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Autore: genxha    08/03/2021    0 recensioni
La fanfic che state per leggere è il seguito di "you're mu best friend". Questa (anche in questo caso il titolo viene da una canzone) si svolge circa un anno dopo la sua conclusione, ma dovreste poterla leggere anche indipendentemente dall'altra.
Marinette ed Adrien hanno scoperto le rispettive identità segrete ed i sentimenti che provano l'uno per l'altra. Decidono di formare una coppia ma di tenere questo fatto segreto.
Naturalmente continueranno ad essere Ladybug e Chat Noir e combattere contro Papillon, che non ha ancora rinunciato al suo progetto di prendere i loro Miraculous.
Miraculous: le storie di Ladybug e Chat Noir - Zagtoon, Method Animation, Toei Animation, SAMG Animation, De Agostini Editore, Nelvana, Cartoon Network Studios Tutti i diritti appartengono ai rispettivi proprietari.
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Kagami Tsurugi, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Marinette esce dalla fermata della Metropolitana vicino alla pasticceria e attraversa la strada, percorrendo i pochi metri che la separano da casa.

Mentre attraversa la strada prende dalla tasca il telefono per controllare se ci sono messaggi, ma non ne vede, quindi lo rimette via mentre apre la porta della pasticceria, che avrebbe chiuso da lì a pochi minuti.

Dietro il bancone Sabine la accoglie con un sorriso “Oh ciao tesoro. Com’è andata oggi?” le chiede.

“Ciao mamma, tutto a posto. Avremo il risultato del test domani, ma era più facile di quello che pensavo”

Sabine fa il giro attorno al bancone per andare a chiudere le serrande del negozio e passando vicino a Marinette le chiede “E com’è andata con Luka? come sta?”

La ragazza arrossisce leggermente “Eh… beh bene! È entusiasta di aver lavorato con Jagged e resterà qui fino a fine giugno, ha detto”

“Ah bene, sono contenta per lui” commenta Sabine, chiudendo a chiave la porta del negozio

“Anche io, è un suo sogno che si avvera. E Juleka si è fatta presentare ufficialmente ai genitori di Rose, che l’hanno presa bene! Adesso vado di sopra che devo finire di studiare, se ti serve aiuto per la cena chiamami” dice poi Marinette, avviandosi verso il retrobottega per salire nell’appartamento.

Sabine risponde “Credo di poter fare da sola, grazie tesoro” mentre guarda la figlia uscire, poi sospira e inizia a riordinare il negozio.


Marinette sale in camera, chiude la botola e appende il cappotto all’attaccapanni rosa, mentre Tikki esce dalla sua immancabile borsa “Come ti senti, Marinette?” chiede la Kwami, notando l’espressione un po’ triste della sua portatrice. 

“Ehm… è strano, Tikki” risponde lei, pensierosa mentre si siede sulla chaise longue per togliersi le scarpe “sono… non lo so. Sono un po’ triste per Luka, ho visto che si è quasi messo a piangere… ma mi sento anche meglio, mi sono tolta un peso. Lo so, con tutti i segreti che sono costretta a mantenere, magari quello tra me e Adrien sembra una cosa da poco ma… beh è diverso. Luka è un mio amico.” fa una pausa mentre Tikki le vola vicino al viso, poi prosegue “Stamattina ripensavo a quando Alya mi ha chiesto cosa c’era tra me e Adrien e io ho dovuto mentire e… beh non è stato facile. Ho paura a rendere questa cosa pubblica… ho paura di quello che disse Chat Blanc”.

Tikki allunga una zampina per accarezzare la guancia di Marinette “Ti capisco, ma forse quella… linea temporale non si verificherà più, ci hai pensato? Magari… magari Chat Blanc era stato akumizzato perché tu.. Marinette intendo, l’hai respinto, ma adesso che state insieme…”
Marinette la interrompe “Ma lui ha parlato del nostro amore! Non di un rifiuto, ha detto proprio il nostro amore!” 

“L’unica persona che potrebbe chiarirci le idee è Bunnyx, ma non abbiamo ancora consegnato il Miraculous ad Alix, e lei non ci ha mai detto quando l’abbiamo fatto. Però, Marinette, credo che tu debba parlarne con Adrien”

Marinette sospira “Già, credo che dovrei proprio farlo. Mi aiuterai, Tikki?” 

“Ma certo, non devi nemmeno chiederlo!” risponde pronta la Kwami rossa.

“Credo che lo farò stasera, ora finisco di studiare. E scrivere il diario. E fare un sacco di cose!” commenta alzandosi e andando verso la scrivania.

 

 

Dopo cena Marinette torna in camera, visto che il giro di pattuglia quella sera sarebbe toccato a Volpe Rossa e Papillon era stranamente tranquillo. Le sue Akuma erano diventate meno frequenti ma più difficili da sconfiggere, e spesso Ladybug e Chat Noir dovevano ricorrere all’aiuto degli altri Portatori.

Verso le undici, la ragazza sente dei familiari passi leggeri sul terrazzo e sale sul soppalco per aprire la botola sul soffitto, sopra il letto. Chat Noir si cala a testa in giù nell’apertura e ancora prima di toccare il materasso, si ritrasforma in Adrien, indossando lo stesso pigiama a tema Ladybug della sera precedente.
“Ehi, Gattino” fa Marinette, chiudendo la botola e rabbrividendo nella folata di vento che entra dall’esterno, “lo sai che se capita un Akuma e ti devi ritrasformare all’aperto, stare in pigiama non è la cosa migliore?”

“Davvero, Insettina? Non dirmi che non l’hai mai fatto… Dài, ti ho perfino trascinata al cinema, in pigiama!” ribatte Adrien.
“Uff, io almeno le pantofole le avevo! E poi era estate! Ero uscita di corsa per andare in piscina con Alya e le altre ragazze!”

 

I due si guardano e poi scoppiano a ridere, finendo poi sdraiati sul fianco uno di fronte all’altra. Adrien si avvicina e dà un leggero bacio sulle labbra di Marinette. “Mi chiedevo se smetterai mai di diventare rossa per questo,” sussurra lui.

Marinette sente le guance scaldarsi ancora e risponde “Non.. non credo che succederà mai”

“Ed è meglio così, sei bellissiima,” sussurra lui, dandole un altro bacio.

Marinette si gira sulla schiena “Oggi ho visto Luka,” inizia. “Resterà fino a Giugno e vorremmo organizzare qualcosa coi compagni del Collège.”

Adrien la guarda. “Sarebbe fantastico. E lui come sta?”

Marinette sospira. “Bene. E’ contentissimo di lavorare con Jagged. E gli ho detto di noi due. Si è quasi messo a piangere, mi è dispiaciuto tanto, ma non avevo alternative. Ha detto che è felice per noi.” 

Adrien accarezza il braccio di Marinette “Posso capire come si senta. Dispiace anche a me, ma davvero è meglio così. Kagami quando gliel’ho detto non ha versato una lacrima, ma per un attimo ho temuto che mi volesse decapitare.”

Marinette si volta verso Adrien e annuisce, pensierosa. “Aspetta! Mi ricordo quando gliel’hai detto!” Fa una pausa “Mi ha chiamata e mi ha detto… non mi ricordo le parole precise ma che… che era molto felice per me e che… se ti avessi fatto soffrire sarebbe stato peggio per me e…”

Adrien la interrompe. “Davvero? Luka mi disse la stessa cosa quando….”
Marinette si mette seduta. “Eh? Quando?” sbotta, guardando Adrien con una smorfia

Anche Adrien si alza a sedere e mette una mano sul braccio della ragazza. “Calma, Buginette! E’ stato subito dopo il combattimento con Ficcanaso, tutti i ragazzi mi hanno fatto il terzo grado su cosa avessi detto quando ero stato colpito, e su come facessi a vederti sul tuo balcone. Io non mi ricordavo niente ma li ho sviati, avevo paura che scoprissero che sono Chat Noir. Mentre andavo via Luka mi ha preso da parte e mi ha detto che se ti avessi spezzato il cuore me l’avrebbe fatta pagare.”


La mora arriccia il naso come fa quando riflette. “Ah, beh, ovvio, lui sapeva che io… insomma che ero innamorata di te”.
Adrien si gira verso Marinette. “Lo sapeva…” dice sottovoce, riflettendo - e mi ha pure spinto verso di lei… deve volerle davvero bene, sono quasi geloso - poi continua, sorridendo, “Sai, il fatto che Luka e Kagami ci abbiano minacciati… se andassimo tutti e quattro da qualche parte? Magari diventano amici!”

Marinette ridacchia. “Eh, non sarebbe una cattiva idea, mon Chaton…” allungandosi per dare un bacio sulla punta del naso ad Adrien per poi rimettersi sdraiata, l’espressione improvvisamente seria.

 

Dopo qualche secondo Adrien chiede: “Amore, qualcosa non va?” guardandola con aria preoccupata.

“Hm… forse” risponde lei, a mezza voce “vedi… c’è una cosa di cui dovrei parlarti ma non so…” si interrompe mentre Tikki esce dal suo nascondiglio avvicinandosi. Marinette allunga la mano e la Kwami si posa sul palmo, guardandola e annuendo.

Adrien le guarda e azzarda “C’entra Luka?” mentre cerca di decifrare lo sguardo della ragazza.

Marinette scuote la testa, fa un respiro profondo e inizia a parlare “Ti ricordi il giorno dell’onomastico del tuo quinto nome? Quando Ladybug...“
Adrien annuisce “Il berretto? Certo che me lo ricordo. Non sapevo cosa ci fosse dietro ma quella del fan club non l’avevo mica bevuta...”

Marinette lo ferma con un cenno, riprendendo a parlare. “Ecco… quando l’ho portato nella tua stanza, sono uscita e ho trovato Bunnyx disperata, che mi ha buttata in una delle sue tane, entrandoci subito dopo. Mi ha detto che stava succedendo qualcosa di grave. E.. e mi sono trovata sulla torre di Montparnasse.. O su quello che ne restava. La città era completamente in rovina, allagata, e faceva così freddo...” La ragazza rabbrividisce, cercando con la mano libera quella di Adrien, che la stringe, sempre più preoccupato.

Tikki si sposta dall’altra mano di Marinette e vola sopra i due ragazzi, mentre la ragazza si rimette seduta e prosegue il racconto “E c’era Chat Noir… c’eri tu insomma. Ma eri stato akumizzato ed eri completamente bianco.” 

Adrien spalanca gli occhi e porta una mano alla bocca. “Io? Akumizzato? Ma come… non…”
Marinette si asciuga una lacrima e lo abbraccia. “Non te lo ricordi perché non è successo, fammi finire,” dice, nascondendo il viso sul petto di Adrien che dopo un istante di smarrimento ricambia l’abbraccio, accarezzando lentamente i capelli sciolti di Marinette, che continua a parlare “Dicevi che mi avevi aspettato tanto e che dovevo darti il mio Miraculous, che avrebbe sistemato tutto.” lei fa una pausa e inghiotte a vuoto “E poi… poi hai cercando di strapparmi gli orecchini… E mi hai chiamata Marinette! Chaton, ho visto quegli occhi azzurri nei miei incubi per settimane! Chat Blanc, diceva di chiamarsi, ma eri tu ed eri… completamente impazzito. Avevi… avevi distrutto tutto, compreso Papillon! E anche ME!”Adrien sussulta, poi scuote la testa, incredulo “No! Non avrei mai potuto…” ma Marinette prosegue, spostando la testa per guardarlo negli occhi, pallidissima

“Erano sott’acqua e… quando ho toccato quelle che credevo statue si sono sbriciolate! Hai… hai detto che era stato il nostro amore a distruggere Parigi e avresti distrutto anche il resto del mondo se non ti avessi dato il Miraculous perché volevi… volevi dimenticare tutto.”

La ragazza inizia a piangere sommessamente ma prosegue tra le lacrime “Io.. io alla fine sono riuscita a purificare l’Akuma e… poi sono tornata nel presente e ho cancellato il nome dal regalo perché pensavo che mi avessi scoperta e l’avessi detto a Chat Noir senza saperlo e… Adrien sono stata così...”
Adrien le mette un dito sulle labbra e sospira “Dovevo capire che quel regalo fosse tuo. Mi dispiace. Mi dispiace che ti sia tenuta dentro questa cosa… per… per me. Guardami, per favore, Marinette. Io non… io non potrei mai fare una cosa del genere! Lo giuro!” la ragazza alza gli occhi umidi e lo guarda con dolcezza “lo so” risponde lei, senza riuscire a fermare le lacrime “ma non eri tu, eri stato akumizzato… Solo che ora io… io ho paura, Adrien. Ho paura che quel futuro avvenga sul serio, capisci? E’ il motivo per cui voglio mantenere segreto… questo. Che io… che ci amiamo.” 

Lui rimane in silenzio per qualche secondo. “Non devi aver paura, ora… ora che lo so, farò… no, faremo, faremo in modo che non succeda. Io e te, contro il mondo, ricordi?”

Marinette continua a guardarlo negli occhi verdi, poi lo abbraccia ancora più forte, aggrappandosi alla sua maglietta “Hai ragione, Micetto. Noi due contro il mondo”.

Adrien continua ad accarezzarle i capelli. “Adesso capisco perché quella sera mi hai voluto vedere e… non hai detto nulla ma siamo solo stati vicini. Io pensavo solo a quanto fosse bello e a quanto volessi baciarti. Non… non potevo immaginarlo”.

Marinette inizia a calmarsi, ma sente qualcosa cadere sulla sua spalla. Alza gli occhi verso Adrien e vede che anche lui sta piangendo, lacrime gli scorrono sulle guance. 

“Perché non mi hai detto niente?” chiede Adrien dopo un attimo.

Marinette distoglie lo sguardo da quello di lui. “Non… non volevo che ti preoccupassi. Non volevo che il pensiero che potessi venire akumizzato cambiasse le cose. In quel momento eri… eri un amico che aveva bisogno di aiuto.”

La ragazza riappoggia la testa sul petto di Adrien e i due rimangono ancora abbracciati, poi Adrien sussurra, “Dovresti lasciarti aiutare quando hai bisogno. Non puoi prendere tutto sulle tue spalle”, senza smettere di accarezzarle i capelli.

“Magari,” continua lui, “potremmo … beh non pubblicizzarlo troppo, farlo sapere solo agli amici più stretti, tipo Nino e Alya.. e poi… alle persone di cui ci fidiamo. Ma non a mio padre, su questo hai ragione. Quando compirò 18 anni me ne andrò da quella prigione dorata e allora potremo rendere la relazione pubblica, che ne dici?”.

 

Dopo qualche istante Adrien si scioglie dalla stretta e guarda Marinette negli occhi, perdendosi in quel blu. “Bunnyx non è tornata, quindi io credo che quel futuro… sia stato cancellato. Perché ora siamo insieme, e lo resteremo.” Il ragazzo fa una pausa, con un lungo respiro. 

“Grazie. Per avermelo detto. E per aver sistemato le cose.” Conclude, senza togliere gli occhi da quelli di Marinette, che lo guarda di rimando e annuisce, asciugandosi le lacrime col dorso della mano, poi Adrien aggiunge, “Dimenticavo!” e alza il pugno, Marinette sorride e lo tocca col suo. 

“Ben fatto!” dicono entrambi, poi, quasi come quella sera di molti mesi prima sul grattacielo di Montparnasse, Marinette appoggia la testa sulla spalla di Adrien. Dopo qualche istante lui circonda col braccio le spalle della ragazza e i due si ritrovano abbracciati.

   
 
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