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Autore: Deb    10/02/2021    2 recensioni
Avevo un piano. Lo avevo scritto, tempo fa.
“La bella vita di Fuka [...]
E poi è cambiato tutto.

{Fa parte della serie "Always" scritta con gabryweasley}
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Fuka Matsui/Funny, Sana Kurata/Rossana Smith
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Always'
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Fanfiction 01: Evidence di gabryweasley
Fanfiction 02: Really di Deb
Fanfiction 03: Strays di gabryweasley
Fanfiction 04: Endgame di Deb
Fanfiction 05: Projects di gabryweasley
Fanfiction 06: Proposal di gabryweasley
Fanfiction 07: Gifts di gabryweasley
Fanfiction 07: Photographs di gabryweasley

Two of them

Avevo un piano. Lo avevo scritto, tempo fa.
La bella vita di Fuka

Sesta elementare, il giorno della cerimonia della licenza Takaishi le confessa il suo amore
Prima media si frequentano
Seconda media il primo bacio
23 anni matrimonio organizzato da Tamahime Aden (Lei si licenzia dal lavoro per il matrimonio)

E poi è cambiato tutto. Sono tornata a Tokyo, ho frequentato Akito - quello stesso ragazzo che mi aveva rubato il primo bacio all’asilo - e mi sono lasciata con lui perché quello che provavo non era abbastanza. Non eguagliava il rapporto che c’era tra loro due: la mia migliore amica ed il mio ragazzo.
A posteriori non posso pensare altro se non al fatto che il terzo incomodo sono sempre stata io.
Ma sono andata avanti, e Takaishi ha comunque fatto parte della mia vita. Ci siamo innamorati. Di nuovo.
Eppure, eppure non eguaglia l’amore che hanno loro due. So di sbagliare metro di paragone, lo so bene. Non devo pensare a loro contrapponendolo a quello che ho io. Come non ho mai pensato di rapportarmi a quello che hanno Aya e Tsuyoshi. Eppure, quando cerco di guardarmi da fuori, con occhi diversi da miei, sento che manca quella scintilla che mi fa pensare: voglio diventare sua moglie.
No. Vorrei scappare e basta. Perdermi negli studi, perdermi nel lavoro. Non voglio essere dipendente da Takaishi, non voglio rimanere a casa mentre lui va al lavoro o al master.
Le pareti di questo appartamento che condividiamo da quando abbiamo iniziato a frequentare l’università si rimpiccioliscono, mi schiacciano, non mi fanno respirare. Devo uscire da qui.
«Fuka, ma non hai lavato i piatti?»
Alzo lo sguardo, guardo dentro il lavello. «Io non ci sono stata a pranzo… Ieri sera li ho lavati».
Sbuffa. «Be’, dovevo scappare, pensavo che quando li avresti visti li avresti lavati».
«E perché?» Porto le mani ai fianchi. «Le mani tua mamma te le ha fatte, usale». Devo uscire da qui.
«Nemmeno un aiuto...»
«Takaishi, studio pure io, sai? Condividiamo l’appartamento, non significa che hai una domestica...» Rispondo, guardandolo male.
«Fuka, ma perché sei così scontrosa?» Si siede sul divano, vicino a me.
Sospiro, negando con la testa. «Perché… perché siamo diversi». Faccio una pausa. «Lo sai pure tu». Lo guardo con la coda dell’occhio e noto che le mie parole non lo hanno minimamente scalfito. «Ti voglio un gran bene, Takaishi, ma...» Mi blocco, avendo paura di pronunciare le parole successive. Già una volta avevo lasciato qualcuno e con Takaishi, poi, ci sono sempre stati alti e bassi, momenti in cui ci allontanavamo, ma non ho mai sentito questo peso sul petto stando in sua presenza, pensando di dover stare con lui. «Ma… siamo diversi e basta». Noi non siamo loro.
«Mi stai lasciando?» Domanda, calmo, con le mani sulle sue cosce.
Annuisco. «Sì. Credo sia meglio così». Rispondo. «Tra poco tornerai ad Osaka e...»
«Anche tu verrai, da quanto ne so».
Annuisco. «Sì, per lavoro, ma non dobbiamo necessariamente stare assieme se viviamo nella stessa città».
«Già».
Adesso vorrei piangere. Se piango un po’ poi mi sentirò meglio. E Takaishi è lì, che raccoglie le lacrime che non riesco a trattenere. È per questo che l’ho amato, l’ho amato tanto. Per la sua dolcezza. Ma pensare di voler amarlo ed amarlo davvero sono due cose differenti. Io non accetto la sua pigrizia nel fare le faccende di casa, non accetto il suo lasciare i calzini a terra, non riesco ad accettare davvero tutto di lui come invece dovrei fare. Come Sana accetta Akito per quello che è, con le sue ombre e le sue luci. Mi chiedo se mai riuscirò ad amare in modo così totale come si amano loro. Forse no. Forse il mio futuro è la carriera. Quella mi piace, pensare di crescere, di aumentare le mie responsabilità, di studiare il mercato finanziario. Quello mi stimola, a differenza di Takaishi che mi fa temere di tornare a casa.
«Non piangere, Fuka». Mi sorride e circonda le mie spalle facendomi appoggiare al suo petto. «Hai ragione. Il nostro rapporto è… è più un’amicizia, ormai. Ti voglio un gran bene anche io». Dice, sui miei capelli.
«Staremo meglio, non credi?»
«Sì, Fuka. Staremo meglio». Mi fa scostare da lui e mi sorride. Appoggia le sue labbra sulle mie in un bacio a fior di labbra. Io lo so, me l’ha detto un giorno. Me l’ha detto quando era arrabbiato con me: «Fuka, sei troppo rigida. Non è tutto un dare e avere. Non è bianco o nero! Sei troppo analitica! Possibile che non capisci che le tue parole mi fanno male?» Aveva urlato, preso dalla rabbia.
«Io dico quello che penso, e lo faccio per spronarti! Non puoi perdere tempo a giocare con i videogiochi quando dovresti studiare per l’esame! Vuoi fare quel master o no?»
«La vita non è solo studio e lavoro! Dobbiamo pur divertirci, no?! Non è tutto bianco e nero, Fuka!»
«Lo so! Ma adesso è importante che ti concentri! Dopo ti distrai». Ed anche se dico queste parole nella mia mente si palesa Sana con le sopracciglia inarcate. Non sei così. Mi sembra dire. Non ero così. Ero spensierata, ero divertente, forse, un tempo. Sospiro. «Hai ragione, Takaishi. Hai ragione. Scusa». Continuo, poi, voltandomi e uscendo dalla porta di casa.
Le mie dita trovano subito il cellulare, il numero di Sana tra le ultime chiamate. Risponde quasi immediatamente. «Posso venire da te, per favore?»
Mi ha aperto la porta della sua casa, mi ha abbracciato stretta e mi ha ascoltata. Ha sorriso, e ovviamente ha dato ragione a Takaishi. Ma la cosa non mi ha irata. Lo sapevo. Lo sapevo bene.
«Fuka! L’università è sopravvalutata, guarda me! Donna in carriera senza studiare!» Alza le braccia al cielo, facendomi ridere. «Takaishi ha bisogno di distrarsi un po’, sarà davvero in ansia per questo esame importante, se studia e basta, non pensi l’ansia potrebbe mangiarselo?» Si blocca, porta un dito alla bocca e guarda in aria. Conoscendola so che si sta immaginando una figura nera - l’ansia - che mangia Takaishi; infatti subito dopo si mette a ridacchiare da sola.

«Almeno ti liberi della troppo rigida». Dico tirando su con il naso.
«Se sono riuscito ad entrare nel master penso sia merito anche tuo, ma non è questo il punto… è come hai detto tu. Siamo diversi, ci distruggeremmo a vicenda stando insieme ancora». Mi sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
«Ti ho amato tanto, Takaishi». Ammetto, ed è vero. L’ho amato tanto. Ma ho anche idealizzato tanto e non è una cosa sana.
«Anche io, Fuka».
«Be’... ci rimangono ancora qualche mese insieme… Resisterai?»
«Io sì, non so te...» Cerca di ridacchiare, ma c’è qualcosa di stonato nella sua voce.
Annuisco. «Ma certo». Rispondo, togliendomi le lacrime dal viso. Basta piangere. Va bene così. È giusto così.



Buonsalveh! Cosa è successoh? Cosah? Ho scritto di Fuka? Oddio, sì!
Colpa di Gabry - come sempreh! xD
Il 18/12/2020 mi scrive queste paroleh: "Sento anche che scriverai qualcosah su Fuka! Parlo di una shot su di lei!" e quindi nienteh, se Gabry chiede io esaudiscoh! xD
So che ai più Fuka sta sulle balle, e nell'anime la odio pure io, nel manga, invece, a parte il suo essere perfetta in tutto dallo studio alla danza ecc... - che è esagerato - non la odio così tanto. Ha commesso un errore, inizialmente per compassione, poi Akito ha iniziato a piacerle davvero, o almeno così si dice, ma nel momento in cui scopre la VERA storia tra Sana e Akito, dopo che il professore Sengoku attacca Akito comprende che il terzo incomodo è sempre stata lei e quindi lascia Akito perché non c'è trippa per gatti.
E secondo me tutta quella perfezione è anche un difetto, come ho cercato di far trasparire dalla fic. È troppo analitica, tanto che pensa che Takaishi non debba distrarsi, e non riesce ad accettare certi suoi lati caratteriali, come lasciare i calzini a terra (sempre colpa della sua perfezione che deve essere tutto a posto). Cosa che invece accetta volentieri ad esempio da Sana, ma perché è un rapporto di amicizia.
Nella mia testa, Fuka è in antagonismo con Sana ed un po' invidiosa di quello che hanno Sana e Akito, un'invidia diciamo sana, non fatta di rabbia, ma vorrebbe avere un rapporto del genere e pensava - da piccola - di poter aver un rapporto così con Takaishi (tanto da aver predisposto la sua vita: l'ho detto che è analitica? xD) cosa che però non è perché la vita non si può programmare.
Dopo averla vista in Deep Clear, ho sempre pensato che Fuka si buttasse sulla carriera, che avesse rapporti con altri uomini, ma mai duraturi perché è una persona che sta quasi meglio da solah, e magari perché dopo un po’ gli uomini non la sopportano più… chissà xD, anche se probabilmente poi incontrerà un magnate e se lo sposerà.
Be... insomma! Spero che la fic vi sia piaciutah! /
Io mi sono divertita a scriverlah ♥
Baci
Deb




   
 
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