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Autore: Arcadia007    07/01/2021    0 recensioni
Killian Jones, tenente della Marina Reale di Misthaven, scopre di possedere la magia, di cui ha diffidato per tutta la vita. Così si reca dall'unica persona che potrebbe aiutarlo a controllare la sua magia, la strega che protegge quelle terre: il Cigno.
Mentre Killian impara a controllare i suoi poteri, ha sempre più domande. Da dove viene la sua magia? Chi è il Cigno? Perché sembra conoscerlo da tutta la vita e sa cose di lui che non ha mai detto a nessuno?
Killian si ritroverà coinvolto in una lotta tra luce e oscurità che dura da secoli e alla fine niente sarà più lo stesso.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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1000 anni prima
Emma si sentiva come se potesse scoppiare di felicità. Biancaneve aeva organizzato probabilmente la festa più grande negli ultimi cinquecento anni per il matrimonio di sua figlia ed Emma per una volta era felice dell'abitudine di organizzare feste di sua madre. Gli invitati, che andavano dai nobili più importanti ai ceti più umili, sembravano altrettanto felice, raddoppiando la gioia già immensa della principessa ereditaria. Mentre volteggiava tra le braccia di Bealfire, si sentiva così leggera che le sembrava di poter toccare il cielo con un dito.
"Dovremmo prenderci una pausa, inizia a girarmi la testa." disse al suo sposo, mentre la musica intorno a loro cessava. Bealfire ridacchiò.
"Sì, anche a me."
Quando uscirono dalla pista da ballo, Emma si diresse verso il suo mentore, mentre Bealfire si diresse verso i suoi suoceri. Inizialmente erano stati un po' preoccupati che la loro figlia volesse sposarsi solo a sedici anni (quasi diciassette), ma entrambi erano d'accordo sul fatto che Baelfire fosse un bravo ragazzo, quindi avevano dato la loro benedizione. Così, in quel giorno d'estate, si teneva l'evento più grandioso che la gente dell'epoca avesse mai visto.
"Tu e Baelfire sembrate molto felici insieme." disse Merlino, quando la Principessa Ereditaria lo raggiunse.
"Lo siamo." confermò lei, con un sorriso raggiante.
Merlino le  sorrise, una cosa abbastanza rara, in realtà. Nonostante non fosse estraneo a scherzi e battute, sorrideva di rado.
"Vi auguro il meglio."
"Grazie, Merlino. Tu che mi racconti invece? C'è qualcuno che ha un posto speciale nel tuo cuore?"
La domanda era stata quasi retorica, da quel che ne sapeva Merlino amava ancora Nimue e non aveva mai amato nessun altra. Per questo la lieve esitazione di Merlino le fece spalancare gli occhi e aprire la bocca in un espressione quasi infantile.
"C'è qualcuno! Chi è? Dai, me lo devi dire!"
Mentre parlava, Emma aveva iniziato a scuotere il braccio di Merlino, come una bambina che supplicava il genitore di comprargli un dolce. L'ultima volta che Emma glielo aveva chiesto, sei mesi prima, Merlino le aveva assicurato che non stava frequentando nessuno.
"Va bene, va bene, te lo dico." disse Merlino, senza riuscire a impedirsi di ridacchiare per l'entusiasmo della sua allieva. "È la tua amica Lily."
Emma in un primo momento fu un po' stupita, davvero non se lo aspettava, però più ci pensava, più le sembrava naturale.
"Sono molto felice per voi." disse infine Emma. Quella giornata sembrava continuare a migliorare.
"Grazie." disse Merlino, felice che la sua allieva non disapprovasse. Ció che c'era tra lui e Lily era nuovo e nessuno dei due aveva molta esperienza. Non sapevano se era vero amore, ma avrebbero avuto il tempo di scoprirlo.
"Pare che anche Brennan si sia innamorato!" esclamò Emma, guardando verso il suo pupillo. Merlino si voltò per vedere il ragazzo che stava cercando di iniziare una conversazione con una bella ragazza dai capelli rossi. Emma non potè trattenere la sua risatina quando vide il colore salire alle guance del suo apprendista.
"Emma, non si ride delle disgrazie altrui!" esclamò Merlino, fingendo sdegno, ma gli angoli sollevati delle sue labbra lo tradivano.
"Emma!" esclamò una voce dietro di loro. La diretta interessata riuscì solo a distinguere un mare di azzurro e ciocche di capelli biondi prima di essere tirata in un travolgente abbraccio.
"Sono tanto felice per te." disse Alexandra, parlando nei capelli dell'amica.
"Grazie, Alex."
"Volevo anche chiederti quando riprendiamo le lezioni di magia."
"Tra una settimana."
"Solo?" chiese Alex, gli occhi strabuzzati. Intanto, Merlino, sentendo che una chiacchierata tra ragazze era in arrivo, si stava affrettando a tagliare la corda in silenzio. "Non volete un po' di tempo per..." arrossì all'improvviso "...un po' di tempo per voi."
Emma ridacchiò.
"Amo i miei apprendisti, non posso stare per molto tempo senza di loro."
Emma ormai insegnava magia da due anni. Il suo gruppo di apprendisti variava in età da bambini ad anziani e comprendeva persone di ogni ceto sociale. Alexandra e i suoi altri amici reali ne facevano  parte, poiché, essendo nati dal vero amore, avevano tutti la magia, anche se nessuno l'aveva anche solo lontanamente forte come la sua. Oltre a loro, facevano parte del gruppo Lily, l'amica drago di Emma, Pinocchio, che anche se non aveva la magia, si divertiva molto ad assistere alle lezioni, e molte altre persone che aveva conosciuto sole nell'ultimo anno.
Emma si guardò intorno e si sentì la persona più fortunata del mondo.
 
~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~

Il ricordo finì e Killian ebbe l'ormai famigliare giramento di testa. Era una sensazione a cui si stava abituando, così come ai ricordi. All'inizio riusciva ricordare solo gli eventi che vedeva accadere. Ora riusciva a ricordare ogni sensazione, ogni emozione, ogni pensiero.
"Sei sposata?"
Il suo tono uscì più incredulo di quanto avesse voluto, ma Emma non sembrò offesa. Il pensiero che fosse sposata lo lasciava con una strana sensazione di malessere, una morsa alla bocca dello stomaco a cui non sapeva dare un nome.
"No, non lo sono. Non più."
"Che è successo?" chiese Killian. Doveva essere successo qualcosa.
"È morto."
Il suo tono atono e la sua espressione impassibile confermarono a Killian che non voleva parlarne.
"Mi dispiace." disse Killian, abbassando lo sguardo. Per qualche motivo, non osava guardarla negli occhi, come un bambino che evita lo sguardo della madre dopo che ha fatto qualcosa che non doveva.
"Non dispiacerti. È stato letteralmente mille anni fa."
Killian le rivolse un piccolo sorriso. Nella sua mente, stava iniziando a mettere insieme i pezzi.
"Dovresti riposarti ora. Hai il resto della giornata libera, ma raggiungimi in sala da pranzo per cena alle sette."
Killian si sentì annuire e sorridere, prima che le sue gambe si muovessero di loro spontanea volontà e lo portassero fuori dalla sala.
Aveva capito cosa gli era successo.
Si era innamorato.
Di Emma.
Che il cielo lo aiutasse.

~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~

Emma sospirò, lasciandosi cadere sulla poltrona del salotto dove lei e Killian erano soliti trascorrere il loro tempo libero. Mostrargli quel ricordo non era necessario per fargli capire ció che sarebbe successo dopo.
Glielo aveva mostrato per cercare di ritardare ció che sarebbe successo dopo, si disse. Il prossimo ricordo che gli avrebbe mostrato era probabilmente il più brutto e lei, guardando insieme a lui, sarebbe stata costretta a riviverlo.
Appoggiò la testa all'indietro e chiuse gli occhi accettando la verità: glielo aveva mostrato perché aveva voluto mostrarglielo. Lo aveva lasciato entrare attraverso quelle mura che aveva così attentamente costruito intorno a sé stessa e intorno al suo cuore.
Sperava solo che non se ne sarebbe pentita.
 
~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~-~

Caro diario,
le cose stanno iniziando ad andare male. Brennan torna a casa solo la sera tardi ed è sempre ubriaco. Sembra un'altra persona quando è sotto l'effetto dell'alcol. Grazie al cielo, Liam a quell'ora sta sempre dormendo. Non voglio che veda che razza di persona è diventato suo padre, anche se è probabile che sia troppo piccolo per capire. Oh, il mio Liam, il mio raggio di sole in questo inferno. Non so dire quando tutto questo sia iniziato. Se mi guardo indietro, non riesco a individuare un momento preciso in cui la nostra vita sia andata a rotoli. Forse è stata una cosa graduale e non me ne sono accorta?
Ho scritto un'altra lettera a Emma per chiederle aiuto e consiglio. Ormai non mi risponde da più di un anno e sto iniziando a preoccuparmi sul serio. Non so che fare. Liam è troppo piccolo per affrontare un viaggio verso chissà dove e non posso lasciarlo solo con Brennan, ormai non mi fido più di lui. 

Ricordo che Emma, negli ultimi tempi prima della mia partenza, aveva sempre visioni così orribili che la facevano gridare di disperazione. Non me le ha mai descritte, mi ha solo detto che non erano chiare e non riusciva a mettere insieme i pezzi. Ora mi chiedo se non avesse visto frammenti della mia vita. 
A.


 
   
 
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