio chiudi quella
bocca! -
“Lo
so, lo vedo dalle tue guance” sorrise sfiorandogliele con i pollici. I suoi
occhi tra quelli dell’altra e le sue labbra.
La
bionda non ce la faceva più "Lana .... vorrei..." gli occhi che
scivolavano sulle labbra dell’altra per poi tornare a trafiggere quegli occhi
nocciola.
“Dimmi...”
"...
baciarti..." era una parola che racchiudeva mille possibilità, domande,
futuri e pericoli.
“Fallo...”
disse Lana in un turbinio di emozioni, di visi che si arrossavano e cuori che
tremavano.
Si
avvicinò posando delicatamente le labbra su quelle dell’altra, quasi esitante
che l’altra volesse staccarsi all’ultimo secondo. Ella la spinse contro le sue
e le portò le mani alla nuca. Chissà perché la desiderava così tanto? In quei
mesi erano praticamente diventate più di una coppia di amiche!
Jen
sospirò in quel bacio che diventava sempre più acceso. Aveva bisogno d’aria, si staccò lentamente
continuando a dare piccoli baci all’altra. Lana sorrise guardandola, le
accarezzò le guance.
“Volevo
farlo da un po’... ma non credo sarei riuscita ad aspettare altri tre
mesi" le sorrise un po’ timida.
“Oh
tesoro” timidamente poggiò nuovamente le labbra sulle sue, schiudendo appena le
labbra “Voglio sentire il tuo sapore” disse arrossendo ancora.
La
bionda la baciò di nuovo per poi staccarsi con il fiatone. -Questa donna
potrebbe uccidermi.... ma mi va più che bene- "Direi di rallentare un
attimo... non che mi dispiaccia ma..." arrossì.
“Sono
incinta lo so” la guardò “Dai vieni qui” le indicò le sue gambe.
Si
stese ed appoggiò la testa su di loro "Quando la piccola sarà nata... e le
cose si saranno un po’ calmate... verrai ad un appuntamento con me?"
“Così
spudorata Morrison…” la guardò dall’alto “Dovrò chiedere il permesso a mia
figlia, se posso frequentarti” rise.
Rise
e si girò verso la pancia "Che dici piccola? Posso?" Scalciò "Lo
prendo come un sì" ridacchiò e le baciò la pancia.
Lentamente
coccolata dal calore di Lana e dalla stanchezza, visto che stava tutta la notte
considerando nuovi contratti se non faceva delle riprese, si addormentò.
Qualcuno
bussò alla porta. Non aspettando risposta la spalancò. Bex si palesò in tutta
la sua magnificenza "Beh, state già pensando al secondo figlio vedo"
le guardò sorridendo. Si chiese se seriamente non si erano mai accorte degli
sguardi che si lanciavano da anni, e dei tocchi e dell’intimità che avevamo
creato in quei mesi.
"Bex
dio, vuoi farmi venire un infarto?" disse Lana sperando che Jen non si
svegliasse al baccano dell'altra. Quest’ultima non dette segno di aver sentito
nulla si scostò in modo da stare più intorno al pancione quasi a proteggerlo.
La
rossa la guardò con un sopracciglio alzato "Beh, insacchi la Morrison e
non mi dici nulla”
“Cosa
stai blaterando?” la mora la guardò e continuò ad accarezzare i capelli biondi
guardandola rilassata.
"Del
tuo rossetto" ridacchiò.
“Cosa
ha il mio rossetto?” Sollevò il viso.
"Da
te è sbavato. E lei sicuro non lo indossava" Mentre l’altra era distratta
fece una foto.
“Beh...”
non poteva inventarsi la storia della marmellata…
Sorrise
"E va bene... non dirò nulla"
“Grazie”
probabilmente era stato solo un errore...
“Oh,
adesso cos'è quella faccia? Lei è decisamente meglio del tuo ex marito"
“Nessuna
faccia”
"Lana...
ti conosco troppo bene... hai la faccia di quando pensi troppo"
“Non
voglio rovinare tutto”
“Oh
beh ... intanto provaci e prendetela con calma... chissà cosa ne uscirà
fuori" sorrise.
Jen
sentendo parlare si svegliò lentamente.
“Ehi
scusa non volevamo disturbarti” sorrise Lana come congelata, non sapeva come
agire adesso che non erano sole.
La
bionda si girò e vide Bex. Le sorrise "Hey!" Poi si girò verso Lana
"Scusa non mi sono resa conto di quanto fossi stanca…" le sorrise.
La
Mader le guardò sorridendo come il gatto col topo.
“Dovresti
andare a casa, tesoro” non doveva vergognarsi di chiamarla così. Ma si sentiva
così vulnerabile in quel momento.
Si
alzò in piedi stiracchiandosi "Si forse è meglio, stamattina il mio
personal trainer mi ha uccisa e domani è impegnativa la cosa" le diede un
piccolo bacio, salutò Bex e uscì dalla porta.
"Il
rossetto" le urlò dietro la rossa.
“Sei
idiota?” Lana si mise in piedi a sua volta “Accompagnami a casa Inglesina”
"Ma
come, non vuoi che richiami la bionda?" ridacchiò prendendola sottobraccio
"E così la Regina ha rubato lo Sceriffo al pirata" rise ancora di
più.
“Shh
Bex stai dicendo cose assurde”
"Dici?"
“Si,
insomma mi ha detto di volermi baciare e io ho acconsentito”
"E
ti è dispiaciuto? Hai ricambiato? Raccontaaaaa"
“Sì,
ma si è fermata quindi…”
"Magari
non vuole correre o darti fastidio visto il tuo stato"
“Credi?”
La guardò.
"Beh
si"
“Non
lo so, Bex, vorrei illudermi il meno possibile” Bex l’abbracciò.