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Autore: misslegolas86    12/03/2021    0 recensioni
“Rumple, tieni un attimo il bambino” disse porgendogli il piccolo “preparo la bottiglietta del latte”
Tremotino travolto dalla vitalità della ragazza prese suo figlio tra le braccia mentre Belle armeggiava con i fornelli. Il bimbo tendeva le manine verso il suo viso sorridendogli. Tremotino si ritrovò in un attimo a fare faccine buffe a quel piccolino beandosi delle sue risate. Belle li osservò mentre chiudeva la bottiglietta e sentì ogni dubbio svanire dal suo cuore
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Henry Mills, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era quasi l’alba ma Tremotino era ancora lì immobile sulla soglia della porta a guardare Belle e Gideon addormentati beandosi di quella visione. Non era sicuro ancora del loro futuro come famiglia ma vederli entrambi salvi e al sicuro gli riscaldava il cuore.
La sera prima dopo aver salvato Gideon dalla fata nera era stato naturale rientrare tutti a villa Gold ma erano troppo sfiniti per chiarire anche la loro situazione e Belle con il piccolo aveva rioccupato non la camera matrimoniale ma la sua vecchia stanza quella in cui per la prima volta Tremotino l’aveva ospitata tanti anni prima dopo averla ritrovata. Ci sarebbe stato tempo per sistemare tutto…almeno Tremotino lo sperava.
Alla fine Tremotino si decise a scendere in cucina per preparare la colazione. Aveva appena apparecchiato la tavola e stava occupandosi della spremuta di arancia quando arrivò Belle con Gideon
“Rumple, tieni un attimo il bambino” disse porgendogli il piccolo “preparo la bottiglietta del latte”
Tremotino travolto dalla vitalità della ragazza prese suo figlio tra le braccia mentre Belle armeggiava con i fornelli. Il bimbo tendeva le manine verso il suo viso sorridendogli. Tremotino si ritrovò in un attimo a fare faccine buffe a quel piccolino beandosi delle sue risate. Belle li osservò mentre chiudeva la bottiglietta e sentì ogni dubbio svanire dal suo cuore.
“Allora Rumple non pensare di andare al banco dei pegni. Oggi dobbiamo comprare la culla di Gideon e montarla nella nostra stanza” disse riprendendo il piccolo che cominciò subito a succhiare la bottiglietta. Tremotino la fissò interdetto ma i suoi dubbi furono compresi e fugati dalla ragazza “Nella nostra camera matrimoniale” lei riusciva sempre a capirlo come un libro aperto “A meno che la Regina cattiva non l’ha fatta a pezzi”
“Non ha mai messo piede qui, Belle” rispose Tremotino con una fitta di rimorso ma Belle gli sorrideva, voleva solo prenderlo in giro.
Passarono l’intera mattinata ad acquistare tutto ciò che può servire a due neogenitori e fu una sensazione bellissima condividere la normalità di quella nascita senza fate nere o pericoli che li minacciassero.
Ma la cosa più divertente fu montare la culla. Belle aveva preso il comando delle istruzioni e si arrovellava per capire sul depliant la corretta posizione di ogni pezzo mentre Tremotino con giravite e viti si affaticava a dare una forma a quel groviglio di pezzi di legno. Ma sapeva bene che non sarebbe stata una scelta saggia usare la magia. Belle non l’avrebbe apprezzato e a sorpresa si rese conto che anche per lui usare gli attrezzi come un normale padre era stata una scelta naturale. Tra mille errori e relative risate riuscirono alla fine a montare la culla. Collaborare per collocare ogni singolo pezzo fu come rimettere insieme il loro passato e la loro vita. Guardarono fianco a fianco l’opera conclusa fieri del loro lavoro
“Eppure è così ordinaria, Rumple” disse alla fine Belle. Si voltò verso suo marito con il suo sguardo divertito e penetrante
“Nei sei sicura, dearie?” chiese Tremotino in una perfetta imitazione del vecchio se stesso. Lei annuì sicura.
Tremotino alzò la mano destra e immediatamente il legno venne inciso con il nome Gideon e con decine di rose intagliate e piccoli libri. “I simboli di famiglia” disse Tremotino.
Belle mise il piccolo Gideon nella sua nuova culla. Era tutto perfetto. Poi la ragazza prese Tremotino per mano e si sedette con lui sul letto. Gideon dormiva calmo forse aveva capito che quello era un momento importante per i suoi genitori.
“Belle” cominciò Tremotino ma la ragazza gli pose un dito sulle labbra
“No, Rumple lasciami parlare. Lo so sono stata troppo esigente con te ma l’ho fatto perché sapevo che potevi essere l’uomo che meritavi di essere. Non per me ma soprattutto per te. Solo così la tua anima avrebbe smesso di soffrire. Meriti la felicità più di chiunque altro. Eppure sono stata la persona che ti ha fatto soffrire di più. Perdonami soprattutto per aver abbandonato Gideon.”
Belle fissò gli occhi dell’uomo pieni di amore e ripensò a tutto il male che gli aveva fatto per difendere suo figlio, al suo più grande errore, l’atto estremo dell’abbandono di Gideon. Togliere a Rumple suo figlio dopo tutto quello che aveva passato con Baelfire era stata una vera crudeltà eppure Tremotino, pur avendone tutte le ragioni, non le aveva mai fatto del male si era sempre fermato prima del baratro, l’aveva sempre amata e rispettata nonostante tutto
“Belle, ma che dici? Non c’è nulla da perdonare. Senza di te io non sarei nulla. Tu sei l’aria che respiro, la luce della mia anima, la gioia della mia vita. Capirò se vuoi stare lontana da me ma per me non cambierà mai nulla. Ti ho amata, ti amo e ti amerò per sempre. Mi hai reso un uomo migliore e ti prometto che ogni giorno mi sforzerò di continuare ad esserlo”
 
“Rumple, ti ho amato fin dai giorni nel castello oscuro e finalmente ho capito che quando Emma ti rese un eroe quindi perfetto quello è stato il momento in cui ti ho amato di meno. Avevi ragione mi sono innamorata dell’uomo e della bestia e ti amo soprattutto per le tue imperfezioni. Mi hai dimostrato con sincerità l’uomo che sei per me e Gideon, non voglio altro che passare la mia vita con te. Non voglio che tu sia un uomo diverso voglio solo che tu sia l’uomo che sei capace di essere cioè un uomo per bene. E ora so che lo sei”
Le loro labbra si unirono non essendo necessarie altre parole. Fecero l’amore e dopo tutto il dolore che si erano inflitti fu dolcissimo. Finalmente si amavano senza finzioni o nascondimenti, erano sinceri l’uno con l’altra e questa era una sensazione mai provata ed era bellissimo.
Rumple strinse Belle sul suo petto inebriato dall’odore di cannella dei suoi capelli “Ti amo, sweatheart”
“Ti amerò per sempre, Rumple”
 
****
Si erano alzati dal letto per cena. Gideon dopo essere stato cambiato reclamava la sua poppata serale. Suonò il campanello. Belle e Tremotino si guardarono sorpresi. Non passava mai nessuno per casa Gold.
“Ciao, nonno posso entrare?” Henry era già arrivato in cucina ancor prima di finire la frase. Tremotino lo seguì sorridendo, quel ragazzo riusciva a superare ogni sua reticenza.
“Ciao, Belle. E come sta lo zio?” disse avvicinandosi a Gideon occupato a bere il suo latte. Poi senza fermarsi continuò “Sono venuto ad invitarti, nonno. Domani sera da Granny faremo una cena tutti insieme e voi non potete mancare”
Tremotino rimase interdetto “Non so se sia il caso, ragazzo”
“Nonno ma quando lo capirai che siamo una famiglia!” lo interruppe senza tante cerimonie Henry “Voglio che tu sia presente. Hai salvato tutti noi uccidendo la fata nera e soprattutto tu sei l’unico legame con mio padre. Non ti libererai di me tanto facilmente”
La sincerità di Henry aveva il potere di disarmarlo
“Henry, non ho nessuna intenzione di liberarmi di te” replicò Tremotino con voce emozionata “Quando vedo te è come se fossi di nuovo con il mio Bae” questo era il più grande complimento che poteva fare a suo nipote ed era vero. E come suo figlio Henry lo aveva sempre accettato anche quando era oscuro e falso senza alcuna volontà di cambiarlo ma volendo solo stare con lui.
Belle osservò suo marito così impacciato e fu pronta ad intervenire
“Henry, che dici di restare a cena?”
“Certo, Belle. Che si mangia?”
“Oh, in verità non ho preparato nulla” disse mortificata Belle che presa dal montaggio della culla e dal chiarire la sua situazione con Tremotino aveva del tutto dimenticato la cena
“Solo io potevo fare un invito a cena senza cena”
“Sweatheart, me ne occupo io” la soccorse Tremotino e prima di far sorgere qualsiasi dubbio in Belle o in Henry aggiunse “E senza magia”
In pochi minuti era impegnato tra tegami e fornelli preparando un delizioso coniglio alla cacciatora. Henry gli ronzava intorno facendo mille domande “Nonno ma sei davvero un cuoco provetto! Nonno Charming riesce a fare solo i pancake”
“Quelli non sono una mia specialità. Ma in quanto ad arrosti e cacciagione sono un mago”
“Cucinavi per mio padre?” chiese Henry sempre curioso di sapere qualcosa di più su Baelfire
“Sempre. È stato per questo che quando l’ho perso…insomma quando l’ho abbandonato, ho cominciato a prendere domestiche”
“Perché?” chiese Henry
“Era troppo doloroso. Continuavi a pensare al tempo in cui avevi Bae” intervenne Belle che aveva ascoltato con attenzione aggiungendo un altro pezzo alla verità sull’uomo che amava. Capì finalmente il motivo per cui quello strano mostro al suo castello l’aveva richiesta come domestica. Non era stata una crudeltà ma una contorta richiesta di aiuto contro un dolore che lo stava annientando.
Tremotino annuì non aggiungendo altro.
Henry apparecchiò la tavola e quando fu tutto cotto si sedettero. La cena trascorse tranquilla Belle e Henry erano sempre stati legati e finalmente non c’erano segreti o ombre a rendere nervoso Tremotino
Tremotino si sentì rilassato, per la prima volta sentiva di aver raggiunto la felicità con una famiglia amata e che lo amava. Osservò Belle, Gideon e Henry il suo happy ending.
 
COMMENTO
Finalmente dopo tanto tempo ho concluso la visione di OUAT e non potevo mancare di inserire una storia sull'happy ending dei Rumbelle regalando loro un po' di serenità e felicità. E non poteva mancare Henry. Il rapporto nonno nipote accennato solo nella 6x22 mi è piaciuto troppo per non approfondirlo un po'. Peccato che gli autori ci abbiano dato solo una scena nonno nipote.
Buona lettura!
  
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