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Autore: Manto    22/02/2021    1 recensioni
♦ Raccolta ideata per il BSD Writober 2020 (ci ho provato, la porto avanti comunque!)
♦ Possibili riferimenti a Dead Apple e alle light novel
Trentuno prompt per trentuno o più personaggi, relazioni e sogni diversi. Alte dosi di angst, fluff e hurt/comfort, a seconda dell'umore dell'autrice.
Essendo questa in pari con le uscite online del manga, alcune vicende/personaggi citati saranno spoiler per gli anime only.
Genere: Fluff, Hurt/Comfort, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Akiko Yosano, Altri, Osamu Dazai, Ranpo Edogawa
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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16# — Proiettile

 

Personaggi: Sakunosuke Oda, Soseki Natsume
Canzoni: Run Boy Run ~ Woodkid
Numero parole: 591

 

Domani è un altro giorno
E tu non dovrai nasconderti
Sarai un uomo, ragazzo!
Domani è un altro giorno
E quando la notte svanirà
Sarai un uomo, ragazzo!

Molti credono che tu non abbia un’anima; e tutte le volte che hai fissato il tuo stesso riflesso emergere da sangue innocente — un fantasma senza voce, un’ombra informe che si mette in fila con le altre —, se n’è convinto anche il cuore.
Tanti dicono che non ti puoi più salvare, dannato come sei; eppure, ora è evidente che qualcuno crede diversamente e con calme parole ti ha mostrato una realtà opposta.
Nessuno, in questa sera che sta divenendo notte, può vederti mentre cammini su una spiaggia inumidita dall’acquazzone appena cessato: sei solo ad affrontare il turbamento, a sentire un dolore che non avresti mai immaginato di poter provare.
Essere pronti a tutto non vuol dire sapere che cosa ci attende, né che un giorno il proprio mondo vada in frantumi — di certo, non attraverso la gentilezza.
Come ci si sente a trovarsi dalla parte di chi il proiettile lo riceve, vittima di un colpo e un bacio ben diverso da quello del metallo, più veloce e devastante?
Cosa provi ora che il mormorio dell’oceano è flebile, allontanato dalle parole di un uomo per nulla diverso dagli altri — o così hai creduto? Nessuna implorazione ti ha mai fatto cambiare idea davanti agli ordini, non un’esitazione ti ha mai attraversato la mente: le macchine agiscono e basta, non si creano strani perché, non si fermano davanti al respiro di una vita… ma tu, caro ragazzo, non sei più ciò che eri.
Che si dica pure che non possiedi un’anima: chi non ti vede mentre tremi non può immaginare che ora la pistola è divenuta pesante e ti lacera il fianco, non può comprenderti mentre vacilli al pensiero di prendere una penna in mano e aprirti una strada diversa, che conduca via, lontano da qui. Di certo, dici e ripeti a te stesso, si è trattato solamente di un sogno: reale e profondo, disturbante, ma che rimane lontano dal vero. No, non può essere reale, tu sei nato per uccidere…
… Non per sentirti fragile come cristallo, non per tutto questo.
«Stai bene, ragazzo? Respira forte.»
Lo sguardo dell’uomo, lo stesso che ti ha parlato qualche ora prima, non ti lascia andare un istante e penetra sempre più in profondità nella carne, ignorando ossa e muscoli, dritto a un cuore che non riconosce più nulla di ciò che riceve e dà.
Anche questo non è reale, forse, ma per la prima volta da anni senti il bisogno di urlare tanto da ferire i polmoni e, forse, impazzire; le onde tacciono, si sciolgono lontano.
Eppure, sei appena divenuto consapevole che non si può fuggire sempre, che a volte accettare, maturare, evolversi è quello che più si vuole: dentro di te, in realtà, cosa stride di più? Il turbamento di ora, o i fantasmi dell’allora? Qual è la voce che fa più male, la nota fuori coro, che non ti appartiene?
Quale scelta ti renderebbe più felice?
La verità difficilmente giunge senza prezzo, né con una moneta di bassa lega.
Riposa, ragazzo, stenditi sulla spiaggia e lascia che la notte passi indisturbata: al mattino, ci sarà una storia ad aspettarti e un capitolo da scrivere — tocca a te, ora.
Lascia crescere le sensazioni che sai di non poter estirpare, prendile per mano e conducile ovunque tu voglia: sei nato sotto l’occhio di queste stelle, e nella corsa della tua nuova vita, un giorno ne scoprirai il motivo.

 

 

 

 

ANGOLO DI MANTO

Salve **
Finalmente posso ritornare ad aggiornare la challenge, e quale miglior occasione per ripartire, se non iniziando (assai timidamente e timorosamente) proprio dal mio adorato Oda? ♥ Su questa shot non so bene cosa dire, perché ho sempre trovato i momenti tra Oda e Natsume talmente profondi che mi ci sono avvicinata in punta di piedi, nonostante la grande voglia di parlarne.
Non ho mai pensato di farla lunghissima, bensì di trattare l’inizio di una lunga notte colma di pensieri e considerazioni, completamente diverse tra loro ma comunque devastanti; e per il resto, di lasciare al canon quanto già detto dagli autori dell’opera, di certo più capaci di me.
Verrà il giorno dove tratterò di Oda senza provare un’enorme paura di rovinare il suo personaggio? Può darsi *fugge via*.
Un abbraccio,

Manto

   
 
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