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Autore: Marie_    30/01/2021    1 recensioni
Clarke e Bellamy sono i migliori amici di Harper e Monty, giovane coppia sposata e con un bambino, Jordan.
Un drammatico incidente, però, sconvolgerà le loro vite definitivamente.
Dal X capitolo
[...]
Quando Bellamy si svegliò, ci mise qualche attimo a mettere tutto a fuoco. Il suo braccio stringeva dolcemente il fianco della ragazza addormentata accanto a lui, i suoi capelli biondi, colpiti dal sole del mattino, sembravano ancora più luminosi. Incredulo Bellamy le accarezzò dolcemente la schiena, percorrendo con le dita il tracciato della spina dorsale, in un gesto intimo e personale che non aveva mai fatto con nessuna. Sorrise quando la sentì fremere al suo tocco e iniziare a svegliarsi. Iniziò a giocare con una ciocca di capelli biondi e a lasciarle dei baci sulle spalle per farla girare.
[...]
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Harper, Monty Green
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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UNDICESIMO CAPITOLO



Perché con Cillian? Tra tutti gli uomini perché proprio lui? Insomma, la prendeva sempre in giro per il fatto che nessuno volesse uscire con lei ma ora che stava per succedere non ne era così contento. Cosa aveva di così speciale da meritarsi l'interessamento di Clarke? Da quel poco che aveva visto non gli era sembrato abbastanza per lei, però non gli era sfuggita la reazione di Clarke, non l'aveva mai vista flirtare apertamente così, giocava civettuola con la ciocca di capelli e sorrideva un po' troppo. Certo, non era un brutto ragazzo, aveva un lavoro di tutto rispetto e una stabilità che lui non poteva offrirle. Però non era abbastanza. 

Il problema, si rese conto in quel momento Bellamy, è che nessun uomo sarebbe mai andato bene. Avrebbe dovuto portarla a cena fuori lui, pensò maledicendosi per l'occasione sprecata anni prima. Questa presa di consapevolezza gli fece cedere le gambe e dovette appoggiarsi al muro per non cadere. Voleva essere lui a farla sorridere così e a portarla fuori per un appuntamento. Quel sentimento che si faceva strada e che diventava giorno dopo giorno più forte era amore? Si era davvero innamorato di quella biondina rompi scatole? Lui, il grande Bellamy Blake, famoso per non farsi coinvolgere in nessuna relazione, si era innamorato?
 

"Bellamy" la voce di Clarke lo riscosse dal turbinio di pensieri "puoi venire ad aiutarmi un attimo?" "Arrivo" rispose il ragazzo salendo le scale. Clarke si era provata di tutto e aveva chiesto consiglio a lui, il più esperto in fatto di uscite, ma le aveva bocciato gran parte degli outfit che si era provata. Stava benissimo con tutti, era stupito di non essersene reso conto prima, ogni abito la faceva risaltare e gli orecchini che metteva illuminavano ancora di più il suo sorriso. Gliene aveva fatti provare diversi, fino a trovare quello più sobrio, non voleva che Cillian la vedesse già in veste corti o abiti scollati.

"Mi puoi dire se il fermaglio è messo bene?" gli chiese Clarke una volta entrato in stanza. Si era fatta una complessa acconciatura, con trecce che si chiudevano in uno chignon e che le tirava i capelli indietro. "Come ti sei messa in tiro principessa" "Oh stai zitto. È l'unico vestito che mi hai approvato. Sono talmente fuori allenamento che ho dovuto chiedere aiuto a te" scosse la testa ridacchiando "il fermaglio è a posto" disse Bellamy "ma secondo me stai meglio con i capelli più sbarazzini" ultimamente aveva pensato spesso di sistemarle dietro l'orecchio la ciocca che le ricadeva puntualmente sul viso ma si era sempre fermato in tempo. Bellamy rimase dietro di lei e le mise le mani sulle braccia, la sentì fremere a quel contatto e la girò velocemente. Clarke si sentì nuda davanti allo sguardo così profondo di Bellamy, i suoi occhi scuri non si staccavano dai suoi e sembrava che le volesse leggere dentro. Da settimane ormai temeva di incrociare il suo sguardo perché aveva paura che lui si accorgesse di quanto succedeva nel suo cuore e dei sentimenti che stava maturando per lui. Non si era mai sentita così desiderata come quando aveva provato i vestiti davanti a Bellamy, le sembrava di essere la donna più bella e amata della Terra sotto quel suo sguardo. Come sempre, però, lui aveva rotto l'atmosfera facendo battute sarcastiche e prendendola in giro. Ma in quel momento, a pochi centimetri uno dall'altra, non c'erano battutine o paure a tenerli lontani. Bellamy deglutì piano e alzò una mano ad accarezzarle delicatamente la guancia mentre Clarke, inconsapevolmente, piegava la testa di lato come ad approfondire quel contatto. Si avvicinarono lentamente, non sarebbero stati capaci di fermarsi.
 

L'improvviso suono del campanello li fece sobbalzare. Rimasero per un istante ancora vicini, incapaci di allontanarsi. Clarke tossì imbarazzata "Bell, io" esitò "dovrei andare" "va bene" rispose Bellamy mentre le sue dita ancora esitavano sul volto della ragazza. Clarke ci mise ancora un attimo a spezzare quel contatto e a trovare le forze per allontanarsi. Il campanello suonò ancora "Scusami" balbettò Clarke uscendo veloce dalla camera e scendendo le scale.
 

Bellamy si passò una mano sul volto per riprendersi da quanto successo "dannazione! Come ho potuto essere così debole?". Doveva lasciarla andare e permetterle di iniziare una relazione con Cillian, l'avrebbe resa felice e le avrebbe permesso di avere una vita più sicura. Scese anche lui per buona educazione, anche se l'ultima cosa che voleva fare era salutare quel dottore.
 

"Grazie Bellamy che ci hai concesso questa serata" disse Cillian in tono affabile stringendogli la mano "nessun problema Doc. Ho vinto la compagnia migliore" rispose facendo un cenno a Jordan che dormiva beato "ti devo avvertire, però" aggiunse con il solito sorriso sghembo "Clarke è fuori allenamento, devi essere paziente". Cillian rise imbarazzato mentre Clarke lo fulminava con lo sguardo "andiamo Cillian, non starlo ad ascoltare" e chiuse la porta alle sue spalle.

Bellamy fece un passo verso la porta tendendo la mano verso la maniglia ma la riabbassò subito, sospirando. Doveva lasciarla andare, sarebbe stato meglio per tutti.


 

Cillian, cautamente, le mise una mano dietro la schiena, guidandola verso l'auto. Aveva prenotato in un ristorante di alto livello, riservando un tavolo vicino alla terrazza. Era tutto perfetto, Clarke si guardava intorno con gli occhi spalancati per lo stupore e la bellezza. La compagnia di Cillian era estremamente piacevole, era gentile e attento a tutti i suoi gesti. Si era trovata fin da subito a suo agio, era bello poter parlare e confrontarsi con uno come lui, serio e affidabile. Con Bellamy, invece, era impossibile perché finiva sempre per discutere. Si sorprese nel rendersi conto che i suoi pensieri erano arrivati a lui anche in quel momento. Lo allontanò e si concentrò, sorridendo, sul ragazzo davanti a lui, doveva lasciar stare Bellamy, non avrebbe mai costruito niente di serio con lui, lo conosceva fin troppo bene.
 

Stavano aspettando il dolce quando Cillian le prese la mano e le accarezzò le dita affusolate "Clarke io" iniziò "non so dirti quanto io sia contento di essere qui con te e" si interruppe quando il telefono di Clarke iniziò a suonare "scusami ero convinta che fosse spento" "tranquilla, rispondi pure" "è Bellamy, che diamine vuole? Bellamy, è la mia serata, che cosa vuoi?" "voglio parlare con Cillian" disse con tono preoccupato "è per te" disse Clarke passandogli il telefono "Bellamy, dimmi. Sì, capisco. Portalo all'ospedale, al pronto soccorso dì che ti mando io. Figurati, ciao". Clarke lo guardò preoccupata "cosa succede?" "niente di grave, Jordan ha un po' di febbre. Bellamy ora lo porta a farlo visitare e gli daranno l'antibiotico. Possiamo raggiungerli tra un paio d'ore, finiamo qui con calma" "no" disse Clarke angosciata, raccogliendo le sue cose e mettendo il cappotto "dobbiamo andare subito"


 

Dopo la visita Clarke si avvicinò preoccupata a Cillian "allora?" "non è niente di grave, una tipica febbre che viene ai bambini. Dovrà prendere l'antibiotico per un po' e si sistemerà tutto, vai tranquilla Clarke". La ragazza annuì con le lacrime agli occhi "non so come ringraziarti, per l'aiuto con Jordan e per la cena. Non mi sentivo così bene da tanto tempo" "anche io e vorrei chiederti" esitò un attimo per paura che lo rifiutasse "se volessi uscire ancora con me" "ne sarei onorata" rispose Clarke sorridendo. "Sai avevo fantasticato molto" riprese Cillian con coraggio "sul momento in cui ti avrei riaccompagnata a casa. Ma ora, ti porterà a casa Bellamy e" Clarke lo interruppe baciandolo. Quando si allontanò sorrise imbarazzata, non era da lei prendere l'iniziativa così "molto meglio di come lo avevo immaginato" disse ridacchiando Cillian. "Clarke, andiamo" la richiamò la voce di Bellamy dietro di lei. Si girò a guardarlo e le sembrò di notare una certa delusione sul suo volto ma decise di non farci caso, non le importava. Guardò di nuovo Cillian "buona notte e grazie ancora" "è stato un piacere Clarke, davvero" "ti chiamo domani". "Clarke, aspetta" la richiamò Cillian, "buona notte" disse baciandola ancora.

Bellamy, a vedere quella scena, rimase nuovamente impietrito ma decise che avrebbe relegato i suoi sentimenti in un angolo e non avrebbe mai permesso loro di condizionarlo. Si richiuse dietro la sua muraglia di indifferenza e, con ostentata freddezza, riportò a casa Jordan e Clarke che, dal canto suo, sembrava felicissima e raggiante. Non voleva rovinare quella sua felicità, la voleva vedere sempre così, avrebbe ceduto per lei, doveva ammettere di aver perso. 











 

Angolo autrice. Ciao a tutti!! Fatemi sapere come vi sembra questo capitolo. Un bacio, Marie

 

  
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