Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: Wild_soul    25/03/2021    1 recensioni
Stiles Stilinski, un giovane poliziotto forse fin troppo sveglio per la sua età.
Derek Hale, dichiarato colpevole dell’omicidio della sua famiglia.
Il loro incontro-scontro avverrà proprio di fronte alla scena di un crimine. Ma sarà possibile per Stiles avere fiducia in un ricercato?
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Stilinski, ci sono dei nuovi fascicoli estremamente importanti sulla tua scrivania. Un nuovo caso. Leggili il prima possibile” fu con queste parole che Stiles, un paio di giorni dopo, fu freddamente accolto nel suo ufficio mentre ancora stava poggiando la sua ventiquattrore a terra.

“Di che si tratta?” domandò ad alta voce, non appena prese a sfogliare la cartella. Da quel che era riportato, quella stessa mattina era stata denunciata la scomparsa di una seconda componente della famiglia Argent con cui Stiles aveva conversato durante l’interrogatorio, Kate Argent, 38 anni. L’ultimo avvistamento era stato fatto dal vicino di casa intorno alle 18.25 del 13 febbraio, in cui aveva dichiarato di averla vista sulla via di casa. Alle 20.30 avrebbe dovuto partecipare ad una cena di lavoro alla quale non si era presentata. “Fin troppo sospetto” mormorò di nuovo a voce alta.

Stiles abbandonò la sua scrivania in tutta fretta, afferrando la giacca che pochi minuti prima aveva lanciato verso l’appendiabiti e correndo fuori dallo studio. Mise in moto la jeep ben deciso ad andare nuovamente ad interrogare i componenti della famiglia Argent che aveva conosciuto poche settimane prima. Da una parte, la scomparsa di un secondo membro non poteva essere un semplice equivoco, dall’altra era più che convinto che Allison e Christopher -così si chiamava il padre della ragazza- avessero deliberatamente omesso delle informazioni durante l’interrogatorio del mese prima.

 

“Sarò il più chiaro possibile, signor Argent” affermò, seguendo la mano dell’uomo, che lo invitava ad accomodarsi su una delle poltrone del salotto “sono più che certo che lei e sua figlia mi stiate nascondendo qualcosa”

“È così che le forze dell’ordine si rivolgono a chi ha da poco subito un lutto, agente?” chiese gelidamente Christopher, sedendosi di fronte al ragazzo.

“Datemi informazioni che possano condurmi a vostra sorella” rispose quest’ultimo, sporgendosi appena in avanti “Perché, ripeto, so che mi state nascondendo qualcosa. Ci terrei a specificare che qualsiasi indizio potrebbe aiutarci con il caso”

“Non saprei come aiutarvi” affermò il maggiore.

“Non si finga così ingenuo, signor Argent, mi sembra stupido farle notare che la sua famiglia sia stata presa di mira” replicò Stiles, alzando appena il tono di voce, per poi rimanere in silenzio qualche secondo “Ho notato che nessuno di voi ha mai sporto denuncia se non le due per scomparsa” continuò “Ne deduco che o le avversità con il presunto assassino riguardano tematiche illegali che non possono essere esaminate di fronte ad un giudice –giacché passereste voi dalla parte del torto-, o altre cause di cui gradirei lei mi parlasse”

“Cosa le fa pensare che io mi sia creato delle inimicizie? Non potrebbero essere semplici azioni di un folle?” Stiles vide le mani dell’uomo, incrociate al petto, stringersi lievemente sugli avambracci, arricciando lo spesso tessuto della giacca di pelle.

“Ha notato che sua moglie è stata rapita esattamente un mese fa? Un “folle”, come lo chiama lei, non sarebbe così meticoloso nella sua scelta” gli fece notare, e l’agente si stupì nel vedere lo sguardo di Cristopher distogliersi dal suo. Dalle espressioni che stava facendo, era certo che si stesse mordendo la parte interiore della guancia.

“Non posso aiutarla, agente” rispose l’uomo abbandonando, per la prima volta, la sua maschera fredda e guardandolo con vero sconforto “Le assicuro che vorrei, ma non posso”

“Le ricordo solo che la prossima potrebbe essere sua figlia” affermò con voce gelida il ragazzo, alzandosi dalla poltrona e poggiando un foglietto sul tavolo in vetro di fronte al maggiore “Se dovesse cambiare idea, questo è il mio numero. Mi contatti pure a qualsiasi orario. Buona giornata”

 

Stiles sbuffò sonoramente per l’ennesima volta, ignorando i suoi colleghi che continuavano a lanciargli occhiatacce di rimprovero, e si lasciò scivolare ben poco elegantemente sullo schienale della sedia.

Era esausto.

Una volta tornato in ufficio aveva continuato le sue ricerche, monitorando le  registrazioni delle telecamere e seguendo la figura della donna che, a piedi, stava tornando a casa dopo una giornata di shopping. Come era successo per il caso di Victoria Argent, l’agente non fu in grado di verificare se effettivamente la donna avesse fatto ritorno a casa, dal momento che le riprese non inquadravano la villa. Anche il vicino, l’ultimo ad avvistarla, aveva dichiarato di averla vista lungo la strada, ma non aveva dato conferma di averla vista entrare.

  

Riavviò per l’ennesima volta la registrazione delle due telecamere che si trovavano più vicine alla villa, accorgendosi solo in quel momento di un dettaglio. Nella prima poteva vedere Shelby Cobra nera seguita da SUV bianco, mentre nella seconda faceva la sua comparsa solo la vettura bianca a cui seguiva, a una trentina di secondi di distanza, la macchina scura. Continuò a monitorare l’andamento della seconda auto, accorgendosi che fosse diretta in aperta campagna.

Scattò in piedi dalla sedia, spegnendo velocemente il computer ed afferrando, per la seconda volta, le chiavi della jeep, quando la sua attenzione fu catturata dall’affermazione di un suo collega rivolto al vicesceriffo Parrish.

“Proprio così, signore, la famiglia Churter ha sporto denuncia per atti vandalici. A quanto pare su una parete esterna del loro vecchio casale in campagna sarebbe stato danneggiato con degli squarci molto singolari. Riproducono una grande spirale.” ci fu una breve pausa in cui Stiles immaginò i due consultare il documento di denuncia “Ecco, vede l’immagine? Ha mai visto nulla del genere? Sembrano quasi degli artigli…”

Artigli.

“Sono entrati dentro il casale?” domandò Parrish.

“No, hanno scattato le foto dall’esterno e sono venuti in questura. Non andando in campagna da qualche settimana, hanno preferito non entrare per paura di trovare qualche malintenzionato.

  “Dove si trova il casale?” chiese ad alta voce l’agente, attirando l’attenzione dei due, guadagnandosi un’occhiata confusa dal collega ed una preoccupata dal vicesceriffo.

“Harrison Street, seconda strada sterrata sulla destra”

“Tenete pronta una pattuglia” mormorò di rimando il minore, schizzando via dall’ufficio prima che gli altri potessero controbattere qualsiasi cosa.

 

Stiles era più che sicuro che, una volta fatto ritorno a casa, si sarebbe ritrovato la cassetta della posta strabordante di multe a causa della velocità decisamente non consigliata con cui stava guidando.

Ma gli indizi erano troppo evidenti per essere presi con leggerezza. Quella Shelby Cobra, secondo le sue teorie, aveva caricato Kate Argent lungo la strada per poi condurla verso la campagna chissà dove. O meglio, secondo l’agente era alquanto intuibile dedurre dove fosse stata trovata, ma a preoccuparlo maggiormente era il come l’avrebbe trovata.

Chiuse forse troppo rumorosamente lo sportello della jeep e, con passo cauto, si avvicinò al vecchio casale, ritrovando subito davanti ai suoi occhi la famosa spirale che aveva tanto turbato la famiglia Churter. Distolse lo sguardo, si sarebbe preoccupato più avanti di quella faccenda. Aggirò mura, ritrovandosi di fronte al portone, lasciato socchiuso.

Fece per dargli un calcio, mentre le mani erano ben strette intorno alla beretta 92, ma il suo gesto venne preceduto, dal momento che la porta si spalancò automaticamente.

“Ce l’hai fatta ad arrivare, ragazzino” affermò la figura di fronte a sé, alzando un sopracciglio spazientito. Il robusto profilo di Derek si frappose tra l’agente e l’interno del casale. Che diavolo ci faceva lì?

“Come hai fatto a-”

“Ho sentito l’odore del sangue” lo anticipò il maggiore, alzando gli occhi al cielo e spostandosi, per permettere all’altro di entrare.

Sangue.

-Oh, no-

Stiles si avvicinò con cautela al corpo di Kate Argent, trovandolo martoriato come quello della cognata, con l’unica differenza che sul collo non era esposto un morso, bensì il segno dei quattro artigli con cui, molto probabilmente, era stata recisa la giugulare. Per il resto, erano presenti gli stessi graffi lungo tutto il torace.

Si voltò verso Derek, pronto a rifilargli un elenco imbarazzante di domande, ma venne fermato prima ancora che potesse aprire bocca da una chiamata. Lesse il nome.

-Vicesceriffo, la donna…-

-È lì?-

-Si-

-Morta?-

-Si- alla sua seconda risposta affermativa, Stiles avvertì Parrish sospirare rumorosamente.

-Tra cinque minuti arriveremo con due pattuglie. Ci penso io  chiamare la Scientifica, te resta lì, Stilinski-

-Sissignore-

Riattaccò la chiamata, fissando per alcuni secondi lo schermo del telefono su cui era segnato l’orario che indicava le 17.48.

“Puzzi di ansia”

“Come facevi a sapere che fosse qui?”  domandò ancora il ragazzo, ignorando la strana affermazione del maggiore “E non usare le tue risposte evasive. Perché. sei. qui.” per dare maggiore enfasi alle sue parole, Stiles strinse la presa sulla pistola che teneva ancora in mano, puntata sul pavimento.

L’agente attese alcuni secondi, ma notando il silenzio dell’altro, iniziò a spazientirsi. Puntò con sicurezza la pistola contro Derek il quale, a quella vista, gli lanciò uno sguardo che il minore non riuscì a decifrare “Parlerò chiaro e tondo, Derek Hale. Sei sospettato dell’omicidio della tua famiglia ed ora ti fai trovare proprio sulla scena di un secondo crimine ancor prima della polizia. Ti chiedo di seguirmi in centrale, dove verrai interrogato. Hai il d-”

“Come si è concluso il caso di Victoria Argent? Attacco di animale selvatico, ovviamente.” lo interruppe il moro “Ma tu sai che non è così. Sei il primo ad avere dei sospetti a riguardo, vero?”

“Hai il diritto” Stiles fu costretto ad alzare il tono di voce per sovrastare l’altro “di rimanere in silenzio”

“E come pensi che verrà giustificata la morte di Kate, invece? Un secondo attacco animale alla stessa famiglia? In effetti quelli sul suo corpo sono segni di artigli, hai ragione, ma non credi che risulti tutto fin troppo sospetto?” riprese il maggiore.

“Dovrebbe insospettirmi di più il fatto che tu, Derek Hale, conosca i nomi di entrambe le vittime.”  sentenziò l’agente “Ora girati e tieni le mani bene in vista” ordine al quale il moro, inaspettatamente, ubbidì subito, voltandosi di spalle per permettere a Stiles di allacciargli le manette.

Fu proprio mentre concludeva di bloccargli i polsi che il minore avvertì Derek mormorare uno “Scusami” per poi sentire uno schiocco metallico. Percepì una forte fitta alla base del collo.

Poi nulla.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: Wild_soul