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Autore: Wild_soul    18/03/2021    1 recensioni
Stiles Stilinski, un giovane poliziotto forse fin troppo sveglio per la sua età.
Derek Hale, dichiarato colpevole dell’omicidio della sua famiglia.
Il loro incontro-scontro avverrà proprio di fronte alla scena di un crimine. Ma sarà possibile per Stiles avere fiducia in un ricercato?
Genere: Avventura, Azione, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Alquanto sadico tornare a Beacon Hills e farti trovare proprio in questa villa” rispose l’agente, sfiorando per la terza volta la fondina. Vide il  suo interlocutore indurire lo sguardo.

“Interessante, la mia ipotetica fuga circola anche tra gli studenti delle medie?” chiese sarcastico, spostando gli occhi dal corpo della donna a Stiles, rimasto fieramente in piedi a qualche metro da lui. “Dunque hanno messo te alla ricerca della Argent? Seriamente, un ragazzino?” domandò per la seconda volta, alzando le folte sopracciglia.

La conosceva.

“Per la cronaca, ho ventitré anni” rispose l’agente avanzando di un passo, punto nell’orgoglio “Perché sei qui, Hale?” di risposta, il maggiore si staccò dalla parete, avvicinandosi al corpo della donna e chinandosi al suo fianco, studiandola.

“Ho sentito l’odore del sangue” rispose enigmaticamente Derek “E tu non mi hai ancora risposto: credi sul serio che sia stato un animale feroce ad attaccarla?”

“Ci sono segni di artigli ed un morso alla gola, mi sembrano prove abbastanza lampanti” affermò Stiles, sebbene fosse anche lui poco convinto di quelle parole.

“Oh, ma certo” Hale alzò gli occhi al cielo “Un leone di montagna prende in ostaggio una donna per due giorni per poi ferirla mortalmente solo per il gusto di uccidere” In ostaggio? Lo sguardo interrogativo dell’agente convinse il secondo al continuare “La Scientifica ti dirà che queste ferite sono abbastanza recenti, forse non arrivano a sette ore fa”

Stiles si mosse nervosamente da un piede all’altro “Quindi quale sarebbe la tua teoria a riguardo?” domandò automaticamente.

-Incontri il possibile colpevole di un pluriomicidio? Gli domandi quale sia la sua versione dei fatti riguardo un delitto, logico-

Derek spostò nuovamente lo sguardo dal corpo di Victoria all’agente “La prenderesti in considerazione?” chiese, alzando un sopracciglio

-Ovviamente no.-

Fece per rispondere, ma un inconfondibile rumore di sirene fece muovere meccanicamente il suo sguardo verso l’ingresso della villa. Si diede mentalmente dello stupido quando, riportando gli occhi verso il punto dove prima aveva visto Derek, lo trovò vuoto.

 

-Stiles Stilinski, agente di polizia da nemmeno un mese, ritrova il cadavere della donna che avrebbe dovuto riportare a casa viva e, nel mentre, si fa scappare da sotto il naso l’arresto di un possibile pluriomicida. Tutto questo in appena un paio d’ore. Grandioso.-

Questo era il discorso che si ripeté più volte quando, dopo essere stato intrattenuto a lungo dalla Scientifica e dai suoi colleghi per descrivere l’accaduto, era stato finalmente in grado di tornare in ufficio. Un grandissimo fallimento. Se veramente quella donna era stata presa in ostaggio, come diceva Derek, l’agente aveva avuto un intero giorno a disposizione per poter trovare Victoria Argent viva.

Ma in che senso ‘in ostaggio’, poi? Un orso non trattiene le prede vive per giorni per poi ucciderle senza neanche mangiarsele, e Stiles era più che sicuro che lo stesso valesse anche per i leoni di montagna. Tutto quello non aveva senso.

Per un attimo ipotizzò anche che la donna dalla scomparsa avesse vagato nel bosco per poi essere attaccata da un animale, ma anche quella teoria non sembrò avere un senso logico, dal momento che il suo corpo era stato ritrovato a meno di dieci minuti di distanza dalla strada più vicina.

Il suo orgoglio, ormai messo a dura prova quel giorno, ricevette un secondo colpo basso quando giunsero sulla sua scrivania i risultati della Scientifica, che avrebbe di seguito dovuto consegnare allo sceriffo insieme a tutto il resoconto circa il ritrovamento. Da quello che era riportato, l’ipotesi di Derek riguardo all’orario della morte di Victoria Argent era pienamente azzeccato. L’una di notte circa. Quindi non stava farneticando, non su quello, almeno.

Ma rimaneva ancora l’incognita del cosa fosse successo in quei due giorni di scomparsa.

“È permesso?” chiese l’agente, facendo capolino con solo la testa nell’ufficio dello sceriffo. L’uomo, occupato in una telefonata, sorrise amabilmente e gli fece gesto di accomodarsi sulla poltroncina.

“Beh, devo ammettere che si tratta di un fatto del tutto singolare” lo sentì affermare “Da quanto tempo lo avete trovato al centro di addestramento?” Stiles vide il suo superiore annuire distrattamente “Oh, andiamo Monroe, non dica sciocchezze, non si vede un lupo a Beacon Hills da anni. Si tratterà sicuramente di un pastore tedesco nero oppure un pastore belga” ci furono dei secondi di silenzio “Sarebbe interessante inserirlo nel centro di addestramento per unità cinofile. No, non sto scherzando, Monroe. Del resto mi ha detto proprio lei che sembra essere molto docile” l’agente distinse  un forte sospiro rassegnato oltre la cornetta “Tra una settimana la contatterò per sapere i risultati. Mi chiami se ci sono problemi”

Dopo aver visto lo sceriffo riagganciare, Stiles si sporse appena dalla poltroncina “Ci sono problemi al centro di addestramento?” domandò curioso, non preoccupandosi per aver appena ammesso di aver ascoltato l’intera conversazione, o almeno quello che era riuscito a capire.

“L’agente Monroe ha segnalato la curiosa presenza di un ‘lupo nero’, a detta sua, fuori dalle recinzioni” l’uomo alzò teatralmente gli occhi al cielo “Si tratterà sicuramente di qualche incrocio, ma di certo non di un lupo, tu non credi? Ho proposto di inserirlo nell’addestramento dal momento che negli ultimi mesi molti dei nostri cani migliori sono andati in pensione, quindi, perché non rifornire le file?”

“Non le sembra…ecco…una scelta un po’ azzardata quella di inserire un cane adulto? E se fosse un randagio?” azzardò il ragazzo.

“Oh, non ti preoccupare, più tardi contatterò il veterinario per fare i vari controlli. Ma cambiando argomento, hai portato il resoconto del ritrovamento?” domandò lo sceriffo, facendosi immediatamente più serio.

Di risposta, Stiles appoggiò il fascicolo sulla scrivania, schiarendosi appena la voce “In realtà, signore, ci sono dei dettagli che non mi convincono molto. Non sono ancora arrivati i risultati della biopsia, ma è abbastanza lampante che la morte di Victoria Argent sia dovuta ad un attacco animale. Eppure, questo non spiega la sua scomparsa per più giorni” l’uomo prese i vari fogli ed iniziò a leggerli attentamente, portandosi una mano sotto al mento.

“Certo, effettivamente è piuttosto singolare” affermò “Forse i risultati delle analisi ci aiuteranno a capire qualcosa in più. Hai considerato l’ipotesi che, forse, la donna non fosse in sé quando si è inoltrata del bosco? Una teoria potrebbe essere l’aver fatto uso di sostanze stupefacenti, ad esempio. Come saprai, molte di esse inibiscono i sensi e rendono praticamente nulla la capacità di orientamento.”

“Lei crede? Ma né colleghi né i familiari hanno segnalato anomalie nel suo comportamento negli ultimi giorni”

“Come ho detto, la mia è una teoria che ci può essere confermata o meno solo con l’aiuto della biopsia. Hai altro di cui dovermi parlare, Stilinski?” chiese l’uomo, poggiando elegantemente un gomito sul bracciolo.

Stiles fece tentennare appena lo sguardo, ritrovandosi inaspettatamente ad esitare di fronte a quella domanda “In realtà sì, signore” ammise, irrigidendo la schiena contro la poltrona “Proprio stamani, subito dopo aver segnalato il ritrovamento del corpo di Victoria Argent, ha fatto la sua comparsa nella villa Derek Hale”

“Derek Hale” ripeté incuriosito lo sceriffo “Ti ha parlato?”

“Sì, anche se non molto, in realtà. Mi ha anticipato quelli che sarebbero stati i risultati circa l’orario della morte della donna”

L’uomo di fronte a lui corrucciò appena lo sguardo “Molto bene, Stilinski, andrò ad informare io stesso riguardo alla segnalazione che hai fatto su Derek. Direi che per oggi puoi andare.”

 

Il resto della giornata passò fin troppo lentamente per il poliziotto. Aveva fatto il suo ingresso a casa stracarico di buste della spesa, maledicendosi per essersi fatto condizionare ancora una volta dal suo desiderio smanioso di raccolta punto. A giudicare dai suoi calcoli, altri 200$ in quel supermercato e la meravigliosa PS5 sarebbe stata sua con l’aggiunta di soli 25$. Un affarone, a detta sua. Il suo portafoglio affermava il contrario.

Posò con poca delicatezza le cinque buste sulla penisola della cucina, svuotando distrattamente sulla superficie il contenuto. Sbuffò appena, ripensando all’accaduto di quella mattina.

Villa Hale, il ritrovamento del corpo, l’incontro con Derek. Già, Stiles si definì un pazzo a fare una considerazione del genere, ma si era ritrovato a provare pena per quel ragazzo. Aveva visto quegli occhi chiari vagare tra le mura della villa. Erano spenti.

-Forse Derek Hale non era…-  

No, non poteva giungere a quella conclusione solo perché di fronte a lui si trovava un ottimo attore capace di entrare nella parte della vittima. Non vi erano prove.

-Così come non vi erano prove della sua colpevolezza, in realtà.-

Sbattè le braccia sulla penisola, tentando di dare un minimo di contegno ai suoi pensieri che ormai procedevano a ruota libera.

-Come al solito.-

E la sua mente corse ancora al giorno prima, quando aveva interrogato i familiari di Victoria Argent e, tra essi, sua figlia di cui non ricordava il nome. Quella ragazza dagli occhi così rossi dal pianto ed, allo stesso tempo, glaciali. Pensò ai poliziotti che, molto probabilmente, le avevano già dato notizia del ritrovamento del corpo di sua madre. Immaginò il suo dolore, del resto l’agente era perfettamente in grado di comprenderla. Aveva solo otto anni quando anche sua mamma era volata in cielo per colpa della malattia.

Forse, da adulti il dolore di una perdita viene assimilato in modo totalmente diverso. Stiles sperò di non dover mai rispondere a quella domanda.

-Allison, ecco il nome della ragazza.-

 

Le successive tre settimane furono angosciosamente noiose. I risultati della biopsia erano giunti in paio di giorni, rivelando fondate le teorie dello sceriffo. A quanto pare la signora Argent aveva fatto uso di sostanze stupefacenti.

-Balle- fu così che una vocina nei meandri della sua testa rispose a quella notizia, mentre l’agente si era limitato ad annuire.

Fecero il loro ritorno le solite denunce per disturbo della quiete pubblica che Stiles si ritrovò a leggere silenziosamente sulla scrivania, alzando di tanto in tanto gli occhi al cielo, sconfortato.

“Stiles, facciamo una pausa? Ti offro un caffè” furono quelle parole che fecero alzare il suo sguardo infinitamente grato mentre leggeva la riga che citava –continui rumori e schiamazzi accompagnati dall’uso di casse a tutto volume…-

Si era ritrovato a seguire il vicesceriffo Parrish fino alle macchinette senza neanche avergli risposto.

“Cosa ne pensi della soluzione del caso?” gli domandò il maggiore, porgendogli il caffè appena erogato. Non fu necessario specificare a quale si riferisse.

“Vuoi che sia totalmente onesto? Non mi convince minimamente.” ammise il ragazzo, prendendo a maneggiare nervosamente il bicchierino “Oggettivamente è stata sufficientemente chiarita la dinamica dei fatti, ma c’è qualcosa che non quadra.”

“Credi che siano state nascoste delle prove?”

“Mi limito a pensare che non siano state approfondite altre dinamiche, ecco tutto. Non credo che quella donna facesse uso di droghe, dopotutto doveva mantenere un profilo rispettabile anche di fronte ad i suoi colleghi ed alunni. Non pensi anche tu che, fosse stato veramente così, se ne sarebbero accorti?” all’annuire dell’altro, Stiles continuò “Le mie teorie sono due: o la signora Argent è stata drogata o quella delle sostanze stupefacenti è solo una falsa pista”

“Penso esattamente lo stesso” confermò il maggiore.

“Devo ammettere che c’è un’altra cosa che non mi convince” continuò l’agente “Perché i familiari non richiedono spiegazioni o colloqui? Sono più che convinto che anche loro non abbiano accettato la soluzione del caso”

“No, non credo, Stiles. Immagino desiderino semplicemente accettare la morte di Victoria. Non penso ci nascondino qualcosa” il minore osservò Parrish umettarsi le labbra.

-Bugia- gli sussurrò la sua voce interiore, incapace di starsene in silenzio per più di cinque minuti.

   
   
 
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