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Autore: LorasWeasley    06/02/2021    1 recensioni
AU [Daisuga | Kuroken | Bokuaka | Iwaoi | Tsukkiyama]
[Accenni: Matsuhana | Tanakiyo | Kagehina | Sakuatsu | Osasuna | Ushiten | Semishira etc..]
Il racconto di un'estate tra relazioni, litigi, partite di Beach e scommesse.
Faranno la loro comparsa quasi tutti i personaggi e quasi tutte le coppie più amate.
Con Mattsun e Makki che si ritroveranno ad occuparsi di un Oikawa che non vuole far altro che dare fastidio a Iwaizumi.
Daichi che verrà intetterroto ogni volta che proverà a chiedere un appuntamento a Suga.
Kuro e Kenma che dovranno gestire i loro gatti e Bokuto, il quale non vuole altro che ottenere un pó di attenzione da Akaashi.
Tsukishima che dovrà venire a patti con i suoi sentimenti e molto altro...
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Aoba Johsai, Karasuno Volleyball Club, Nekoma
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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9. Quella volta che Iwaizumi si improvvisò infermiere

Oikawa aveva caldo.
Non ricordava cosa stesse succedendo o perché tutto d’un tratto aveva visto nero e perso contatto con la realtà.
La sua mente era confusa, annacquata.
Stava vedendo un film? Era con qualcuno?
Dei capelli scuri e uno sguardo serio gli tornarono in mente.
Iwaizumi! Era a casa di Iwaizumi!
Come aveva potuto addormentarsi così di punto in bianco? Era da maleducati, Hajime l’avrebbe sicuramente buttato fuori di casa.
Cercò di aprire gli occhi, ma sembrava uno sforzo troppo grande, le palpebre erano diventate talmente pesanti che riusciva solo a corrugare la fronte.
Si rese conto anche di non riuscire a respirare correttamente, la sua bocca era aperta.
Provò a parlare, fu solo al terzo tentativo che dalle sue labbra uscì un lamento molto simile a quello che doveva essere “Iwa-chan”.
La sua voce era roca, bassa.
-Idiota- la risposta di Iwaizumi fu immediata, ma il tono era basso e sembrava preoccupato nonostante l’appellativo.
Oikawa sentì il ragazzo muoversi al suo fianco, poi qualcosa di fresco e bagnato poggiarsi sulla sua fronte caldissima.
Il sollievo fu talmente grande che non riuscì a trattenere un sospiro soddisfatto.
Iwaizumi disse qualcos’altro, ma Oikawa non capì nulla, perché era caduto nuovamente nell’oblio.
 
La seconda volta che si svegliò si sentiva molto meglio.
Sbatté le palpebre più volte e occupò diversi secondi per abituarsi al buio.
Mentre lo faceva analizzava la situazione in cui si trovava.
A mente più lucida si rese conto che poteva solo aver preso l’influenza, probabilmente per colpa della sua camminata sotto la pioggia quella mattina.
Si rese conto di essere a letto, aveva solo dei pantaloncini e una coperta non troppo pesante drappeggiata addosso.
La temperatura era scesa, quindi apprezzava quel calore corporeo, nonostante si rendesse conto di non stare del tutto bene, la testa gli pulsava ancora e i muscoli erano doloranti, anche i suoi movimenti erano abbastanza lenti, se ne rese conto quando allungò una mano per togliersi dalla fronte la pezza ormai asciutta.
Sentiva la pioggia continuare a battere prepotentemente fuori dalla finestra, probabilmente era già notte.
Ma cosa ancora più importante, quando girò la testa, notò che Iwaizumi era al suo fianco.
Dormiva in una posizione talmente scomoda che doveva essersi addormentato senza volerlo.
Era messo su un fianco sopra la coperta, la testa sopra il suo braccio.
Anche mentre dormiva aveva un cipiglio che sembrava incazzato.
Oikawa sorrise mentre allungava lentamente la mano verso di lui –Iwa-chan…- chiamò piano.
La sua voce era ancora più roca di prima.
Iwaizumi si svegliò all’istante saltando a sedere e mugugnò di dolore per il braccio che, data la posizione, adesso gli faceva male.
-Oikawa- disse poi piano allungando una mano per controllargli la temperatura attraverso la fronte –Ti senti meglio?
Tooru sentì qualcosa muoversi nel suo stomaco, il suo volto che si arrossava senza che potesse controllarlo.
Da quando Iwaizumi gli faceva quell’effetto?
Si ritrovò ad annuire quando Hajime continuò a chiedere –Vuoi dell’acqua?
Si alzò dal letto e mentre era fuori dalla stanza Oikawa notò grazie a una sveglia che era da poco passata la mezzanotte.
Tornò in fretta Hajime con un bicchiere d’acqua fresca ma non troppo.
Si sedette nuovamente al suo fianco e lo aiutò a mettersi seduto per poi fargliene prendere alcuni sorsi.
Con l’acqua fresca che gli dava sollievo alla bocca, Tooru si sentì più sveglio.
-Iwa-chan- disse con una voce più umana –Non credevo che ti potessi comportare così.
Hajime gli lanciò uno sguardo assassino –Non ci metto nulla a lasciarti fuori di casa, Assikawa.
-Come sei cattivo, Iwa-chan!
Oikawa mise su un finto broncio mentre si sistemava meglio tra i cuscini per fargli più spazio.
-Mi hai dato qualche medicinale? Ho dei ricordi confusi da dopo pranzo.
Hajime annuì –Avevi la febbre molto alta.
-Siamo nel tuo letto adesso?- chiese Oikawa guardandosi con interesse intorno.
Un tuono vicino fece sussultare leggermente Iwaizumi –In che altro posto dovremmo essere?
-So che hai una stanza che usi per gli ospiti.
Hajime distolse lo sguardo, Oikawa non sapeva dire se fosse arrossito o meno, era troppo buio per quello.
-Ti avrei dovuto comunque tenere d’occhio, no? Tanto vale metterti nel mio letto.
Oikawa rimase sorpreso, non si aspettava davvero una risposta del genere.
-Vieni qui- disse infine –Dormi con me.
Sentiva che stava per riaddormentarsi, ma non voleva che Iwaizumi restasse sveglio tutta la notte a controllarlo.
Hajime non rispose.
-Per favore- continuò Oikawa, la voce quasi più bassa del rumore della pioggia.
Alla fine Iwaizumi si arrese, probabilmente era stanco anche lui.
Scostò la coperta e si stese al suo fianco, nonostante fosse inizio luglio la temperatura era di molto scesa data tutta quella giornata di pioggia.
Oikawa si sistemò contro la sua spalla  senza neanche chiedere il permesso, sorrise soddisfatto e si addormentò all’istante.
E solo quando Hajime fu certo che Tooru stesse dormendo, alzò la mano e iniziò ad accarezzargli i capelli, per poi addormentarsi mentre se lo stringeva contro.
 
La pioggia smise di cadere solo il pomeriggio successivo.
Il cielo era ancora coperto, ma il vento si era calmato e le trasmissioni meteo dicevano che non avrebbe dovuto peggiorare ulteriormente.
Bokuto e Kuro quasi corsero fuori di casa, il primo era stato le ultime 4 ore a guardare fuori dalla finestra insieme ai gatti, attendendo che smettesse di piovere, quando finalmente era successo era saltato su con gioia e aveva assillato il suo amico per andare a fare una passeggiata.
Kuro aveva accettato di buon grado, si stava annoiando anche lui visto che Kenma si era chiuso in stanza a fare una live nel suo canale da ormai due ore.
Akaashi li costrinse a mettere una felpa sopra la maglia a maniche corte che avevano. Kenma, nonostante fosse ancora collegato online, borbottò sottovoce che era diventato la mamma di casa.
Quando furono abbastanza lontani dalla casa, Bokuto mise entrambe le mani sulle spalle di Kuro e iniziò a scuoterlo con forza.
-Kuro! Amico! Ho un’enorme cotta per Akaashi.
Il corvino rise –Te ne accorgi solo adesso?
-L’ho capito ieri quando ha detto di voler giocare con me! Ho avuto una… come si dice?
-Epifania?
Bokuto corrugò la fronte –Quella è una festa.
-Si può usare anche in questi casi, per dire che hai avuto una rivelazione.
Bokuto accentuò il suo cipiglio mentre incrociava le braccia al petto e riprendeva a camminare –Non è vero, mi stai solo prendendo in giro come sempre!
Arrivarono al chiosco e si accorsero che stava riaprendo proprio in quel momento.
Kiyoko era al bancone a sistemare diverse cose e Tanaka la stava aiutando, i ragazzi decisero in un muto accordo di non interromperli perché la ragazza stava persino rispondendo a Tanaka con un piccolo sorriso sul volto, sapevano quanto lei era importante per lui e non volevano rovinare quel momento.
Così si girarono verso i tavolini e notarono che diverse persone avevano seguito il loro esempio uscendo di casa.
Notarono Suga, Noya, Asahi e Daichi intorno a un tavolo e li raggiunsero, prendendo delle sedie lungo il passaggio per unirsi a loro.
Kuro ebbe la prontezza di asciugarne la superficie prima di sedersi, Bokuto non lo fece, ma neanche se ne lamentò dopo che si sedette, quindi nessuno gli disse nulla.
-Che avete fatto in questi due giorni?- fu Suga il primo a rivolgergli la domanda con cortesia.
Kuro sbuffò –Abbiamo recuperato dei vecchi giochi da tavolo e cercato di non uccidere Bokuto. Fidatevi, non vorreste mai rimanere bloccati in casa con lui.
Tutti e quattro soffocarono delle risate dietro la mano mentre Bokuto si lamentava con il suo amico che non era affatto vero.
-Voi?- chiese poi il corvino ignorando il ragazzo dai capelli tinti.
-Io ho studiato- rispose Suga.
-Anche noi abbiamo cercato tutti i giochi da tavolo non mangiati dagli insetti che Tanaka aveva in casa sua- rispose invece Nishinoya.
-Anche noi, non abbiamo fatto un granché- rispose Daichi alzando le spalle mentre Asahi annuiva.
-Ah, quindi ci siamo divertiti solo noi?- arrivò la voce di Hanamaki da dietro, mentre lui e Matsukawa prendevano delle sedie e si univano a loro volta, quel tavolo era diventato troppo piccolo per tutti quanti, ma non sembrava importare a nessuno.
Suga gli rispose –Immagino che ci siano dei vantaggi a vivere con il proprio ragazzo.
-Ma hanno pur sempre un bambino- rise Kuro riferendosi a Oikawa.
Asahi si guardò intorno –Che a proposito, non è con voi?
In effetti per tutti fu strano non vedere Oikawa in giro, soprattutto quando era sempre il primo a scendere a mare e a proporre partite di pallavolo.
-Non lo sapete?- Mattsun alzò le sopracciglia sorpreso, poi raccontò –Il bambino è scappato di casa all’inizio della tempesta, ha blaterato qualcosa sul fatto che non poteva lasciare da solo Iwa-chan e si è accampato a casa sua, quindi abbiamo avuto casa tutta per noi.
-Ah si- ricordò Noya spingendosi in avanti sulla sedia –Ho visto la storia che ha pubblicato Iwaizumi, cioè Oikawa con il telefono di Iwaizumi.
-Uh? Io no!- si imbronciò Kuro.
-Eh si, l’ha cancellata quando se n’è accorto probabilmente- spiegò Matsukawa –Ma ho fatto lo screen.
-Comunque- continuò Makki esaltato nel voler raccontare la parte più bella –Visto che quel cretino è andato a casa di Iwaizumi sotto la pioggia si è preso l’influenza, dovevate sentire con che voce preoccupata Iwaizumi ci ha chiamato! Tutto in ansia per Tooru che era svenuto su di lui e che non era certo di saperlo aiutare. Vi giuro a saperlo prima avrei registrato la conversazione solo per ricordargliela al loro matrimonio.
-Se mai capiranno di volersi- fece presente Noya.
Suga si intromise –Non avete mai pensato di chiuderli a chiave in una stanza?
Makki lo guardò offeso –Certo che si, ma poi non avremo più divertimenti come questi. Inoltre la scommessa non varrebbe più, ci sono troppi soldi in palio.
E in effetti si ritrovarono tutti d’accordo.
  
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