un po’ più di quando sei tutto il resto
Ogni colore si espande e si adagia 
negli altri colori
Per essere più solo se lo guardi
[Ungaretti]

Sai da dove nasce il rosa? 

Il rosa è tutti i colori e un po’ di rosso – è l’infinità del bianco e quella pazzia che c’ho in testa, Dora. Diresti che è monotonia il mio rosso, perché puoi fare il verde, il blu, il giallo e scegli il rosa. Lo sai che porti un pezzo di me ovunque così? Sei ogni colore e in ogni sfumatura ti trovo: è un desiderio o una promessa? Non mi rendi mai le cose facili, ma quando sorridi e i tuoi capelli sono fucsia so che sei anche un po’ me e non ci sono desideri e promesse che tengano, ma realtà. 

Realtà è la tua voce che grida di sorpresa, realtà sono le tue mani che si aggrappano a me quando inciampi da qualche parte, realtà sono le tue labbra che toccano le mie e mi fanno vedere qualsiasi sfumatura ad occhi chiusi – mischi marroni con arancioni, viola con azzurri se mi baci. Cambi perfino me: lo sai che sono davvero tutto quando respiro la tua aria? Certo, perché scegli il rosa, che è ogni colore e un po’ del mio rosso. 

Sai bene da dove nasce il rosa. Lo leggo nei tuoi sorrisi leggeri, lo vedo nel modo in cui fingi e neghi con un movimento del capo: non sarai mai brava a mentire. Incontro le tue diversità, ti trovo sotto tutte le tue maschere, in ogni singola sfumatura del mondo. 

Sei l’azzurro che mi calma l’anima prima di una partita di Quidditch e il cielo quando prendo il boccino. 

Sei il marrone delle copertine dei miei libri usati e riusati e usati ancora. 

Sei il giallo delle foglie degli alberi nella Foresta Proibita. 

Sei ogni cosa, ci sono altri modi per dirtelo? 

Sei ogni colore, che riempie gli altri colori e si espande. E poi torni ad essere rosa, perché vuoi farti trovare un po’ più di quando sei tutto il resto.