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Autore: Anguria21    26/03/2021    0 recensioni
Margareth Amelie Smith, o semplicemente Maggie, deve la sua vita a una sola persona: Talia Hale.
Maggie aveva il suo branco: amava i suoi genitori e il suo fratellino, Sam. Le due famiglie si conoscevano da sempre portando il giovane Derek e la giovane ragazza a diventare ottimi amici. Un giorno, però, un branco di cacciatori decise di uccidere, o di sterminare, il branco della famiglia Smith e Maggie viene presa in custodia dalla famiglia Hale. La ragazza finisce per innamorarsi del ragazzo ma lui non si accorge del suo amore a causa di Paige. Lei vede tutto il suo cambiamento: vede il suo dolore, vede le sue scelte sbagliate. Vede il fuoco e rischia di morire ma l'amore per Derek la terrà in vita. Derek la crede morta e si da la colpa anche di questo, finché Maggie non torna a Beacon Hills. I due si avvicineranno ma lei potrà ancora amarlo dopo Kate? Dopo la gelosia per Erika? Dopo la professoressa Blake? Dopo Beaden? Dopo il suo lieve abbandono? Dopo che che avrà rischiato la sua vita un migliaio di volte, Derek capirà qualcosa?
P.s. La storia non è mia. I personaggi non mi appartengono, tranne uno.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Derek Hale, Lydia Martin, Nuovo personaggio, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so in quale strano modo o forse qualche anima in pena aveva qualche rancore verso di me, mi sveglio e trovo qualcosa che mi opprime il corpo e lascia che poco ossigeno passi attraverso i miei polmoni.  Con lo sguardo mi guardo in torno e noto di essere dentro la mia stanza ma qualcosa non va. Abbasso leggermente la testa e trovo dei capelli corvini che mi bloccano la visuale. Merda. Derek. Ho completamente dimenticato la sua presenza nella mia stanza. La sua testa è poggiata sulla mia spalla mentre la sua mano sinistra mi stringe il fianco. La sua gamba destra è stretta tra le mie gambe e la mia mano sinistra è immersa nei suoi capelli. Giuro che qualche anno fa avrei pagato qualsiasi cifra per vederlo così tra le mie braccia ma adesso .. lo amo. Questo è sicuro ma lui.. lui non prova la stessa cosa e non voglio mettermi nei guai e poi stare male per lui. Involontariamente, le dita della mia mano iniziano a muoversi tra i suoi capelli e la mano libera si solleva per poi posarsi sulla sua spalla e fare dei piccoli cerchi immaginari. Lo sento muoversi impercettibilmente e mi gelo sul posto.

-Perché ti sei fermata?- chiede con voce roca e impastata dal sonno. Molto sexy.

-Buongiorno. Non volevo svegliarti.

-E' stato un bel risveglio.- dice per poi muoversi sul mio corpo. Merda, anche qualcos'altro è sveglio.

-Ehm.. dovrei prepararmi per il lavoro.- dico cercando di non dare peso a quello che sta succedendo ma sicuramente sarò rossa in viso come un pomodoro.

-Potresti darmi una mano con il mio problemino.- dico mettendo la testa tra il mio collo e la mia spalla e posizionandosi meglio tra le mie gambe.

-Derek..

-Potremo ripetere quello che è successo qualche mese fa..-dice lasciando dei piccoli baci sul mio collo. A quella affermazione mi irrigidisco e una rabbia innata nasce dentro di me. Poggio le mani sul suo petto e lo spingo via con così tanta forza che cade dal letto.

-Io non sono un tuo giocattolo.- ringhio contro di lui mettendomi in posizione d'attacco sul letto.

-Am..- sussurra lui guardandomi senza parole. Non mi ero accorta di aver tirato fuori gli artigli ma sento qualcosa tra le dita. La stoffa delle mie lenzuola. Guardo il suo petto e noto i segni degli artigli che si stanno rimarginando. Porto una mano davanti la bocca e mi siedo sul letto appoggiando la schiena sulla testiera.

-Mi.. mi dispiace.. Derek io..- dico con le lacrime agli occhi.

-Shh.. è tutto okay. Le ferite sono guarite. Va tutto bene.- dice lui abbracciandomi forte.

-Non volevo..

-Lo so, piccola, lo so.- dice prendendo il mio viso tra le mani e asciugandomi le lacrime. Poi mi ricordo di Isaac.

-Devo.. devo preparare qualcosa per voi.- dico alzandomi dal letto e andando verso la porta.- per favore, sveglia Isaac e vedi come si sente. Io vi aspetto di sotto.- concludo per poi correre di sotto. Poco dopo, sento dei passi che scendono le scale.

-Buongiorno.- dice un Isaac leggermente assonato.

-Giorno.- dico girandomi verso di lui con una tazza di caffè in mano.- Come ti senti?- chiedo porgendogli la tazza.

-Molto meglio..- dice squadrandomi dopo aver preso la tazza e io arrossisco. Mi ricordo solo adesso di avere solo la maglietta di Derek addosso. Parli del diavolo.. e lui scede le scale senza maglietta.- Quella è la tua maglietta?- gli chiede Isaac

-Si..- dice lui fissandomi e facendomi arrossire per la seconda volta. Così mi giro e preparo anche a lui un caffè.- allora?

-Siete molto intimi?- continua il ragazzino.

-No. Siamo solo vecchi amici.- dice serio e mi cade il cucchiaino dentro il lavandino. Mi giro senza guardarlo e gli porgo la tazza.

-Beh.. se siete solo amici, posso provarci con questo bellissimo angelo?

-No.- dice Derek e gli da una manata in testa.- idiota, non ti avvicinare a lei.

-Che ho fatto? Non le ho mica guardato sotto la maglietta.- dice ancora e mi fa arrossire ancora di più ma scoppio a ridere quando Derek gli da un pungo sulla spalla e gliela sloga.- Ah!! Fa un male cane.- si lamenta il ragazzino.

-Cosi impari a tenere la bocca chiusa.- gli dice lui rimettendola a posto e aspettando che guarisca. Cosa che avviene subito dopo.

-Okay, ragazzi, io devo andare a lavoro. Adesso vi preparo dei vestiti sul letto e poi mi vesto. Derek la maglietta la lascio sul letto così puoi portartela.- dico iniziando a salire le scale.

-Puoi tenerla.- dice lui dalla cucina e io sorrido. Dopo aver sistemato i vestiti per loro e essermi lavata e sistemata un po', decido di indossare un jeans nero con delle rose rosse stampate sulla gamba sinistra con degli stivaletti grigio scuro abbinati. Sopra metto una maglietta a maniche lunghe ma che lascia le spalle di fuori e una giacca nera lunga fino al ginocchio. Scendo le scale e prendo le chiavi, che metto in borsa, e il cellulare lasciato sul tavolo in cucina. 

-Bene ragazzi, io vado. I vostri vestiti sono sistemati sui letti e potete usare la doccia. Derek, una chiave di casa è messa fuori sotto il vado, così quando andate via chiudi a chiave e la rimetti li. Non distruggetemi la casa.- dico lasciando un bacio sulla guancia a entrambi per poi andare via.

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Sono passati due giorni da quando Derek e Isaac sono stati a casa mia. Il primo non si fa sentire ma ogni tanto sento il suo sguardo addosso come se lui non sapesse che lo avverto. Il secondo sembra come se si fosse volatilizzato nel nulla. A scuola, mi hanno riferito Scott e Stiles, ha creato delle squadre di ricerca soprattutto tra gli studenti che fanno parte della squadra di lacrosse. Poi una certa Erika ha avuto degli attacchi di panico seguiti da epilessia ma è una cosa che non mi sfiora più di tanto. In clinica va tutto bene. Alan non mi ha più chiesto di Derek, cosa miracolosa, e Scott mi aiuta li nel pomeriggio e poi la sera ci alleniamo un po' dopo cena. Questa mattina sento che qualcosa non va anche se tutto va liscio come l'olio. Infatti, quasi all'orario di pranzo mi arriva una telefonata da Scott.

-Hey, come mai questa chiamata?

-Ne ha trasformato un altro.- dice lui senza neanche salutare.

-Chi?- chiedo riferendomi al ragazzino dato che so chi è l'artefice.

-Ti ricordi la ragazza di cui ti ho parlato ieri che ha avuto un attacco di epilessia e di cui ho sentito i sintomi?- chiede

-Si e allora?

-Oggi si è presentata in minigonna di pelle, tacchi leopardati, maglietta bianca quasi trasparente e una giacca di pelle. Quando è uscita dalla mensa, io e Stiles l'abbiamo seguita e l'abbiamo vista salire in macchina con Derek che ci ha sorriso. Sapeva che l'avrei detto a te. Vuole che vai da lui.

-Cosa che farò adesso. Grazie Scott.- dico per poi chiudere la chiamata e mettere la mia giacca di pelle.

-Problemi?- chiede Alan

-Si un altro problema che crea Derek. Ci vediamo più tardi.

Con la macchina mi dirigo alla vecchia stazione dove sicuramente si troverà insieme a Isaac e Erika, la nuova recluta. Quando arrivo, prendo la borsa e scendo dalla macchina chiudendola successivamente. Entro dentro la vecchia struttura e sento già i loro odori e.. devo dire a quella ragazza di usare meno profumo possibile. E' nauseante. Quando scendo le scale che conducono ai vecchi vagoni, trovo ad attendermi in guardia e trasformati Isaac e la nuova recluta.

-Oh, state buoni. Non sono qui per combattere ma per discutere con il vostro Alpha.- dico e subito Isaac torna normale.

-Ciao angelo, è da un po' che non ci si vede.- dice Isaac sorridendo ammaliatore. 

-Ciao Isaac, stai bene? Ti sei ripreso?

-Vedendoti dentro quel vestito sto sempre meglio.- dice lui e si becca un'occhiataccia dall'amica ancora trasformata.- Chi sei?- chiede appunto lei 

-Una persona che vuole parlare con Derek e so che si trova qui.

-In effetti sono qui ma per parlare con me dovrai prima superare lei.- dice apparendo da dentro il vagone e appoggiandosi a quella che una volta doveva essere la porta.

-Sei serio? Adesso funziona cosi tra di noi? Devo superare dei marmocchi per parlare con te?

-Si.- dice con un leggero sorriso.

-Okay, ma sarà peggio per lei.- dico guardandola con gli occhi rossi e levandomi la giacca.

-Non ho paura di te, anche se sei un Alpha.- dice mettendosi davanti a me in posizione d'attacco.- Non ti trasformi?

-Non sarà necessario.- e sento i due uomini sorridere. Lei innervosita mi attacca ma schivo i suoi artigli per poi farle uno sgambetto e sentire il suo corpo cadere a terra. L'adrenalina si impossessa del mio corpo tanto che guardo Derek con gli occhi rossi ridendo e lui si fa visibilmente rigido. Sento gli artigli di Erika conficcarsi nel mio petto ma estraggo i suoi artigli e la faccio cadere davanti a me rompendole il polso. Metto un piede sul suo petto ma lo tira a sé. Non contenta faccio una ruota all'indietro e le colpisco la faccia. Lei si alza ma io mi sono rotta le palle così, quando si avvicina, poggio le mani sul suo petto e la spingo verso Derek con molta forza mentre ringhio. Derek la prende e deve spostare il piede destro indietro per tenersi in equilibrio. Lei torna normale ma cerca di tornare all'attacco con scarso successo dato che Derek la blocca e scuote la testa verso di lei. La lascia andare e lei scocciata si avvicina a Isaac che la guarda dall'alto verso il basso.

-Di cosa volevi parlarmi?- chiede Derek avvicinandosi a me.

-Di Erika. Ne devi trasformare altri?

-Può essere. Magari se tu convinci Scott a unirsi a noi, non avrò bisogno di creare un altro licantropo.- dice lui alzandomi una spallina del vestito.

-Derek, sono prima di tutto delle persone e non solo delle creazioni.- dico prendendo la sua mano.

-Già e citare le parole di mia madre ti fa sentire un certo potere su di me?- chiede lui stringendo la presa e guardando le nostre mani unite.

-No, ma vorrei che tu capissi. Perché hai così tanto bisogno di un branco? Vuoi così tanto il potere?

-Non voglio restare solo.- sussurra lui al mio orecchio così piano che Isaac e Erika non lo sentono.

-Non lo sei. Ti prego, pensaci.- dico lasciando un bacio sulla sua guancia per poi girarmi. Prendo la giacca da terra e mi avvio verso le scale.

-Ci rivedremo?- chiede Isaac avvicinandosi alle scale.

-Molto probabilmente ma stai attento, la tua ragazza potrebbe essere gelosa.- dico sorridendo per poi scompigliargli i capelli, prima di andare via.

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Arrivata a casa l'unica cosa che mi va di fare è riempire la vasca da bagno e restare immersa nell'acqua calda per moltissimo tempo. Metto il mio bagnoschiuma profumato alla vaniglia, tante bolle e della musica rilassante. Resto li dentro per quelli che sembrano attimi infiniti. Infatti, sembrano. Un urlo disumano squarcia il silenzio della stanza sovrastando la musica. Lydia. Corro in camera e prendo la prima cosa che mi capita per mano. Una tuta e la maglietta a maniche corte di Derek. Metto le scarpe da tennis e la giacca di pelle. Prendo le chiavi di casa e della macchina, il cellulare ed esco di casa. Dopo un po' arrivo alla pista di pattinaggio. Sento diversi odori, tra i quali quello di Scott. Corro dentro e vedo Scott ed Allison che ostruiscono il passaggio. Li sposto di forza e quello che mi trovo davanti è strano. Lydia che grida dimenandosi mentre qualcosa sotto il ghiaccio la spaventa e Stiles che cerca di farla stare ferma.

-Vieni con me.- dico prendendo Scott per un braccio. Mi butto in ginocchio davanti a Lydia e Scott si mette vicino a me.

-Allison porta via Stiles.- le grido io. Lei corre verso di noi e trascina di forza il povero Stiles che vorrebbe stare vicino la sua amata. Prendo il viso di Lydia tra le mani e inizia a gridarmi in faccia. La guardo bene, faccio diventare gli occhi rossi e poi inizio a gridare il suo nome così forte che poco dopo si trasforma in un ringhio. Scott chiamato in causa, inizia a gridare e successivamente a ringhiare insieme a me. Pochi secondi dopo, l'urlo di Lydia cessa e cade svenuta tra le braccia di Scott. Stiles e Allison corrono verso di noi.

-Cosa le è successo?- chiede Stiles impaurito.

-E' solo svenuta. Perché ha gridato in quel modo?

-Non ne abbiamo la più pallida idea. Noi eravamo fuori.- dice Allison.

-Non c'era niente sotto il ghiaccio. Ha iniziato a scavare e poi si è messa ad urlare come una pazza.- dice Stiles.

-Deve essere successo qualcosa quando Peter l'ha morsa. Non è un lupo mannaro ma qualcosa in lei è cambiato come il suo odore.- dico io preoccupata.

-Come sapevi che eravamo qui?- chiede Scott.

-L'ho sentita gridare da casa mia.- dico facendo rimanere tutti in silenzio a fissarmi sotto shock.- Allison, portala a casa tua. Non la fare stare sola. Spiega tutto a tuo padre se vuoi ma non la lasciare sola. Proteggila anche al costo della vita. Se succede qualcosa chiama me o Scott. Poi il chiamato avviserà l'altro. Andiamo a casa.- dico alzandomi. Quando usciamo da li, Scott aiuta Stiles a mettere Lydia nella macchina di Allison. 

-Vi seguo con la mia jeep così ti aiuto a portarla dentro.- dice Stiles.

-Ci vediamo domani a scuola.- dice Scott e io li saluto con un cenno della mano. Quando i tre se ne vanno Scott mi rivolge la parola.

-Come siamo riusciti a fermarla? 

-Non lo so. In questo momento ne so quanto te. Va a casa Scott. Tu sei stanco e domani hai scuola, io devo riprendere un bagno che ho lasciato in sospeso.- dico e poi vado via.


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Boyd è voluto andare alla pista di pattinaggio per attirare Scott. Erika ci ha detto che Scott e Stiles stavano cercando di capire chi fosse il prossimo ad essere trasformato e quando Stiles si è diretto verso casa di Boyd, lei l'ha seguito. Adesso siamo nascosti qui vicino e Scott è arrivato. Non sento l'odore di Maggie ma sicuramente non è venuto solo e lei sarà nei paraggi.

-Boyd, voglio solo parlarti. Avanti, Boyd, per favore.- dice lui avvicinandosi alla macchina per il ghiaccio guidata dall'altro ragazzo.- Derek ti ha detto ogni cosa? E non solo il fatto di perdere il controllo con la luna piena, intento ogni cosa.

-Mi ha parlato dei cacciatori.- dice spegnendo la macchina.

-E non ti è bastato per dirgli di no? Tu potresti avere tutto quello che vuoi.- cerca di convincerlo.

-Sono stanco di pranzare da solo tutti i giorni.

-Se stai cercando degli amici, Boyd, puoi trovare meglio di Derek.- dice Scott e questo mi ferisce leggermente.

-Così mi offendi, Scott.- dico e lui si gira verso di noi sorpreso.- Insomma se hai tutta questa voglia di giudicarmi prova a sentire altre opinioni. Erika, com'è la tua vita da quando mi conosci?

-Mmm.. in una parola.. trasformata.- dice lei e poi ringhia. Esibizionista.

-Isaac?- chiedo al ragazzo.

-Beh.. mi secca molto fare il fuggitivo ma a parte questo è grandioso.- dice lui vantandosi.

-Un momento questo non è uno scontro alla pari.- dice lui 

-Allora vattene.- dico ma una voce ci fa girare tutti verso le spalle di Scott. Maggie in tutto il suo splendore è qui.

-Perché dovrebbe andarsene? Gli ho insegnato meglio di così.- dice lei avvicinandosi verso di noi e lasciando il fiato sospeso a Boyd e Isaac.- E tesoro la prossima volta, ringhia meglio.- dice guardando Erika che si innervosisce e parte subito verso di lei. Isaac se la vedo con Scott. Erika cerca di colpirla ma lei la schiva e ride.

-Tesoro, la rabbia non fa per tutti e ancora il tuo Alpha questo non l'ha capito.- dice ridendo anche di me. Poi la colpisce e la fa cadere a terra. Lei si alza e attacca Scott che la sbatte contro la macchina del ghiaccio mentre Maggie picchietta sulla spalla di Isaac che cerca di afferrarla con il braccio opposto ma lei gli sfugge.

-Ti piace scappare, angioletto?

-Vuoi giocare? Su prendimi.- dice lei provocandolo un po'. Lui corre verso di lei ma lei lo prende dalla maglietta e lo atterra e Scott atterra Erika.

-Ma non lo capite? Non lo fa per voi, sta solo cercando di aumentare il suo potere. Vi fa credere di avervi dato un dono, e invece vi ha trasformato in un branco di cani da guardia.- dice cosi spinge Erika verso di me e Maggie fa lo stesso con Isaac dandogli un piccolo calcio, tanto per farlo scivolare sul ghiaccio.

-E' vero. Si tratta sempre di potere.- dico e mi muovo verso di lui. Faccio spuntare gli artigli. Cambio il colore dei miei occhi e poi mi trasformo. Maggie si mette tra noi due e esce gli artigli facendo spuntare il rosso nei suoi occhi.

-Togliti di mezzo.

-Prova a spostarmi.- dice lei trasformandosi del tutto. Iniziamo a lottare mentre Boyd e Scott guardano tutti senza muovere un muscolo. Lei graffia il mio petto facendomi indietreggiare ma mi riprendo subito e la prendo per la gola. Lei da un calcio al mio stomaco liberandosi e poi un calcio al mio volto. Devo arrivare a Scott e l'unico modo per farlo e fermare lei. Le blocco le mani e le rompo i polsi. Urla di dolore così forte che mi strazia il cuore e chiudo gli occhi. La prendo per le spalle e la butto contro la macchina del ghiaccio. Cade e resta stesa a terra. Scott interviene ma lo fermo con una testata. Poi gli graffio l'addome e lo riempio di pugni. Si piega e sto per prenderlo ma mi tira una gomitata sul naso che mi fa sorridere per quanto fosse inaspettata. Passa all'attacco ma non riesce a schivare i mei pugni così lo butto a terra. Gli metto un piede sopra il petto per bloccarlo un po' tanto da spaventarlo ma qualcosa non va. Maggie inizia a tossire e del sangue le esce dalla bocca. Lascio Scott per dirigermi da lei e prenderla in braccio mentre Boyd si avvicina a Scott.

-Non farlo. Non diventare come loro, Boyd.

-Hai ragione.- dice. Poi si alza la giacca e la maglia e fa vedere il morso.- Voglio diventare come te.

Lui viene verso di noi e andiamo via.

-Maggie..- sussurra Scott prima di alzarsi piano piano ma noi siamo già fuori.

-Andate alla stazione e fate vedere a Boyd il posto mentre io porto Maggie a casa.- dico poggiando Maggie in macchina.

-Che cos'ha di così tanto speciale? Perché ti preoccupi? E' solo una tizia che aiuta Scott e basta.- dice arrabbiata Erika.

-Erika.- la richiama Isaac

-Non metterla nel mezzo e ringrazia non so chi perché sei ancora viva. Lei ti ha risparmiato perché sa che sotto tutta quell'arroganza e la trasformazione c'è una persona umana. Se fosse stato un altro saresti morta.

Porto Maggie a casa. La stendo sul suo letto. La spoglio dei suoi vestiti e delle scarpe alte. La lascio in intimo. Poi prendo la mia maglietta dal suo armadio. Ha ancora il mio odore ma sa anche di suo e di pulito. Le infilo la maglietta e poi senza guardare le tolgo il reggiseno. Le disinfetto i segni rossi sul collo e poi controllo i suoi polsi che sono guariti. La metto sotto le coperte e le lascio un bacio sulla fronte. Prendo un pezzo di carta dalla scrivania e le lascio un messaggio.

 

Dovevo farlo. Mi dispiace.- D.H.

Poi vado via.

   
 
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