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Autore: genxha    11/02/2021    1 recensioni
La fanfic che state per leggere è il seguito di "you're mu best friend". Questa (anche in questo caso il titolo viene da una canzone) si svolge circa un anno dopo la sua conclusione, ma dovreste poterla leggere anche indipendentemente dall'altra.
Marinette ed Adrien hanno scoperto le rispettive identità segrete ed i sentimenti che provano l'uno per l'altra. Decidono di formare una coppia ma di tenere questo fatto segreto.
Naturalmente continueranno ad essere Ladybug e Chat Noir e combattere contro Papillon, che non ha ancora rinunciato al suo progetto di prendere i loro Miraculous.
Miraculous: le storie di Ladybug e Chat Noir - Zagtoon, Method Animation, Toei Animation, SAMG Animation, De Agostini Editore, Nelvana, Cartoon Network Studios Tutti i diritti appartengono ai rispettivi proprietari.
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Kagami Tsurugi, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sveglia suona alle 7, ma Marinette allunga una mano, afferra il telefono e senza guardare la sposta avanti di dieci minuti, rimettendosi a dormire. Dieci minuti dopo la sveglia suona di nuovo e lei apre faticosamente gli occhi, mettendosi seduta sul letto avvolta nel piumone. 

“Buongiorno Tikki!” dice a mezza voce “Buongiorno Marinette” risponde l’altra andando a posarsi sulla scrivania dicendole “Devi sbrigarti o farai di nuovo tardi a scuola!”.

 

Marinette sbadiglia e rabbrividisce, scendendo le scale del soppalco per andare in bagno. “Faccio la doccia, prendo qualcosa in negozio e andiamo. Sempre che …” dice, interrompendosi per sbadigliare “... non ci sia un’akuma… ma devo svegliarmi, prima”.

 

Marinette entra nel piccolo bagno della mansarda, chiude la porta e si spoglia per fare la doccia. Dopo aver aperto l’acqua calda dà un’occhiata alla sua immagine riflessa, quasi per intero, nello specchio - Ne sono cambiate, di cose, da quando ho ricevuto il Miraculous - pensa. 

La ragazza osserva il proprio viso riflesso nello specchio - Somiglio sempre più a mamma.. a parte per le lentiggini, che piacciono tanto ad Adrien e gli occhi - nota, spostando lo sguardo sul resto del corpo, snello e tonico - Correre dietro alle akuma mi ha fatto bene, mi sta tenendo proprio in forma, altro che abbonamento in palestra -  pensa, sfiorandosi la pancia con una mano - anche Adrien l’ha notato - continua, arrossendo leggermente ripensando alla sera prima. - E anche quassù, direi niente male... - prosegue, guardandosi i seni, non più quelli acerbi di una ragazzina, ma nemmeno troppo grandi, in proporzione col resto della figura - mi sa che tra poco avrò bisogno di biancheria nuova.. e forse dovrei cominciare a portare la gonna più spesso - conclude, girandosi di tre quarti e osservando le proprie gambe nude allo specchio.

 

Marinette si riscuote dalle sue riflessioni e si infila sotto la doccia, iniziando la sua routine per uscire di casa. Si asciuga i capelli ed esce dal bagno in accappatoio, accolta da Tikki che, senza dire una parola, le indica l’ora sul cellulare: le otto meno dieci. 

“Accidenti! rischio di fare tardi” sbotta, poi si sfila l’accappatoio, lo lascia in terra e si veste di corsa, scende in cucina, afferra un croissant e una mela dal tavolo e si precipita fuori dall’appartamento, fermandosi improvvisamente sul pianerottolo. “Accidenti, le scarpe!” esclama, rientrando per infilarle, chiudere la porta e scendere le scale  passando nel retrobottega della pasticceria.
“Ciao mamma! Papà! A dopo!” saluta i genitori, attraversando di corsa il negozio senza aspettare risposta dai due che alzano le spalle all’unisono guardandola uscire.

 

La mora arriva a scuola, come al solito, all’ultimo momento, entra dal portone e si precipita verso l’aula. poi si ferma all’improvviso, gira sui tacchi e si dirige dalla parte opposta del cortile interno, dandosi una pacca sulla fronte.

“Stavo entrando nella mia vecchia classe del Collége” borbotta Marinette, correndo verso il piano superiore, dove si trovano le aule del Lycée, di cui ora frequenta il primo anno insieme ad Adrien, Alya e Nino.


 

Marinette apre la porta nell’esatto momento in cui suona la campanella della prima ora e si precipita ad occupare il proprio posto, di nuovo accanto ad Alya e dietro ad Adrien che, nota, sta prendendo tablet e appunti dalla borsa come se  si fosse seduto pochi istanti prima.


“Signorina Dupain-Cheng, vedo che anche stamattina è arrivata all’ultimo minuto. Ma, siccome anche il signor Agreste l’ha preceduta solo di qualche istante, farò finta di niente.” la rimprovera l’insegnante della prima ora, guardandola di traverso.

“Mi-Mi scusi professoressa Blanchet” risponde Marinette, mentre Alya la guarda alzando gli occhi al cielo come a dire “ci risiamo”, ma non fa in tempo a dire altro all’amica, che, china per prendere il tablet e gli appunti dallo zainetto, nasconde uno sbadiglio. Subito dopo la professoressa Blanchet inizia la lezione di Storia.



 

La mattinata, dopo la lezione di Storia, prosegue coi test, che terminano subito prima della pausa per il pranzo, durante la quale, come al solito, Adrien viene scortato dal Gorilla a casa, mentre Marinette va alla caffetteria della scuola con Nino e Alya.

 

Mentre si siedono, Marinette chiede ad Alya e Nino “Allora, a voi com’è sembrato il test?” fa una pausa sistemando la sedia “Io non ho trovato domande troppo difficili e mi sembra ci fossero tutti i punti principali del programma.”

Alya annuisce “Spero bene, ho risposto a tutte le domande senza problemi, tu, tesorino?” chiede al suo ragazzo.

“Nessun problema nemmeno per me! Anzi, ero preoccupato ma è stato facile!” risponde Nino, sistemando il berretto che porta da quando frequentava il Collége.

 
Stanno ancora parlando quando il telefono di Marinette inizia a squillare: lei lo prende dalla tasca e guarda chi è: Luka. Alya sbircia e riconosce la foto della rubrica

Marinette risponde subito “Ehi, ciao Luka!” in tono allegro “Sì, tutto bene, grazie? Tu? Davvero sei tornato a Parigi?” pausa “Che bella notizia! E fin quando...” poi, ascolta per qualche istante “Capisco. Vederci? Ma certo, volentieri! Domani? Alle sei al solito posto? D’accordo!” si interrompe ancora, vedendo che Alya fa un cenno di saluto “Ci vediamo domani allora! Ah, ti saluta Alya!”, copre il microfono con la mano e sussurra “Ti saluta anche lui!” poi riattacca.


Marinette guarda la sua migliore amica “Beh, inutile che ti dica chi era, tanto hai ascoltato!” le fa la linguaccia e sorride “Sai, è tornato ieri da Londra dove stava lavorando con Jagged Stone e rimane qui almeno fino all’estate. Ci scambiamo i regali di Natale un po’ in ritardo.” spiega poi, prendendo il menù dal tavolo “ho una fame…” commenta scorrendolo e scegliendo, per pranzo, un sandwich. 

 

Nino si alza dal tavolo “Vado a ordinare” dice, allontanandosi, mentre Alya tira fuori il cellulare e inizia a scrivere per il Ladyblog, che gestisce ormai dai tempi del Collège.

 

Marinette ripensa a quando, circa un anno prima, si sedette a quello stesso tavolo con Alya, al ritorno dalle vacanze natalizie dopo l’attacco di Papillon coi poteri del miraculous del Pavone.



 

Alya fissa Marinette e inizia “Allora, dimmi. Cosa c’è tra voi due?”, ricevendo uno sguardo interrogativo dall’amica “Tra noi due chi?”

“Tu e Splendore!” ribatte, come se fosse una cosa ovvia “Anche stamattina sei arrivata all’ultimo secondo, ma quello che è strano è che Adrien è arrivato insieme a te! E non era mai successo! E poi vedo gli sguardi che vi scambiate ogni tanto… c’è qualcosa che non mi hai detto?”. chiede, facendole l’occhiolino.
Marinette, le cui guance avevano raggiunto una nuova sfumatura di rosso mentre ripensa al bacio che lei ed Adrien si sono dati quella stessa mattina di nascosto, distoglie lo sguardo da Alya.
Un istante dopo guarda di nuovo l’amica “Alya, se non ti conoscessi così bene e non conoscessi la tua proverbiale curiosità, direi che sei gelosa!” risponde con una smorfia, poi sospira “comunque n-non c’è niente tra me e Adrien… Vorrei tanto ma… “ la ragazza distoglie ancora gli occhi azzurri, guardandosi le mani “beh lo sai. Lui mi piace ma sono sempre allo stesso punto.”

Alya alza la voce “Oh, insomma, non sono scema! Non prendermi in giro, Marinette… anzi, non prendere in giro te stessa” l’altra le dà un'occhiataccia “Abbassa la voce!” la rimprovera Marinette, notando qualche sguardo girarsi verso il loro tavolino.

Alya obbedisce, le si avvicina e continua a voce più bassa “C’ero anche io, lo so che cosa hai detto a Chat Noir, quando era stato colpito dall’Akumizzata. E cosa ha detto lui quando TU sei stata colpita dalla falena gigante. Ti tenevo in braccio e ho avuto così paura…  non me la scorderò facilmente, quella frase”.

 

Marinette sussulta, gli occhi sbarrati “I-io… eh… no, è che noi s-siamo… insomma..” fa una pausa, cercando le parole, poi prende le mani di Alya tra le sue “S-senti, Alya. Tu sei la mia migliore amica, lo sai. E non ci sono mai stati segreti tra di noi… “ l’altra la interrompe “Non proprio, ragazza!” lei sospira “D’accordo,  superpoteri a parte... Però ci sono delle cose che non… non posso dirti. E come per quella cosa, ho dei buoni motivi...” la ragazza inghiotte a vuoto, sentendo un nodo alla gola mentre pensa a Chat Blanc “...per non farlo. Non sai quanto mi costi, davvero.” 

 

Alya la guarda fissa, notando il suo disagio, poi dopo una lunga pausa “Credo che se questi motivi riguardano…” indica il ciondolo del Miraculous della Volpe “forse dovresti parlarne”.

Marinette sospira di nuovo, pensando - odio dover mentire perfino alla mia migliore amica, ma è meglio così - poi si asciuga rapidamente una lacrima col dorso della mano, infine dice, poco più di un sussurro  “Lo so, Alya. Ma io non… non posso parlartene adesso. Davvero. Non avercela con me.” 

Alya osserva di nuovo a lungo la sua amica “d’accordo Mari, scusa. Sono un’impicciona.”, conclude, abbracciandola “Ma sono certa che tu non me la racconti giusta...”



 

“Terra a Marinette! Terra a Marinette! Rispondi, Marinette!” la voce di Alya, che si tappa il naso simulando una radio trasmittente, riporta la ragazza alla realtà “A che stavi pensando?” chiede poi, parlando normalmente.

Marinette si riscuote “Ah, niente, Alya, niente di importante.. Alle … alle lezioni del pomeriggio.” risponde lei, scrollando le spalle e prendendo il sandwich dal piatto che Nino le aveva portato. 

Tra un boccone e l’altro, Alya chiede all’amica “Sicura che non pensavi a Luka?” alzando un sopracciglio con  un mezzo sorriso

“No, no, Alya… è un bel ragazzo, ha un cuore d’oro, lo sappiamo entrambe, ma non mi interessa in quel senso” risponde Marinette, prendendo un sorso di succo d’arancia, “siamo solo due amici che non si vedono da un po’, e poi c’è anche Juleka.”

“Ah, accidenti! Salutala tanto da parte mia! Non la vedo letteralmente da mesi! Cavolo, mi dispiace di non poter venire di nuovo” sbotta la rossa “domani devo accompagnare le piccole pesti al compleanno di un’amichetta e non ce la farei mai per quell’ora!”.

“Non ti preoccupare, li saluterò entrambi da parte tua. So che lei e Rose sono di nuovo nella stessa classe, come noi quattro, magari ci sarà anche lei” aggiunge Marinette, con un sospiro “Sarebbe bello trovarci tutti e fare una bella rimpatriata di compagni di classe, prima o poi”
Alya e Nino annuiscono “Già, sarebbe proprio ganzo” commenta lui, poi Alya guarda l’ora sul cellulare e poi commenta “Sarà anche il caso di fare in fretta, mancano solo 10 minuti: rischiamo di essere in ritardo per la prima ora del pomeriggio”.
 


Nota dell'Autore

Ed eccoci al secondo capitolo di questa fanfic. Purtroppo l'ispirazione latita,  quindi sono molto più lento di quanto speravo..
Sto scrivendo, comunque. Lasciatemi qualche commento che fanno sempre piacere :D

A presto
   
 
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