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Autore: MonicaX1974    31/03/2021    1 recensioni
Harry è tornato a far parte della vita di Zayn, ha ritrovato un amico, un collega, un fratello. Sta lavorando a un nuovo disco, è impegnato nel sociale, conduce una vita tranquilla, disinvolta, senza problemi di alcun tipo per la testa: fa quello che gli va, quando gli va di farlo.
Nessun impegno, nessun progetto sentimentale, concentrato sul lavoro e sul divertimento, ma non ha fatto i conti con il destino, che gli ha messo sulla strada una delle prove più intense di tutta la sua vita.
Si ritroverà, suo malgrado, a lottare con tutte le sue forze contro sé stesso, contro di lei, e alla fine combatterà per lei, per loro, perché non potrà fare altro che arrendersi.
Entrambi corrono veloci, senza sosta, troppo presi dalla loro carriera, ma qualcosa li costringerà a fermarsi.
A fermarsi e restare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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There are hills and mountains between us
Always something to get over
If I had my way, then surely you would be closer
I need you closer

Ci sono colline e montagne tra noi
sempre qualcosa da superare
se avessi la mia strada persona, sicuramente saremmo più vicini
ho bisogno che tu sia più vicino

"Get here"

"Sam Smith"

*****

«Piccola mia, come stai? Va tutto bene?»

La voce di Lorenzo è dapprima gioiosa nel rispondere a sua figlia, ma subito dopo traspare tutta la preoccupazione nel sentire il tono serio di voce di Matilde.

«Ti ho disturbato? Stavi lavorando?»

«No... No, sto facendo una corsetta al parco. Oggi è il mio giorno libero. Allora come stai piccola furia?» le domanda con un piccola risata, dopo essersi fermato.

Risata che contagia anche lei. «Ho corso anch'io fino a poco fa. Volevo... Io volevo... Papà... Come hai fatto? Insomma tu e la mamma...» blatera a caso, senza sapere davvero che domanda fargli.

Lorenzo si mette in allerta. «Che succede, Matilde? Qualcosa non va?» Poi sospira, dopo aver compreso il motivo di quella chiamata. «Cos'è successo con Harry? E perché continuo a vedere foto di lui a Londra che si ubriaca e di te insieme a quel Perry?»

Matilde non si confida molto con lui, non come faceva con sua madre, ma Lorenzo è sempre pronto ad accogliere qualsiasi tipo di sfogo da parte della figlia, anche se è dall'altra parte del mondo e non può prendersene cura personalmente.

«Papà, forse ho fatto un casino... Forse non sono capace...» pronuncia con un filo di voce.

«Che casino? Di cosa non sei capace, amore mio?»

«Di amare, papà. Credevo di esserne capace, ma forse non è così». Matilde confessa una delle sue paure più grandi; teme di non essere in grado di provare un sentimento che ha tenuto lontano da sé troppo a lungo.

Lorenzo sospira. «Perché dici questo, piccola mia? Certo che ne sei capace. Cosa ti fa dubitare?»

Suo padre ha cercato di colmare il vuoto lasciato da sua moglie, ha provato a calarsi nei panni di entrambi i genitori: con Joseph è stato più facile, ma con Matilde è sempre stata tutta un'altra storia. Non è mai riuscito a ricoprire del tutto il ruolo che la madre di Matilde ha avuto nella vita della figlia.

«Perché non sono capace di restare accanto a Harry per troppo tempo. Riesco sempre a farlo scappare» rivela con voce stanca.

«Sei tu a farlo scappare o e lui che non si sente alla tua altezza?»

La domanda di suo padre le porta alla mente una sola persona.

«Hai parlato con Jo?»

«Sì, ho cercato di fargli capire che non deve intromettersi, ma sai com'è tuo fratello: cocciuto come un mulo».

Matilde accantona per un attimo ruolo che ha giocato l'opinione di suo fratello in tutto questo, perché non ha abbastanza energie per farlo. Adesso deve capire come risolvere la questione, con Joseph è costretta a rimandare.

«Non credo di aver fatto sentire Harry sbagliato al mio fianco, ma forse non ci sono riuscita e magari non ne sono neanche capace» ammette più a se stessa che a suo padre.

«Ne sono sicuro, piccola mia, ma credo che si sia convinto che un musicista non sia degno di stare al tuo fianco. Anche tua madre all'inizio era così, dovevo rassicurarla in continuazione. Lei era l'amore della mia vita...»

E Matilde lo sente ancora tutto quell'amore, anche se la voce di suo padre le arriva solo attraverso l'auricolare del telefono.

«Davvero? Mamma aveva bisogno di essere rassicurata?» domanda incredula, perché se c'è una persona che ha sempre visto sicura di sé era proprio sua madre.

«Assolutamente sì. Tua nonna non la vedeva di buon occhio. Insomma suo figlio destinato a essere un medico di successo con una musicista?» racconta con ironia, mentre Matilde ritrova le somiglianze del suo rapporto con Harry con quello dei suoi genitori.

La rossa ride a quell'affermazione, nell'immaginare sua nonna rimproverare il suo papà a causa di un rapporto che le sembrava sbagliato. «Non riesco a immaginare la mamma insicura. E tu che hai fatto?»

«Ho fatto capire a tua nonna che era la donna giusta per me, che era solo lei quella che volevo al mio fianco, e non facevo che ripeterlo a tua madre. Lei sosteneva me e io sostenevo lei. Ho fatto i salti mortali per andarla a sentire suonare e non me ne sono mai pentito... neanche una volta».

Matilde ha di nuovo le lacrime agli occhi. Si rende conto che lei, di salti mortali per Harry non ne ha fatti, ma lui sì. «Papà, sono io che non sono all'altezza».

«Tesoro ma che dici? Vuoi spiegarmi cosa è successo?»

«Papà, io gli ho tenuto nascosto una cosa molto importante, nonostante lui mi avesse dato molte volte l'opportunità per confessarlo. Invece non l'ho fatto e quando l'ha scoperto si è sentito tradito e... E mi ha lasciato, se n'è andato a Londra e... E poi ci sono tutte quelle foto...» è costretta a interrompersi a causa del dolore che ogni ricordo porta con sé.

«Cos'hai fatto di così grave, Matilde? Voglio dire, da quando stai con Harry ho visto la mia bambina tornare a essere solare, gioiosa, ora vedo foto di te con Perry e foto di lui che si ubriaca... Mi dici che succede?»

Matilde Sospira. «Io... Non gli ho detto che... Dio, papà, mi vergogno» ammette.

«Mati, tesoro, sono tuo padre. Puoi parlare con me» la incita a confidarsi, perché è l'unico modo in cui può sostenerla.

«Io... C'è stato un bacio con il dottor Perry, un bacio che gli ho nascosto e quando l'ha scoperto lui... Lui ha perso la testa ed è partito per Londra» spiega a grandi linee, omettendo la parte di cui si vergogna di più, di cui nessuno è a conoscenza, ma che spesso infesta i suoi incubi. «Zayn mi ha detto che Harry sta mettendo su tutta questa messinscena perché crede che io sarò più felice con Perry».

«E perché non glielo hai detto?» domanda il padre, per poi sospirare al silenzio della figlia. «Ma poi perché l'hai baciato? Tu sei innamorata di Harry e quel ragazzo non ha occhi che per te, mi ricordo bene come ti guardava quella volta a casa di Zayn». Non è un segreto che Lorenzo abbia sempre visto di buon occhio l'unione tra Harry e Matilde, perché quando l'ha vista vicino a lui non ha potuto non accorgersi delle luce nello sguardo di sua figlia, una luce che era spenta da troppo tempo.

«Io... Non lo so... Lui non c'era e Perry mi ha preso alla sprovvista. È stato solo quell'unico bacio e temevo che dirglielo avrebbe alimentato la sua insicurezza...»

«E lui si è sentito tradito» Lorenzo termina la frase per sua figlia. «Ma ti ha lasciata solo per questo o è successo altro?»

«Non lo so, papà, ormai non so più niente. Lui ha scoperto di quel bacio mentre ne parlavo con Peter e poi... Poi ha lasciato la città» spiega.

«Non vi siete più parlati?»

«No... Lui è andato a Londra e quelle foto hanno iniziato a circolare e io... E io sono uscita di nuovo con Perry» ammette sentendosi in colpa.

«Ah... Per farlo ingelosire?»

«No, non so nemmeno io perché l'ho fatto».

Matilde si è interrogata spesso sulla ragione che l'ha spinta ad accettare la compagnia del dottor Perry, ma non ha trovato niente che fosse quantomeno plausibile.

«Da quello che mi hai detto, e da quello che continua a dirmi tuo fratello, Harry teme da sempre Perry».

«Sì... Ricordi quando ho avuto quel piccolo malore?»

«Certo, ci hai fatti preoccupare tutti». Lorenzo ricorda bene quei giorni, perché non ha potuto raggiungere la figlia, ma sapeva che c'era Harry al suo fianco e questo l'aveva tranquillizzato.

«Ecco... Quella volta, Harry e John hanno avuto un confronto non molto piacevole. Credo sia stato in quel momento che Harry abbia iniziato a maturare l'idea di non essere quello giusto».

Matilde non dimentica il tono di voce e l'espressione di Harry quando lei ha ripreso i sensi dopo il suo malore. Era convinta di essere riuscita a fargli capire che lui è sempre stato quello giusto per lei, evidentemente non ha fatto un buon lavoro, perché Harry non si è mai sentito rassicurato abbastanza.

«Dovresti una sola domanda, bambina: per te, chi è Harry?»

«Io lo amo, papà... Lo amo da impazzire, ma ho paura che lui non abbia abbastanza forza per lottare per noi».

«Credo che Harry abbia bisogno di tornare a credere che sia quello giusto, che sia l'unico e il solo per te. Lui ti ama, su questo so di non sbagliarmi. Poi magari gli farò un discorsetto.... Lo stesso che farò a tuo fratello Joseph».

«Che cosa devo fare, papà?»

«Non sono io che devo dirti cosa devi fare piccola mia. Sarà il tuo cuore a guidarti e qualsiasi cosa deciderai io ti sosterrò».

Matilde sospira. «Ti manca?» Non c'è bisogno di specificare a chi si riferisca con quella domanda.

Anche Lorenzo lascia andare un sospiro. «Ogni giorno, ma lei sarà sempre con me, nel mio cuore, e poi ho voi: tu e tuo Joseph siete il mio orgoglio».

«Manca anche a me».

«Lo so, piccola, lo so. Lei sarebbe stata così fiera di te». La malinconia nella voce di Lorenzo è commovente, tanto che gli occhi di Matilde pizzicano.

«Lo spero. Grazie, papà, adesso vado».

«Matilde... ricorda... fai parlare il tuo cuore».

«Lo farò. Ti voglio bene, papà».

«Ti voglio bene anche io, piccola mia».

Quando chiude la telefonata, Matilde riprende a correre: ha bisogno di sfogare tutta la commozione e le emozioni che ha vissuto in quest'ultima ora. Corre a perdifiato fino a casa, poi si infila sotto la doccia sperando di riuscire a calmarsi. Ha bisogno di riordinare le idee, ma non le viene facile: c'è una tale confusione e una marea di paure che fatica a ragionare con lucidità. Forse dovrebbe prendersi qualche giorno di pausa da tutto – lavoro compreso – e riflettere con attenzione su cosa vuole davvero e come ottenerlo.

Si è appena accomodata sul divano quando il suo telefono si mette a suonare. Quando osserva il display si rende conto che era l'ultima persona con cui parlare per mettere un punto a quella storia. Fa scorrere un dito sull'icona verde e risponde atona.

«Jo».

Non lo saluta, non gli dimostra come al solito quanto sia felice di sentirlo. Vuole solo che suo fratello percepisca il suo stato d'animo.

«Ehi, Mati...»

«Dobbiamo parlare» lo interrompe bruscamente.

«Lo so, è per questo che ti ho chiamato».

«Allora comincio io» dichiara decisa. «Mi sono stancata del fatto che non fai altro che avere da ridire su Harry qualunque cosa faccia».

Dall'altra parte per un attimo c'è solo silenzio che lascia Matilde in sospeso, poi un sospiro.

«Il tuo cantante non mi piacerà mai: non mi piace che resti sola mentre lui è in giro per il mondo. Non mi piace saperti sotto ai riflettori. Non mi piacciono i suoi capelli lunghi e nemmeno i suoi tatuaggi».

«Il tuo elenco è ancora molto lungo?» lo interrompe lei sarcastica.

«Non ne hai idea, sorellina».

«Jo, è la mia vita, capisci? Mia e non sono più disposta a tollerare tutti i tuoi subdoli modi di voler manipolare la mia vita sentimentale».

«Già, ho avuto un certo confronto con papà, su questo e ho capito c'è una cosa contro cui mi sono reso conto che non potrò mai ribattere».

«Cosa?» domanda Matilde curiosa.

«Il fatto che da quando è entrato a far parte della tua vita è tornata galla la vera te, quella che si è spenta dopo la mamma e dopo quello stronzo. Sei tornata a splendere, questo glielo devo riconoscere» ammette.

La rossa è sorpresa dalle parole del fratello, perché mai si sarebbe aspettata una tale rivelazione. Forse anche lui si è convinto che Harry sia quello giusto, ma vuole essere ancora più precisa, giusto per evitare qualsiasi fraintendimento.

«Non m'importa se non sarai d'accordo: questa è la mia vita, Jo, non la tua, e nella mia vita voglio che ci sia Lui». Le parole le escono di getto, spontanee e sincere.

Matilde non può vederlo, ma Joseph sta sorridendo compiaciuto: sua sorella è di nuovo combattiva e determinata, non più l'ombra di se stessa.

«E allora mi spieghi perché sei ancora a New York?»

«Jo...» Matilde è senza parole, sorpresa dalla domanda di suo fratello.

«Te lo ripeto, Mati: non illuderti, continua a non piacermi, però è l'unico che è riuscito a farti tornare com'eri, a far tornare la vera Matilde. Quindi, adesso, se veramente lo vuoi, prendi il primo aereo e vai da lui a Londra. Preparati, però, perché da quello che ti ha detto Zayn e dalla convinzione che ha Harry - convinzione che io ho alimentato e me ne scuso, sorellina - sarà un'impresa ardua».

«Sono pronta, Jo, perché Lui ne vale la pena».

***

Matilde non ci ha messo molto a prendere l'unica decisione possibile: raggiungere Harry. Ha chiamato l'ospedale e si è presa qualche giorno, poi ha prenotato il primo volo disponibile per Londra e ha buttato qualcosa a caso in uno zaino per poi ritrovarsi seduta su un taxi con il cuore a mille e la mente già dall'altra parte dell'oceano.

Harry si è trovato molte volte nella situazione di salire su un aereo e raggiungerla pur di raggiungerla; è arrivato il momento di dimostrargli che anche lei è disposta a fare i salti mortali per lui.

Ha cercato di dormire dopo aver preso posto accanto al finestrino, ma non ci riesce: non fa che ascoltare le sue canzoni o altre che le ricordano il suo Harry. Tra le altre ascolta Get Here, di Sam Smith. E, in una perfetta connessione di anime e menti, Harry è a casa sua che sta suonando la stessa canzone al piano.

Il suo morale è diversi metri sotto terra, sepolto insieme alle speranze di un futuro con Matilde. Ha visto le foto della sua rossa insieme a John e tutte le altre su Instagram riguardanti una serata da sballo tra amiche. È arrivato alla conclusione che lei sta molto meglio senza di lui, che non ha bisogno della sua compagnia per divertirsi e questa conclusione lo ha devastato più di quanto non lo fosse già.

Matilde gli manca da morire, si sente perso senza di lei e non fa che bere. Il suo unico desiderio è che corra da lui, ma sa che non succederà mai. Per questo afferra il telefono e chiama Andrew.

«Usciamo».

È l'unica parola che gli dice, poi chiude la comunicazione tornando preda del dolore.

È l'unica parola che gli dice, poi chiude la comunicazione tornando preda del dolore

*****

SPAZIO CACTUS

Buonsalve belle persone!

Quindi, Matilde si è decisa a prendere in mano la situazione senza aspettare che sia Harry a farlo (finalmente, direi).

Ma Harry come la prenderà questa intrusione da parte della rossa? E, soprattutto, come troverà Harry? Sarà solo? Avrà bevuto? Che situazione si troverà di fronte?

La nostra piccola Matilde ha bisogno di parlare con il suo papà... Ha bisogno di confidarsi e ha bisogno dei suoi consigli... Anche perché lui si è trovato nella stessa situazione...e l'amore dei tra i suoi genitori è stato così forte da fargli superare ogni ostacolo. Poi è il turno del Mastino ed è proprio lui che le darà la spinta finale per farla volare a Londra.
Come andrà tra Matilde e Harry?... Io e la mia socia adorata vi aspettiamo al prossimo aggiornamento 😍😍😍
Grazie sempre di esserci ❤️

Eeeee niente, grazie sempre per essere qui. Ci leggiamo al prossimo aggiornamento, intanto buona lettura 😍

 

   
 
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