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Autore: MonicaX1974    22/03/2021    1 recensioni
Harry è tornato a far parte della vita di Zayn, ha ritrovato un amico, un collega, un fratello. Sta lavorando a un nuovo disco, è impegnato nel sociale, conduce una vita tranquilla, disinvolta, senza problemi di alcun tipo per la testa: fa quello che gli va, quando gli va di farlo.
Nessun impegno, nessun progetto sentimentale, concentrato sul lavoro e sul divertimento, ma non ha fatto i conti con il destino, che gli ha messo sulla strada una delle prove più intense di tutta la sua vita.
Si ritroverà, suo malgrado, a lottare con tutte le sue forze contro sé stesso, contro di lei, e alla fine combatterà per lei, per loro, perché non potrà fare altro che arrendersi.
Entrambi corrono veloci, senza sosta, troppo presi dalla loro carriera, ma qualcosa li costringerà a fermarsi.
A fermarsi e restare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Well, you see her when you fall asleep
Bene, vedi lei quando ti addormenti

But never to touch and never to keep
Ma non riesci mai a toccarla  a trattenerla

'Cause you loved her too much, and you dived too deep
Perché l'hai amata troppo, troppo profondamente

"Let her go"

Passenger

*****

Dei rumors non gli importa più di tanto, per questo spesso si presenta fuori dall'ospedale per aspettare la sua dottoressa che esce dal lavoro.

Dopo la parentesi di Aspen i due sono tornati alle rispettive vite che riescono in qualche modo a far coincidere. Gli impegni non sono pochi, ma entrambi sono capaci di far sentire la loro presenza anche a distanza.

A Harry piace andare a prendere Matilde al lavoro, perché assapora insieme a lei la loro bolla di normalità nella quale si immergono sempre più spesso. Sono anche andati a fare la spesa insieme e le foto di loro due al supermercato hanno fatto il giro del mondo.

Nessuna conferma, nessuna smentita: nelle interviste Harry non fa che ripetere che non c'è alcun bisogno di etichettare il rapporto con Matilde, che si divertono molto insieme e che continueranno a fare la spesa nello stesso supermercato.

Si appoggia alla fiancata dell'auto dopo aver parcheggiato poco distante dall'ingresso principale. È già buio: stasera è più tardi del solito. Matilde ha avuto un doppio turno per sostituire la sua collega Stephanie che ha avuto qualche problema a casa. Harry scorge le poche persone che si entrano ed escono dalle porte scorrevoli in attesa di vedere uscire la rossa. Poi, ne vede un paio di figure familiari.

Una è Matilde, l'altro è il dottor Perry che continua a parlarle con un gran sorriso.

Per quanto abbia tentato di ignorarla, percepisce con chiarezza la rivalità con quell'uomo affascinante, con un certo prestigio e che condivide con Matilde fin troppo cose, a cominciare dalle tante ore trascorse a lavorare fianco a fianco.

John è spesso motivo di discussione, ed è per questo che entrambi evitano il discorso per quanto possibile. Il cantante ha la sciocca convinzione che sia lui che Joseph potrebbero avere ragione sul fatto che un cantante tanto impegnato potrebbe non essere l'uomo giusto per Matilde, e si sente minacciato da tutto ciò che rappresenta quel medico dall'aspetto sempre perfetto.

Scompare il sorriso che aveva sulle labbra fino a un attimo prima di vederli insieme e resta come paralizzato quando vede che John poggia una mano sul braccio di Matilde che gli sta sorridendo, scambiano due parole, poi Matilde si allontana cercandolo con lo sguardo. Quando i suoi occhi azzurri intercettano quelli verdi di Harry gli va incontro mantenendo quel sorriso sulle labbra, mentre quello di Harry si è spento nell'istante in cui è comparso John, nel momento in cui lui l'ha toccata e lei gli ha sorriso.

Harry è sicuro che non c'è e non ci sia stato niente tra loro – Matilde l'ha rassicurato più volte su questo punto – gli ha ripetuto che lo ama e Dio sa quanto lui ami la sua piccola selvaggia. Le aveva promesso che avrebbe smesso di fantasticare su lei e il suo capo ma proprio non ce la fa.

«Ciao, Styles». Lo saluta e lo bacia sulle labbra.

«Dottoressa Coser» ribatte con tono piatto e ricambia il bacio.

Ma il suo umore non è cambiato e in macchina regna il silenzio.

«Harry va tutto bene?»

«Oh, sì... È solo che... Ci sono stati alcuni problemi in studio di registrazione». Harry mente, perché non vuole discute con lei a causa di John.

«Oh, okay... Mi spiace».

Matilde non si è bevuta una sola parola, ma non replica e lo lascia guidare nella speranza che si rilassi e torni il suo Harry. Ipotizza almeno una decina di motivi per cui possa esser di così pessimo umore, uno dei quali il suo capo, ma evita di dirlo ad alta voce, perché anche lei non ha intenzione di litigare.

Arrivano in silenzio a casa di Harry e lui va a farsi una doccia. Matilde recupera qualcosa di comodo dall'armadio: ha imparato a lasciare qualcosa a casa del suo fidanzato, allo stesso modo in cui il cantante ha portato qualcosa di suo nell'appartamento della rossa. Gira per casa aspettando che torni, ma quando si rende conto che si sta mettendo troppo tempo lo raggiunge. Lo trova seduto sul bordo della vasca con la testa, intento a passarsi una mano tra i capelli.

«Okay, Styles, ora mi dici cos'hai che non va» ordina risoluta, attirando la sua attenzione. «Sul serio» prosegue con un tono più dolce, dopo aver visto l'espressione sul volto di lui.

Era intenzionato a farsi la doccia, a tentare di rilassarsi sotto l'acqua calda, nella speranza di lasciar scorrere via il cattivo umore insieme al sapone, ma quei pensieri non gli hanno dato tregua e si è ritrovato a tirare diverse ciocche di capelli per la frustrazione.

Harry sospira e sa che è arrivato il momento di parlare, non importa cosa succederà.

«Vi ho visti» ammette a bassa voce.

«Chi?» domanda Matilde, sperando di aver sbagliato a immaginare il motivo del suo malumore.

«Tu e John, all'uscita dell'ospedale» spiega Harry, nella speranza che lo rassicuri per l'ennesima volta, ma Matilde sbotta irritata.

«Ancora, Harry? Davvero? Ci stavamo solo salutando, cazzo» impreca in preda alla rabbia e all'irritazione crescente, forse anche per il senso di colpa nei suoi confronti.

In risposta alla reazione di Matilde, lui non si tiene, e mentre si alza in piedi in maniera piuttosto energica, ribalta tutto ciò che si trova sul bordo della vasca accanto a lui e si lancia minaccioso contro Matilde che indietreggia verso il muro.

«Sì, ancora, Matilde. Perché vedo come ti guarda il tuo capo. So cosa passa per la sua testa quando ti sfiora con una mano e non mi piace affatto» aggiunge avvicinandosi a lei.

«Stai esagerando, Harry» lo rimprovera, osservando ogni gesto di lui grondare rabbia.

La blocca con la schiena al muro, sfiorando il corpo di Matilde con il suo, guardandola negli occhi mentre parla quasi sulle sua labbra. «Esagerando, Matilde? Quello ti porterebbe volentieri a letto. E poi è un dottore di successo... L'ideale per te... Per tuo fratello... Scommetto che non vede l'ora... Cristo, non capisci, Matilde? Non riesco a sopportare la vista di te con lui. Delle tue mani su di te» ammette abbassando la voce, lasciando venire fuori tutta la sua insicurezza, la gelosia e la paura di perderla.

«Harry... Non c'è niente tra me e John. E per quanto riguarda Joseph... Non decide lui della mia vita. Io ho scelto te. È te che voglio» afferma decisa guardandolo dritto negli occhi.

«Ripetilo» ordina Harry, spingendosi di più contro il suo corpo.

«È te che voglio, Styles».

La voce di Matilde trema appena, proprio come il suo corpo che percepisce il contatto con quello di Harry.

«Ripetilo ancora» insiste il cantante, non solo perché ha bisogno di essere rassicurato, ma soprattutto perché lo fa impazzire sentirglielo dire e guardarla negli occhi mentre infila una mano sotto la maglia di Matilde.

I brividi percorrono il suo corpo nei punti raggiunti da Harry. All'improvviso non è più arrabbiata, infastidita o nervosa, ma freme dalla voglia di sentire entrambe le sue mani su di lei.

«È te che voglio» mormora sulle sue labbra.

Ed è in quel momento che tutto il desiderio di Harry si scatena: la bacia avidamente, facendole quasi male, e Matilde risponde con la stessa passione.

Harry l'afferra per i fianchi e la stringe, mentre Matilde fa scorrere le mani fino al suo volto, sfiorando la bocca con i pollici. Si spinge ancora contro di lei senza smettere di baciarla e la rossa risponde gemendo sulle sue labbra. Il cantante afferra il bordo della maglia di Matilde e gliela sfila, poi toglie anche la sua. Riprende a baciarla senza darle modo di respirare: vuole farla smettere di pensare, di avere qualsiasi tipo di volontà. Vuole che sia sua, completamente sua e la vuole ora.

Un attimo dopo, tra un bacio e l'altro, anche i loro pantaloni raggiungono il pavimento. La tiene stretta a quel muro finendo di spogliarla del tutto, poi fa scorrere le mani dai suoi fianchi ai glutei, che afferra con forza, poi le solleva, spingendosi con maggiore forza tra le sue gambe.

«Ripetilo» sussurra con voce roca appena al di sotto dell'orecchio di Matilde, provocando ancora una serie infinita di brividi al suo corpo in preda all'eccitazione.

«Voglio solo te, Harry» pronuncia a fatica, perché l'attimo dopo lui si è spinto al punto da affondare in lei, togliendole il fiato.

È rabbia e passione. È amore e desiderio. È paura, dubbio, forse un presentimento, ma entrambi vivono quel momento di un'intensità tale da non permettere loro di parlare più. E sono solo gemiti e sospiri a riempire le loro orecchie, mentre il loro cuore è traboccante di un amore sconfinato, come essere in mezzo all'oceano senza bussola.

Così immenso da fare paura.

*****

A quella discussione ne sono seguite altre, tutte per lo stesso motivo: John Perry.

È sempre Harry a cercare la lite, come se lo facesse di proposito. Le sue insicurezze hanno preso il sopravvento e si è quasi convinto che forse è meglio così, che non è lui quello giusto per lei.

Non ha importanza se Matilde continua a rassicurarlo, a negare qualsiasi tipo di coinvolgimento con John Perry, perché Harry non sente ragioni: è come se stesse cercando di sabotare il loro rapporto.

È per questo motivo che stasera Matilde ha invitato un po' di amici a casa di Harry, per fare in modo che si tranquillizzi e che finisca con il rendersi conto che non c'è altro posto in cui Matilde vorrebbe trovarsi se non accanto a lui.

La serata è andata bene e Harry ha trascorso qualche ora spensierata. Nessuna lite, nessuna discussione, nessuna frecciatina: il dottor Perry è rimasto fuori dalla porta e la compagnia di amici è riuscita nell'intento di togliere qualche cattivo pensieri al cantante.

Matilde e Peter si sono isolati qualche minuto sul terrazzo: la rossa aveva bisogno del suo migliore amico e lui è sempre pronto ad ascoltare i suoi sfoghi.

«L'ho visto bene stasera» osserva Peter, poggiandosi con i gomiti sulla ringhiera.

«Sì, erano diversi giorni che non lo sentivo ridere come stasera» concorda Matilde, affiancando l'amico per mettersi nella stessa posizione, fissando dall'alto le luci della città.

«Avete parlato?» continua Peter.

«Di cosa?»

«Lo sai di cosa. Dimmi che gliel'hai detto» la implora lui, perché sono mesi che insiste nel dire a Matilde di confessare a Harry quel bacio con John prima che i sensi di colpa la divorino.

Perché se nell'ultimo periodo Harry è stato irascibile, Matilde è stata intrattabile; Peter ha ragione quando le dice che l'unica soluzione è dire la verità, perché è vero che i sensi di colpa non le danno tregua, minando il rapporto tra Harry e Matilde. Quel segreto, quella omissione non fa che continuare a farla sentire una persona orribile, non meritevole di tutto l'amore di Harry, che persiste nel sentirsi insicuro, un'insicurezza alimentata dagli strani comportamenti che Matilde a volte adotta nei suoi confronti.

«Non ci riesco, Peter. Se glielo dicessi adesso la sua insicurezza lo annienterebbe del tutto. Non posso dargli questa delusione».

«Non puoi nasconderglielo per sempre. Più tardi lo viene a sapere e peggio è».

«Lo capisci che ho paura? Lui si fida di me, se glielo dicessi distruggerei quella fiducia e cosa mi resterebbe?»

E non importa che i due amici si siano allontanati e che abbiano parlato a bassa voce per tutto il tempo, ed erano fin troppo presi dalle loro parole per accorgersi che Harry era alle loro spalle, rimasto fermo immobile sulla soglia del terrazzo mentre pensa che la cosa che Matilde gli sta nascondendo non gli piacerà per niente.

Le mille paure che popolano la sua mente prendono forma e consistenza, le avverte come una cupa presenza intorno a lui, qualcosa che lo avvolge e lo attira nell'oscurità nella quale ha avuto il terrore di sprofondare, paure che ora lo stanno trascinando con forza sul fondo.

E, a quel punto, la Bestia prende il sopravvento.

«Cosa devi dirmi, Matilde?»

La sua voce profonda e improvvisa fa sussultare Matilde e Peter che si voltano a guardarlo assumendo un'aria sconvolta. Matilde sbianca e guarda Peter, che però non può esserle di nessun aiuto.

«Peter, potresti lasciarci soli?» gli domanda serio, con un tono freddo, senza guardarlo in faccia, perché i suoi occhi sono fissi in quelli di Matilde che quasi non respira. «Anzi» aggiunge ancora più freddo «forse è il caso che tu e gli altri lasciate casa» conclude, con la rabbia a grattargli la gola.

«Harry, datti una calmata» Peter tenta di rabbonire l'amico, che però non vuole sentire ragioni.

«Non credo dipenda completamente da me. Vero, Matilde?».

E lei, che non può fare altro che rassegnarsi al fatto che è arrivato il momento di confessare quella verità taciuta per così tanto tempo, fa un cenno a Peter per confermare che le sta bene se lui la lascia sola con Harry.

«Okay, vado e avviso gli altri... Per favore...» lo supplica, nel tentativo di placare gli animi.

«Buonanotte, Peter, e scusami con gli altri» prosegue Harry, senza degnarlo di uno sguardo, alla ricerca di non sa bene cosa negli occhi blu di Matilde. E Matilde si è sentita spogliare di ogni bugia con quello sguardo rabbioso. Si è sentita nuda, con il cuore esposto al dolore e l'anima scoperta e in bella vista.

Resta a guardarla in silenzio fino a che sente la porta alle loro spalle chiudersi. Solo in quel momento Harry riprende a parlare.

«Sto aspettando una risposta, Mati: cosa devo sapere?»

Il tono di voce di Harry è così tagliente che lei sente la sua anima e il suo cuore cadere in pezzi ai suoi piedi.

«Nulla, Harry, non esasperare sempre le cose» mormora Matilde, nel disperato tentativo di non rivelare nulla, ma non riesce a guardarlo in faccia mentre parla.

«Riformulo la domanda: cos'hai omesso di dirmi, Matilde?» continua con lo stesso tono che porta con sé il freddo glaciale.

Lei non risponde, resta a testa bassa sentendo l'angoscia chiuderle la gola. Il pensiero di dover confessare quel bacio la terrorizza. Harry le si avvicina lento, come un predatore che sta per azzannare la sua preda. Quando la raggiunge sbatte la mano con violenza sulla ringhiera facendo sussultare la fidanzata.

«Cazzo, Matilde, parla!» esclama alzando la voce.

«Io... Io...» balbetta e sospira. Non può rimandare oltre, è arrivato il momento. «Io... non ti ho detto che mentre eri a Londra sono uscita qualche volta con John» ammette a bassa voce, percependo con chiarezza il dolore di entrambi.

«E...?» la incalza Harry. «Vai avanti».

«Harry, non è successo niente di importante... Non ha significato niente...» il goffo tentativo di Matilde di minimizzare non fa che far aumentare l'irritazione di Harry.

«Sii chiara, Matilde. Cos'è che non ha significato niente?»

«C'è stato... Ecco... c'è stato un bacio» confessa con un filo di voce, nella speranza che lui non lo senta, ma Harry ha sentito benissimo.

Il cantante serra la mascella, chiude gli occhi e rimane in silenzio. È bastata una sola parola a rendere reali le sue paure.

«Harry, per favore... Non ha significato nulla. Lui mi ha baciato ma non ha significato niente» si giustifica con un ritardo spaventoso e a nulla valgono più le sue parole.

«Tu hai ricambiato quel bacio?»

Harry teme la risposta alla sua domanda e sta pregando con tutte le sue forze che Matilde risponda convinta un no deciso e questo gli basterebbe per comprendere le motivazione che l'hanno spinta a mantenere il silenzio, solo che non succede. Matilde esita, quel no non arriva, e Harry sente il suo cuore sgretolarsi.

«Ti prego, dì qualcosa...» lo implora, con la speranza di poter rimediare.

«Ero pronto a chiederti di venire a vivere con me, è per questo che ho accettato di organizzare questa cena, ma tu hai rovinato tutto» butta fuori tutto d'un fiato, ma lentamente, facendo in modo che l'anima e il cuore di Matilde si schiantino al suolo, perché lo sguardo che le rivolge la ferisce molto più di ciò che ha detto.

«Harry no...»

«Vattene» la interrompe deciso, prima che lei possa dire qualunque cosa.

«Cosa?» domanda sconvolta, sicura di aver capito male.

«Fuori di qui» ripete il concetto, con una furia negli occhi che non gli appartiene, una furia scatenata dall'idea della sua fidanzata che bacia un altro, la stessa fidanzata che ha giurato e spergiurato per mesi che tra lei e John non c'è mai stato niente.

«Harry, ti prego, parliamone».

«Fuori!» urla, facendola sussultare di nuovo.

«Harry, non sai quello che dici. Io ti amo...»

«Sta zitta!» alza ancora la voce e la interrompe di nuovo. «Se mi amassi come dici non mi avresti mai nascosto una cosa del genere. Invece mi hai mentito fino a oggi, nonostante più volte ti abbia chiesto la verità. E ti ho creduto, Matilde: ho creduto che ero io il rompicoglioni, invece sei tu la bugiarda. Non mi piacciono i bugiardi. Non mi piace essere preso per il culo. Non dalla donna che dice di amarmi» sputa con disprezzo, mentre lei è ormai in lacrime.

Matilde vorrebbe poter riavvolgere il tempo, andare indietro fino alla sera in cui John l'ha accompagnata a casa e rifiutare quel passaggio, quel bacio, qualunque cosa riguardi il dottor Perry, ma non può. L'unica cosa che può fare è continuare a implorare, nella speranza che lui le dia ascolto.

«Harry ti prego... E stato solo un bacio... Non...»

«Non capisci, Matilde?» La interrompe ancora, perché non vuole stare a sentire le stupide e inutili giustificazioni di un gesto che gli ha devastato il cuore. «Tu mi hai mentito. Cosa dovrei pensare adesso? Eh? Quando hai fatto tutti quei turni di notte... Chi mi dice che non fossi con lui? Chi mi dice che tu non mi abbia mentito anche su altro? Cazzo!» esclama frustrato, passandosi con forza una mano tra i capelli, restando a debita distanza da lei.

«No! Non c'è stato niente tra noi, solo quel bacio maledetto. Ti prego, Harry» lo implora con le lacrime agli occhi, ma lui è troppo accecato dal suo dolore per cogliere quello di Matilde.

«No! Ti voglio fuori di qui, Matilde. Fuori!»

Ormai è in preda alla cieca rabbia e urlare è l'unico modo per placare il dolore.

«Harry, ti prego. Io ti amo e tu ami me, lo so».

«Sì, ti amo, ma non mi fido più di te, quindi finiamola qui. Non rendere le cose più difficili. Prendi le tue cose e vattene». Le vomita addosso ogni parola in preda alla collera, senza darle modo di replicare.

Le volta le spalle e si rifugia all'interno del piccolo studio di registrazione che ha in casa, chiude a chiave lasciando Matilde da sola a guardare la porta chiusa.

Lei ci mette qualche secondo a realizzare ciò che sta succedendo, ma quando lo fa cammina svelta fino alla porta dello studio, dove bussa con forza per farsi aprire.

«Harry, ti prego» lo implora disperata. Piange, ma quella porta resta chiusa.

E per quanta forza e impegno ci stia mettendo, dall'altra parte della porta c'è solo silenzio. Dovrebbe davvero andarsene? Forse dovrebbe, forse dovrebbe lasciargli un po' di spazio, il tempo di metabolizzare la confessione, di calmarsi e sbollire la rabbia. Sì, forse è proprio quello che deve fare. Ed è con questo pensiero che esce di casa, senza però prendere le sue cose.

Di certo è un momento passeggero, pensa. Si calmerà, ne parleremo con calma e mi perdonerà, si ripete mentre cammina verso la porta d'ingresso dell'appartamento asciugandosi gli occhi dalle lacrime che non smettono di scendere, continuando a voltarsi verso lo studio che però resta chiuso.

Per Harry, il rumore della porta di casa che si chiude è l'eco del frastuono che ha fatto il suo cuore che si frantuma e si sbriciola.

Matilde se n'è andata, portandosi via l'unica felicità che ha mai provato in vita sua.

Matilde se n'è andata, portandosi via l'unica felicità che ha mai provato in vita sua

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SPAZIO CACTUS

Buonsalve belle persone!

Che dire? non ho molte parole. Alla fine la rivelazione è arrivata dalla stessa Matilde e Harry l'ha presa nel peggiore dei modi. Le sue sicurezze sono state alimentate dalle bugie di Matilde e adesso si sente perso. Matilde ha fatto bene a lasciare l'appartamento di Harry? Cosa farà lui ora?

😭😭😭😭😭😭😭😭😭😭
Non ce la posso fare.... Scusatemi ma faccio fatica... Questo capitolo è tosto... È stato tosto per me e la mia socia che viviamo a pieno la storia di questi due... Cosa pensate succederà dopo questo disastro?!?.... Vi aspettiamo al prossimo aggiornamento... Grazie sempre di esserci 

Eeeee niente, grazie sempre per essere qui. Ci leggiamo al prossimo aggiornamento, intanto buona lettura❤️

   
 
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