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Autore: SSJD    31/03/2021    8 recensioni
1. Cozza e Scorfano. (OS) Storia partecipante alla sfida “Prompts, our Wires” indetta da Soul Dolmayan su EFP.
2. Il giorno in cui una vecchia lumaca conobbe una giovane coccinella. Storia partecipante al contest "Storie alfabetiche" indetto da Lady.Palma.
3. Eventi naturali. 3° classificata al contest "Dimmelo con queste parole" indetto da Earth_.
4. Storia di letarghi, biscotti ed energie interiori. Storia partecipante al contest "Le quattro stagioni si raccontano" indetto da elli2998 e Inchiostro_nel_Sangue sul forum di EFP
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Eventi naturali.


“Non ho mai avuto paura del vento”.

“Certo, come potresti? Sei un sasso”.

“Cosa c’entra? Potrebbe arrivare un vento fortissimo, in grado di farmi rotolare via da qui”.

“E, perdonami, cosa cambierebbe, nel tuo essere sasso, stare in questo punto preciso o due metri più in là?”

“Che poi, per parlare con te, dovrei gridare. E lo sanno tutti che se gridi controvento le parole vanno nella direzione opposta. In pratica, tu non potresti più sentirmi. Tu hai paura del vento?”

“Secondo te? Ho delle radici minuscole, aggrappate a un terreno secco e roccioso. Un lieve alito di vento mi fa piegare fino a terra. Quando è forte ho paura di volare via, chissà dove. Certo che ho paura del vento!”

“Ma se tu voli via io come faccio a raggiungerti? Metti che il vento arrivi all’improvviso e tu finisci laggiù, vicino a quelle rocce. Poi per sentirci dovremmo gridare come matti! Per non contare il disagio nelle calde giornate estive!”

“Ma cosa c’entrano ora le calde giornate estive?”

“Beh, tu mi fai ombra… Se tu finissi laggiù a causa del vento, nelle calde giornate estive io diventerei rovente e mi ustionerei da solo. Come potrei sopravvivere? Forse potrei addirittura sciogliermi. Tu invece hai lo stesso colore del sole e quel simpatico ombrellino fatto di petali”.

“Anche io soffro il caldo, sai? Per fortuna che ci sei tu a tenermi un pochino al fresco le radici, con la tua ombra. Anche se purtroppo non è sufficiente, ho costantemente bisogno di acqua per poter vivere”. 

“Ah! L’acqua, un altro bell’argomento. Sai quanto è pericolosa per noi sassi l’acqua? Quella sì che potrebbe farmi rotolare molto, molto lontano da qui. Se si formasse un rivolo, potrebbe spostarmi di diversi metri”.

“A me non ha mai fatto paura l’acqua”. 

“Certo, hai le radici che ti tengono ancorato, tanto meglio se il terreno si bagna: le radici si fortificano”. 

“Già,” confermò pensieroso il giovane dente di leone. 

“Ehi! Mi è venuta un’idea!” esclamò dopo qualche istante. 

“Un’idea?” domandò il sasso incuriosito. 

“Cosa ne pensi se quando piove o c’è il vento ci abbracciamo forte? Così tu non potrai mai essere portato via dall’acqua e io non volerò mai via con il vento. Cosa ne pensi?”

“Penso che sia un’ottima idea! E sai cosa ti dico? Ora l’acqua non mi fa più paura!”

“Anche a me il vento non fa più paura!”


***



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