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Autore: amrty    15/02/2021    0 recensioni
Settimo anno di Hogwarts per Harry Potter e i suoi amici. Molte cose sono cambiate. Molte altre cambieranno.
Un Grifondoro e una Serpe che si incontrano e scontrano, perchè per odio o per amore, sono sempre stati legati tra loro.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Il trio protagonista, Luna Lovegood | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Harry non ne poteva più.
Ovunque andasse o c’erano persone che lo guardavano adorandolo o trovava qualche alunno più grande di qualche casata che se la prendeva con dei ragazzini Serpeverde senza colpe. Così qual giorno a pranzo non riuscì più a stare zitto. Qualche Corvonero aveva stregato il cibo dei Serpeverde affinché aggredisse chiunque cercasse di mangiarlo.

“la smettete ?!? Sono stufo, sono praticamente morto per voi e questo è quello che riusciamo a costruire insieme? Le stesse persone che state attaccando sono vostre sorelle e vostri fratelli. Non ricordate cosa ha detto Silente? O cosa ci ha detto ma McGranitt? Ora è il nostro momento, dimostriamo a tutti che Voldemort è morto e che noi, insieme, possiamo costruire davvero un mondo migliore”
Tutti lo guardano ammutoliti.
Infine un applauso.
Malfoy.
“Grazie Potter, non ci serve il tuo salvataggio. Non ci servono le tue belle parole. Tornate tra i tuoi amici e lascia agli altri le cose da grandi su”
Che voglia di prenderlo a pugni. Di pestarlo a sangue. Lì davanti a tutti. E chissene delle belle parole appena pronunciate. Ma si rende conto che è proprio quello che vuole Malfoy. Per cui per tutta risposta gli sorride e se ne va. Gongolando alla vista della faccia sbalordita che fa l’altro al suo sorriso. Uno a zero per me Malfoy!

Quello che non si aspettava fosse che qualcuno invece fosse stato molto attento alle sue parole. Molto.
Fu una vera sorpresa quindi se una sera, mentre gironzolava per la scuola (andare a letto non era un’opzione con i suoi incubi) si ritrovò davanti….Zabini.
“Potter, eri sincero l’altro giorno? O erano tutte belle parole che non si tramutano in fatti?”
“Zabini. Non so cosa intendi, ma ero sincero.”
“per cui se ora io ti dicessi che ho bisogno di te e che c’è qualcuno che sta soffrendo molto, tu verrai con me ad aiutare questa persona?”
La piega che stava prendendo la conversazione non gli piaceva per niente. No no no. Che doveva fare? Se si rifiutava palesemente dimostrava che quello che aveva detto erano solo semplici parole. Ma se andava con Zabini chissà in che guaio si sarebbe cacciato….
“spiegami” decise di temporeggiare.
“Non posso Potter, o mi segui e ti fidi o ti giri e dimostri che sei esattamente il Tante-parole-al-vento che pensano in molti che tu sia”

Ma-le-di-zio-ne.
Stupido orgoglio e stupida audacia Grifondoro.
Eccolo lì che segue una delle peggiori serpe del suo anno non sapendo cosa succederà. La cosa lo spaventa e incuriosisce allo stesso tempo.
Alla fine Zabini si ferma davanti ad un’aula in disuso. “Lui…lui non vorrebbe che ti portassi qua, ma non sapevo più che fare. Se la mia ultima risorsa, sperando che le mie intuizioni non siano sbagliate” tutto si aspettava ma non quelle parole e non  pronunciate in un tono così, così…umano. Pieno di emozioni.
Poi Zabini aprì la porta: la stanza doveva esser stata insonorizzata perché appena mise un piede dentro l’aula il silenzio fuori fu sostituito da urla. Angoscianti strazianti urla.
A produrle era…Malfoy.
Malfoy era disteso per terra e tremava, rigido, urlante, sembrava che qualcuno lo stesse torturando.
“Zabini che gli prende?”
“è il marchio Potter, quello stupido marchio! Lo sta uccidendo, gli brucia come se qualcuno avesse dato fuoco alla sua carne”
“ma io pensavo che! Insomma dai Malfoy, lui adorava avere il marchio!”
“Potter tu non sai niente, non hai mai capito niente di lui” rispose Zabini, duro, ma con tristezza.
Harry rimase in silenzio, imbarazzato. “Ma Zabini, perché mi hai portato qui?” chiese infine.

A Zabini sembrava davvero costare molto tutto questo, ma si costrinse comunque a rispondere “l’altro giorno, quando per evitare che Draco mi colpisse lo hai preso per un braccio gli hai per caso toccato il marchio. E in lui il dolore è momentaneamente scomparso…speravo potessi farlo di nuovo”
Silenzio tombale.

“Scusa? Cosa mi stai chiedendo di preciso? E perché non lo tocchi tu il marchio di Malfoy? Per me lui e il suo marchio rappresenta tutto quello che più odio e più disprezzo”
“perché con me non funziona. Ci ho provato Potter, cosa pensi che sia felice di venire a chiedere aiuto a te? Pensi che Draco appena e se tornerà in sé non vorrà uccidermi per questo? Ma funziona solo con te, non so perché, magari per la tua connessione con l’Oscuro Signore”
“Ma cos…?!?” (Connessione con Voldemort? Non lo sanno che quella parte è morta?)
“Potter! TI va di provarci o ti stai semplicemente divertendo a vedere Draco ridotto così?”
In effetti non era un bello spettacolo, per quanto potesse aver odiato il ragazzo in tutti questi anni, di certo non riusciva a sopportare un momento di più quelle urla disumane.
Così, più per far capire a Zabini che si era sbagliato, che lui non poteva certo aiutare Malfoy in alcun modo, afferrò il biondino esattamente all’altezza del marchio.
E Draco smise di urlare. La trasformazione fu immediata. I muscoli si rilassarono, smise di tremare. Dormiva sereno. Harry era sbalordito. Zabini fece un sospiro di sollievo.
Harry però si sentiva in imbarazzo in quella situazione per cui fece per staccarsi dal biondino. Ma appena allontanò la presa di pochi centimetri Draco riprese a lamentarsi.
“Fermo! Non dorme da giorni, sono ore che urla disperato. Dagli almeno un paio di ore di sollievo”
A Harry non rimase che stare lì, seduto fermo tenendo una mano sul marchio di Malfoy per un tempo che gli sembrò un’eternità finche non si addormentò anche lui.

Draco si svegliò.
E registrò subito tre cose. Uno- non aveva dolore. Due-non era in camera sua e Zabini stava dormendo sopra due banchi poco distante da lui. Tre-seduto vicino a lui c’era Harry-Potter-il-cavolo-di-bambino-sopravvissuto che gli teneva una mano sul braccio.
Zabini gliela avrebbe pagata. L’amico gli aveva spiegato che secondo lui il legame che legava Potter e l’Oscuro Signore poteva aiutarlo ad alleviare il dolore, ma Draco era stato chiaro: non voleva chiedere aiuto a nessuno, manco per idea a Potter!
Ma doveva ammettere a se stesso che non stava così bene da … non se lo ricordava manco più.
Sentì vicino a lui Harry muoversi e fece finta di dormire.

Harry si svegliò e registrò tre cose: uno-non era nella sua stanza. Due-teneva una mano sul braccio di Malfoy. Tre-non aveva avuto incubi quella notte.
Si alzò e se ne andò di-corsa!
  
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