Stralci
I. Fred/Asteria
[Proposto da Marti Lestrange]
Eppure resta che qualcosa è accaduto
forse un niente
che è tutto
(Eugenio Montale)
[Proposto da Marti Lestrange]
Eppure resta che qualcosa è accaduto
forse un niente
che è tutto
(Eugenio Montale)
E raccattammo insieme quel nulla che ci fu, te lo giuro, l’ho toccato a mano tesa e l’ho allontanato via con uno schiaffo. Cosa fu, ti chiedi?
Forse, un niente.
Asteria sospira, si sistema i capelli allo specchio, cercando un segno sul proprio volto stanco, che le faccia ricordare che esiste ancora. Che traccia tangibile ha lasciato sulla terra, e respira, certo che lo fa.
Forse, brandelli di ricordi.
«Sei morta, Ria» una voce la scuote dai propri pensieri, facendole venire le lacrime agli occhi. «Dovresti rassegnarti, sai?».
Fred sorride dolcemente.
Forse, fu tutto, perché il tutto è tangibile, mentre il niente fumoso s’arresta in volute sopra la loro testa.
[110 parole]
Forse, un niente.
Asteria sospira, si sistema i capelli allo specchio, cercando un segno sul proprio volto stanco, che le faccia ricordare che esiste ancora. Che traccia tangibile ha lasciato sulla terra, e respira, certo che lo fa.
Forse, brandelli di ricordi.
«Sei morta, Ria» una voce la scuote dai propri pensieri, facendole venire le lacrime agli occhi. «Dovresti rassegnarti, sai?».
Fred sorride dolcemente.
Forse, fu tutto, perché il tutto è tangibile, mentre il niente fumoso s’arresta in volute sopra la loro testa.
[110 parole]
II. Rodolphus/Bellatrix
[Proposto da Severa Crouch]
"La mia testa è un sabba e tu ne sei tutte le streghe."
(Jean Paul Sartre)
[Proposto da Severa Crouch]
"La mia testa è un sabba e tu ne sei tutte le streghe."
(Jean Paul Sartre)
Impossibile, quella donna che gli ossessiona i pensieri come magia arcaica, oscura, insensata. Un sabba di mille streghe, e lei per mille volte, con mille volti diversi, gli ha reso altrettanto impossibile respirare.
Rodolphus lo sa: impossibile è amarla, ma impossibile è anche smettere di farlo – anche se non gli appartiene, non lo farà mai.
Bellatrix ha il sangue firmato dal nome del Signore Oscuro, sua è in ogni respiro, e impossibile è che Rodolphus si veda restituita la moglie.
Ma, nei campi bui della sua mente, mille streghe danzano attorno al fuoco in una danza primordiale. Hanno tutte il medesimo volto.
(Il suo).
[106 parole]
III. Tosca/Salazar
[Proposto da LadyPalma]
Il numero quattro
[Proposto da LadyPalma]
Il numero quattro
Quattro volte, quattro anime scoperchiate, mai aperte, mai disincantate: Salazar ride, pensando a come anche lui e Tosca, Godric e Corinna facessero quattro.
Di quattro l’una, lei che l’ha sempre aspettato (per quattro volte in cui è fuggito, forse di più).
Tosca silenziosa l’ha sempre riaccolto, cullandone il capo in grembo quando in lacrime s’è sciolto– domandandosi perché non esista al mondo un antidoto alla vita fallace e imperfetta cui è destinato.
Alla quinta, non è tornato indietro. Tosca Tassorosso è morta giovane, e Salazar ha smesso di avere non quattro, ma un motivo per rimanere.
Dei quattro, l’unica che l’illuminava con quegli occhi azzurri come il ghiaccio, era lei.
[110 parole]
IV. Fred/Asteria
[Proposto da Milla]
E' doloroso tenere gli occhi aperti, ma dove andrò se li chiudi?
(I diari della falena, R. Klein)
«Ria?»
Fa male svegliarsi.
Dolorosissimo è aprire gli occhi, una finestra che sul mondo si spalanca, così come lo è schiudere il cuore, propendersi verso la figura addormentata al suo fianco. Asteria sorride, ma è solo per finta, perché il sorriso non ha mai abbastanza potenza per arrivare ad illuminare gli occhi.
«Non puoi dormire» le sussurra Fred, dolcemente. «Se ti addormenti, mi farai sparire».
Asteria non dorme da tre giorni e dodici ore, da quando le hanno detto che (è sparito, perduto, dimenticato).
«Sono tanto stanca» gli sussurra, con gli occhi che lentamente si chiudono.
«Ma dove andrò se ti addormenti?» risponde lui, angosciato, scrollandola leggermente.
Apre gli occhi.
[110 parole]
Per prima cosa, ringrazio chi ieri ha partecipato alla serata: è stato bellissimo e mi sono divertita un sacco, spero che ne faremo altre.
Detto questo, queste sono le drabble che ho scritto ieri sera (quindici minuti ciascuna), spero che vi piacciano.
Gaia