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Autore: __Dreamer97    06/03/2021    3 recensioni
(FANFICTON INTERATTIVA, ISCRIZIONI CHIUSE)
Da ormai molti anni, la società magica londinese, unica rimasta in un mondo ormai distrutto, ha deciso di dividere la popolazione in quattro grandi gruppi, chiamati Fazioni, ognuna specificata in un'attività: i Grifondoro, per la difesa della città; i Tassorosso, per il sostentamento della popolazione; i Corvonero, per l'elettricità; i Serpeverde, per le risorse idriche. Per anni, la società ha goduto di un periodo di pace, ma quanto durerà ancora? Qualcosa si muove nell'ombra, desideroso di arrivare alle fondamenta dii questa civiltà. Nel mentre, il Giorno della Scelta si avvicina e nuovi maghi e streghe entreranno a far parte definitivamente nelle Fazioni, ormai sempre più ostili verso le altre. E tu, che Fazione scegli?
Genere: Angst, Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
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CAPITOLO 0.2

 collage

 

 23 Giugno, Fortezza Rossa, Fazione dei Grifondoro

 

 

            L’improvviso soffio di vento che lo colpì come uno schiaffo in pieno viso costrinse Aidan ad aprire li occhi, realizzando finalmente che sì, non stava facendo un sogno: era veramente tornato a casa. Cercò di trattenere il sorriso che cercava di spuntargli sulle labbra e, insieme agli altri ragazzi, cominciò ad avviarsi verso la Fortezza. Si voltò un’ultima volta verso il treno, rosso e arancio come i colori della sua Fazioni, che li aveva portati lì, consapevole che non l’avrebbe più rivisto per il resto della sua vita.

-Aidan, manca tanto? – una piccola vocina lo distolse dai suoi pensieri e si voltò verso la sua sinistra, dove una bambina, dai corti boccoli ramati e grandi occhi azzurri, lo osservava con curiosità. Lui le sorrise e, con la mano libera dal baule che si portava dietro, le accarezzò la testa.

-No Tammy, siamo quasi arrivati. – le comunicò lui e la ragazzina sorrise. Lui e Tamara avevano sei anni di differenza, lui al settimo anno e lei al primo, ma per alcuni non sembravano nemmeno fratelli: lui aveva corti capelli castani e occhi verdi, mentre lei capelli ramati e occhi azzurri. Tuttavia, si capiva che erano fratelli dallo stesso naso dritto e dalla stessa intensità del loro sguardo, deciso e determinato come dei veri Grifondoro.

- Grifondoro, da questa parte! – la voce di Titus Dallas, Capofazione di trentasette anni, risuonò potente come un fulmine, convincendo ai ragazzi di muovere le gambe per non essere lasciati indietro. Aidan strinse la mano della sorella e affrettò il passo, non volendo far arrabbiare il Capofazione più del dovuto. Finalmente, dopo altri cinque minuti, i ragazzi raggiunsero la Fortezza, dove Titus li lasciò liberi di tornare nelle proprie unità familiari. Aidan, sempre tenendo per mano Tamara, si avviò per il grande salone principale della Fortezza, prendendo le scale per raggiungere la Torre Ovest, dove si trovava la sua unità. Raggiunta la sua unità abitativa, la 305E, venne subito accolto dal profumo di casa. Sua sorella prese a correre per andare a salutare sua madre, lasciando così indietro il fratello. Quello sospirò, richiudendosi la porta alle spalle e, nel mentre, pensava al Giorno della Scelta: doveva fare la cosa giusta.

 

 

 

 

 

Biblioteca, Fazione dei Corvonero

 

 

            Kaia girovagava all’interno della Biblioteca, sistemando i libri che trovava in giro sui tavoli e riprendendo i ragazzi che facevano baccano, disturbando così gli altri. Da quando ne era divenuta la responsabile, aveva finalmente capito Miss Adler, la precedente proprietaria, quando le diceva che le sarebbero venuti i capelli bianchi entro i trent’anni. Superò velocemente il Reparto Antico, riguardante tutte le discipline del mondo prima delle Fazioni, e si avviò verso l’uscita quando, su uno dei tavoli messi a disposizione dal luogo, riconobbe subito un volto familiare. La ragazza attese qualche minuto ma, visto che l’altra sembrava non essersi accorta della sua presenza, decise di andarle incontro: Catalina, con una matita nella mano sinistra e la destra a sorreggerle la testa, era circondata da enormi volumi, molto vecchi a giudicare dall’aspetto, mentre prendeva appunto su un piccolo pezzo di pergamena ingiallita.

-Non pensavo di trovarti già qui. Sei tornata da quanto, tre ore? Non dovresti essere con la tua famiglia? – domandò Kaia e Catalina sorrise, avendo subito riconosciuto la sua amica.

- Dovrei, ma mamma era impegnata in laboratorio per non so quale progetto, papà aveva voglia di stare un attimo da solo – sai, dopo un anno circondato da studenti lo capisco, - mentre i gemelli saranno in giro da qualche parte a combinare guai come sempre. – rispose prontamente la castana e Kaia scosse la testa: sapeva che la famiglia Ramirez fosse alquanto “particolare”, a partire da Josè Ramirez, insegnante di Incantesimi presso Hogwarts, passando per Maria, la madre che come lavoro era un medico legale e arrivando ai due membri più piccoli Maya e Paco che, a soli undici anni, erano più scaltri di molti suoi coetanei. Non era un mistero, dunque, che anche Catalina fosse una ragazza fuori dalle righe. Sospirando, la Responsabile le si sedette di fronte, mentre la ragazza chiudeva il volume davanti a sé.

- E’ davvero un peccato dover lasciare tutti questi libri nelle mani di altri… Ma tanto ci sarai tu a proteggerli, no? – fece Catalina stiracchiandosi e Kaia la guardò con tenerezza.

- Quindi hai già deciso? – le chiese e la castana annuì.

- Sì. Mi troverò bene anche lì, lo so già. – rispose. Tra le due cadde un leggero silenzio, che venne poi interrotto dalla più piccola che si alzava, strisciando la sedia e ottenendo occhiatacce sia dalla responsabile che dalle altre persone.

- Penso che adesso me ne andrò a fare un giro per i Recinti*, hai voglia di venire con me? – domandò e, notando lo sguardo di Kaia, alzò le mani al cielo.

- Sì lo so, devi controllare. Ci vediamo in giro! - esclamò e, salutandola un’ultima volta, si diresse verso l’uscita, ringraziando mentalmente quel posto che, per anni, era stato come una casa e che, tra qualche giorno, non lo sarebbe più stato.

 

 

 

 

 

Terzo Piano, Centrale, Fazione dei Serpeverde

 

 

            -Muovetevi signorine, non possiamo stare qui tutto il giorno! – urlò Armin ai suoi sottoposti, mentre quelli sbuffavano per gli ordini appena ricevuti. Da anni, ovvero da quando aveva ottenuto il ruolo di responsabile, Armin si divertiva a tormentare gli operai della sua squadra sapendo che, essendo il capo, non avrebbero potuto fargli niente. Tuttavia, sapeva che quegli uomini, più grandi e più piccoli di lui, non gli avrebbero fatto niente anche se ne avessero avuto l’occasione, perché loro lo rispettavano e sapevano che non era mai serio con gli insulti e quant’altro.

L’improvviso suono della sirena avvertì Armin della fine del loro turno. Si asciugò il sudore dalla fronte, mentre diceva ai suoi uomini di andare a darsi una rinfrescata e di tornare ai piani alti.

-Signor Armin! Signor Armin! – il moro si voltò subito verso quella voce, che sapeva già appartenere a Ethan Thompson, un suo sottoposto entrato nei Serpeverde durante l’ultima selezione. Lo scricciolo, come lo aveva soprannominato lui per via della statura minuta, aveva superato tutte le prove, sorprendendo Armin che l’aveva poi voluto nella sua squadra.

- Dimmi Scricciolo. E ti ho già detto di chiamarmi semplicemente Armin. – fece lui mentre si levava i guanti da lavoro.

- Una ragazza ti sta aspettando qui fuori. – gli comunicò il ragazzo e il Capofazione, dopo qualche secondo, scosse la testa, avendo già capito di chi stesse parlando il ragazzo. Lo ringraziò e si incamminò verso gli ascensori dove, era sicuro come la morte, avrebbe trovato Aileen. Infatti, come volevasi dimostrare, la rossa lo stava attendendo alle porte degli ascensori, stretta nella sua tenuta verde smeraldo che le risaltava ancora di più i capelli rosso fuoco.

- Pensavo non venissi a trovarmi. – fece il ragazzo mentre quella gli correva incontro per abbracciarlo.

- Cosa ti aspettavi? Sei appena diventato Capofazione, dovevo per forza venire a congratularmi di persona! – esclamò lei ridendo. I due entrarono nell’ascensore, cliccando per il Primo Piano, dove si trovavano le camerate. Armin si appoggiò alla parete e sospirò, sentendo i muscoli iniziare a dolere.

- Senti ansia per il Giorno della Scelta? – le chiese lui, girandosi per osservarla attentamente e la ragazza fece spallucce.

- Dipende. A momenti sono euforica, mentre volte vorrei che fosse il più tardi possibile. A te com’era andata? – fece lei e lui rise.

- Come ti ho già detto. Sapevo cosa scegliere e l’ho fatto, fine. – rispose e la rossa sbuffò.

- Non mi dirai mai se sei di qui o se hai cambiato, vero? – sbottò e lui rise ancora di più.

- Mai, lo scoprirai da sola. Comunque sia, non devi guardare cosa hanno scelto gli altri, ma devi fare quello che vuoi tu. Che sia seguendo il cuore o seguendo la ragione, la scelta è solo tua. – continuò Armin, mentre le porte dell’ascensore si aprivano sul Primo Piano. Si incamminò, lasciando dietro la ragazza, che sospirò affranta.

- Lo spero tanto. –

 

 

 

 

 

ANGOLO AUTRICE

Buonsalve gente! Sono qua con un secondo prologo, per tenervi compagni fino alla selezione. Inoltre, a chiunque volesse unirsi, le iscrizioni sono aperte fino al 20 Marzo. Alcune note che volevo precisare:

-ho messo una data nel primo paragrafo. In questo universo, Hogwarts finisce il 23 marzo e il 26 avviene il Giorno della Scelta. I Cadetti affrontano delle prove nei mesi di luglio, agosto e settembre fino al 22 settembre, quando poi avviene la Cerimonia che li fa diventare membri effettivi della società;

-il treno è il mezzo di trasporto delle Fazioni. Tutto l’impianto viene gestito dai Corvonero e servono principalmente per portare i ragazzi ad Hogwarts oppure per trasportare i cittadini al Congresso (i treni hanno i colori delle Fazioni e sono quattro), mentre all’interno della Fazione vengono usati dei vagoncini, sempre con i colori e con i simboli delle Fazioni.

 

 

 

Detto questo vi saluto e ci vediamo alla selezione! Bacioni,

__Dreamer97

   
 
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