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Autore: cin75    08/03/2021    5 recensioni
Dalla storia:
Nell’appartamento di Jared, il ragazzo, era ancora fermo al centro della soggiorno, con lo sguardo fisso sulla porta di casa chiusa. I suoi occhi vedevano ancora la sagoma di Jensen, la sua mente continuava a gridargli “Muoviti, lui non è più su quella porta!E’ andato..., devi respirare di nuovo. Devi muoverti di nuovo!”
Non seppe quanto tempo passò, ma ad un certo punto diede retta a quella voce interna e quasi con fatica, raggiunse il divano. Si sedette, poggiò la testa sul cuscino dello schienale.
Completamente vuoto, completamente svuotato. Decisamente confuso.
Genere: Angst, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins, Richard Speight Jr.
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Da quel discorso chiarificatore con Misha, Alex prese coraggio e quando , in serata, Jared fece ritorno in ufficio, bussò alla porta della sua stanza.

“Posso?”

Jared lo guardò e deglutì. Anche lui sembrava nervoso, nonché leggermente in imbarazzo.

“Certo, vieni pure!” lo invitò comunque.

Alex entrò e si chiuse la porta alle spalle.

Si fermò un attimo a guardare Jared che guardava lui. Forse sul volto del castano , la stessa ansia del biondo.

“Possiamo parlare?!” fece timoroso , Alex.

“Sì, credo che dovremmo!” convenne Jared.

Alex sospirò a fondo e avanzò verso la scrivania, così da sedersi di fronte all’altro. “Riguardo quello che è successo in teatro!” confessò , appena in imbarazzo.

“Lo immaginavo!” e sul volto di Jared , la stessa emozione. Poi cercò di prendere in mano la situazione. “Senti, so che non avrei dovuto...che forse tu...insomma...che noi non avremmo...”

“E’ questo il problema, Jared!” lo bloccò, Alex.

Jared lo fissò interdetto. “Non capisco.”

Alex inspirò forte come a prendere coraggio.

“Non mi è dispiaciuto!” ammise , guardando Jared dritto negli occhi come a mostrare decisione e verità per quella sua confessione. “E non me ne pento!” rafforzò subito dopo.

“Alex?!...Davvero?!” chiese sorpreso.

“Sì!” e poi: “Jared, tu sei una persona fantastica, bellissima, intelligente e generosa. Non posso che ringraziare la vita che sto vivendo adesso e che mi ha concesso di essere qualcosa per una persona come te!”

“Alex non dire così….anche tu sei una bella persona. Mi trovo bene con te, davvero tanto, e anche io dovrei ringraziare perché tu...” rimarcò lasciando in sospeso la frase, senza capirne il motivo.

Cosa voleva dire a Alex? Cosa stava per dirgli?

“Jared?!...cosa?” infatti chiese l’altro.

Jared prese coraggio. Alex non meritava quel suo silenzio. Doveva dirgli quello che sentiva e poi...come finiva , finiva.

“Anche a me non è dispiaciuto.” ammise. “Non mi accadeva da tanto e il fatto che con te sia stato così facile...naturale….insomma….io credo...cioè...” iniziò ad agitarsi.

Che l’assenza di Jensen, stesse diventando troppo pesante da portare ancora?

“Ok! Non dire altro. Non ce n’è bisogno.” disse. Alex alzandosi dal suo posto. Fece il giro della scrivania e raggiunse Jared alla poltrona. “Facciamo una cosa!” iniziò come proposta.

“Cosa?”

“ Che ne dici di andarci piano?….usciamo qualche volta insieme, parliamo di qualcosa che non siano soffitti, architravi, strutture portanti o cose del genere. Facciamo in modo di conoscerci. Voglio sapere cosa ti piace, cosa ti fa felice e cosa ti rende triste. Voglio conoscere i tuoi gusti musicali, o che film ti piace guadare o quello che odi, cose così!!” propose.

Jared ci pensò su. Gli sorrise sincero e poi gli poggiò una mano sul viso esattamente come Alex aveva fatto con lui, in teatro.

“Ci sto!” convenne dolcemente Jared, anche se in cuor suo, si sentiva colmo di ansia e paura.

 

Era giusto tentare di ricominciare? Era giusto mettere da parte quello che avrebbe sempre provato per Jensen? Era giusto rompere quella promessa fatta davanti alla bara di Jensen?

Poi , improvviso, un nuovo pensiero: Jensen avrebbe voluto per lui, tutta quella solitudine di cui si era circondato?

 

Sapeva che non avrebbe mai avuto una risposta all’ultima domanda, ma Alex era lì, davanti a lui, con la mano che gli carezzava ancora il viso, con le dita che sopportavano pazientemente il delicato solletico della barba.

Non poteva fare altro che provare.

“Allora posso invitarti a bere qualcosa con me?” fece leggermente divertito, Alex.

“Accetto volentieri!” acconsentì Jared, mentre lo sguardo di Alex, a quel punto, diventava appena appena più malizioso. “Che c’è?!” gli chiese infatti Jared.

“Posso….baciarti?!” azzardò , sporgendosi appena verso il volto dell’altro.

Jared deglutì. Nella sua mente il ricordo di quei baci che già aveva assaporato dalle labbra di Alex. Ed era un ricordo più che piacevole. E decisamente ancora molto vivido.

Non rispose , comunque.

Si limitò ad imitare il ragazzo di fronte a lui. Si sporse e raggiunse piano le labbra dell’altro. Fu un bacio gentile, lento. Quasi adolescenziale.

 

E così le cose iniziarono a prendere un’altra strada. Una che sembrava portare fuori da quel tunnel in cui Jared si era costretto a vivere. Una strada che Alex, in svariati modi, sembrava saper affrontare. Con calma, pazienza. Dolcezza.

Iniziarono con dei semplici appuntamenti. Qualche incontro al bar, a volte, anche in compagnia di amici, tra cui anche Misha , che non si risparmiava di osservare come l’amico e collega, in questa nuova situazione sentimentale. E dovette ammettere a sé stesso, che Alex, sembrava davvero essere la persona giusta a far “rinascere” Jared. Lo vedeva approcciarsi a Jared con discrezione, lo vedeva sfiorargli la mano senza arrecargli disagio dato che erano in pubblico e magari Jared non era ancora pronto a mostrare “loro due”, lo sentiva parlargli dolcemente e mai aveva lo aveva visto richiedere a Jared di mostrare in pubblico certe effusioni. E Jared sembrava sereno, tranquillo. E soprattutto sembrava pronto a lasciarsi andare ad una nuova relazione.

Che Alex avesse davvero compiuto il miracolo?

 

Una di quelle sere, Alex accompagnò Jared a casa sua.

“Ti va di salire per un caffè?!” chiese tranquillo Jared. “Sono appena le dieci. Domani lo studio è chiuso. Potremmo vederci un film e stare un po’ da soli, che ne dici?”

Alex gli sorrise e dopo essersi guardato cautamente in giro, si sporse per baciargli dolcemente le labbra. “Dico che è una splendida idea.” rispose.

Salirono nell’appartamento di Jared e mentre Alex, invitato dall’altro, si accomodava al divano, Jared preparava il caffè e qualche snack.

Mentre era al bancone della sua cucina, ad un tratto si sentì abbracciare da dietro. Sussultò appena, non più abituato a quel tipo di effusioni intime.

“Ti dà fastidio se ti abbraccio così?!” chiese a bassa voce Alex.

Jared scosse il capo e poi sentì di doversi comunque giustificare. “Scusami, ma non sono più abituato a...”

“Va’ tutto bene!” lo rassicurò l’altro, stringendo appena la presa. Le sue mani, sul torace leggermente affannato di Jared. “Il tuo cuore sta battendo forte!”

“Io...” e poi: “Lo so. Credo….credo che sia colpa tua!” rispose e Alex capì che stava sorridendo proferendo quelle parole.

“Davvero?!” con un tono ancora un po’ più basso. Con un tono che a Jared fece tremare cuore e stomaco.

Quello stesso tono che anche Jen….No!!! fermò quel pensiero. Non doveva pensare a lui. Non poteva farlo.

Era ingiusto verso sé stesso e verso Alex e così quando proprio Alex domandò: “Posso fare qualcosa per farmi perdonare?!”, Jared si girò in quella sorta di abbraccio in cui l’altro lo aveva bloccato e quando si ritrovò faccia a faccia con il ragazzo, sorrise. E sulle sue labbra un sorriso malizioso.

“Potresti baciarmi. Vediamo se funziona e cosa succede!!” propose, passandogli le mani intorno ai fianchi per tirarselo più vicino. Voleva svuotare la mente da ogni altro ricordo, ma diamine!, come era simile anche fisicamente a Jensen.

Come con Jensen, i loro corpi, sembravano combaciare alla perfezione.

Alex assecondò i movimenti di Jared e gli si fece talmente vicino che sembrava quasi stessero respirando al sincrono.

“Vediamo se riesco a farmi perdonare!” e così dicendo iniziò a baciare Jared. Sensualmente, iniziando dal collo, mordendogli delicatamente la pelle tra collo e spalla. Risalì, poi verso il profilo della mandibola, stuzzicando piano a fior di labbra quella piccola porzione di pelle dietro l’orecchio. Sorrise soddisfatto , quando sentì Jared gemere sommessamente e percepì la pelle dell’altro rabbrividire.

“Spero che siano brividi di piacere!” gli sussurrò suadente all’orecchio.

Jared sospirò. “Oddio, sì!!”

E così, Alex riprese il suo dolce tragitto. Le guance, gli zigomi, dolcemente gli baciò gli occhi chiusi. E poi piano fino a quando , finalmente, si fermò per qualche secondo , a respirare sulle labbra di Jared e quando questi si rese conto di quel meraviglioso contatto morbido e caldo, spense tutto e rispose al bacio.

Ma lo fece con ardore, con decisione decisamente con passione.

Strinse la presa attorno al corpo di Alex, e con un rapido gesto, capovolse le posizioni e con decisione e forza, imprigionò il compagno al bancone della cucina. Gli divaricò le gambe gentilmente con il suo ginocchio, così da potergli aderire addosso e rinsaldò la passione con cui lo stava baciando.

Sembrava che nemmeno la necessità di respirare riuscisse a mettere fine a quel bacio. A quei baci! Le mani non facevano altro che stringersi intorno alle spalle così da tenersi vicini. Le bocche si cercavano appassionate. E quando anche le lingue iniziarono a danzare tra loro, sensuali e voluttuose, tutto sembrò esplodere.

Alex, agevolato dalla posizione che aveva, allacciò una gamba attorno ai fianchi di Jared. Jared spinse il bacino verso quello dell’altro. Il desiderio iniziò a diventare più che palese sui loro corpi e quell’erotico pulsare, divenne eccitante , imprigionato tra i due corpi vicini.

“Jared...” sussurrò Alex, riportando la gamba di nuovo a terra, affannato ed eccitato, fermandosi con difficoltà e poggiando la fronte a quella di Jared, e non rendendosi conto che l’altro gli aveva sbottonato i jeans e li aveva aperti leggermente.

“Ti prego...ti prego...se vuoi fermarti, devi...devi dirlo adesso!” sembrò supplicarlo Jared, fermo anche lui contro la fronte del ragazzo. “ Devi farlo adesso!”

“Io...è che io….io dovrei….noi dovremmo...vorrei...” balbettò Alex, che però non riusciva a staccarsi da quel corpo così caldo.

“Anche io...anche io voglio farlo...con ...calma...” fece Jared, credendo che quello che voleva l’altro, fosse calma e in quel pensiero, abilmente, infilò una mano nei pantaloni e li spinse verso il basso, cercando di agevolarne la caduta.

Solo allora, solo quando Alex sentì un leggero brivido di freddo al basso ventre, capì quello che stava succedendo.

“Nooooo!!!” gridò improvvisamente, mettendo le mani al petto di Jared e spingendolo via.

Jared strabuzzò gli occhi dalla sorpresa. Si allontanò come scottato dal corpo di Alex.

   
 
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