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Autore: LorasWeasley    07/02/2021    2 recensioni
AU [Daisuga | Kuroken | Bokuaka | Iwaoi | Tsukkiyama]
[Accenni: Matsuhana | Tanakiyo | Kagehina | Sakuatsu | Osasuna | Ushiten | Semishira etc..]
Il racconto di un'estate tra relazioni, litigi, partite di Beach e scommesse.
Faranno la loro comparsa quasi tutti i personaggi e quasi tutte le coppie più amate.
Con Mattsun e Makki che si ritroveranno ad occuparsi di un Oikawa che non vuole far altro che dare fastidio a Iwaizumi.
Daichi che verrà intetterroto ogni volta che proverà a chiedere un appuntamento a Suga.
Kuro e Kenma che dovranno gestire i loro gatti e Bokuto, il quale non vuole altro che ottenere un pó di attenzione da Akaashi.
Tsukishima che dovrà venire a patti con i suoi sentimenti e molto altro...
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Aoba Johsai, Karasuno Volleyball Club, Nekoma
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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11. ...e la prima festa dello Shiratorizawa

Tendo stava facendo la sua danza della vittoria, compresa di canzone, dopo aver vinto anche il secondo set contro Semi e Shirabu.
Non che lui e Ushijima li avessero completamente asfaltati, ma indubbiamente in coppia erano più bravi degli altri due.
Goshiki era seduto sulla sabbia all’ombra mentre guardava la loro partita, il mento poggiato sulle ginocchia e un broncio in volto.
Poco prima era stato proprio lui a chiedere di fare un due contro due, gli altri quattro ragazzi avevano accettato la proposta con entusiasmo e si erano organizzati in quel modo lasciandolo fuori.
-L’avevo proposto io- borbottò nuovamente infastidito da tutta la situazione.
Ma era il più piccolo tra tutti loro e, anche se qualcosa non gli andava troppo bene, non si lamentava spesso con i suoi senpai, soprattutto quando uno di loro lo stava ospitando nella sua villa a mare.
-Ehy tu- lo chiamò un ragazzo che sembrava avesse la sua età, era Koganegawa anche se Goshiki non aveva idea di chi fosse –Mi serve qualcuno per giocare contro i miei due amici li- indicò due ragazzi alti dietro di lui riferendosi ad Aone e Futakuchi, Goshiki non aveva idea di chi fossero, anche se quello spaventoso che teneva tutti a distanza non era facile da dimenticare –giochi con me?
Goshiki si rianimò e annuendo felice corse verso l’altro campo.
Nel frattempo gli altri quattro ragazzi si spostarono da quello dove avevano appena finito di giocare lasciandolo libero per Hinata che subito lo occupò chiedendo a gran voce chi volesse giocare contro lui e Kageyama, non gli fu difficile trovare altre due persone.
-Oh guarda Ushiwaka, il nostro bambino si è fatto nuovi amici- commentò Tendo notando Goshiki che aveva appena fatto punto e aveva schiacciato il cinque con Koganegawa.
-Goshiki non è il nostro bambino- rispose stoico come sempre il diretto interessato.
Tendo uscì la lingua divertito, non perse tempo a rispondere, ormai era abituato a quel tipo di conversazione.
-Sai cosa? Dovremmo fare una festa stasera, invitarli tutti.
-Vuoi fare nuove amicizie?- chiese quasi incredulo Semi.
Il sorriso sul volto del rosso non prometteva nulla di buono –Voglio scoprire tutti i loro punti deboli.
Shirabu alzò gli occhi al cielo per poi dire –Vado a fare un bagno.
Semi lo seguì mentre Tendo batteva le mani contento e con il sorriso più carino che riuscisse a fare urlò abbastanza forte per farsi sentire da tutti –Stasera festa a casa di Ushijima dopo cena! Siete tutti invitati! Portate chi volete!
Soddisfatto dai riscontri positivi che iniziò a ricevere si girò verso il proprietario di casa che lo stava fissando impassibile –Ops- disse per nulla pentito della situazione –Ho dimenticato di chiedertelo, ma per te va bene, giusto?
E Ushijima come poteva dirgli che non gli andava bene quando lo fissava in quel modo?
 
-Asahi!- il ragazzo si sentì chiamare dopo aver messo piede dentro l’enorme villa di Ushijima.
Era stato Nishinoya a pronunciare il suo nome, lo notò seduto su uno dei divanetti fuori, erano messi in cerchio lui, Tanaka e altri ragazzi e ragazze che non conosceva.
Si avvicinò al gruppo accompagnato da Daichi, questo diede un saluto generale per poi concentrarsi su un ragazzo in questione, corrugò la fronte cercando di riconoscerlo e la distese solo quando si accese una lampadina nella sua testa –Ah, Terushima! È da tanto che non ci si vede, quando sei arrivato?
-Yo, Daichi! In realtà sono solo di passaggio, io e la mia ragazza abbiamo un sacco di impegni per questa estate, non penso che ci trasferiremo in modo definitivo, verremo nei giorni liberi.
Daichi annuì spostando lo sguardo sulla ragazza dai capelli a caschetto seduta sulle sue gambe, lei prese l’iniziativa e gli porse la mano –Sono Hana Misaki, perdona la maleducazione del mio ragazzo nel non avermi presentato- lo disse alzando gli occhi al cielo, ma non sembrava davvero seccata della cosa, solo divertita.
Lui la strinse di più contro di sé lamentandosi –è che sei solo mia, gli altri non devono interessarsi troppo.
-Idiota- rispose lei dandogli una gomitata, lui rise.
Daichi seguì il loro scambio di battute con divertimento, ricordava che Terushima era un donnaiolo fino a qualche anno prima, era felice che finalmente avesse trovato qualcuno con cui iniziare qualcosa di serio, si vedeva che la ragazza era affezionata a lui e allo stesso tempo riusciva a gestirlo.
-Stavamo giocando a “Bacia, Sposa, Uccidi”, vi unite a noi?- si intromise a quel punto Nishinoya.
Asahi alzò le spalle trovando un posto a sedere, qualcuno non perse tempo a mettergli un bicchiere pieno di alcool tra le mani.
Daichi rifiutò –Io vado a cercare Suga, ci vediamo in giro.
Nessuno ci fece troppo caso e il gioco andò avanti –Bene- disse un ragazzo che se Asahi ricordava bene doveva chiamarsi Yahaba –Tanaka tocca a te.
-Domando io- si intromise Kinoshita –Shimizu, Yachi e Hinata.
Qualcuno rise –Perché c’è Hinata insieme alle due ragazze?
Kinoshita alzò le spalle perfettamente a suo agio –Perché non dovrebbe?
Tanaka ci pensò su per diverso tempo, la sua faccia era rossa per tutte le birre che già aveva preso, ne erano testimoni le bottiglie vuote di fronte a lui e quella che teneva tra le mani che aveva meno liquido della metà.
Alla fine annunciò –Non posso farlo.
Ennoshita alzò gli occhi al cielo –perché no?
Tanaka lo fissò come se l’amico non capisse –Se dovessi uccidere Hinata, potrei solo baciare o sposare Shimizu e quindi fare l’altra cosa con Yachi e sarebbe un completo tradimento. Se invece baciassi Hinata e sposassi Shimizu non sarebbe tradimento nei suoi confronti, perché Hinata è un ragazzo e non mi piacciono i ragazzi, ma dovrei uccidere Yachi e non ci riuscirei.
Tutti scoppiarono a ridere –Oh mio dio la prendi così seriamente.
E mentre la discussione andava avanti dall’altra parte della casa Kuro sembrava disperato.
-Bo!- chiamò il suo amico quando finalmente lo rivide –non riesco a trovarlo!
Bokuto si era separato dal suo amico diverse ore prima, quando Hanamaki e Matsukawa se l’erano trascinato per una gara alcolica, non pensava che lo avrebbe ritrovato in questo stato.
Kuro sapeva reggere molto bene l’alcool, ma probabilmente era stata una gara molto pesante.
-Chi non riesci a trovare?- domandò il ragazzo dai capelli tinti urlando da sopra la musica, aveva bevuto anche lui, ma si rendeva perfettamente conto di stare molto meglio del suo amico.
-Kenma! Ho perso Kenma!
Bokuto scoppiò a ridere, Kenma non era mai andato alla festa, aveva detto che preferiva restare a casa con i suoi gatti e i suoi videogiochi piuttosto che trovarsi a una festa organizzata da Tendo Satori. Nessuno gli aveva dato torto e Kuro non aveva insistito più di tanto.
Provò a ricordarlo al suo amico ma questo sembrava intenzionato a non ascoltarlo, tornando a cercare il suo ragazzo.
Bokuto alzò gli occhi al cielo, poi prese il suo cellulare e scrisse un messaggio a Kenma dicendogli in che condizioni era il suo ragazzo.
Kenma rispose praticamente all’istante annunciando “vengo a prenderlo”.
Sistemato questo casino adocchiò Tsukishima e Yamaguchi che stavano discutendo di qualcosa al tavolo degli alcolici e decise di andare a importunarli.
Yamaguchi sembrava molto ubriaco, doveva reggersi al biondo per stare in piedi, non riusciva a sentire cosa stessero dicendo ma sembrava che il moro volesse continuare a bere mentre Tsukishima stava cercando di impedirglielo con un cipiglio severo in volto.
-Ehy, ehy, ehy!- si annunciò arrivandogli di fronte.
Tsukishima ebbe uno spasmo all’occhio, mentre Yamaguchi ci mise qualche secondo a riconoscerlo.
-Bokuto!- esclamò infine –Ma non sei geloso del tuo ragazzo?
Bokuto sbatté le palpebre confuso –Ho un ragazzo?
-Perché hai il suo nome scritto sulla schiena con l’abbronzatura se non è il tuo ragazzo?- chiese a quel punto il biondo.
-Perché Kuro è un idiota- poi ci pensò meglio e corrugò la fronte, si rese conto che non vedeva Akaashi da un po' –Perché dovrei essere geloso?- chiese a quel punto tentennando.
Yamaguchi era ormai poggiato al petto di Tsukishima senza neanche rendersene conto –Poco fa si stava spogliando mentre ballava.
Bokuto si mosse prima ancora di registrare quello che stava facendo.
-Akaaaaaashi- urlò quando lo vide senza camicia, due ragazze stavano parlando con lui ma il corvino sembrava più che confuso.
Bokuto si sentì estremamente protettivo nei suoi confronti, soprattutto quando il ragazzo si girò verso la voce e si illuminò.
-Bokuto!- lo chiamò con voce strascicata –Ho caldo- mormorò poi appoggiandosi contro di lui quasi alla ricerca di coccole. Le due ragazze li fissarono infastidite e andarono via, probabilmente decidendo che non ne valeva la pena.
Il volto di Bokuto andò a fuoco, non era di certo preparato a una situazione del genere.
Sentì il suo cuore iniziare a battere molto più veloce e sperò che l’altro ragazzo non se ne accorgesse.
-Aspetta- il più alto lo afferrò per le braccia e lo scostò dal suo corpo –Ti vado a prendere un bicchiere d’acqua fresca. E… Sai dov’è la tua camicia?
Akaashi si fissò il petto nudo come se si rendesse conto solo in quel momento di essere senza indumento, infine scosse le spalle.
-Va bene- Bokuto decise che non era una priorità in quel momento –ti prendo dell’acqua, aspetta solo qui.
Akaashi sembrò mettere il broncio, ma alla fine annuì.
E mentre Bokuto tornava al tavolo delle bevande, Kenma raggiunse il suo amico.
-Hai visto Kuro?- domandò come prima cosa, la sua voce era leggermente preoccupata.
Akaashi non rispose subito, troppo concentrato nel suo mondo ubriaco e Kenma si rese conto delle condizioni del suo amico, corrugò la fronte e chiese –Stai bene?
Keiji sbuffò incrociando le braccia, sembrava un bambino al quale era stato negato un nuovo giocattolo.
Se Kenma non l’avesse visto con i propri occhi non ci avrebbe mai creduto. Glielo avrebbe ricordato a vita.
-Non lo sopporto quello li!- si lamentò il ragazzo indicando un punto impreciso alla sua destra –Sta flirtando con il mio ragazzo! Come si permette di abbracciarlo in quel modo?
Kenma, totalmente confuso, seguì lo sguardo del suo amico per notare le due figure di Bokuto e Kuro. Il primo stava riempiendo un bicchiere d’acqua mentre il secondo gli era praticamente saltato addosso, le braccia intorno al collo mentre si lamentava di qualcosa.
Mille domande vorticarono nella testa del biondo, iniziò da quella più importante –Hai detto “il mio ragazzo”? Da quanto Bokuto è il tuo ragazzo?
Akaashi lo fissò infastidito, come se stesse chiedendo qualcosa di stupidissimo.
-Da adesso! L’ho appena deciso- poi tornò a fissare la coppia di amici –Se solo quel brutto idiota con la cresta la smettesse di flirtare con lui!
Kenma soffocò una risata –Guarda che quello è Kuro- provò a spiegare –sai… Fanno sempre così.
Il broncio di Akaashi si accentuò ancora di più –Perché vuole rubarmelo! È così ovvio!
-Kuro è il mio ragazzo. Te lo ricordi questo, si?
Kenma non sapeva se ridere o piangere, si era precipitato li credendo di doversi occupare di un Kuro ubriaco, nessuno gli aveva detto che c’era anche Akaashi nel pacchetto.
-Che stai dicendo!- si infuriò Keiji come se Kenma avesse appena detto una grandissima cazzata –quello non può essere il tuo ragazzo!
-E invece…- sospirò il biondo.
Fortunatamente la coppia decise di tornare nella loro direzione e Kuro spalancò gli occhi non appena si accorse del più piccolo, urlò il suo nome e lo soffocò in un abbraccio mentre piagnucolava di quanto gli era mancato e di quanto si era sentito male al pensiero di averlo perso per sempre.
Kenma lo baciò con affetto, poi gli prese la mano –Vieni, andiamo a casa.
E mentre i due si allontanavano Akaashi aveva accentuato il suo broncio e si rifiutava di prendere il bicchiere d’acqua che Bokuto gli stava porgendo.
-Che succede?- domandò questo confuso.
-Perché ti metti a flirtare con gli altri se pensi che io sia carino? Dovresti flirtare solo con me.
Bokuto si irrigidì, quando era uscito quella sera non aveva minimamente pensato che sarebbe potuto arrivare ad avere a una conversazione del genere.
Soprattutto, neanche nei suoi sogni più strani avrebbe mai immaginato che l’acool avrebbe avuto quell’effetto ad Akaashi.
-Io non… non stavo flirtando con altri.
Akaashi strinse gli occhi –Non ci credo!
Era così carino che a Bokuto venne da ridere –Sono serio!
-Allora baciami!
E quello invece lo mandò totalmente in tilt. Probabilmente aveva la stessa faccia che faceva al liceo durante le partite di pallavolo, quando si scordava come fare determinate cose e diventava completamente inutile in campo.
Akaashi Keiji gli aveva appena chiesto di baciarlo?
-Non posso- sussurrò piano e in fretta.
Keiji non riuscì a capire la sua risposta, ma l’avevano sentita diverse persone che gli stavano intorno, perché Bokuto sentì i loro sguardi su di loro e loro risatine.
-Andiamo a ballare- propose a quel punto al corvino, volendo allontanarlo da quelle prese in giro non troppo velate.
Akaashi si illuminò felice mentre annuiva velocemente e Bokuto poté solo chiedersi come diavolo fosse ancora single un ragazzo così bello.
Inoltre, anche se una vocina nella sua testa continuava a dirgli che era stupido perché tutti quanti vedevano ogni giorno Keiji in spiaggia a torso nudo, il fatto che fosse a quella festa senza camicia non gli dava pace.
Quindi, senza pensarci troppo, decise di togliersi la sua maglia per farla mettere all’altro.
Non aveva messo in conto però a quanto sarebbe stato carino con i suoi vestiti addosso e non era più sicuro di poter uscire vivo da quella notte.


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Eccomi di nuovo qui. Come promesso ecco anche un aggiornamento oggi per farmi perdonare per tutti i disagi di questa settimana.
Volevo solo specificare che si, Akaashi è volutamente OOC nell'ultima parte. Ma perché era ubriaco e ho questa fantasia che si comporterebbe in modo totalmente diverso del normale ahaha
Al solito, sarei felice di ricevere qualche commento! Ci si sente di nuovo sabato con il prossimo aggiornamento!
Deh

P.S. Ho notato che ci sono molte più visite nell'ultimo capito che nel primo e per chi non se ne fosse accorto: LA STORIA È STATA CANCELLATA E RIMESSA, ALCUNE COSE SONO CAMBIATE. PER CHI SI FOSSE PERSO LA NOTIZIA LEGGETE LE NOTE SOTTO "ATTENZIONE" NEL PRIMO CAPITOLO.
  
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