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Autore: MeinfridBlackforest    21/03/2021    0 recensioni
Un giovane senza memoria si sveglia in mezzo a una foresta senza sapere come ci sia arrivato.
Vagando senza una meta, viene attirato dalle richieste di aiuto di un chierico, June Halfsun e durante il salvataggio di quest'ultima scopre di avere delle capacità marziali straordinari.
Dopo averla salvata, il giovane scoprirà di trovarsi in un mondo fantasy e June, dopo avergli dato il nome di Neoh, lo inviterà a diventare un avventuriero.
Il ragazzo comincerà a vivere e a viaggiare con l'obbiettivo di scoprire quali siano le sue origini.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Un Avventuriero? –
-Sì, come me. –
-Ma non eri un chierico? –
-Sì, cioè no, cioè sì…è la mia classe. –
-Infatti volevo chiedertelo da un po’, che cavolo intendi con classe? -
June si accasciò sul tavolo per la disperazione, sarebbe stata una lunga spiegazione.
- Neoh, lo so che il tuo cervello in questo momento è “Tabula rasa” quindi sarò rapida e concisa, questo mondo è pieno di mostri, misteri e segreti, ci sono persone che sono felici di costruire regni, nazioni e vivere una vita il più pacifica possibile, fino a qui mi segui? –
Neoh scosse il capo, sia per acconsentire che per mandare giù un boccone.
-Bene, ora se ci sono persone che vivono pacificamente, ci sono anche altre persone che nonostante il loro lavoro e la loro conoscenza vogliono partire alla scoperta di questo mondo, per aiutare la gente, risolvere misteri e ritrovare questi tesori, coloro che compiono queste imprese sono gli Avventurieri. -
-Millenni fa, quando il mondo era ancora avvolto dal caos, delle persone dal talento magico e fisico ineguagliabile conosciuti come “Eroi” si unirono per compiere grandi imprese e tramite i successi e le ricompense che ottennero, venne creata la O.A.U, l’Organizzazione degli Avventurieri Uniti, che si impegna tutt’oggi a scoprire e a promuovere queste persone e il loro lavoro. –
-Suona veramente epico, ma ancora non capisco cosa c’entri il termine “Classe”.
-Ci stavo arrivando. – Rispose June infastidita.
-Gli eroi che per primi portarono la stabilità vengo ricordati come “Gli altissimi 13” e non portarono solo ed esclusivamente benefici materiali al mondo, ma aumentarono anche il sapere delle razze intelligenti e le loro conoscenze magiche e scientifiche, creando incantesimi come “Carta” ad uso esclusivo degli eroi. –
-Ma come forse sai la vita finisce per tutti, anche per gli eroi, per non lasciare il mondo senza protezioni, crearono varie scuole e associazioni, in modo da tramandare i loro sapere e le loro tecniche alle future generazioni e ognuna riprende il nome della classe a cui appartenevano. -
In tutto le classi erano 13:
L’Artefice.
Il Barbaro.
Il Bardo.
Il Chierico, a cui June apparteneva.
Il Druido.
Il Guerriero.
Il Ladro.
Il Mago.
Il Monaco.
Il Paladino.
Il Ranger.
Lo Stregone.
Il Warlock.
 
-Ti è chiaro il concetto? –
-Direi di sì, ma c’è un’ultima domanda che vorrei farti, c’è un modo per capire a che classe si appartiene? –
-Sai, quella che hai fatto è una domanda piuttosto insolita. –
-Perché? –
-Vedi, di solito chi aspira a diventare un avventuriero fa una sorta di preesame dello spirito per scoprire a quale classe è più affine, esistono persone che possono diventare avventurieri più tardi, ma sono davvero poche, ma come i giovani, i cosiddetti “Fuoriclasse” fanno lo stesso identico test e percorso per capire la loro classe. –
-E quale è? –
-Mi dispiace, non posso dirtelo è un segreto riservato solo a chi decide di voler entrare a far parte dell’organizzazione. – Rispose June sorridendo.
Mentre Neoh la guardava imbronciato, June gli fece la domanda fatidica:
-Allora…ti unirai a noi Neoh? –
Il ragazzo era titubante, non tanto perché non si fidasse di June, ma perché non ne vedeva l’utilità.
-Anche se ti dicessi di sì, che cosa ci guadagnerei? –
-A parte tutti i vantaggi che non sto a elencarti, pensavo che se scoprissimo la tua classe potremmo far luce sul perché hai quelle capacità marziali, forse vieni da un tempio attualmente sconosciuto oppure hai imparato le arti marziali da un viandante, qualunque cosa verrà fuori possiamo restringere ancora di più il campo. –
Neoh ci pensò, non sembrava un’idea malvagia.
-Sai che ti dico? Ci sto! –
-Grandioso! – rispose June sorridendo, ma il suo sorriso si trasformò presto in una linea seria e decisa.
- Ma sta attento. –
-Io te ne ho parlato come una cosa fantastica, ma è meglio che ti prepari, perché non sarà affatto facile. –
- L’esame è a cadenza mensile ed è possibile iscriversi e svolgerlo in ognuna delle città dove è presente una sede della gilda degli avventurieri, inoltre è composto da tre parti, un esame teorico, pratico e infine un esame finale misterioso che varia a seconda di vari fattori. –
-In effetti sembra difficile. -
-Hanno calcolato che nel corso di un anno partecipano quasi 7000 aspiranti avventurieri e sempre calcolando tutto l’anno, per via dei fallimenti, delle rinunce o dei danni, solo il 10% riesce a ottenere la licenza. –
Neoh sentendola rimase in bilico tra lo stupore e la paura.
-June, sono un po’ combattuto, non so se vuoi aiutarmi o se vuoi solo uccidermi. –
-Ho visto di cosa sei capace Neoh, te ce la puoi fare, studierai un pochino per l’esame, ma per il resto sono sicura che lo passerai senza troppi problemi.
-Con un tasso di successo del 10%?! –
-Sì, ma hai un busto forte e delle belle gambe d’acciaio, entrambe le parti hanno il 5% di possibilità di superarlo. –
Neoh non rimase convinto da quell’affermazione, ma voleva scoprire a tutti i costi la sua vera identità e June gli stava offrendo l’unica strada per ottenere un indizio.
-Beh, come si dice “Morte certa sia”, credo? –
-Parteciperò. –
-Perfetto, le iscrizioni si aprono tra due giorni, quando ti sarai iscritto ci sarà un seminario di una settimana dove saranno legalmente obbligati a spiegarti pregi e difetti del titolo di avventuriero e le basi sul funzionamento della tua classe, quando tornerai, ti aiuterò a studiare per passare successivamente l’esame teorico.
-Ora che ci penso, te sei un livello 1, quando è che sei diventata un’avventuriera di preciso? –
-Circa 2 anni fa. –
Neoh non rimase impressionato dalla cosa, dal suo punto di vista era come avere un bambino di prima media che istruisce un bambino di quinta elementare.
-Pensi di davvero di riuscire a istruirmi? -
-Hai obbiezioni? –
-Solo qualche dubbio, anche perché ti sei appena diplomata, non pensi di pretendere un po’ troppo da te stessa. –
-Io ho studiato molto per diventare un chierico del Sacro Battito e cammino su questa terra da molto tempo, ancora prima che tu nascessi. – Rispose June.
Neoh era confuso, June sembrava completamente sincera nella sua affermazione.
-Va bene…quanti anni hai? –
Neoh sentendo la risposta della ragazza, sobbalzo davanti a lei pieno di stupore.
-Che cosa? Hai 104 anni?! –
-Già. – Rispose June con orgoglio.
-Ma allora sei vecchia. –
Dopo quell’affermazione, sulla testa di Neoh piombò una bastonata fumante.
-Tra gli elfi la maturità e la possibilità di esplorare liberamente il mondo si ottiene a 100 anni e il permesso di svolgere il pre-esame per scoprire la categoria da avventuriero si ottiene a 90, forse sarò ancora al primo livello, ma è evidente che sono molto più avanti di te, almeno a livello civile. –
-Ammetto che hai delle credenziali. – rispose Neoh mentre si massaggiava la testa per lenire il dolore.
-Bene, visto che hai accettato, tanto vale andare, si sta facendo buio e devo ancora registrarmi alla locanda che mi ospiterà per tutto il tempo che rimarrò a Obmil. –
-La locanda? –
-Aspetta, ora che ci penso, io dove dormirò? Dove alloggerò? – chiese Neoh
-Rimarrai con me fino a quando non avrai fatto l’esame da avventuriero, convincerò la proprietaria a fare uno strappo alla regola visto che mi deve un favore. –
Neoh fu contento di sentirlo, ma lo sguardo accigliato di June era dritto ed evidente come una linea di confine.
-A proposito, nella stanza c’è un solo letto e per tutto il tempo che staremo insieme, dormirai sul divano, capito? –
-Ricevuto. – rispose Neoh.
I due camminarono e alla fine arrivarono davanti alla locanda “Del Geco Azzurro”, era un edificio grande, alto tre piani e altrettanto largo, adatto per ospitare viaggiatori e visitatori, secondo June era la locanda migliore della zona.
La sua fama era ben meritata, il posto era pieno di persone delle più svariate razze, alcuni avevano orecchie più lunghe, più scaglie, più peli, anche ai piedi e alcuni avevano addirittura la pelle verde.
Dopo aver attraversato quel mare di persone, June arrivò davanti alla reception e a riceverla trovò Mrs. Oppel, la padrona della locanda.
-Tesoro! – gridò la donna.
-Mrs. Oppel!  –
Alla reception, arrivò anche Neoh e quello che si trovò davanti fece scattare qualcosa dentro al ragazzo, senza sapere come o quando, si ritrovò in uno spazio bianco senza oggetti e persone.
In mezzo al bianco assoluto, avvertì una presenza sconosciuta, qualcosa di oscuro e fumante, la presenza aveva un’aura terribile, era così pressante e fredda che poteva essere facilmente etichettata come quella di un demone.
Neoh non riusciva a muoversi e mentre la nebbia oscura lo stringeva a sé, gli suggeriva un'unica cosa: “Uccidi”.
Strattonato da June, Neoh si ritrovò di nuovo catapultato nella locanda.
-Neoh, vieni avanti, ti voglio presentare una persona. –
Neoh avanzò verso il tavolo e si ritrovò davanti a qualcosa di pericolosamente familiare, un Koboldo, solo che a differenza di quelli che aveva incontrato era più squamosa e azzurra.
Alla vista di quello che sembrava un nemico, il ragazzo si lasciò scappare un piccolo urlo e si apprestò a colpirla con colpo a mano aperta.
Intuendo cosa stesse per accadere, June spostò la signora Oppel e cercò di deviare il colpo di Neoh, ma la sua mano a coltello riuscì a tagliare anche una parte della sua asta.
Dopo aver sferrato il colpo, il ragazzo di risvegliò e vide cosa aveva fatto, vedendo le fiamme dell’inferno uscire dal corpo di June si spaventò e la ragazza per punizione gli diede nuovamente una bacchettata sulla testa, mandandolo al tappetto.
-Ma che gli è preso? –
-Mrs. Oppel, lo perdoni, lui è nuovo nel…continente, è un monaco che è venuto qua per partecipare all’esame per diventare avventuriere e mi ha salvato da un branco di banditi Koboldi, diciamo che oggi è un pochino suscettibile. –
Neoh si rialzò tra mille dolori e June lo prese da parte.
-Ma che cavolo ti è preso? Ce li hai gli occhi? è un Koboldo! – disse Neoh sottovoce.
-Primo: Non fare il razzista. –
-Secondo: è una donna, usa il genere giusto. -
-Terzo: Neoh, so che ti sorprenderà, ma non tutti i mostri sono selvaggi o criminali che vogliono ucciderti e depredare il tuo cadavere. -
- Ma io… -
June si girò e tornò alla Reception.
-Mrs. Oppel voglia di nuovo scusarci, Neoh le farà subito le sue scuse, dico bene?
-Io…sì, mi dispiace Mrs. Oppel, ho avuto davvero una brutta giornata. –
La locandiera gli osservò e sul suo volto si presentarono una fila di denti aguzzi.
-Chi dovrebbe essere? Il tuo ragazzo? –
-No! - Risposero i due all’unisono.
-Va bene, scusate, comunque, cosa posso fare per voi? –
-Mrs. Oppel, come le ho scritto nella mia lettera, ho deciso di trasferirmi in città e di entrare a far parte della gilda degli avventurieri locale, la mia stanza è prenotata, giusto? –
- Per tutto il mese, sì. –
-Ecco, il problema è che Neoh vorrebbe non ha avuto la possibilità o meglio, non aveva idea che si potesse prenotare e venendo da lontano non ha un posto dove andare, non è che potrebbe farlo alloggiare da me, fino al compimento dell’esame? –
-Mi dispiace tesoro, ma non posso, ho un certo standard da mantenere, infondo la locanda si trova nel quartiere blu.
-La prego Mrs Oppel, so che è un tipo strano, ma non posso lasciarlo per strada, le ricordo che mi deve un favore. –
-Ho capito. – rispose la Koboldo ringhiando.
La Koboldo si accarezzò il mento per pensare e se ne uscì con una proposta.
-Un Remus d’oro a settimana. –
- Affare fatto! – rispose June.
Mrs. Oppel consegnò la chiave alla ragazza e la scambiò con una moneta d’oro.
-La stanza e al primo piano, mi raccomando, se fate le cosacce, fate piano, ci sono degli ospiti- disse Mrs. Oppel mostrando i il suo sorriso aguzzo.
I due salirono al primo piano per evitare ulteriore imbarazzo.
-Dimmi, ma fa sempre così? –
- Sì, ma stai tranquillo, non è cattiva è solo curiosa e semplice. –
I due entrarono nella loro stanza e rimasero a bocca aperta, un salotto grande e ben fornito con caminetto, due poltrone e un divano, infondo ad esso c’era la porta che portava alla stanza da letto e a lato di essa c’era anche un bagno privato.
-Ma quanto hai speso per affittare tutto questo? –
-Meglio che non te lo dica. –
June si mise a sedere sul letto e osservò ciò che Neoh aveva fatto alla sua asta magica.
-Meno male che hai solo tagliato la parte inferiore, si può sapere che ti è preso? –
-Beh ecco…non lo so June, davvero, non lo so. –
-Comunque questa è un’altra prova della tua forza, quest’ asta è fatta di Ebano Bianco, un materiale elfico leggero ma duro come l’acciaio, francamente mi chiedo che tipo di allenamento tu abbia fatto. –
Neoh sentendo quella notizia si guardò le mani e per mezzo secondo si ricordo di quella oscura presenza che lo aveva contattato.
-Ad ogni modo, sono stanca morta, se non ti dispiace, io mi metterei a letto senza tanti complimenti. – disse June.
La ragazza alzò l’asta è pronunciò “Protezione dal male” e una cupola di luce la circondò insieme al letto e a poco a poco, la luce si fece sempre meno forte.
-Piccolo avvertimento, se hai intenzione maliziose e cercherai di avvicinarti a me, la cupola invisibile che ho alzato ti incenerirà la mano prima che tu possa dire “A”. –
-Buona notte mio salvatore. – Disse June mandando un bacio al volo e mettendosi sotto le coperte.
-Buona notte. –
Le luci si spensero e il silenzio calò in camera.
Per mezzo secondo.
-Ehi June. –
-Sì? –
- Secondo te gli uccelli provano sentimenti? –
La giovane elfa rimase in silenzio, sperando che il ragazzo si avvicinasse abbastanza per venire bruciato.
-Credo di sì, ora per l’amor dei divini, dormi! –
   
 
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