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Autore: Oh_my_Darvill    08/03/2021    1 recensioni
[Deception]
Sono Cameron Black, ho un gemello Jonathan e siamo due illusionisti; mio fratello è stato colpevolizzato dalla donna misteriosa per un omicidio da lui non commesso e da allora collaboro con FBI per scagionarlo e provare la sua innocenza.
L'unico problema? Lui in questo momento è libero con la vera colpevole e io sono in prigione al posto suo, quindi devo assolutamente trovare modo di far capire la mia vera identità e fermare i piani dell' astuta donna misteriosa.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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KAY'S POV
"Cameron! Che cos'è successo?" Mi sentivo frastornata con un mal di testa pazzesco.
"Mah niente di particolare, solo che D.M. ci ha trovati, mi ha chiesto di farmi da parte nella ricerca del tesoro e ho acconsentito. Tuttavia mi ha colpito con qualcosa, quindi non mi stupirei affatto se domani mi verrà un bel bernoccolo; con te sono stati un poco più gentili dato che ti hanno sedata...e...ora ci troviamo qui!" mi rispose.
"Che mi dici dei tuoi vestiti? Te li ha mangiati il cane?" ridacchiai.
"Beh... su questo avrei qualcosa da ridire. Ma, mi limito ad affermare che, la nostra cara amica Misteriosa è un pochetto pervertita e non riesco ad immaginare che farà mai al mio Johnny. Poi un'altra cosa...cioè...se la situazione fosse stata un tantino differente... beh sai...non sarebbe stato brutto poter approfittare della situazione...ma..." farfugliò imbarazzato.
"Che stai insinuando Cameron?" ma solo in quel momento capì: io ero nelle stesse condizioni di lui, "Cameron, non è opera tua spero!"
Avevo una gran voglia di alzarmi per poterlo schiaffeggiare.
"Mi dispiace deluderti, purtroppo non è così! Comunque sono riuscito ad aprire il lucchetto della porta del container. Usciamo?" Mi invitò tendendomi una mano.
"Oh no! Non ci penso proprio. Trovami prima qualcosa che possa mettere."
"Penso sarà difficile. Affacciati un po'." disse aprendo la porta e facendomi notare dove quelle persone poco di buono ci avevano portato, "Siamo dispersi nella vecchia zona industriale. Se esco fuori nudo e qualcuno mi vedrà è probabile che chiamino le forze dell'ordine e mi mettano al fresco."
"Ma qualcuno dovrà pur farlo e di certo non sarò io!" esclamai tenendo strette le coperte.
"Quindi la vittima sacrificabile sarà il magnifico mago Cameron Black."
"Cam pensala così: potrai fare contente tutte le ragazze che ti incroceranno non credi?"
"Certo, sempre che ci siano belle ragazze in giro in questo luogo grigio e triste!" mugugnò a bassa voce prima di uscire sperando di non essere sentito.
Una decina di minuti dopo tornò con in mano qualcosa che con tanta fantasia potevano essere chiamati abiti, ma in mancanza d'altro mi accontentai.
"Grazie mille, ma ora esci!" Gli ordinai.
"Su cosa vuoi che sia Kay, non immagini quante donne avrò visto..."
"E non voglio certo saperlo. Ora esci se non vuoi che ti sbatta... in cella!" Lo interruppi.
"Ok, ok capo!" mi rispose alzando le mani in aria con rassegnazione prima di aprire la porta ed uscire per darmi la possibilità di vestirmi.
"Sembriamo due barboni, dove hai trovato questi stracci?" Dissi schifata quando lo raggiunsi.
"Erano dentro un bidone della spazzatura." mi fece sapere e non riuscì a non storcere il naso disgustata, "Forza Kay andiamo dalla squadra magica, magari potranno aiutarci a capire qualcosa. Facciamo l'autostop? Prendiamo un taxi?"
"Meglio andare a piedi nessuno ci calcolerebbe!"
"Starai scherzando spero?" disse con voce già affaticata.
"Mamma guarda: due senzatetto, cosa dici? Devo dare a loro qualche monetina?" disse una bimba poco distante da noi.
"Forza andiamo non avvicinarti a loro!" rispose a sua volta spingendo via la piccola.
Guardai malissimo Cameron, quello era il colmo.
"Ok, ok. Non mi guardare così, lo so che sono adorabile. Però...meglio andare in giro da straccioni piuttosto che nudi non credi?"
"Forza andiamo!" gli suggerì.
Arrivammo in città un sacco trafelati e qualche minuto dopo raggiungemmo i nostri amici che avevano nuovamente sistemato le loro cose nello studi.
La bella notizia è che sarebbero ancora rimasti con l'intento di aiutarci, la brutta è che ci videro in quelle condizioni e mi vergognai molto.
"Ehi carnevale quest'anno è arrivato in anticipo?" sogghignò divertito il piccoletto del gruppo.
"Cameron ma ti sei travestito da spaventapasseri?" Gunter diede manforte a Jordan ed entrambi si diedero il cinque.
"Ancora nei guai voi due? Che cos'è successo questa volta?" ci accolse cordialmente Dina facendoci accomodare sul divano, "Vi devo preparare un bel bagno caldo?"
"Si grazie mille Dina, sei un tesoro!" esclamai sorridendole, sapeva sempre mettere a proprio agio le persone e stranamente la vergogna che provai inizialmente svanì in un lampo.
"Io magari lo farò più tardi. Ora dobbiamo stanare D.M. so di preciso che il suo porto sicuro è più o meno dove ci hanno scaricato. Chi potrebbe mai disturbarla là?" rispose il maghetto meditando un piano per poter trovare finalmente i due fuggitivi e soprattutto suo gemello Jonathan.
"Ehi genietto cosa proponi di bello?"
"Volete l'intervento del FBI?" rispose Jordan.
"Magari, così io potrò essere nuovamente inserita nella squadra." lo spronai.
"Perfetto allora mi metto all'opera." disse Jordan posizionandosi davanti il pc.
"E non intendi spiegarci nulla?"
"No Gunter. Tanto so alla perfezione che non mi capiresti." gli risponse il ragazzo.
"Ehi nanetto mi sottovaluti?" Domandò l'omaccione.
"Non ti sto sottovalutando! Ma ti conosco Gunter e so che ogni volta che inizio a spiegarti ciò che faccio poi tu mi dici sempre che ti annoio e che preferisci sentire altre stupidaggini piuttosto che sentire le mie spiegazioni."
"Comunque, ho una bella proposta da farvi: perché non vi mettete qui su questo comodo divano per riposarvi un attimo? Non credo che Jordan e Gunter abbiano bisogno d'aiuto, quindi rilassatevi e chiudete un po' gli occhi. Da quanto non lo fate?"
"Fare cosa Dina?" domandò con uno sguardo malizioso Cameron.
"Dormire." gli disse la ragazza con le treccine.
"Da abbastanza, ma non abbiamo tempo Dina !" gli fece notare Cameron.
"No, no voi ora mi ascolterete: vi metterete lì senza fiatare! Non vi farò uscire da qui se prima non dormirete un poco. Che poi da riposati sarete più lucidi e sarà più facile continuare con la caccia al tesoro. Dimmi una cosa Cameron: Jonathan lo hai incontrato?" e con gran convinzione ci spinse sul divano.
"No affatto! Ho solo visto la nostra psicopatica preferita."
"Chissà come starà il nostro John! Spero almeno che lo tratti bene." Esclamò Dina.
Mi chiesi se la ragazza ancora provasse qualcosa per lui, ed infatti Cameron con alcune domande cercò di far luce sui suoi sentimenti ma non riuscì ad estrapolarle granché.
Qualche minuto dopo gli altri due arrivarono dicendoci che il piano era pronto e che tra non molto Jordan sarebbe andato al distretto.


JORDAN'S POV
Non appena varcai la soglia della sede dell'FBI, sentì il mio cuore accelerare i battiti, come se fossi stato sottosforzo, ma, tutto ciò fu dovuto al fatto di sentirmi elettrizzato nel poter vedere nuovamente Cloe; che sì in effettivamente mi piaceva tanto.
"Jordan, che ci fai qui? Hai bisogno di qualcosa?" mi interrogò la Deackins non appena mi vide.
"Ciao capo! Ehm... beh! È una cosa imbarazzante..." farfugliai, "Mi sono appena accorto che mi manca una cosa molto importante e mi preme ritrovarla. Temo di averla persa qui dentro ieri!"
"Vuoi venire a controllare?" Mi rispose cordialmente.
"Sì magari. Sempre molto gentile!"
A quel punto mi avviai verso le stanze in cui ero stato il giorno prima e finsi di cercare qualcosa.
"No, non ho trovato nulla. Non ho la più pallida idea di dove sia finito."
"Se mi dici cosa stai cercando quando lo troveremo te lo riporteremo Jordan."
"Ho guardato benissimo in ogni angolo della stanza. Non avendolo trovato mi sorge il dubbio che si possa trattare di uno dei soliti scherzi stupidi dei miei bei amici. Ehm! Mi dispiace averle fatto perdere tempo. Meglio se ora torno alla base." Risposi.
"Conosci l'uscita vero?"
"Certo, non c'è bisogno che lei mi accompagni!"
Detto questo il capo mi salutò e tornò nel suo ufficio anche se in volto aveva un'aria sospettosa.
E così mi avviai all'uscita ma mi bloccai davanti la scrivania della nuova arrivata.
"Ciao, hai bisogno di qualcosa?" Mi domandò.
"Ciao! Ehm ho visto che sei in difficoltà con quel codice. Io me la cavo con i computer."
"Ah sì? Bene allora sorprendimi." Mi cedette il suo posto curiosa di poter vedere le mie capacità.
"Perché non provi ad usare Shordan che da quel che so aiuta parecchio..."
"D'accordo anche se la cosa non è del tutto legale."
"Beh...il tuo segreto è al sicuro con me!" dissi.
Mi misi vicino a lei, tanto che le nostre braccia si sfiorarono più volte provocandomi dei brividi di piacere lungo la schiena.
Armeggiammo al computer per un po' finché non ci apparve un video e una mappa di dove esso era stato girato grazie alle videocamere di sorveglianza.
"Visto è stato un attimo decodificare il codice. Batti il cinque!" esclamai.
"Clicchiamo e ci guardiamo il video? In fondo te lo meriti mi hai aiutato." mi propose sorridendomi, quel gesto così insignificante mi fece arrossire.
"Certo che aspettiamo?" la spronai.
E cosi fece, a stento trattenni le risate nel notare la sua faccia meravigliata nel vedere l'illusionista uscire da un container posto nella vecchia zona industriale completamente nudo.
"Questa è la seconda volta che incappo in lui ma non mi immaginavo che il nostro secondo appuntamento sarebbe stato già così focoso." scherzò lei.
"Se ti interessa... potresti venire a fare un salto nella sua tana. Io sono un suo assistente. Ovviamente... lo troverai vestito, me ne accerterò. Ah comunque io sono Jordan piacere di averti conosciuta!"
   
 
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