Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Elle_97    14/01/2021    0 recensioni
La verità sta per venire a galla e tutte le bugie stanno per essere scoperte... Riuscirà Skyler a dire la verità prima che lo faccia qualcun altro? Riuscirà a mettere un fermo alle sue bugie?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sentì soltanto il rumore della macchina fermarsi, aprì lentamente gli occhi e misi a fuoco, vidi Nathan voltato verso di me con un sorriso, ero abbastanza confusa e l’effetto dell’alcol non era ancora passato del tutto, scesi dall’auto e mi diressi verso la porta, mentre cercavo le chiavi di casa udì la voce di Nathan alle mie spalle – Ma dove stai andando?- mi chiese, mi girai un nanosecondo verso di lui – A casa..- dissi semplicemente, lui iniziò a ridere –Questo l’avevo capito, ma nemmeno un saluto, un grazie Nate per il passaggio.- mi chiese avvicinandosi, lo guardai ormai c’erano solo pochi passi che ci dividevano –Beh si.. grazie per il passaggio, buonanotte.- dissi girandomi verso la porta, ma lui mi afferrò il braccio girandomi verso di lui –Beh..io mi sarei aspettato anche una piccola ricompensa.- mi dice con un sorriso sornione, gli sorrisi e mi avvicinai a lui ancor di più- Beh allora aspetta invano..- gli sussurrai all’orecchio allontanandomi, lo vidi ridere e alzare le mani in segno di resa –Forse per stavolta Skyler.- mi disse facendomi l’occhiolino e dirigendosi verso la sua macchina, lo guardai interdetta – O magari mai Atwood.- gli dissi con voce abbastanza alta, lo vidi portarsi una mano al cuore in maniera teatrale –Ouch.. colpo al cuore, siamo ritornati al cognome.- alzai gli occhi al cielo –Buonanotte Atwood.- gli dissi girandomi verso la porta , sentì un solo-Buonanotte anche a te Skyler.- prima di entrare in casa, come al solito iniziai ad accendere tutte le luci e mi diressi verso il frigorifero in cerca di acqua ,stavo morendo di sete, non ricordavo nemmeno quanto alcol avevo ingerito, ma una cosa si la ricordavo, la scenata di Mason, cosa diamine gli sarà passato per la testa in quel momento, presi il telefono dalla borsa mentre bevevo il secondo bicchiere di acqua, vidi dei messaggi e delle chiamate perse, andai a vedere di chi fossero e vidi che erano di Feli e di Mason e risalivano a circa due ore fa, guardai l’ora e vidi che erano le tre e mezza del mattino e domani avrei avuto scuola, e se per qualche assurdo motivo l’avrei saltata, i miei lo avrebbero scoperto e mi sarei potuta scavare una fossa da sola, dato che sarei rimasta in punizione fino al mio diploma. Poggiai il bicchiere nel lavandino, ci avrei pensato domattina e mi diressi verso la mia stanza al piano di sopra, una volta arrivata di sopra, mi cambiai e mi infilai sotto le lenzuola. Il giorno dopo mi svegliai con un gran mal di testa, spensi la sveglia sul comodino che indicava le sette e mi alzai, passai davanti allo specchio senza nemmeno indugiare, non avevo nessuna voglia di avere un infarto di prima mattina, vedendo le mie condizioni, presi l’occorrente per la doccia e mi diressi verso il bagno, feci una doccia veloce pregando che il mal di testa mi passasse, ma ovviamente quando mai una delle mie preghiere viene ascoltata? Semplice, mai. Sbuffai ed uscì dalla doccia con i capelli gocciolanti, mi avvolsi in un asciugamano e lo stesso feci con i capelli, iniziai a lavarmi i denti guardando il mio riflesso, avevo due occhiaia enormi che mi aspettavo e che ovviamente avrei coperto con un quintale di correttore, dovevo smetterla di tornare così tardi a casa quando il giorno dopo avevo scuola, ma in fondo lo facevo solo quando i miei erano fuori per affari, che capitava quasi sempre, chissà dov’erano stavolta, non li sentivo da un po’ in effetti, parlavamo molto di rado dato che erano sempre occupati tra mille riunioni diverse, sospirai e mi diressi verso la mia camera. Mi cambiai, optai per una gonna di jeans e una maglietta a maniche corte bianca con una scritta nera che misi dentro la gonna, presi le mie amate converse bianche e mi diressi di nuovo verso il bagno, dove mi pettinai e asciugai al meglio i miei capelli, iniziai a truccarmi mettendo il correttore e un po’ di fondotinta e mascara, misi un leggero lipstick sulle labbra ed uscì dal bagno soddisfatta del risultato, ritornai in camera dove guardai l’ora e vidi che erano le sette e mezza avevo ancora un po’ di tempo perciò presi la borsa con i libri e scesi di sotto, presi una barretta al volo della credenza quando il mio telefono iniziò a vibrare, lo presi e vidi che era mio cugino sicuramente per avvisarmi che era già fuori, i miei avevano fatto una specie di accordo con i miei zii e con me sarei rimasta a casa da sola a patto che mio cugino mi avrebbe accompagnata e riportata da scuola e i miei zii controllavano ogni tanto che non distruggevo casa e io adoravo quel patto perché i miei zii erano i migliori e passavano solo ogni tanto e mi dicevano che per qualsiasi cosa casa loro era disponibile, risposi a mio cugino e mi disse appunto che mi stava aspettando e che mi avrebbe dato massimo 10 minuti , risi e presi le chiavi dalla credenza, quando chiusi la porta di casa a chiave, ricevetti un messaggio, lo presi e vidi solo che era di Mason, chiusi lo schermo senza visualizzare e mi diressi verso la macchina di mio cugino. Appena mi sistemai sul sedile vidi lo sguardo stupefatto di mio cugino – Cugina, sei proprio tu? Da quand’è che sei puntuale? Di solito devo portarti fuori di casa di peso o minacciarti .- risi guardandolo – Grazie Dyl.. ora muoviamoci sennò faremo tardi e questa volta non sarà per colpa mia.- lui rise e mise in moto. Mentre ci dirigevamo a scuola, mi giunse un ulteriore messaggio che però stavolta era della mia migliore amica, un messaggio vocale in cui mi urlava che avrebbe ritardato come al solito, risi e le dissi che l’avrei aspettata come al solito. –Sky…- disse ad un tratto mio cugino, lo guardai in attesa –Ho sentito delle voci riguardo la festa di ieri sera su te e Nathan..- mi dice con voce sospettosa continuando a guardare la strada davanti a se, mi girai verso di lui confusa –Su me e Atwood?- chiesi dubbiosa, lo vidi annuire, in realtà non ricordavo molto di ieri sera, avevo degli spezzoni confusi, -Non capisco, cosa intendi..- gli dissi sincera, lo vidi girarsi un nanosecondo verso di me con uno sguardo serio prima di riconcentrarsi sulla strada –Ieri sera a quanto si dice ti sei chiusa in una camera con lui, dopo di che sulla pista da ballo è successo un casino scatenato dal ragazzo della tua migliore amica e poi sembra che ti abbia riaccompagnata a casa.. Conosco Nathan e anche abbastanza bene , ma tu sei mia cugina e quindi la storia cambia..- lo guardai senza proferire parola mentre le scene della scorsa sera si manifestarono davanti ai miei occhi come un film, -Non è successo nulla di preoccupante Dylan , sul serio.. So che ti preoccupi per me perché sei mio cugino e mi vuoi bene ma puoi stare tranquillo, sul serio… e poi non è che Atwood mi vada molto a genio e tu lo sai molto bene..- dissi tranquillamente guardandolo, lo vidi annuire sospirando –Appunto perché lo so, mi sembrava molto strano..- mi dice semplicemente, sospirai e mi girai verso il finestrino in silenzio. Dylan era mio cugino, aveva un anno in più di me ed era appunto nello stesso anno di Nathan, erano più o meno nella stessa cerchia di amici anche se tra di loro non si parlavano molto, possiamo dire che si rispettavano soprattutto per il migliore amico che avevano in comune entrambi ossia Jackson. Dylan era un bel ragazzo alto, capelli neri e occhi dello stesso colore, fisico tonico ed aveva una simpatia unica, molte ragazze gli andavano dietro ma lui non ci perdeva molto tempo a differenza dei suoi amici che quasi facevano a gara a chi se ne portava di più a letto, lui invece non era così e io lo adoravo per questo. Una volta giunti a scuola scesi dalla macchina e mi diressi verso l’entrata insieme a mio cugino, appena varcato il cancello vidi il solito gruppo postato accanto a un albero, notai che c’erano tutti ovviamente, mio cugino li vide e prima che potesse dire qualcosa, Jackson lo chiamò facendoli cenno di venire, alzai gli occhi al cielo e lo vidi farmi un sorriso di sfuggita –Ciao anche a te Jackson.- urlai di rimando, lui rise e mi fece l’occhiolino, Dylan mi diede un rapido bacio sulla guancia –Ci vediamo dopo cugina.- annuì soltanto, non avevo nessuna voglia di rimanere da sola, Felì ci avrebbe impiegato secoli per arrivare come suo solito e Mason non era affatto nei miei piani, ma prima che potessi fare anche un solo passo sentì un'altra voce chiamarmi, una fin troppo famigliare –Skyler!!!- mi voltai verso quella voce e lo vidi sorridere mentre i suoi amici in silenzio si godevano la scena, -Perché non ti unisci a noi?- mi chiese , risi , meno male che non c’era ancora nessuno sennò saremo stati sulla bocca su tutti, - No, grazie.. magari l’avrei preso anche in considerazione se non fossi stato tu a proporlo Atwood.- dissi semplicemente , i suoi amici iniziarono a ridere e a ululare , lo vidi guardarmi con un sorriso sulle labbra, gli sorrisi di rimando e mi diressi verso il muretto dove di solito aspettavo Feli. Presi il telefono e iniziai a guardare instagram, nel frattempo continuavo a guardare l’orologio, sperando che la mia migliore si sarebbe decisa finalmente a fare la sua comparsa, dopo circa una ventina di minuti udì finalmente la sua voce, alzai lo sguardo e la vidi sbracciarsi verso di me, risi , -Skyy..- mi urlò nell’orecchio abbracciandomi, risposi all’abbraccio ridendo, -Non puoi capire il mal di testa che ho, stamattina per poco non rompevo la sveglia, non mi ricordo assolutamente una virgola della festa di ieri sera a parte di una piccola parte.- mi disse con un sorriso malizioso e dandomi una spinta, la guardai alzando gli occhi al cielo, sapevo già che mi avrebbe riempito di domande di ieri sera fin quando non le avrei detto nei minimi particolari tutto quello che era successo con Nathan, - Feli non farne una storia di stato, non è successo granché.- le dissi sospirando, la vidi guardarmi con un cipiglio alzato –Stai scherzando vero? Stiamo parlando di Nathan Atwood.- quasi urlò, le feci segno di abbassare la voce , non volevo che metà scuola sentisse, lei mi mimò delle scuse con le labbra e mi fece cenno di iniziare a parlare. Iniziai a raccontarle più o meno quello che era successo, mentre lei mi ascoltava in silenzio e mi faceva solo cenno di continuare, se solo avessi potuto immortalare le facce che faceva, vedevo che si stava trattenendo dal commentare, pensavo che sarebbe esplosa da un momento all’altro. In quel momento vidi Mason avvicinarsi, baciò Felì sulla guancia prendendola di sorpresa e dopo di che incrociò i miei occhi e vidi il suo sorriso sparire, lo guardai in silenzio mentre Felì si girò verso di lui e lo abbracciò-Perché hai fatto così tardi? Sei uscito di casa presto stamattina.- rimasi in silenzio, mentre Mason rispondeva all’abbraccio guardandomi fisso, quindi era rimasto da lei… non capivo perché questa affermazione completamente normale dovrebbe farmi sentire così, girai lo sguardo verso la mia migliore amica nello stesso momento in cui le si staccò da Mason e si girò verso di me con un sorriso molto più radioso di prima, -Tutto bene voi due?- chiese la mia migliore amica guardandoci , vidi Mason annuire soltanto mentre io sorrisi leggermente –Certo, perché non dovrebbe…- le dissi, lei si girò verso di me stranita – Beh.. mi sembra strano che non litighiate come ogni mattina dandovi i vostri strani nomignoli..- , alzai le spalle – Già molto strano non è vero?- sentì una voce alle mie spalle, mi girai e vidi il volto di Nathan a pochi centimetri dal mio, lo spinsi e lo guardai male, -Nathan?- chiese confusa la mia migliore amica, -Sei un imbecille.- gli sussurrai prima di girarmi verso la mia migliore amica –Non farci caso , lui adora infastidire la gente.. non è forse così Nathan?- gli chiesi dandogli una gomitata, lui rise –Oh si.. adoro infastidire la gente, soprattutto se si tratta di te .- disse divertito pizzicandomi la guancia, lo presi per il braccio –Ci vediamo dopo..- dissi semplicemente alla mia migliore amica, trascinandomi Nathan con me all’interno della scuola. Raggiunsi lo sgabuzzino, entrai dentro e chiusi la porta alle mie spalle –Perché l’hai fatto?- gli chiesi girandomi verso di lui, vidi il suo sorriso ampliarsi –Fatto cosa?- mi chiese divertito, incrociando le braccia e appoggiandosi all’armadio delle scope che aveva dietro di se , -Lo sai benissimo Nathan..- gli dissi rigida, -Ah… quella stupida domanda? Semplice volevo divertirmi un po’- disse semplicemente allontanandosi dall’armadio e avvicinandosi a me, - Ma sembra che siamo abbastanza nervosetti stamattina.. che c’è ?Sei arrabbiata perché ha dormito dalla tua migliore amica? Ma non è forse il suo ragazzo?- mi chiese con tono tra il pensieroso e il divertito, si stava prendendo gioco di me, -Non sono nervosa, smettila di fare supposizioni sul nulla.- dissi incrociando le braccia e guardandolo fredda, lui rise e mi guardò- Sai dovresti ridere un po’? Il broncio ti fa veramente brutta.- disse prima di uscire lasciandomi da sola nello sgabuzzino. Guardai la porta in silenzio per diversi secondi, fin quando udì il suono della campanella, sbuffai e mi diressi verso la lezione di francese.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Elle_97