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Autore: lmpaoli94    11/02/2021    0 recensioni
Freddie Mercury si era allontanato dalla band a tempo indeterminato rinchiudendosi in uno dei prestigiosi castelli della Danimarca: il castello di Kronborg.
In quell’edificio pieno di lusso e di meraviglie di ogni tipo, Freddie cercava di pensare a come sarebbe stata la sua vita lontana dai riflettori e solo una persona poteva stargli vicino in ogni momento: sua moglie Mary.
Ma la donna nascondeva un mucchio di segreti oscuri, tramando nell’ombra contro di lui e contro la sua felicità.
Che cosa farà quando Freddie verrà a scoprire dei suoi continui tradimenti e dello sperperamento dei suoi milioni e milioni di dollari guadagnati nel corso della sua carriera insieme alla band?
Freddie riuscirà a ripagare il torto subito confessandogli il più grande problema dell’uomo?
Genere: Drammatico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Freddie Mercury, Mary Austin
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Nei giorni che seguirono nel castello di Kronborg, Freddie non incontrò mai sua moglie aggirarsi negli stessi corridoi in cui il giovane cantante era abituato a percorrere.
< Susan, sai dove si trova mia moglie? > domandò Freddie alla cameriera.
< Purtroppo no. Non la vedo da ieri. >
< Tu almeno ieri l’hai vista… Ma io non la vedo da quasi tre giorni. Non dormiamo più nemmeno insieme. >
< Questo non lo sapevo, Signore. >
Ma Freddie non era convinto delle parole della donna.
Sapeva che gli stava nascondendo qualcosa, ma non voleva insistere ulteriormente.
< Se sai qualcosa di lei, ti pregherei di dirmelo. Ho un assoluto bisogno di parlarle. >
Ma appena Freddie si allontanò, la voce della cameriera sulla verità di Mary risuonarono nelle sue orecchie.
< Sta preparando la valigia > spiegò la donna < La Signora però mi ha detto di tenere il massimo riservo. Quindi la prego, lei non sa niente. >
< Perché si sta comportando come una bambina capricciosa? >
< Perché ha capito che qui è di troppo, Signore. >
< Questa è casa sua quanto casa mia > protestò Freddie < Deve solo capire che deve stare al suo posto. Tutto qui. >
< Forse allora è per questo che ha deciso di andarsene. Lei vuole di più e qui si sente oppressa. >
< Mica gli avrete mancato di rispetto alcuni di voi della servitù? >
< Assolutamente no > rispose frettolosamente Susan.
< Susan, smettila di mentirmi. Il tuo sguardo dice tutt’altro. >
< Bè, ecco… Diciamo che io e lei abbiamo avuto molte discussioni sulla cucina e sull’arredamento. >
< Che genere di discussioni? >
< Cose senza senso… Però a pensarci bene mi dispiace di avergli risposto male. >
< Tu non ti dovevi permettere > la rimproverò Eddie < Anche se talvolta è molto irascibile, lei rimarrà per sempre mia moglie e di conseguenza dovrete portargli tutti il rispetto necessario se non volete che le conseguenze diventino nefaste. >
< Si, Signore. Le prometto che non succederà più. >
< Ora per favore conducimi da lei. Devo parlarci in privato. >
< Sì. Venga con me. >
Arrivando dritto nella sua stanza mentre contemplava tutti i quadri antichi e gli arazzi sparsi in tutto il castello, Freddie pensò intensamente a come rivolgersi a sua moglie.
“Gli devo chiedere scusa? Oppure devo ascoltare cosa ha da dirmi?”
< Siamo riusciti a raggiungerla in tempo > fece Susan vedendo Mary con la valigia in mano.
< Susan, che cosa significa questa storia? Ti avevo detto che mio marito non doveva scoprire niente >
< Ha insistito, mia Signora. >
< E tu non dovevi desistere! >
< Se te la devi prendere con qualcuno, fallo solo con me > la difese Freddie < Susan, puoi tornare alle tue mansioni. >
< Con permesso. >
Una volta rimasti da soli, Freddie scrutò lo sguardo triste e rabbioso di sua moglie.
< Perché mi guardi in quel modo? > domandò la donna.
< Perché? Come ti dovrei guardare? >
< Non con quegli occhi pieni di odio misto a rammarico. >
< Perché pensi che io ti stia odiando? >
< Non fai altro che trattarmi male da quando sono qui… E io sono stufa delle tue angherie. >
< Non mi rivolgi più la parola da più di tre giorni. Come mi dovrei sentire, secondo te? >
< Perché io?! Non fai altri che infuriarti e prendertela con me per qualsiasi cosa! Ma adesso basta. Ho deciso di partire e non cambierò idea > fece la donna alzando i toni.
< Con quali soldi speri di vivere? >
< Come scusa? >
< Tu dipendi da me, Mary > replicò Freddie con tono duro e maligno < Senza di me tu non sei nessuno. Saresti solo una donna povera… E tu non vuoi tornare ad essere quella di un tempo, vero? >
Sentendo quelle parole piene di odio nei suoi confronti, Mary scaraventò le valigie per terra per sfogare la sua rabbia contro suo marito.
< Ho vissuto senza i tuoi milioni per molti anni della mia vita > replicò la donna con disprezzo < I tuoi soldi mi fanno schifo. Se vuoi, riprendeteli pure anche adesso. Vivrò benissimo senza. >
< Ho i miei dubbi… Ed io che pensavo di chiederti scusa. Ma nel vedere la tua supremazia e nel difenderti con le unghie e con i denti, mi hai fatto cambiare subito idea. >
< Tu sei completamente pazzo > rispose Mary allibita < Hai fatto tutto da solo. Mi offendi gratuitamente mentre io non ho fatto praticamente niente. Non posso continuare a vivere così. Ed è ora che tu te ne renda conto. Addio. >
Nell’allontanarsi, Freddie continuò ad inveire contro di lei.
< Hai deciso di lasciarmi?! Brava! Vai pure! Non ho bisogno di te! Non ho mai avuto bisogno di nessuno! Io sono Freddie Mercury e sono il cantante più famoso del mondo! Nessuno è paragonabile a me! >
< Sei solo un cantante di passaggio. Anche tu passerai di moda e tutti ti dimenticheranno! >
< Ma vai vai… Fuori dal mio castello! >
< Questo è il mio castello > gridò l’uomo.
< Allora sono io che me ne andrò. >
Ma l’uomo, che in fondo non voleva che sua moglie se ne andasse, si rinchiuse nella torre distruggendo qualsiasi cosa mentre la sua ormai ex compagna se ne stava andando.
“Hai deciso di essere contro di me? Molto bene. Ma questa decisione ti costerà molto cara.”
Fissandolo dalla finestra, Mary sentì il suo cuore fermarsi come per un istante.
“Freddie, io non potrò dimenticarti. Ma il tuo egoismo è pari solo alla tua arroganza… Se hai deciso di farmi soffrire, fai pure. Ma la nostra guerra è appena iniziata” pensò la donna prima di ritrovarsi fuori dall’area del castello.
   
 
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