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Autore: Anguria21    18/03/2021    0 recensioni
Margareth Amelie Smith, o semplicemente Maggie, deve la sua vita a una sola persona: Talia Hale.
Maggie aveva il suo branco: amava i suoi genitori e il suo fratellino, Sam. Le due famiglie si conoscevano da sempre portando il giovane Derek e la giovane ragazza a diventare ottimi amici. Un giorno, però, un branco di cacciatori decise di uccidere, o di sterminare, il branco della famiglia Smith e Maggie viene presa in custodia dalla famiglia Hale. La ragazza finisce per innamorarsi del ragazzo ma lui non si accorge del suo amore a causa di Paige. Lei vede tutto il suo cambiamento: vede il suo dolore, vede le sue scelte sbagliate. Vede il fuoco e rischia di morire ma l'amore per Derek la terrà in vita. Derek la crede morta e si da la colpa anche di questo, finché Maggie non torna a Beacon Hills. I due si avvicineranno ma lei potrà ancora amarlo dopo Kate? Dopo la gelosia per Erika? Dopo la professoressa Blake? Dopo Beaden? Dopo il suo lieve abbandono? Dopo che che avrà rischiato la sua vita un migliaio di volte, Derek capirà qualcosa?
P.s. La storia non è mia. I personaggi non mi appartengono, tranne uno.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Derek Hale, Lydia Martin, Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ci posso crede. Io giuro che lo uccido. Come cazzo si permette a prendere dei ragazzini e trasformarli in licantropi solo perché sono indifesi? Mi dirigo verso casa sua e inizio a bussare.

-Derek, fammi immediatamente entrare.- dico colpendo la porta. Lui la apre con molta rabbia e mi guarda fissa negli occhi.

-Sei venuta a dirmi che hai bisogno del mio aiuto?

-Assolutamente no. Sono venuta a parlarti di Isaac.- dico non distogliendo lo sguardo dal suo.

-Che cosa centra Isaac?

-Gli hai dato il morso, vero? Derek, perché l'hai fatto? Non puoi andare in giro a trasformare la gente cosi senza un motivo.- dico gesticolando per la rabbia.

-Senti, non sono affari tuoi se trasformo un ragazzino a cui ho spiegato tutto e che ha accettato lo stesso. Ho bisogno di un branco dato che tu e il tuo amato Scott non volete unirmi a me.

-Che c'è? sei geloso?- gli chiedo stuzzicandolo 

-No, ma non nascondo che dopo quella notte penso sempre a te in un determinato modo.- dice incrociando le braccia al metto e facendo un mezzo sorriso.

-Non sono un giocattolo, Hale.- dico arrabbiata.

-Non ho detto questo..-sussurra avvicinandosi a me.

-Io..- cerco di dire ma non mi lascia finire perché intreccia le dita della mano destra nei miei capelli e con la sinistra stringe la mia maglietta all'altezza del mio fianco mentre le sue labbra si posano sulle mie. Per pochi secondi cerco di respingerlo poggiando le mani sul suo petto ma è tutto inutile. Stringo tra i pugni la sua canotta grigia e mi avvicino al suo corpo, tanto che la sua mano dal mio fianco passa al mio fondo schiena. Ci baciamo così intensamente che sembra una vita ma ritorno in me e lo allontano.

-Am..- dice piano.

-No. Devo andare.- dico voltandomi.

-Andare dove? Am, dobbiamo parlare e non solo di noi. Io ho trasformato un ragazzino e tu permetti ad un altro ragazzino di stare con una cacciatrice. Per me non c'era nessuno Am. Scott puoi salvarlo.- dice lui come se fosse disperato.

-No, è qui che ti sbagli. La storia si ripete e io sono nel mezzo in due modi diversi. Sai qual è la differenza tra te e Scott? Tu ti sei fatto abbindolare da una stronza, per giunta pedofila, che ha ucciso le nostre famiglie. Lui sta donando il suo cuore alla ragazza che ama. Siete entrambi delle persone buone ma a differenza di te, che non hai mai chiesto il parere a quella che ritenevi la tua migliore amica, lui chiede consiglio, sbaglia e aggiusta come meglio può. Rifletti su questo Derek.- dico per poi andare via e lasciarlo solo.

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Il pomeriggio seguente, dopo l'orario di pranzo, sono alla clinica e aiuto Alan con alcuni animali. Un piccolo cagnolino aveva un leggero malore allo stomaco e la sua piccola padroncina con la madre l'hanno portato da noi. Gli faccio una puntura di antibiotico e successivamente lo restituisco alla piccola padroncina.

-Grazie, dottoressa Smith.- dice la piccola accarezzando il cucciolo.

-No, grazie a te per essere stata così brava per averlo portato subito da noi. Tieni, questa è per premiarti.- le dico porgendole una caramella alla frutta. Lei la prende e mi sorride. Poi la sua mamma le prende la mano e vanno via.

-Ci sai fare con i bambini.- mi dice Alan pulendo gli ultimi attrezzi.

-Mi ricordano molto Tommy alla loro età.- dico sorridendo leggermente. Sta per ribattere ma il mio cellulare squilla. Un messaggio.

 

From: Stilinski.

Maggie, devi venire subito qui. Abbiamo un problema.  -S. 

 

-Alan, ti dispiace se stacco adesso? I ragazzi hanno bisogno di aiuto.- gli dico prendendo la borsa.

-Va bene, stai attenta ma quando avrai un po' di tempo dobbiamo affrontare un certo discorso.

-Cioè?- chiedo dopo aver messo la giacca.

-Derek Hale.- dice lui con un sorrisetto.

-Certo, quando sarò libera.- dico con sarcasmo prima di uscire e salire in macchina. Arrivata a scuola, posteggio e la prima persona che mi trovo davanti è Scott. 

-Che succede?- gli chiedo.

-C'è un altro licantropo e viene nella mia scuola. Per precisione è nella squadra di lacrosse.- dice preoccupato e io penso subito a Isaac.

-Okay, senti io so chi è ma cerchiamo di prendere questo intoppo come un buon insegnamento per sviluppare le tue doti. Entra dentro e cerca di capire chi è. Io starò vicino le panchine per ogni evenienza, okay?- chiedo mettendo una mano sulla sua spalla.

-Okay, andiamo.- dice rilassandosi un po' e indicandomi la strada per il campo mentre lui passa da scuola. Quando arrivo vicino le panchine trovo Scott e Stiles già in campo. Scott mi nota e io gli alzo i pollici. Poi il coach , vedendo la scena, chiama sia lui che Stiles e chiede chi io sia.

-Lei è un'amica.- dice Scott

-Un'amica comune.- dice Stiles.

-Non mi interessa che portiate le vostre ragazzine qui a vedere gli allenamenti. Che non si ricapiti più.- dice allontanandosi. A quel punto Scott si mette in porta, cosa strana, e Stiles si va a mettere in fila. Oh no, che avranno intenzione di fare quei due? Gli allenamenti iniziano e il primo ragazzo cerca di superare il difensore per arrivare in porta ma Scott esce dai limiti della porta e gli corre in contro facendolo cadere a terra e iniziando ad annusare. Merda, ha ancora tanta strada da fare. Continua così per i successivi tre ragazzi. Sicuramente questa idea l'avrà avuta Stiles. Il quarto ragazzo, quello che ha l'odore di Jackson, dice che gli fa male ancora la spalla e così torna verso le panchine e appena mi vede mi sorride da seduttore mentre io faccio roteare gli occhi infastidita. Al quinto ragazzo è Isaac e li mi avvicino di più al campo. Isaac dopo aver ricevuto la palla inizia a correre e lo stesso fa Scott, si scontrano in modo violento ma cadono entrambi in posizione di difesa. Si guardano entrambi e Scott capisce. Corro verso di lui e la polizia si avvicina per parlare con Isaac.

-Scott, tutto bene?- chiedo mentre tutti ci guardano.

-Si. Tu sapevi che era lui. Sai anche chi lo ha trasformato.- dice

-E credo che lo sappia anche tu come lo so io.- dice Stiles.

-Derek.- e io annuisco.- Suo padre è morto, si tratta di omicidio.- dice poi ascoltando la conversazione con i poliziotti.

-E lui è uno dei sospettati?- chiede Stiles.

-Non lo so, perché?

-Lo terrebbero in cella per ventiquattro ore.- conferma Stiles i mie sospetti.

-Merda, la luna piena. Ragazzi devo fare una cosa. Scott non combinate nulla di avventato e stupido. Ci vediamo qui alla fine delle lezioni.- dico per poi correre via.

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Mi sono trasferito da poco in una metropolitana abbandonata. Non è il massimo ma è meglio di essere uccisi dai cacciatori. Mentre sono seduto dentro uno dei vagoni, sento un odore familiare che mi entra dentro le narici, un odore che mi tormenta da mesi, un odore che non potrei mai dimenticare o confondere. Maggie.

-Proprio un bel posto, non c'è che dire.- dice lei in tono sarcastico.

-Che cosa ci fai qui?

-Scott ha scoperto che Isaac è il tuo nuovo beta, sono nella stessa squadra di lacrosse.- dice entrando dentro il vagone.

-E quindi?- chiedo guardandola finalmente negli occhi.

-Oh, niente. Non so se sia stato lui o meno ma la polizia lo sta lo vuole tenere al distretto per ventiquattro ore e stanotte c'è la luna piena, Isaac non si sa controllare e Scott mi ha detto che lo sceriffo ha parlato con Jackson quindi..- dice lei vaga.

-Merda. Ho bisogno del vostro aiuto, Maggie.

-Io potrei anche aiutare Isaac ma prova a convincere Scott.- dice ed esce fuori seguita da me. Quando arriviamo a scuola, lei scende dalla macchina e in quel momento Scott esce da scuola e vede la macchina dello sceriffo allontanarsi.

-Sali.- gli dico da dentro la macchina.

-Dici sul serio? Sei stato tu è colpa tua.

-E su questo non ha tutti i torti.- dice Maggie e io sospiro.

-Lo so, grazie. Ora sali in macchina e aiutami. Maggie, diglielo tu.

-Oh no, devi convincerlo tu.- dice lei sorridendo.

-No, ho un'idea migliore. Chiamerò un avvocato. Un avvocato lo farà uscire prima che la luna sia nel punto più alto.

-Non se perquisiscono casa sua.- gli dico ovvio 

-Che vuoi dire?

-Qualunque cosa abbia detto alla polizia, quello che c'è in casa è molto peggio.- dico e lui mi guarda scettico.- molto peggio.

-Scott, questa volta ha ragione. Su, vieni con noi.- dice lei aprendo la portiera. Lui convinto a seguire lei, sale dietro senza fare altre storie. Lei sale e mi guarda soddisfatta. Io sbuffo e parto a tavoletta.  Quando arriviamo davanti la casa e entriamo, Scott inizia a fare un sacco di domande.

-Se non è stato Isaac, allora chi è stato?

-Non lo sappiamo.- dico seguendolo 

-Come fai a sapere che non sta mentendo?

-Perché da bravo Alpha si fida dei suoi sensi. Tutti i sensi gli fanno capire che non è stato lui e Scott..- dice lei in modo sarcastico.- spegli questa torcia.

-Tu,, eri al campo oggi?- chiede lui spegnendo quell'affare.

-Si.

-E' stato così brutto?

-Si.- rispondiamo io e Maggie. Scott sospira mentre gli poso una mano sulla spalla e Maggie ride leggermente. Poi ci dirigiamo verso la cantina.

-Dovremmo rendere questa tempo una buona lezione per lui.- dice Maggie ridendo ancora un po'.

-Sarebbe utile.

-Vuoi imparare?- chiedo aprendo la porta della cantina.- Inizia da qui.

Scott inizia a scendere e poi si ferma.- Cosa c'è qui sotto?

-Il movente.- dico seguendolo con Maggie alle mie spalle.

-E che cosa sto cercando?

-Segui i tuoi sensi, Scott. Fidati di loro.- dice lei sporgendosi dalla mia spalla per guardarlo e il suo odore mi invade più del solito. Troppo vicina.

-Che è successo qui?- chiede iniziando a spostarsi nella stanza.

-Il genere di cose che lascia un segno.- dico e lui continua a cercare. Poi si ferma e si inginocchia notando dei graffi a terra. Alza la testa e vede un frigorifero davanti a sé e si avvicina prendendo il catenaccio aperto. Maggie inizia a capire tutto e io inizio a sentire la sua compassione e la sua tristezza. E' una cosa orribile. Tutto quello che è successo a quel ragazzo è orribile. Mi avvicino a Scott e accendo la luce della torcia facendolo spaventare leggermente.

-Su, apri.

-Ecco perché ti ha detto di si.- dice lui dopo aver visto graffi e sangue sulle pareti e sul coperchio.

-Tutti vogliono il potere.

-Vuoi il nostro aiuto?- chiede guardando leggermente Maggie per poi tornare a me.- Devi smetterla di trasformare la gente in lupi mannari.

-Sono loro a volerlo.

-Hai detto loro degli Argent? Che potrebbero ucciderlo?- chiede ancora

-Si, Scott, e l'ha voluto lo stesso.- dice Maggie in mio soccorso.

-Allora è proprio un ingenuo.- dice Scott

-Certo e tu sei l'ingenuo che sta con la figlia di Argent non sapendolo nascondere per niente. E se lo sappiamo noi quanto pensi ci vorrà a loro per scoprirlo.- dico e lui sbuffa.- Hai visto che cosa è successo ad un omega. Con me imparerai ad usare tutti i tuoi sensi. Grazie a me avrai il pieno controllo, anche con la luna piena.- dico vedendo i suoi artigli.

-Scott, lui ti può aiutare. Se ha problemi con me non significa che debba averli anche con te. E' più bravo di me in queste cose. Sappi che ti aiuterò però io non entrerò a far parte del branco.- dice Maggie stupendomi.

-Se seguo te, perdo lei.- dice riferendosi ad Allison.

-La perderai comunque.- dico prima di girare i tacchi e iniziare ad andare via.

-Aspetta.- dice poi.- Non farò parte del tuo branco. Ma lui lo voglio fuori. E' anche una mia responsabilità.

-Perché? Perché è uno di noi?

-Perché è innocente.- dice convinto.

-Okay, senti tu resta qui e avvisa Stiles che viene a prendermi e poi andiamo incentrale. Noi salviamo Isaac e tu cerca di controllarti.- dico a lui per poi raggiungere Maggie in cima alle scale.- Allora, vieni con me?

-No, resto qui con Scott e cerco di aiutarlo.- dice abbassando lo sguardo.

-Provi qualcosa per lui?- chiedo alzandole il viso.

-No, sto cercando di aiutarlo. Alcune volte mi ricorda..-dice ma si interrompe.

-..me.- dico e poi mi giro per andare via ma lei mi ferma per la manica della giacca.- si?

-Per favore, lui non ha colpe.. sono morti troppi innocenti della nostra razza e ..-la interrompo stringendo la sua mano.

-Non gli succederà nulla.- dico. Le stringo un'ultima volta la mano guardandola negli occhi e poi, dopo un reciproco sorriso, esco da quella casa.

 

 

Stiles mi viene a prendere nel tragitto per andare alla stazione di polizia. Quando arriviamo li si ferma e inizia a parlare.

-Bene, le chiavi di tutte le celle sono nell'ufficio di mio padre in una scatoletta di sicurezza ma dobbiamo illudere la sorveglianza.

-La distraggo io.- dico mentre cerco di aprire lo sportello ma lui mi ferma.

-Woh woh woh, tu? Non puoi andare li dentro.- dice afferrando la mia giacca all'altezza della spalla. Io guardo prima lui e poi la sua mano per tre volte. Poi capisce e mi molla.

-Sono stato scagionato.

-Ma sei stato un indiziato.- ribatte.

-Ma sono innocente.

-Chi? Tu? Già, certo.- dice sarcastico e io più sarcastico di lui alzo le spalle.- Okay, qual è il tuo piano?

-Io la distraggo.- dico leggermente confuso 

-Ah ah e che hai intenzione di fare? Darle un bel pungo in faccia?- chiede facendo una faccia.. da coglione.

-Parlandole, idiota.

-Va bene, d'accordo, fammi un esempio. Come romperai il ghiaccio?- chiede e io prima sospiro, poi lo guardo intensamente. Questo ragazzo mi irrita i sensi.- Silenzio di tomba. Si dovrebbe funzionare. Mi chiedo come una persona dolce come Maggie posso essere interessata a uno come te. Altre idee, per caso?

-Posso dare a te un pungo in faccia.

Vedendo che non risponde più, scendo dalla macchina e mi avvio verso la stazione di polizia. Quando entro non trovo nessuno così mi avvicino al bancone. Poi una poliziotta leggendo un fascicolo chiede.- Posso esserle.. d'aiuto?- finisce dopo avermi visto.

-Ciao.- le dico sorridendo.

-Ciao.- risponde lei.

-Dovevo chiedere una cosa ma.. scusa ma non credevo di trova ..

-Una come me?- completa lei al mio posto sorridendo.

-Io avrei detto una di una tale bellezza ma è la stessa cosa.

-Grazie.- dice lei continuando a sorridere mentre con la coda dell'occhio vedo Stiles che passa tranquillo. Dopo poco sento l'allarme suonare e lei si dilegua scusandosi, per capire qual è il problema. Sento dei rumori e li seguo fin quando non trovo Isaac trasformato che attacca il finto agente. Rompo la siringa che trovo a terra con la scarpa e lui si gira verso di me. Poi guarda Stiles dietro il tavolo della stanza e si muove per attaccarlo ma io faccio spuntare le zanne e gli occhi rossi. Ringhio contro di lui che si rannicchia vicino al muro e torna normale.

-Come ci sei riuscito?- chiede Stiles attirando la mia attenzione su di lui.

-Sono un Alpha.- rispondo e lui sembra molto sollevato. Prima che arrivi lo sceriffo, prendo Isaac e lo porto nell'unico posto in cui sono sicuro sarebbe al sicuro. Casa di Maggie. 

Quando arrivo la vedo appena rientrare in casa e prima che chiuda la porta la chiamo.

-Oh mio dio, è ferito?- chiede vedendo Isaac sorretto dalle mie braccia e correndo a darmi una mano.

-No, è solo sfinito.

-Venite dentro. Possiamo portarlo nella vecchia stanza di mio fratello. Ho messo un letto matrimoniale in tutte le stanze.- dice entrando e chiudendo la porta dietro di noi. Mi aiuta a trasportarlo su per le scale e poi a distenderlo sul letto.

-Chi sei tu? Un angelo?- le chiede Isaac mezzo svenuto dalla stanchezza.

-No ma qui starai al sicuro.- dice lei con un bellissimo sorriso.- Adesso riposa.- lui annuisce e poco dopo crolla addormentato.

-Che cosa è successo?- chiede quando usciamo dalla stanza e si chiude la porta dietro.

-La polizia l'aveva chiuso dentro una cella e gli Argent avevano mandato un finto poliziotto ad ucciderlo con lo strozzalupo. Lui era già fuori dalla cella e attaccava il finto agente quando sono arrivato.- dico sedendomi nel sul letto quando entriamo nella sua stanza. Lei si siede accanto a me.- A voi che è successo.

-Abbiamo visto la cosa che ha attaccato il padre di Isaac.- dice abbassando lo sguardo.

-Cos'è?

-Non saprei ma stava cercando di attaccare Allison. Io stavo stornando a casa quando lei ha gridato e Scott era dentro il frigorifero in cantina, così sono entrata e lui era sul pavimento a quattro zampe. Poi è arrivato Scott e appena l'ha visto trasformato ci ha guardati bene e poi è andato via.

-Hai salvato di nuovo quella ragazzina.- le dico prendendole la mano.- Lo fai per Scott?

-No, lui non centra. Lei non è come sua zia. Ho visto come ha reagito quando Kate ti ha sparato o come non voleva uccidere Scott. Ho visto com'era sollevata quando suo padre ha fermato sua zia. Ha sussultato quando hai ucciso .. Peter.- dice facendo una pausa.- Lo riteneva una persona. Psicopatico ma pur sempre una persona. Molti cacciatori ci trattano da animale. Lei ci tratta da persone.- conclude e poi seguono molti attimi di silenzio finché lei non lo spezza di nuovo.

-Sarà meglio che vada a letto.- dice alzandosi.

-Allora io vado.- dico seguendola.

-No.. devo tenere Isaac qui per una notte, giusto? Resta anche tu. Vi do alcuni vestiti di mio padre per domani. Quando mi sveglio, prima di andare a lavoro, vi preparo il caffè e voi sarete liberi di farvi una doccia. Non so da quanto tempo non dormi su un buon letto ma quelli di questa casa sono ortopedici.

-Rimango solo se posso dormire conte.- le dico 

-Posso dormire in camera dei miei, tranquillo.- dice lei spostando una ciocca di capelli dietro l'orecchio in soggezione.

-Insisto.

-Va bene.- dice rassegnata. Così mi tolgo la maglietta e gliela porgo. Lei si sveste e indossa la mia maglietta, come quando eravamo ragazzini, togliendo poi il reggiseno. Si sdraia dentro le coperte e io la seguo dopo essermi tolto anche i pantaloni. La stringo al mio petto così che la sua schiena sia appoggiata a me. Lei sospira.

-Buonanotte Am.- le sussurro all'orecchio.

-Buonanotte Der..- dice lei piano prima di crollare tra le mie braccia.

   
 
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