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Autore: genxha    27/03/2021    0 recensioni
La fanfic che state per leggere è il seguito di "you're mu best friend". Questa (anche in questo caso il titolo viene da una canzone) si svolge circa un anno dopo la sua conclusione, ma dovreste poterla leggere anche indipendentemente dall'altra.
Marinette ed Adrien hanno scoperto le rispettive identità segrete ed i sentimenti che provano l'uno per l'altra. Decidono di formare una coppia ma di tenere questo fatto segreto.
Naturalmente continueranno ad essere Ladybug e Chat Noir e combattere contro Papillon, che non ha ancora rinunciato al suo progetto di prendere i loro Miraculous.
Miraculous: le storie di Ladybug e Chat Noir - Zagtoon, Method Animation, Toei Animation, SAMG Animation, De Agostini Editore, Nelvana, Cartoon Network Studios Tutti i diritti appartengono ai rispettivi proprietari.
Genere: Azione, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Altri, Kagami Tsurugi, Luka Couffaine, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Adrien osserva Marinette tra le sue braccia, il respiro regolare e gli occhi chiusi, le labbra piegate in un lieve sorriso. Lentamente il ragazzo cambia posizione, sfilando un braccio da dietro le spalle di Marinette, che borbotta qualcosa di incomprensibile continuando a dormire. Cercando di non svegliare Marinette, Adrien sospira e le dà un bacio sulla fronte, si mette in piedi sul soppalco accanto al letto e sussurra “Plagg. Trasformami!”.

Come Chat Noir prende il lembo del piumone e copre Marinette, poi senza fare rumore apre la botola del lucernario, esce sul terrazzo e la richiude accuratamente.


 Qualche salto sui tetti parigini dopo, Chat Noir rientra dalla finestra della sua camera a villa Agreste e rilascia la trasformazione, sedendosi sul letto con un sospiro. 

Adrien continuava a pensare a cosa gli aveva detto Marinette. Erano rimasti abbracciati a lungo dopo il racconto della ragazza e Adrien sentiva ancora il suo profumo.
Seduto sul letto pensa, per l’ennesima volta - Non avrei mai creduto che Papillon sarebbe riuscito ad akumizzarmi. Mari ha fatto bene a non dirmi niente - 

“Plagg” sussurra Adrien “Pensi che… che potrei essere akumizzato in Chat Blanc? Cosa potrebbe succedere tra me e Marinette? Ha detto ‘il nostro amore ha distrutto il mondo’... Forse abbiamo rotto e… no, non può essere.”
Plagg gli vola davanti al viso “Codini aveva ragione, ti saresti preoccupato. Tu Akumizzato? Potrebbe accadere, come per tutti a Parigi. Quanto al resto, ora che sappiamo che c’è questa possibilità, faremo in modo che non accada.” spiega, in tono calmo, poi sparisce nell’armadietto dove Adrien nasconde il Camembert “Torno subito!” dice, prima di attraversare gli sportelli.

 

Adrien si infila sotto le coperte e spegne la luce “Pensi sempre a mangiare, tu. E se Papillon avesse capito qualcosa da quello che abbiamo detto.. ti ricordi di Ficcanaso, no?” commenta.

“Sì Adrien, ma quello che avete detto non ha alcun senso per qualcuno che non vi conosce bene!” ribatte Plagg, da dietro lo sportello.

Adrien fa una lunga pausa poi, all’improvviso dice “Plagg, io… io non potrei mai fare del male a Marinette. Mai. Nemmeno sotto l’influsso di un’akuma.”

Mentre parla si trova davanti due occhi verdi vagamente luminescenti “Lo so, gattino. Lo so. Adesso dormiamo, domani potrai chiedere a Codini se si ricorda quanti anni avevi quando eri akumizzato. Non ho pensato di chiederglielo prima.”

 

Il ragazzo spalanca gli occhi, sorpreso “Accidenti Plagg, sei un genio! Ma aspetta, la magia dei Miraculous non confonde anche su quello?”

Plagg chiude gli occhi e li riapre “Beh.. modestamente è uno dei miei infiniti talenti, essere un genio. Comunque, in parte sì, ma non del tutto, quindi forse possiamo capire di più.”

 

Adrien sospira “D’accordo… ma tu pensi che davvero potrei usare il Cataclisma…”

“Adrien, insomma… a parte che sotto l’influsso dell’Akuma non saresti te stesso, ma non ci pensare. Adesso dormi! Codini ti direbbe la stessa cosa!” lo rimprovera Plagg.


“Buonanotte” borbotta Adrien, girandosi su un fianco, senza riuscire ad addormentarsi.



 

Per la seconda mattina in quella settimana Adrien arriva a scuola una manciata di minuti prima del suono della campanella, quasi contemporaneamente al ritardo cronico di Marinette. 

Il biondo si siede al suo posto, accanto a Nino, trattenendo a stento uno sbadiglio mentre prende tablet e quaderni dalla borsa.

“Amico? Dormito male stanotte?” gli chiede Nino, notando le borse sotto gli occhi dell’altro ragazzo.

“Lascia perdere, ho un po’ troppe cose per la mente, ma non è niente di grave.” risponde Adrien, seguendo con lo sguardo Marinette che entra dalla porta

“Oh, se hai bisogno di parlare, io sono qua, ok bro?” continua Nino, notando lo sguardo dell’altro.
“Certo, Nino, grazie. Ma tranquillo, va tutto bene, non è niente” risponde Adrien rimettendo a posto senza alcun motivo le cose sul suo banco.

 

Marinette passa accanto ai due per raggiungere il proprio posto e, guardando Adrien, si rende conto che il ragazzo deve aver passato la notte in bianco. La mora si siede al proprio posto con un sospiro pensando - Non avrei dovuto raccontargli di Chat Blanc, dovevo tenere la bocca chiusa… povero Adrien, ora si sentirà in colpa. Papillon pagherà anche questa, prima o poi - e si prepara per seguire la lezione.

 

Alya sente sospirare Marinette e si gira chiedendo sottovoce “Tutto bene, Marinette?”

L’altra apre la bocca per rispondere “Eh? Sì…” ma la campanella della prima ora di lezione suona in quel momento e lei si ritrova a pensare - salvata dalla campana, è proprio il caso di dirlo -

La rossa però insiste e mette un bigliettino sul banco tra lei e l’amica con scritto “Sicura che va tutto bene?” a cui Marinette risponde aggiungendo “Sì” e disegnando un cuoricino.



 

La mattinata prosegue tranquillamente, come ogni giorno Adrien viene riaccompagnato a casa per pranzo mentre gli altri ragazzi mangiano alla cafeteria della scuola.

 

Mentre Marinette, Alya e Nino, finito di mangiare, si stanno alzando dal loro solito tavolino, Marinette riceve un messaggio, lo legge, spalanca gli occhi sorpresa e poi mette il telefono sotto il naso di Alya.

 

Adrien: Magari ti fa piacere saperlo in anteprima, il brand Gabriel ha organizzato un contest di disegno per due completi a tema “veglione dell’anno nuovo”. Inizia domani e finisce il 30. Vai a vedere il bando sui social. Poi ne parliamo.

 

La rossa si aggiusta gli occhiali sul naso, poi guarda l’amica con un sorriso “Che bello, Mari, devi assolutamente partecipare! E vincerai sicuramente, sei bravissima!”. 

Marinette fa un gesto con la mano per minimizzare e per farsi aria alle guance improvvisamente calde “Ma no Alya, non sono così brava!” poi riprende il telefono e va a vedere il bando del concorso. Man mano che lo legge, le sue guance raggiungono vette di rossore mai viste “Aspetta… bisogna disegnare due abiti coordinati, per lei e per lui… e quelli selezionati verranno indossati da…. Adrien e dalla vincitrice. Non posso partecipare!”
 

Alya sbuffa, poi esclama “Avanti, ragazza! Sai che hai la vittoria in tasca e… e non sei contenta? potrai posare con Adrien!”

 

La mora la guarda “No! Mi vergogno e poi… non so sfilare e… non sono abbastanza bella per fare delle foto con Adrien...”

Alya cambia posizione e pianta gli occhi in quelli dell’amica, poi sbuffa di nuovo “Mari? Lasciatelo dire, sei una gnocca da paura, altro che” le fa il verso “non sono abbastanza bella”. 

Riprende a parlare normalmente “E poi hai già posato con Adrien, non ti ricordi quando abbiamo fatto le foto con Juleka?”
“E chi se lo scorda…” borbotta Marinette sottovoce, poi si schiarisce la voce e continua “Non prendermi in giro! E poi era diverso! Stavamo praticamente giocando!”

 

La rossa insiste “Come sei difficile, Mari, che ti succede?… Non ti piace più Adrien? No impossibile… Adesso smetti di cercare scuse e iscriviti a quel concorso, altrimenti ti ci iscrivo io!” Alya socchiude gli occhi con una smorfia, poi improvvisamente strappa il telefono dalle mani dell’amica “Anzi, LO FACCIO SUBITO!” e allunga il braccio per togliere l’apparecchio dalla portata di Marinette, che cerca di recuperarlo.
Marinette protesta “No, Alya, ridammelo!”, alzandosi dalla sedia e arrampicandosi in grembo ad Alya
“No no no, non prima di averti iscritta” fa l’altra, scrivendo con una mano sola e tenendo la più minuta Marinette lontana con l’altra.

“ALYA! Ti prego! Non posso partecipare!” ripete lei, alzando la voce e cercando di raggiungere il telefono 

“Marinette! Dài non sarà mica chissà cosa, scommetto che hai pure un abito pronto!” continua Alya, sempre scrivendo, sotto lo sguardo di Nino che a fatica trattiene una risata.

 

“Ehi ragazze! Che succede?” chiede una ben nota voce alle loro spalle, che fa rivaleggiare il rosso delle guance di Marinette a quello del costume del suo alter ego e la fa rimanere immobile per un istante, inginocchiata in grembo ad Alya mentre cerca di allungare la mano per toglierle di mano il cellulare.

 

“Niente, bro… sai, il contest di moda di capodanno.” risponde Nino, mordendosi un labbro per non ridere

“Ah!” esclama Adrien, che non scoppia a ridere solo per l’abitudine a posare “Marinette, parteciperai, vero?” in un tono di assoluta certezza.

 

“Eh ehm, uhm, ecco io….” balbetta Marinette, rinunciando a riavere il suo telefono, poco prima che Alya glielo metta in mano con aria trionfante trionfante “Ecco fatto. Iscritta!” le dice, poi ammicca ad Adrien “Certo che parteciperà, Splendore! Si è appena iscritta! VERO Marinette?” annuncia con un sorriso a trentadue denti.

 

“Come avrei potuto NON partecipare, d’altra parte…” borbotta Marinette, lanciando sguardi ad Alya ed Adrien che avrebbero potuto incenerirli sul posto, rimettendosi poi a sedere.

 

Adrien prende una sedia da un tavolo vicino e si siede con gli altri “Marinette, guarda che vincerai sicuramente, ti conosco e so quanto sei brava.”

Marinette gli rifila un’altra occhiataccia, pensando - se stasera pensa di infilarsi nella mia stanza ha capito male - poi rilegge il bando “E ho anche pochissimo tempo! Perché l’hanno pubblicato così tardi? Non riuscirò mai a finire DUE vestiti in soli 10 giorni.”

“E dai! Domani iniziano le vacanze, ce la farai sicuramente! Sei la migliore!” esclama Adrien, facendole l’occhiolino.

“Amico? Che hai in mente?” si intromette Nino, notando quel gesto

“Io? Niente!” risponde anche troppo in fretta Adrien, agitando le mani davanti a sé, le guance stranamente rosa “E, Marinette, gli abiti non sono due: il contest prevede che vengano consegnati i disegni e l’abito non definitivo per la dama. Entrambi verranno realizzati dai sarti dell’atelier per la sfilata, che sarà solo dopo la proclamazione della vincitrice.” spiega lui, cambiando posizione sulla sedia e si volta verso Marinette, puntando gli occhi verdi in quelli della ragazza “Quindi, Marinette, non hai scuse. Puoi partecipare e fidati, vincerai sicuramente!”


Marinette guarda per terra e sbuffa “Lo so come andrà a finire, all’ultimo momento mi si romperà la macchina per cucire, finirò la stoffa, sbaglierò le misure… UN DISASTRO” si dispera facendo ampi gesti ed immaginando ogni disgrazia possibile.

 

Alya la guarda ridacchiando, poi guarda l’ora ed esclama “Marinette, dai! Non puoi essere sempre così melodrammatica. Muoviamoci, che se no arriviamo tardi a lezione!” afferrando l’amica per il gomito e scortandola in classe sotto lo sguardo perplesso degli altri.

Mentre apre la porta, Alya si avvicina all’amica e le sussurra “Dopo dobbiamo parlare”.



 

Finite le lezioni pomeridiane, gli studenti lasciano la classe alla spicciolata. Adrien va via tra i primi “Scusate, ma devo tornare subito a casa, mi hanno anticipato la lezione di cinese” si congeda. 

Alya rimane ad aspettare Marinette, facendo cenno a Nino di andare avanti. Quando rimangono sole si avvicina alla sua migliore amica e le chiede “Allora, ragazza! Cosa non mi hai detto?” fa una pausa, guardando Marinette, che non risponde, poi prosegue “Lo so, te l’ho già chiesto, ma ho lasciato perdere fino ad adesso perché ti conosco. Ma ora me lo devi dire!”

Marinette si guarda in giro, evidentemente a disagio. “D’accordo” borbotta, sentendo il cuore accelerare - Avanti Marinette… tanto lo scoprirà da sola prima o poi - pensa.
Dopo essersi assicurata che l’aula sia vuota, fa segno ad Alya di avvicinarsi, quando sono vicine sussurra “Alya, sei la mia migliore amica e mi fido di te. Questa cosa deve restare tra noi due, d’accordo? Al massimo puoi dirla a Nino ma solo se ti fai promettere che se la terrà per sé.” poi si sposta per guardare l’amica negli occhi.

“Va bene, Marinette…” risponde l’altra, con gli occhi che brillano dalla curiosità

La mora fa un respiro profondo e poi “Io e Adrien, ecco, noi… stiamo insieme. E usciamo” dice a bassa voce.

Alya spalanca gli occhi, portando i pugni al petto e squittisce “Che bello! Lo sapevo che alla fine voi due...”

L’altra la interrompe “Sssssh! Abbassa la voce! Deve restare una cosa tra noi, ok?”

“Si, Mari ma… oddio sono troppo felice!” ribatte l’altra, abbracciando l’amica “E dimmi… avete già… Cioé almeno vi sarete baciati no? Splendore ci sa fare eh?” prosegue.
Marinette l’abbraccia a sua volta, poi allunga le braccia, allontanandosi “ALYA! Ma saranno fatti miei?” le dice, gli occhi spalancati,sentendo le guance in fiamme “Comunque non dirlo a nessuno, che se suo padre lo viene a sapere sarà sicuramente un guaio, figurati se accetterà mai che Adrien si metta con la figlia di due pasticceri!”.

 

Alya la guarda con aria delusa “Va.. va bene…. però qualcosa me lo DEVI dire! Prometto che non lo dirò ad anima viva! Giuro!” continua, mimando il gesto di chiudersi la bocca con una cerniera.

La mora sospira, chiudendo lo zaino “Beh... per ora ci siamo solo baciati e… “ fa una pausa, alzando lo sguardo ”è… Non te lo so descrivere è… bellissimo, sai, farfalle nello stomaco, ginocchia molli e… Insomma hai capito! D’altra parte anche tu penso che con Nino...” e le fa l’occhiolino.

Ora è Alya ad arrossire “eh…” risponde con un sorriso.

Marinette prende lo zaino “ora andiamo, prima che ci chiudano dentro… Non vorrai mica che Ladybug debba farci uscire, no?” dice, avviandosi mentre Alya la raggiunge, la prende sottobraccio e dopo essersi ripresa dal momento di imbarazzo chiede “E da quand’è che voi due…” .

La mora fa finta di non sentire, quindi Alya insiste “Dai, almeno dimmi qualcosa!”

Marinette cerca di glissare “Alya! Ti ho chiesto per favore di…” poi guarda l’espressione di Alya e sbuffa “d’accordo è… è… una cosa più o meno ufficiale da San Valentino.”

L’altra si blocca di scatto e la guarda con gli occhi spalancati “COSA?” sbotta, poi a voce normale “E tu non mi hai detto NIENTE per tutto questo tempo?” continua, mettendo il broncio “Non hai detto niente alla tua migliore amica?” 

Marinette la guarda di rimando “Scusami tanto Alya, mi dispiace ma … come ti ho detto avevo le mie ragioni, per favore non insistere, fidati di me.” risponde, seria.

Alya sbuffa di nuovo “Mi fido, mi fido…” borbotta, tornando a seguire Marinette che ha ricominciato a camminare verso casa. Quando stanno per scendere la scala della Metro, abbraccia all’improvviso Marinette, facendola trasalire “Ti perdono solo perché sono tanto tanto felice per voi! Ti voglio bene, Mari!” le dice “Ci sentiamo, e verrò in negozio per Natale. A presto”.

“A-Anch’io ti voglio bene, Alya..” risponde l’altra, sbigottita da quella manifestazione di affetto così improvvisa.

 
   
 
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