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Autore: Spensieratezza    02/04/2021    2 recensioni
Albus Severus Potter guarda suo fratello pensando che James è come una falena. Bellissimo e luminescente, glorioso. I suoi occhi brillano come lucciole e le sue mani..oh, potesse perdersi in quelle specie di serpenti ammalianti e incantatori che sono quelle mani, ma non può permetterselo, James non dovrà mai sapere che si infiamma se anche solo lo sfiora per sbaglio.
- il titolo della storia è questo e sarà questo definitivamente per un sacco di motivi, che spiegherò
-revisione della storia completata
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Harry Potter, James Sirius Potter, Ron Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Riportami all'inizio'
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Quando Harry era tornato a casa, Al e James erano già tornati a Hogwarts. Harry era rimasto molto sorpreso di non trovarli al suo arrivo.

“Ma a che razza di ora sono andati via?” chiese Harry.
“All’alba avevano già lasciato la casa. Hanno lasciato un biglietto.” Disse Ginny in tono atono.

“CHE COSA? Ma..non li hai fermati?” chiese Harry.
Ginny si voltò verso di lui con aria di disapprovazione.

Credevo fossi tu che finalmente rincasassi, di certo non mi aspettavo che i miei figli lasciassero casa all’alba, a dire la verità non mi aspettavo nemmeno che mio MARITO stesse via di casa tutta la notte.”

Mi dispiace da morire di averti fatto preoccupare, hai parlato con Ron? Ti ha detto..”
“Sì, mi ha detto che non riuscivate a dormire, che avete bevuto qualcosa insieme..che alla fine sei crollato nella sua stanza! Cos’è, eri troppo ubriaco per tornare a casa?”
Harry abbassò lo sguardo pieno di vergogna.
“Una specie..”

Harry si vergognò profondamente di quell’alibi. Crollato era un eufemismo, ma accettò di dire quella piccola bugia. Avrebbero stabilito insieme con Ron come preparare le loro mogli.

“Ti ho preparato la colazione. Se non l’hai già fatta con Ron, chiaro.” Disse lei ironica.
Harry avrebbe voluto sprofondare. Ginny non meritava di avere un marito così. Doveva liberarla al più presto di questo fardello. Ma come fare?
Ginny sospirò.

“Quando ho letto il bigliettino, mi è preso un colpo. Vorrei chiamare la scuola per chiedere se veramente sono stati convocati ad un orario così assurdo e perché!”

“Beh, che aspetti? Fallo subito! Vuoi..che lo faccio io?” chiese cercando di suonare più accomodante.
Ginny lo fulminò con lo sguardo.

“Non intendo fare brutta figura con gli insegnanti!”
“Brutta figura?? Perché ci preoccupiamo dei nostri figli??”

“Certo, mio caro marito, perché se ci hanno raccontato una menzogna, gli insegnanti ci chiederanno sicuramente perché e allora dovrei confidare i miei sospetti, dire loro che forse i nostri figli si sono accorti che il padre era assente durante la notte di capodanno e per questo non hanno voluto farsi trovare in casa!!”
Harry rimase a bocca aperta.
“Non è vero. Non è come tu dici.”

“Davvero? Sentivo dei rumori la notte scorsa..io credo che James e Albus hanno capito che non hai passato la notte in casa, forse hanno trovato una scusa per andare via, forse pensano che tu mi tradisca.”
“Io sono stato con Ron..” disse Harry, mettendoci dentro quella frase un sacco di sottintesi non detti, compresa tutta la sua voglia di confessare la verità.
Ginny alzò gli occhi al cielo.

“Ma potevi lasciare un messaggio! Ti ho fatto dieci chiamate e quando finalmente ho avuto una risposta, non sei stato neanche tu a darla, ma RON.”
“Mi dispiace..”
Ginny sospirò.

“Ormai è andata. Beh.. non mi chiedi un bacio per farti perdonare?” chiese lei, sporgendosi verso di lui.

Per un attimo l’idea di un piccolissimo bacio a stampo per rassicurarla, gli sfiorò la mente, ma poi..ripensò a Ron. Gli aveva promesso che non lo avrebbe fatto.
E poi..
Fu invaso al momento dal terrore che lei POTESSE sentire il sapore del fratello dalle sue labbra!

Non sarebbe stato quasi come un bacio “incestuoso” dopotutto?
“No. Scusa. Ma non mi sono lavato i denti.” Disse lui scostandosi.

Vide lei fulminarlo con lo sguardo.
“Ma si può sapere che diavolo ti prende?”
“Niente. Ma ho dormito male..“

“Ah sì?? Beh allora la prossima volta prova a dormire a casa tua! O forse vuoi divorziare anche tu, come mio fratello??”
Se ne andò dalla cucina, sbattendo la porta.

Harry pensò che Ginny non immaginava neanche lontanamente quanto si fosse avvicinata alla verità.
Pensò ad Albus e James. Si comportavano stranamente e praticamente la mattina dopo che li aveva visti baciarsi.

Forse..forse sono stato visto anche io, da loro e  preoccupati hanno deciso di scappare con una scusa.  Non credo sappiano di Ron o che quello che teme Ginny, sia vero. Hanno di meglio da fare che preoccuparsi di dove mi trovo io
Si passò la mano sulla faccia.

Non sapeva cosa fare. Sapeva che non poteva biasimare la reazione di Ginny, eppure la sua reazione l’aveva scoraggiato nel decidere di dirgli la verità anche solo in futuro. Avrebbe voluto dirglielo anche questa mattina stessa, ma lei aveva preso così male anche solo l’idea e il pensiero del divorzio..come poteva essere egoista e distruggere così la loro famiglia? C’erano prima Albus e James e il problema della loro relazione, se di problema si poteva parlare. Si poteva considerare problema innamorarsi di una persona? Forse sì, chissà da quando era diventato un problema per il mondo globalizzato? Quando era cominciato a diventarlo? Forse si può definire problema, quando ti innamori della persona sbagliata..ma chi può stabilire qual è la persona giusta?

Forse quando la tua scelta fa soffrire le persone che ti amano. Eppure nonostante quello che stavano facendo era forse SBAGLIATO, lui si sentiva felice. Come non ricordava più da tempo.
Forse era così che si sentivano i loro figli?

E se loro davvero erano stati Silente e Piton, come aveva fatto a non accorgersi mai dell’amore che sgorgava sotto le ceneri di tanta devozione e protezione?




Mezz’ora più tardi, arrivò una lettera direttamente da Hermione.
Harry, vieni subito qui!” disse Ginny.
Qualcosa mi dice che l’uragano è già iniziato pensò Harry.

Arrivato in salotto, Ginny gli lanciò la lettera addosso.
“Che cos’è?” chiese lui.
“LEGGI!”
Harry con le dita tremanti lesse:
Harry, Ron mi ha detto una cosa molto grave.  Vieni a casa nostra, con Ginny. Dobbiamo PARLARE.”

Ginny lo guardava e sembrava Fierobecco, quando era ancora un cucciolo ma già spaventoso. Harry cominciò a tremare. Che cosa voleva dire Ron? Che cos’aveva raccontato a Hermione? Si riferiva alla loro relazione o a quella dei suoi figli?

Ma no, Ron non potrebbe mai fargli una cosa del genere, tradirlo così alle spalle. Aveva promesso che avrebbe mantenuto il segreto sui suoi figli, fin quando non avrebbe deciso cosa fare. Doveva trattarsi della loro relazione, sicuro, non che la cosa lo tranquillizzasse di più.
Sperò davvero fosse così, ma in ogni caso avrebbe affrontato la situazione a testa alta.
“Harry, qualsiasi cosa io debba sapere, non esco da quella porta, se prima non me la dici ADESSO.”
“Non posso..” disse Harry.

Come sarebbe a dire che non puoi? Non intendo fare la figura della scema che non sa nulla! Adesso tu PARLI!!”
Cominciò a pestare i piedi, sembrava di nuovo un’adolescente, il che fece arrabbiare parecchio Harry.
“Non posso dirtelo, perché non sono sicuro di cosa intenda Hermione!!”

Ginny gemette. “C’è più di qualcosa che mi tieni segreto??”
Harry rimpianse che Ginny fosse così intelligente.
“Dico solo che..forse sposarsi non è stata una buona idea.” Disse Harry.
Ginny emise un verso soffocato. Harry si sentì malissimo da una parte, ma dall’altra parte si sentiva anche libero. Forse era tutta la pressione che stava ricevendo da poche ore, ma dire quella sola frase lo fece sentire meglio. Ora poteva dire a sé stesso che se anche Ron non lo avesse voluto come suo compagno, il suo matrimonio con Ginny era finito e pazienza se avrebbe pagato la sua arroganza.

“Credo che dovremmo andare da Hermione e se tu non vuoi venire, io andrò comunque..quindi..”
Fece per dirigersi verso l’ingresso, quando Ginny inaspettatamente grdò “Aspettami..io..vengo con te!”

Quasi sperò che rifiutasse alla fine, ma allo stesso tempo, era orgoglioso di lei.
 
 
 




*

Quando Harry e Ginny si trovarono a casa dei Weasley, sembrava tutto diverso. Quella casa non era mai sembrata così estranea a entrambi, di solito aveva emanato a loro una sensazione di casa, di accoglienza, ora sembrava loro quasi minacciosa, portatrice di chissà quale disgrazie e sventure.
“Sedetevi.” Disse Hermione.
“Preferisco stare in piedi.” Disse Harry.
“Anch’io.”

Harry cercava di guardare Ron per cogliere qualcosa nei suoi occhi, forse il vago sentore del tradimento ma tutto quello che potè vedere in Ron fu senso di colpa e tristezza ma anche..amore? Sembrava.
“Io..ancora spero che si tratti di un qualche scherzo di questo sciagurato. Non faccio che ripetermelo da almeno mezz’ora!” disse Hermione.

“Herm, per favore, arriva al punto, ci stai mettendo ansia, questa già non è una buona giornata per me e adesso tu ci chiami e ci annunci una cattiva notizia! Vorremmo sapere cosa hai da dirci e che cosa c’entriamo noi, la tua lettera ha fatto capire che qualsiasi cosa c’entri, c’entra anche Harry e lui non ne vuole sapere di dirmi cos’è!”
“Non è esatto, ho detto che preferivo aspettare di parlarne insieme perché non ero sicuro dell’argomento.” Disse Harry seccato.
Ron impallidì e sembrò capire cosa avesse pensato Harry.

“Ohhhh, oh, scusa Harry, no, hai frainteso, io non avrei mai..non mi sarei mai permesso di..insomma, tu hai capito, no? hai capito..”
“Non proprio.” Disse Harry seccato.
Hermione non si era perso lo scambio di sguardi.
“A quanto pare qui c’è più di un segreto tra queste famiglie.” Disse la riccia.
“Insomma, basta, Hermione, vuoi parlare sì o no???” urlò Ginny.

“RON ED HARRY HANNO UNA RELAZIONE!” gridò la riccia.
Ron si era messo le mani nelle orecchie, Harry aveva smesso di respirare e Ginny era dovuta sedersi sul divano perchè sembrava mancargli l’aria. Anche Harry decise di sedersi, ma lontano da Ginny.
“Re-re-relaz..che..che tipo di….relazione?”
“Sei una persona intelligente, Ginny, dovresti..” disse Ron.

“TU STAI ZITTO, NON OSARE PARLARE!” gridò Hermione.
“Hermione, non è questo il modo..”

“STAI ZITTO ANCHE TU! Non ho alcuna intenzione di ascoltare le tue ignobili scuse!! Ero tua amica, VOSTRA amica, come avete potuto farmi QUESTO? Fare questo a tua sorella!”
“Non credere che io non..”
Il rumore di uno schiaffo distrasse Ron. Era Ginny che stava schiaffeggiando Harry.
“Ginny..per favore.”

Ginny a quel punto aveva lasciato perdere Harry, per cercare di rincorrere Ron che si era rifugiato dietro il tavolo.
“Dove vai, VIGLIACCO?”
“Harry, fa qualcosa!” gridò Ron.
“Vi prego, questo non è il momento di perdere la testa. Siamo persone civili!” disse Harry.

“Civili! CIVILI! Vi siete divertiti alle nostre spalle!!” disse Hermione.

Harry andò da Hermione per tenerle fermi delicatamente i polsi.
“Mi delude molto che pensi questo di me. Eppure mi conosci, sai che non godrei mai all’idea di farti soffrire.”
“Eppure l’hai fatto!” disse lei.
“Io..”

“Harry, tutto il nostro matrimonio è stata una farsa? Da quanto va avanti?” chiese Ginny. “Da quanto sei gay? Lo sei sempre stato??” disse lei scandalizzata.
“Credo che..Ron, tu cosa gli hai detto?” chiese Harry.
“Se posso parlare..” si imbronciò lui. “Non avevo intenzione di..insomma, mi dispiace da morire di aver creato questo casino, ma quando sono tornato a casa, lei..ha sentito..il tuo odore addosso.”

A Ginny si mozzò il fiato, mentre Harry avvampò.
“Ho cercato di..insomma, di dirle che stavi male e ti ho abbracciato…ma lei non smetteva di fissarmi e devo aver detto che ecco io..”
“Ha detto che ADORA quando tu ti abbandoni a lui e lui può tenerti tra le braccia.” Disse Hermione.
Ginny scuoteva la testa con disapprovazione.

"Avete...fatto sesso?" chiese Ginny.

"No..non l'abbiamo ancora..non siamo arrivati ancora a quel punto." disse Harry.

“Ron..vai avanti.” disse Hermione.

“La cosa avrebbe potuto chiudersi lì, ma..”
“A quel punto io volevo sapere se era lo stesso anche per me e lui ha detto:
“Lo era prima, adesso non più..”
“Sei un bastardo, Ronald Weasley.”

“Grazie, lo so, ma sono venuto a prendere le mie cose.. da adesso non dovrai più sopportare il bastardo.”
“Perché sei venuto qui?”
“Per prendere le mie robe.”
“Con Harry però non ti stanchi di tenertelo stretto. Beh, digli di stare attento, potresti stancarti anche di lui.”

“Non credo sarà così, lui è importante per me.”
“Più importante di me? Più importante del nostro matrimonio? “
“Io..”
“Che bastardo che sei. Mi ha detto Ginny che Harry non era in casa. Era con te? Vuoi far divorziare anche lui adesso?”

“Se lo facesse, io ne sarei contento, anche se non dovrei dirlo..”
Hermione l’aveva fissato.
“Cosa stai..”
“Mi dispiace Hermione, non avrei dovuto sposarti, sapendo che non ci sarebbe stato niente di più importante di Harry per me, in tutti i sensi..mi dispiace davvero molto.”

“Dimmi che non è quello che penso. “
Ron stette zitto.
“Ronald Weasley se adesso non mi dirai che ho frainteso le tue parole, dovrò pensare male e sarebbe tanto peggio per te..”
“Non posso.” Disse lui solenne.
E lo schiaffo arrivò come da copione.
 
 
Harry trasse un profondo respiro appena senti il racconto. Era sia preoccupato che orgoglioso di essere così importante per lui, da aver detto la verità a Hermione, anche lui voleva farlo, ma quella mattina non aveva trovato il coraggio. Intercettò lo sguardo di Ron che era preoccupato e gli fece un sorriso di assenso.
“Ronald mi ha detto che è una cosa fresca, poco prima di capodanno.” Disse Hermione.

“Come diavolo è successo..” disse Ginny tremante. “Eravate ubriachi? Come è potuto succedere?”
“Non si tratta di una cosa da ubriachi. Io e Harry ci amiamo.” Disse Ron.
“Confermo.” Disse Harry.
“VI AMATE! Credevo che voi amaste NOI, la famiglia che abbiamo COSTRUITO!” disse Hermione.

“Harry, credevo tu fossi un brav’uomo, di sani valori.” Disse Ginny.
“Ginny, lasciali spiegare. Li ho voluti qui apposta entrambi. Prima tu, Ronald.”
Ronald trasse un grosso sospiro.

“Non è facile da spiegare, Hermione, tu sei la mia migliore amica da sempre e insieme a Harry noi abbiamo costruito un sogno, e l’abbiamo portato avanti per tutto il tempo di Hogwarts, io sognavo insieme a voi..ero felice di avervi con me, tutti ci invidiavano. Ma poi come sapete, si cresce, si va avanti e ci siamo lasciati Hogwarts alle spalle, più passavano gli anni e più una sorta di depressione mi veniva addosso. Mi sono reso conto che non era la nostalgia della scuola o degli anni, ma era la sua nostalgia.” Indicò Harry. “Vederlo ogni tanto, non mi bastava più, vederlo la cena o pranzo non mi bastava più, volevo solo averlo sempre con me e vedere il suo viso appena sveglio la mattina o controllare che non avesse gli incubi la notte prima di addormentarsi, volevo non avere bisogno di un invito per andare a un compleanno o una ricorrenza, e quando poi ho partecipato al suo matrimonio non riuscivo a essere..FELICE. Mi sentivo abbandonato.” Disse Ron.

A Harry sembrava di SOGNARE. Tutto quello che aveva pensato lui, che aveva SOFFERTO lui, lo aveva sofferto anche Ron. Sembrava ancora un sogno.

“Tutte le cose che dici non sono simbolo per forza di un innamoramento, hai pensato che magari..” disse Hermione.
“Che fosse solo una grande sensazione di amicizia? Sì, l’ho pensato, ma poi..la sensazione e il sentimento, non svaniva, ci siamo baciati e..”
“Quando? Quando?” voleva sapere Ginny.

“Quando io e James abbiamo litigato e mi ha appeso a testa in giù.”
“Oh, per l’amor del cielo! Eri sconvolto per nostro figlio e baci mio fratello? Ma quanto fai schifo? Quanto fate schifo ENTRAMBI??” disse Ginny.
“Ginny, non li ho chiamati per insultarli.” Disse Hermione.. I due ragazzi avrebbero potuto smentirla dicendo che era quello che lei stessa aveva fatto fino a pochi minuti fa, ma non volevano ritornare a essere contro due, ora che sembrava che almeno Hermione si era calmata.

“Tu hai intenzione di ascoltarli, di ascoltare tutti i dettagli della loro storia d’amore o qualunque cosa sia? Io NO. Goditi il cinema tu se vuoi, io ho chiuso.”
“Ginny.”
“Non voglio trovare le robe tue  a casa quando tornerò dal lavoro. Ci penserai tu ad informare i ragazzi, se già non lo sanno.” Detto questo sbattè la porta alle spalle,


“Beh, pensavo la prendesse peggio.” disse Ron.

Tu taci e ringrazia che non ti carico di botte!” disse lei.

“Vorresti picchiarmi? E perché? Perché amo Harry? Per una cosa che hai SEMPRE saputo?” disse Ron.
“Ron..ti avverto.” disse Hermione.

"Ron, calmati per favore.." aveva detto Harry.

“No, NO! LEI l’ha sempre saputo! Anche a scuola sapevi quanto amassi Harry, e che differenza fa sapere la forma? Si tratta sempre di amore e lo sapevi già da allora! Che differenza fa il sesso? È solo un atto carnale, si tratta di goduria di un istante, forse di meno, e mi dispiace, mi dispiace di averti deluso , di aver deluso mia sorella, mi dispiace di non riuscire a togliermi questo sentimento dalla testa e dal cuore, vorrei sentirmi tremendamente in colpa e odio il fatto ce non mi ci sento, tu non sai quanto MI ODIO!” disse sconsolato.

Hermione lo guardò e inaspettatamente si commosse. Si alzò e lo abbracciò.
“Non devi sentirti in colpa.”
“Hermione,,sono un pessimo marito, perdonami.”

“Lo sei, lo sei, ma sei stato sempre un buon amico, come te.”disse poi voltandosi verso Harry.
“Ti ringrazio ma non è così che mi sento adesso.” Disse Harry.
“Harry, Harry vieni qui.”
“Se mi prometti di non lanciarmi addosso un nido di uccelli.”
Lei rise e inaspettatamente li coinvolse in un abbraccio a tre.
“Questa scena è quasi surreale.” Disse Harry.

“Volevo dirlo io, ma tu mi anticipi sempre.” Disse Ron.
“Forse sarebbe andata davvero da Dio se questa scelta l’avreste fatta anni fa, ma non avremmo i figli meravigliosi che abbiamo, quindi scusate se non rinnego questi matrimoni come probabilmente voi..”
“Hermione, no, i nostri figli sono il nostro tesoro!” disse Ron.
“È lo stesso anche per me e sarà sempre così, non rinneghiamo niente di questi anni e per quel che vale..anche se tu non ci credi, sia io che Ron..”

“Ci avete amato.” concluse Hermione. “È solo il livello che cambia giusto? Una sciocchezza. Ma forse dovrebbe essere davvero così, l'amore è una cosa talmente PREZIOSA, che bisognerebbe ringraziare ogni giorno la Vita, che una persona provi anche solo una briciola di amore per noi, e questo sarebbe già un regalo importante e invece poi roviniamo tutto, pretendendo sempre di più, di più le persone sono fatte così." Disse Hermione.”

"Sei sempre stata la più saggia di noi tre."

"L'hai sempre detto di me. Forse, sai in fin dei conti, mi sono avvicinata a voi, attratta forse dal primissimo giorno, dal vostro LEGAME. Avrei dovuto immaginare sarebbe finita così, prima o poi. Ron, vai vicino a lui, è quello il tuo posto.”

“Non posso lasciarti così.” Disse Ron.
“Vai, oramai è un po’ troppo tardi, no?” disse lei.


Ron timidamente andò vicino a Harry che gli prese la mano.
“Sei una ragazza meravigliosa Hermione e anche stavolta me l’hai dimostrato. Vorrei trovare le parole per dire quanto mi dispiace ma..”
“Non farlo, basta, o mi convincerai che sei un mostro e comincerò a insultarti.” Disse Hermione.
“A me non ti fai scrupoli a insultare però.” disse Ron.

“Te lo meriti! Un coming out pessimo come quello che hai fatto non l’avevo mai visto in circolazione.” Disse lei.
“Sempre meglio di me che non ho spiaccicato parola, almeno lui ha fatto un discorso.”
“Potrei costringerti a farlo.” Disse lei.
“Oh, no, per favore, non puoi essere così crudele.” Disse Harry.
“Ma Ron l’ha fatto..”

“Ron aveva già fatto una figura di merda precedente, un’altra non contava.”
Risero e si stemperò la tensione.

“Allora..io..dunque, non posso dire di averlo sempre saputo, ma ho sempre sentito che provavo per Ron qualcosa che non sapevo definire, che mi spaventava e gli stessi pensieri suoi, lo stesso bisogno di sentirlo, lo provavo anche io..sapevo che quando si cresce, ognuno si fa la propria vita ma io era come se..non potessi lasciarlo andare e questo mi ha fatto diventare..forse a tratti anche cinico.” Disse con riluttanza.

“Se avessi saputo che era per questo motivo, avrei chiesto il divorzio anni fa. Sono stata la prima a dire che mi mancava quella luce che ti vedevo negli occhi.” Disse Hermione “Devo sentirmi responsabile?”
“Assolutamente no! Anzi noi dovremmo chiederti scusa..sai spesso quando accadono queste cose, si da la colpa alle mogli, ma..anche noi abbiamo sbagliato a vivere tutti questi anni nella negazione.” Disse Harry.

“Va beene. Io direi che visto che abbiamo chiarito anche meglio di quello che pensavamo e che ho  scampato delle botte, direi che sia meglio smettere di crogiolarci nell’imbarazzo completo e fingere che tutto questo ci piaccia e magari festeggiare con una bella pizzata?” disse Ron.
“Sai che fai proprio schifo, Ron?” disse Hermione disgustata.
“Chiedo scusa per lui, Herm. È in queste occasioni che mi chiedo se ho fatto la scelta giusta.” disse Harry con un mezzo divertimento negli occhi. Era troppo sollevato che almeno Hermione fosse dalla loro parte, per incazzarsi davvero.

“Ehi, la pizza  è la pizza e poi quale scelta? Ti ricordo che tu non hai scelto un bel niente.” Disse Ron.
Tutti si misero a ridere.
“A proposito, Harry, qual era la cosa che tanto ti preoccupava? Adesso puoi dirlo, dopo aver saputo questo, credo di poter digerire tutto. O quasi.” disse Hermione, alzandosi per versare delle patatine in un recipiente che mise di fronte al tavolino davanti al divano.

“Ci ha portato le patatine, credo per corromperti.” Disse Ron.
“Dovevo provare con le cioccorane?” disse Hermione.
“Hermione, io non credo che..questo proprio non so se me la sento.”
“Ma riguarda me? Ginny?”
“Riguarda solo me e Ginny.” Disse lui a disagio.
Non riuscì a dire altro che arrivò una lettera.

“Credo che questa sia la mia amica Ginny che mi rinfaccia di essermi alleata con i nemici.” Disse lei divertita.
“Beh è andata meglio di quanto speravamo.” Diceva Ron.
In quel momento arrivò Hermione con una faccia da funerale.
“È la Mc Granitt. Il professore dei ragazzi ha fatto una cosa TREMENDA.” Disse lei.
Ron ed Harry si guardarono.

“Quando imparerai a chiudere quella boccaccia?” chiese Harry.


 

















Note dell'autrice: ciao ragazzi! Allora.. prima di tutto vi voglio dire una cosa, ho eliminato il pezzo in cui nel capitolo 32, Harry torna a casa da Ginny perchè c'erano delle incongruenze, non avevo ancora scritto il capitolo dove i ragazzi decidevano di scappare e questo ha fatto scaturire delle incongruenze, quindi ho riscritto il pezzo in questo capitolo..ma sì, cosa volete che sia, una figuraccia in più o in meno xd cmq un altro capitolo con il botto eh??? xd vi anticipo che il prossimo, se tutto andrà come deve andare, è l'ultimo!! Non vi anticipo niente sul finale perchè anche solo dicendo A, rischio di fare spoilers! Per fortuna sono riuscita alla fine a inserire il capitolo dove tutti scoprono della relazione tra Harry e Ron, può sembrare scontato, ma temevo proprio di non riuscire a incastrarcelo, come non sono riuscita a incastrare un capitolo Lily/Hugo centrico e la cosa mi addolora molto ma non preoccupatevi perchè credo che farò un missing moment, cioè una storia a parte, dove non voglio dirvi che cosa succederà, ma avremo delle gioie anche per loro! Purtroppo già era stato complicatissimo riuscire a inserire la love story tra Ron e Harry in questa storia, anche con il "remake" dei capitoli, non ce l'ho proprio fatta a inserire le altre coppie, non più degli accenni che ho fatto.
Con questo capitolo ho capito che far fare i coming out è difficilissimo e che non credo lo farò ancora per quanto riguarda Harry e Ron ahhah almeno in uno scenario simile che riguarda loro due che si sono sposati xd solo a pensarci mi viene il mal di testa. è stato davvero difficile
 
   
 
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