In silenzio, sul suo trono, osservava l’impercettibile movimento eseguito dalle nuvole in attesa che si oscurassero, tuonare e scatenare il loro odio sulla città. Quel medesimo odio che un vecchio dragonide di Erdath, esiliato per la sua smania di potere, provava per i suoi simili e che anch’egli restava con i suoi occhi rossi fissi sul firmamento sorridendo diabolicamente.
‘’Un nuovo dragonide ad Erdath? Questa è una deliziosa sorpresa.’’