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Autore: LorasWeasley    27/03/2021    1 recensioni
AU [Daisuga | Kuroken | Bokuaka | Iwaoi | Tsukkiyama]
[Accenni: Matsuhana | Tanakiyo | Kagehina | Sakuatsu | Osasuna | Ushiten | Semishira etc..]
Il racconto di un'estate tra relazioni, litigi, partite di Beach e scommesse.
Faranno la loro comparsa quasi tutti i personaggi e quasi tutte le coppie più amate.
Con Mattsun e Makki che si ritroveranno ad occuparsi di un Oikawa che non vuole far altro che dare fastidio a Iwaizumi.
Daichi che verrà intetterroto ogni volta che proverà a chiedere un appuntamento a Suga.
Kuro e Kenma che dovranno gestire i loro gatti e Bokuto, il quale non vuole altro che ottenere un pó di attenzione da Akaashi.
Tsukishima che dovrà venire a patti con i suoi sentimenti e molto altro...
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Aoba Johsai, Karasuno Volleyball Club, Nekoma
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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19. Quella volta dell'inizio del torneo (parte2)

La seconda partita della giornata stava per iniziare e Atsumu corse in campo raggiungendo Kenma in fretta, il più basso lo stava già scrutando con attenzione.
Una tattica andò a formarsi nella sua testa e non perse tempo a metterla in atto.
Kenma era abbastanza vicino alla rete da farsi sentire dai due avversari, quando parlò lo fece piano come se in realtà volesse solo farsi sentire dal suo compagno.
-Inizieranno loro a battere, preferirei che la ricevessi tu in modo che io poi posso alzartela.
-Eh?- Atsumu sembrava poco convinto –Guarda che sono anche io un setter e non prendo ordini da te.
-Se non facciamo punto, giuro che non ti dico più niente- promise Kenma.
Atsumu si ritrovò ad accettare, decidendo che quel patto era più conveniente per lui.
Quindi Kindaichi si preparò a battere, dopo il fischio d’inizio face una battuta abbastanza pulita che Atsumu ricevette senza problemi.
Poi ognuno si mise in posizione.
Atsumu corse pronto alla sua schiacciata. Kindaichi e Koganegawa, come Kenma ben sapeva, avevano sentito il discorso tra loro due quindi il primo si preparò alla ricezione dal fondo e Koganegawa corse in avanti pronto a murare.
Kenma saltò e poi, sorprendendo tutti, fece un pallonetto che gli regalò un punto nei primi dieci secondi della partita.
Tutti rimasero senza fiato non aspettandosi quella mossa, poi esplosero in un boato.
Kenma sentì Hinata e Kuro urlare diverse cose ma non capì una parola.
Non che si stesse concentrando su di loro, era soddisfatto nel vedere le facce di Kindaichi e Koganegawa che non si aspettavano quell’attacco diretto da lui.
Ma soprattutto si sentì soddisfatto nel vedere il volto di Atsumu. Vedere come il suo comportamento nei confronti di Kenma cambiò all’istante, adesso c’era del rispetto nel suo sguardo.
-Allora- disse il ragazzo più basso mentre prendeva la palla pronto a battere –adesso sei pronto a vincere?
Un sorrisetto si aprì sul volto di Atsumu, i suoi occhi erano pronti alla battaglia esattamente come quelli di Kenma.
-Facciamolo.
Infine furono proprio loro a vincere la partita con quattro punti di vantaggio.
Alla fine di questa Atsumu si comportava con Kenma come se fossero migliori amici da una vita, gli scompigliò i capelli e annunciò –Sei bravo, posso presentarti al mio fan club!
Kenma fece una smorfia al tocco estraneo sulla sua testa. Stava per rispondere che non gli interessava la sua proposta quando Kuro lo raggiunse.
-Sei stato bravissimo- lo lodò afferrandolo per un braccio e baciandolo in bocca.
E Kenma conosceva talmente bene il suo ragazzo da sapere che quell’accenno di lingua nel bacio era stato messo di proposito solo perché Atsumu era ancora lì con loro.
Kenma sentì proprio la sua risata mentre si allontanava.
Si staccarono quando l’urlo troppo vicino di Bokuto disse –VAI AKAASHI, SEI IL MIGLIORE!
Il biondo sospirò afflitto rendendosi conto che sarebbe stata una lunga partita con gli urli di Bokuto, senza contare che si unì a lui Kuro che invece tifava per Inuoka e Yamamoto.
Fu una partita combattuta e probabilmente quella più lunga della giornata, erano talmente bravi nel recupero delle palle in entrambe le squadre che prima che facessero punto potevano passare anche interi minuti.
Nonostante questo la folla non si annoiò mai, perché i vari attacchi lasciavano sempre con il fiato sospeso e tutti lasciavano con il dubbio su chi effettivamente avrebbe fatto quel punto.
Ma nonostante tutto, esattamente come aveva predetto Kenma, furono Daichi e Akaashi a vincere. Ed erano anche quelli con il tifo maggiore.
Per tutte le volte Bokuto aveva urlato il nome di Akaashi probabilmente era conosciuto da tutti nell’arco di un chilometro.
Anche Suga e il suo gruppo avevano iniziato a tifare per Daichi, loro però lodavano anche le azioni belle degli avversari.
Dopo un bel punto Daichi si era anche girato nella sua direzione e gli aveva sorriso.
Il volto di Suga si era illuminato a sua volta, fino a quando non aveva sentito le voci di Yui e delle sue amiche e si era ricordato che quella cotta per un ragazzo evidentemente etero non l’avrebbe portato da nessuna parte.
 
La partita successiva invece fu decisamente strana.
Da un lato c’erano Iwaizumi e Kyoutani che avevano iniziato a litigare ancora prima di mettere piede in campo.
Dall’altro si ritrovarono Sakusa e Tsukishima. I due ragazzi non avevano idea di chi fosse il loro compagno fino a quando non si avvicinarono sentendo chiamato il proprio nome.
Non conoscevano nulla l’uno dell’altro e non avevano mai parlato, il loro unico saluto fu un breve cenno con il capo.
Quando Atsumu notò che il biondo non aveva neanche tentato di avvicinarsi a Sakusa per stringergli la mano o dirgli qualcosa, commentò –Ah… Omi ha trovato qualcuno perfetto per lui.
Yamaguchi sentì distrattamente questo commentò e sussultò, l’ansia che gli attanagliava lo stomaco. Soprattutto quando si rese conto che quel ragazzo moro dai capelli ricci era bellissimo.
Raccogliendo diverso coraggio e prendendo un bel respiro urlò un “VAI TSUKKI!” che fece girare il biondo verso di lui per alzargli il pollice nella sua direzione.
Yamaguchi si sentì un tantino meglio.
La partita iniziò con delle prime vittorie da parte di Iwaizumi e Kyoutani, l’altra squadra aveva ancora i due partecipanti che stavano cercando di capirsi e comprendersi.
E fu solo dopo il 5 a 1 a loro svantaggio che trovarono il loro equilibrio.
Poteva quasi essere definito un miracolo considerando che i due non si erano ancora scambiati una parola. Ma Sakusa aveva capito che l’altro ragazzo era bravo a muro e a leggere bene gli avversari, mentre Tsukishima comprese l’abilità nel polso di Sakusa e iniziò ad alzargli molte più palle nei momenti opportuni per la loro rimonta.
Dall’altro lato anche Iwaizumi e Kyoutani erano forti, ma non erano decisamente fatti per stare in squadra insieme.
-Iwa-chan!- strillò Oikawa preoccupato quando i due si scontrano in aria pronti per prendere la palla nello stesso momento.
Il ragazzo non sembrò sentire l’urlo di Oikawa, come del resto stava ignorando tutto quello che fosse al di fuori delle linee che delimitavano il campo.
Dopo quella caduta iniziarono a urlarsi contro così tanto che dovettero chiedere un timeout.
La seconda volta che successe stavano quasi per venire alle mani, dovette intervenire un amico di Ukai, Takeda, a bloccare Iwaizumi.
Mentre Yahaba lo seguì e afferrò Kyoutani per il colletto della canotta che indossava e lo sbatté contro la sabbia –Ma la vuoi smettere!? È più grande di te e sta cercando di insegnarti qualcosa! Se non apprezzi dovresti solo andartene!
Dopo quel momento non capitò più niente di così drastico da dover fermare la partita, anzi sembrava proprio che Kyoutani si fosse leggermente calmato.
Continuava a fare lanci molto potenti e ringhiare quando Iwaizumi gli chiedeva direttamente di fare una cosa, ma lo ascoltava.
Oikawa commentò distrattamente –L’immagine carina e innocente che avevo di Yahaba si è appena infranta.
La partita andò avanti ma nonostante Iwaizumi e Kyoutani avessero trovato un modo per giocare abbastanza tranquillamente, Sakusa e Tsukishima erano diventati praticamente imbattibili insieme.
Vinsero facilmente e divennero i nuovi preferiti tra il pubblico.
Anche diversi gruppetti di ragazzine si avvicinarono a loro per fargli i complimenti e chiedergli il nome, la risposta di entrambi fu una semplice smorfia disgustata del viso.
Atsumu commentò nuovamente –Sì, quei due si sono decisamente trovati.
E quando si divisero perché stava iniziando la partita successiva, si resero conto di non aver scambiato neanche una parola. Erano però entrambi soddisfatti soprattutto perché, al contrario delle aspettative, si erano davvero divertiti.
 
Durante la quinta partita della giornata Kuro e Tanaka persero contro Kageyama e Nishinoya.
I primi due erano totalmente sicuri di vincere, questo probabilmente li rese i più tristi tra tutte le squadre che avevano perso fino ad allora.
Fu anche la partita che durò di più, i due punteggi sempre così vicini che dovettero arrivare a 34 punti per vincere.
Suga aveva notato che Shimizu aveva lasciato il chiosco nelle mani di Yachi, era scesa in spiaggia e si era messa in un angolo a guardare la partita.
Tanaka non la notò, ma lei era solo concentrata su di lui.
Suga sorrise non visto e decise di non dire niente al suo amico, sarebbero andati con la loro calma.
Quando infine si concluse erano talmente sudati e stremati che ebbero bisogno di qualche momento per riprendere fiato prima di lasciare libero il campo.
Kenma raggiunse il suo ragazzo prendendogli la mano –è stata una bella partita.
-Ma non abbiamo vinto- rispose il moro con amarezza.
-Erano solo più completi di voi, quell’ex libero era difficile da battere.
-Mh- Kuro non era convinto della spiegazione –Vado a fare un bagno, fa troppo caldo- mormorò alzandosi e dirigendosi verso il mare.
Kenma lo guardò allontanarsi mordendosi un labbro, poi lo rincorse.
Odiava quasi sempre farsi il bagno, soprattutto quando l’acqua era fredda. Quel giorno però poteva fare un’eccezione.
E mentre loro erano via si svolse la partita successiva che fu quasi imbarazzante.
Al contrario di come era successo per Sakusa e Tsukishima, Asahi e Aone che non parlavano tra di loro non fecero alcun miracolo.
Asahi sembrava terrorizzato dal suo compagno di squadra e questo non faceva nulla per parlargli, nessuno pensava che avesse in effetti mai parlato.
Futakuchi fuori dal campo sospirava scuotendo la testa, borbottò anche –è impossibile per Aone giocare con una persona nuova così di punto in bianco, poi perché quell’altro sembra terrorizzato da lui?
Dall’altra parte Hinata e Yamaguchi erano avvantaggiati dal fatto che avevano già giocato più partite insieme fin dall’inizio dell’estate.
Inoltre, anche se non riuscivano a murare nessuna delle schiacciate dei due avversari, riuscivano a metterli abbastanza in crisi con le veloci del rosso e con le palle float di Yamaguchi.
Quando alla fine furono proprio loro due a vincere non fu una grande sorpresa.
-Tsukki!- Yamaguchi lo raggiunse super esaltato.
Float era tenuta stretta al guinzaglio e continuava a voler invadere il campo e abbaiare di tanto in tanto quando la palla si faceva vicina.
Nonostante questo Tsukishima stava riuscendo a gestirla abbastanza bene. Quando il ragazzo moro li raggiunse Float lo ignorò dopo aver visto che il suo padrone non aveva più la palla tra le mani.
-Andiamo a fare una doccia?- gli chiese il biondo mettendogli un braccio intorno le spalle.
Yamaguchi annuì, fu difficile convincere Float a camminare, ma dopo un rimprovero di Tsukishima li seguì senza lamentarsi.
-Tsukki- chiamò il moro quando furono già lontani dagli altri –Mi stavi facendo delle foto? Ti ho visto con il cellulare in mano mentre giocavamo.
Le guance di Tsukishima divennero rosee –Forse…
-Oh! Posso vederle?
-Assolutamente no- erano innocenti come foto, ma sarebbe stato terribilmente imbarazzante fargli vedere l’intero album dove Kei conservava foto del suo migliore amico da una vita.
-Perché!?
Ma per quanto Yamaguchi insistesse, Tsukishima non cedette mai.
 
Bokuto e Oikawa si stavano preparando per giocare contro Goshiki e Semi.
-Ascolta- Oikawa afferrò Bokuto per le spalle per attirare completamente la sua attenzione –è troppo importante per me vincere questa partita, quindi ho bisogno che tu faccia sul serio.
Bokuto alzò un sopracciglio –Ho intenzione di vincerlo questo torneo, quindi vedi anche tu di farmi delle alzate decenti.
Oikawa strinse gli occhi –Le mie alzate non sono decenti, le mie alzate sono perfette. Vedi di esserne all’altezza.
Gli occhi di Bokuto si illuminarono, stava aspettando solo quel momento –Massacriamoli.
Poi divenne curioso e mentre il più alto faceva degli allungamenti con le braccia chiese –Perché proprio contro di loro è così importante?
Oikawa lanciò ai loro avversari uno sguardo d’odio mentre rispondeva con uno sbuffo –Vengono entrambi dallo Shiratorizawa. Ushijima per tre anni non ha fatto altro che dirmi che la scuola che avevo scelto non era alla mia altezza e che sarei dovuto andare da loro. Voglio finalmente mostrargli che non è così.
In realtà la partita fu più dura di quella che si aspettavano.
Essendo che Goshiki e Semi venivano dalla stessa scuola, nonostante avessero passato solo un anno in comune nel club di pallavolo, avevano moltissima esperienza nel giocare insieme.
Semi era un buon setter e Goshiki era diventano l’asso durante il suo secondo e terzo anno, quindi non erano avversari da sottovalutare.
Ma Bokuto e Oikawa erano praticamente dei professionisti, avevano continuato a giocare anche dopo il liceo e stavano cercando di entrare in qualche squadra di un certo livello.
Infine quindi, anche se fu molto combattuta, Bokuto e Oikawa riuscirono a vincere con un punteggio di 23 a 25.
Quando Goshiki abbandonò il campo aveva gli occhi pieni di lacrime, anche se si rifiutava di versarne qualcuna.
-Dai, non importa- gli stava dicendo Semi dandogli delle gentili pacche sulle spalle con un sorriso.
Goshiki tirò su con il naso –Ma abbiamo perso al primo turno!
-Abbiamo solo avuto la sfiga di finire con la squadra che probabilmente vincerà questo torneo.
Goshiki non sembrava comunque intenzionato ad abbandonare il suo malumore tanto presto, così Tendo lo chiamò per farsi aiutare nel riscaldamento.
Semi non era sicuro se l’avesse fatto per distrarlo o solo perché gli servisse qualcuno da sfruttare, in realtà non era neanche sicuro di volerlo sapere.
Rimasto solo venne raggiunto da Shirabu.
Il ragazzo sembrava in imbarazzo mentre gli diceva –Hai impostato delle buone palle.
Semi strinse le labbra –Adesso mi parli di nuovo?
Era dalla mattina che Tendo li aveva iscritti al torneo che non facevano una vera conversazione dopo aver discusso.
Shirabu gonfiò le guance –L’impegno che ho sabato è il compleanno del mio cuginetto. Mia nonna ha detto di invitarti e io non… non volevo che ti sentissi obbligato a venire.
Semi strabuzzò gli occhi quando capì cosa quelle parole comportavano –Hai parlato alla tua famiglia di me?
Il volto di Shirabu andò a fuoco –Ritiro quello che ho detto! Sparisci!- si girò e marciò via.
Semi lo rincorse mentre rideva –Ehy no! Ormai non puoi rimangiartelo! Cosa dovrei regalare al tuo cuginetto?
Mentre loro si allontanavano mano nella mano, la squadra che invece aveva vinto si stava ancora godendo l’attenzione che tutti gli stavano dando.
Le voci delle fan di Oikawa erano talmente forti che tutti i suoi amici erano infastiditi o gelosi della situazione, Oikawa era solo soddisfatto di tutta quell’attenzione.
Bokuto non era da meno mentre urlava un –HEY, HEY, HEY!- di vittoria infiammando la folla.
Quando Oikawa raggiunse Mattsun e Makki seduti sulla sabbia a ridosso di un muretto si guardò prima intorno per poi chiedere –Dov’è Iwa-chan?
Matsukawa si stava alzando per prepararsi per la sua partita, alzò le spalle e rispose –è andato al chiosco.
L’umore di Oikawa si fece scuro e si sedette nel posto lasciato libero da Matsukawa senza dire nient’altro.
Hanamaki lo fissò confuso e stava anche per chiedergli quale fosse il problema, poi però venne fischiato l’inizio della partita e riportò tutta la sua attenzione sul proprio ragazzo.
Iniziò quindi l’ultima partita della giornata che fu un vero e proprio massacro.
Ennoshita e Kunimi avevano giocato a pallavolo al liceo ed erano bravi, nei loro ultimi anni erano anche riusciti a entrare nei titolari.
Ma contro Matsukawa e Tendou non poterono nulla e persero 14 a 25.
 
Quella sera si ritrovarono al chiosco a festeggiare le prime vittorie e parlare delle partite della giornata.
Yamamoto e Tanaka erano a deprimersi a un tavolo, bevendo birra e urlando frasi sul fatto che nessuna ragazza li vorrà mai.
Noya stava ridendo di loro e si era proposto di dare consigli, Suga era scoppiato a ridere andando via.
Nonostante la sconfitta però un gruppo di ragazze si avvicinò loro per iniziare una conversazione.
-Guarda Yamamoto- commentò Kuro mentre era al bancone del bar insieme a Bokuto per prendere una birra –nonostante la sua pessima sconfitta probabilmente scoperà stasera.
Il suo amico infatti era dietro una ragazza, aveva le proprie mani sulle braccia di lei per spiegarle la posizione del bagher per ricevere, la ragazza rise mentre voltava la testa verso di lui, i loro volti così vicini che potevano già essersi scambiati un bacio.
Bokuto gli fece distogliere l’attenzione dall’amico dicendo –Bè, io mi preoccuperei della tua di scopata.
Kuro lo fissò confuso –In che senso?
In risposta con il mento gli indicò il muretto dove aveva lasciato Kenma, adesso affiancato da Hinata e Atsumu.
Poco prima Kuro l’aveva informato che stava andando al bancone a prendersi da bere, gli aveva chiesto se volesse qualcosa ma Kenma aveva scosso la testa. L’aveva quindi lasciato seduto sul muretto che delimitava il chiosco dalla spiaggia, aveva le gambe incrociate mentre giocava al suo Nintendo.
Dopo qualche secondo dopo che Kuro era andato via, Kenma era stato raggiunto da Hinata che con voce squillante aveva domandato –Domani posso venire a dormire da te?
Kenma non alzò gli occhi dal suo gioco, distrattamente chiese –Perché?
-Perché la partita di domani sarà contro Kageyama e se vinco quello stronzo ha già detto che mi farà dormire in strada.
-Mh- le sue dita si muovevano veloci sui tasti –E se dovesse vincere lui?
Hinata fece una smorfia incrociando le braccia sul petto –Non vincerà. E se dovesse succedere non ci voglio dormire io con lui.
Kenma stava catalogando i pro e i contro nella sua testa. Era amico di Hinata e non voleva che questo restasse la notte fuori di casa, ma ci teneva anche alla sua sanità mentale e tenere Bokuto e Hinata insieme nella sua casa di notte non sarebbe stata una grande idea.
Una nuova voce si aggiunse alla conversazione, una voce che Kenma aveva ascoltato per la prima volta quello stesso giorno ma per la quale ne aveva già abbastanza.
-Posso ospitarti io, piccoletto.
Hinata si girò offeso verso Atsumu rispondendo all’istante –Non sono un piccoletto! E non ti conosco.
Atsumu aveva un sorriso da schiaffi sul viso –Ma possiamo conoscerci. Ho visto le tue veloci e mi piacerebbe un sacco alzare per te, un giorno.
Gli occhi di Hinata si illuminarono. Kenma cercò di reprimere il suo impulso di sbuffare e alzare gli occhi al cielo. Bastava che si parlasse di pallavolo e Hinata riusciva a essere amico di chiunque.
Stavano parlando animatamente tra di loro quando Kuro li raggiunse, aveva gli occhi fissi su Atsumu e Kenma sapeva che le cose sarebbero potute precipitare da un momento all’altro, così lo chiamò prima ancora che il suo ragazzo aprisse bocca.
Il suo semplice nome fece spostare tutta l’attenzione di Kuro su di lui così allungò una mano –Vieni qui.
Pensava che la situazione si fosse calmata, ma dopo qualche altro secondo Kuro si intromise nella discussione che Atsumu e Hinata stavano portando avanti –Lo sai che ci stai provando con un ragazzo fidanzato?
Atsumu fece come se lo avesse notato solo in quel momento –Oh ciao! Hai perso subito oggi, vero? Alla fine mi è andata bene a essere in coppia con lui invece che con te.
Kenma si irrigidì quando sentì Kuro pronto a rispondere per le rime.
Si stava preparando a bloccarlo. Lo schiaffo che però Atsumu ricevette chiaro e forte sul retro del collo non proveniva da Kuro, bensì dal ragazzo riccio e con la mascherina che aveva giocato insieme a Tsukishima.
-Ahi!- Atsumu si lamentò girandosi verso di lui con il broncio –Omi mi hai fatto male!
Lo sguardo di Sakusa avrebbe potuto ucciderlo –Hai finito di importunare le persone?
-Non stavo importunando nessuno, stavamo solo parlando…
La sua voce si affievolì quando vide che lo sguardo sul volto dell’altro non era cambiato, alzò le mani in segno di resa sbuffando –Va bene, va bene, ho finito. Tanto ci vediamo domani.
Fece un occhiolino, che poteva benissimo essere diretto sia a Kenma che a Hinata, e andò via con Sakusa che gli dava un calcio ben assestato che riuscì a evitare tranquillamente, probabilmente abituato a tutto quello.
Hinata era rimasto sconvolto –Ci stava provando con me?- chiese poi incredulo.
Kageyama si materializzò al suo fianco come se fosse sempre stato lì –Chi ci stava provando con te?
Iniziarono una discussione con la quale Kenma si rese conto che probabilmente avrebbe avuto Hinata a dormire da lui anche quella stessa notte.
Sospirò poggiando la fronte sulla spalla di un Kuro confuso, ma cosa aveva fatto di male nella vita per essere circondato solo da persone rumorose?
  
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