La risata di Ace riecheggiò per tutto il piccolo salotto del Dormitorio di Heartslabyul.
-Davvero? Ma dai, non è possibile!
Il suo interlocutore proseguì a parlare, insistendo su quanto avesse detto. Mentre continuava a ridacchiare, immaginandosi il compagno fluttuante come un fantasma, il ragazzo con il cuore all’altezza dell’occhio prese il proprio cellulare e digitò velocemente qualcosa.
Dall’altra parte della grande stanza, malamente appoggiato di traverso sopra un tavolino, un ragazzo con i capelli neri sobbalzò e recuperò in fretta qualcosa dalla giacca.
La fortuna volle che nessuno degli altri studenti prestasse molta attenzione a Deuce né a quello che faceva con il cellulare, presi a chiacchierare tra di loro per quei pochi minuti in cui il Capo Dormitorio era impegnato altrove.
“Smettila di fissarmi”.