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Autore: LorasWeasley    03/04/2021    1 recensioni
AU [Daisuga | Kuroken | Bokuaka | Iwaoi | Tsukkiyama]
[Accenni: Matsuhana | Tanakiyo | Kagehina | Sakuatsu | Osasuna | Ushiten | Semishira etc..]
Il racconto di un'estate tra relazioni, litigi, partite di Beach e scommesse.
Faranno la loro comparsa quasi tutti i personaggi e quasi tutte le coppie più amate.
Con Mattsun e Makki che si ritroveranno ad occuparsi di un Oikawa che non vuole far altro che dare fastidio a Iwaizumi.
Daichi che verrà intetterroto ogni volta che proverà a chiedere un appuntamento a Suga.
Kuro e Kenma che dovranno gestire i loro gatti e Bokuto, il quale non vuole altro che ottenere un pó di attenzione da Akaashi.
Tsukishima che dovrà venire a patti con i suoi sentimenti e molto altro...
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Aoba Johsai, Karasuno Volleyball Club, Nekoma
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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20. Quella volta della seconda giornata

Il secondo giorno del torneo faceva più caldo del precedente.
Ma almeno, essendo solo quattro partite, poterono iniziare più tardi.
Kuro stava raccogliendo i capelli di Kenma in una coda alta. Aveva l’elastico tra i denti e il volto concentrato mentre con delicatezza passava le dita tra le varie ciocche colorate.
Atsumu e Sakusa erano lì accanto, vicini ma concentrati per i loro fatti.
Il biondo aveva le sopracciglia corrugate mentre si guardava intorno con sospetto.
Sakusa alzò gli occhi al cielo, poi domandò –Qual è il problema?
-Non vedo mio fratello.
Sakusa sapeva già dove l’altro stava andando a parare, ma chiese comunque –Quindi?
-E non vedo neanche Suna. Non mi piace questa cosa.
-Potresti lasciare in pace Osamu e fargli vivere la sua vita? Lui non è stato così stressante con me.
Atsumu non rispose e continuò guardare in giro insospettito.
Sakusa strinse gli occhi –Vuoi uno schiaffo in modo da farti tornare alla realtà?
Solo a quel punto il biondo portò la sua attenzione sul corvino, un broncio in volto mentre si lamentava –Questa tua passione nel picchiarmi in ogni situazione disponibile non mi piace.
Kenma, con la sua piccola coda alta che dondolava a ogni suo passo, commentò avvicinandosi –Non mi dispiacerebbe vederti ricevere uno schiaffo.
Atsumu rispose –Mi dispiace deluderti, ma non posso mostrare questo spettacolo alle mie adorate fan.
E forse, il calcio ben assestato che Sakusa gli diede direttamente sul sedere, poteva anche aspettarselo.
Kenma nascose una risata dietro la mano, poi si avviò al campo –Dai muoviti, stiamo iniziando.
E fu così che si posizionarono le due squadre, con i due biondi tinti da un lato contro Hanamaki e Ushijima dall’altro.
Il primo a battere fu Hanamaki. Lanciò una palla perfetta a limite della linea del campo che costrinse Atsumu a gettarsi a terra per riceverla.
Si rialzò all’istante, giusto il tempo che impiegò Kenma ad alzargliela permettendogli di schiacciare.
Atsumu aveva già il sorriso in volto di chi sapeva di star per segnare il primo punto della giornata, quando vide Ushijima arrivargli davanti in un muro impossibile da evitare.
La palla si fermò con violenza sulle sue mani e cadde nel campo dei due biondi.
Kenma allungò il pugno per prenderla, ma la colpì di striscio e non riuscì comunque a salvarla.
Hanamaki e Ushijima si scambiarono il cinque con entrambe le mani mentre la folla esultava per il primo punto della giornata, un punto realizzato grazie a un muro potente.
Atsumu ringhiò, ogni cosa al di fuori della limitazione del campo completamente dimenticata.
Aveva il fuoco negli occhi mentre si girava verso Kenma e annunciava –Dobbiamo fargli il culo!
La partita andò avanti oltre i trenta punti. Il sudore gocciolava dal volto di Kenma, la sua coda si era sfaldata e alcune ciocche gli si erano appiccicate al volto. A un certo punto era anche caduto sulle ginocchia senza più fiato.
Ma era diventata ormai questione di principio vincere nonostante il sole e il caldo.
Con un ultimo sforzo furono proprio loro a portare la vittoria a casa quando stavano per raggiungere quasi i 40 punti, vinsero 39 a 37.
Quasi tutti avevano puntato sulla vittoria di Ushijima e rimasero abbastanza sconvolti del contrario. Infatti quando venne segnato quell’ultimo punto ci furono diversi secondi di silenzio tra il pubblico. Il tempo per capire cosa diavolo fosse appena successo, per poi esposedere in urla e applausi.
Kenma si gettò sulla sabbia come un morto, il primo a raggiungerlo fu ovviamente Kuro.
Il corvino aveva un sorriso bellissimo e soddisfatto in volto mentre lo prendeva tra le braccia –Sei stato eccezionale oggi. Se non fossi già innamorato di te, di sicuro mi avresti conquistato.
Kenma sbuffò una risata –Ma adesso non riesco più a muovermi.
-Ecco a cosa servo io- si alzò da terra portandoselo dietro –Vuoi andare a mare o alle docce?
-A mare. Voglio galleggiare fino a morire.
Mentre si allontanavano la risata di Kuro si diffuse per buona parte della spiaggia.
Atsumu si avvicinò invece a Sakusa con le braccia aperte –E tu non mi dici nulla?
La risposta di Sakusa fu una sincera smorfia di disgusto –Sei tutto sudato, non provare a toccarmi.
Poi gli diede le spalle e raggiunse il campo per giocare la sua partita.
Come il giorno prima Daichi e Akaashi mostrarono nuovamente di essere una squadra ben equilibrata e completa. Ma Tsukishima e Sakusa li batterono con un vantaggio di quattro punti.
Erano appena diventati la squadra preferita per la finale.
Non si dissero una parola neanche per quel giorno. Alla vittoria però si scambiarono a vicenda un cenno di rispetto che poteva essere definito un grande traguardo.
-Tsukki- chiamò Yamaguchi quando lo raggiunse dopo che venne fischiato il punto finale –Sai che potresti anche parlare con il tuo compagno di squadra?
Tsukishima rispose con un borbottio –Non ne vedo il motivo.
Il moro aveva appena aperto la bocca per elencargli tutti motivi validi, quando il più alto lo bloccò avvicinandosi al suo viso.
Non lo baciò, ma il volto di Yamaguchi andò comunque in fiamme.
Tsukishima prese il guinzaglio di Float tra le sue mani, poi disse piano –Tocca a te giocare.
-A-ah… sì!- balbettò l’altro in risposta e per tornare a concentrarsi si schiaffeggiò le mani sulle guance.
Tsukishima sorrise non visto.
Hinata e Kageyama avevano già iniziato a litigare nonostante fossero divisi dalla rete.
Il primo a intervenire fu Noya, corse contro il suo compagno di squadra, gli saltò sulla schiena e gli morse una spalla nuda con violenza.
-Smettila di litigare con il tuo ragazzo e concentrati sulla partita!- lo rimproverò poi.
Kageyama imprecò contro di lui per il dolore, ma alla fine decise di ascoltarlo.
Yamaguchi nel frattempo aveva raggiunto Hinata e gli aveva messo entrambe le mani sulle spalle per placarlo –Dai Shoyo, ci basta vincere per dimostrare il tuo punto.
Ma purtroppo, Nishinoya e Kageyama si rivelarono molto più forti rispetto a Hinata e Yamaguchi.
Nishinoya era talmente bravo nelle ricezioni che la squadra avversaria non riusciva proprio a fare punto.
E più perdevano punti e più Hinata si innervosiva, iniziando a fare un sacco di errori stupidi.
Quando persero si gettò in ginocchio lanciando un urlo frustato mentre si passava con rabbia le mani tra i capelli.
Yamaguchi gli si avvicinò per consolarlo ma il rosso non gli permise di dire nulla prima di urlare –Mi dispiace, ho fatto un sacco di errori idioti!
Yamaguchi gli sorrise –Non è un problema, davvero. Dispiace anche a me per non essere stato alla tua altezza.
Kageyama li raggiunse con un sorriso soddisfatto in volto.
-Te l’avevo detto che ero io il più forte.
Hinata lo fissò con uno sguardo furente, lo indicò infilzandogli il dito nel petto e gli urlò contro –Non voglio più vedere la tua stupida faccia!- infine corse via.
Kageyama sbuffò infastidito, poi prese la direzione opposta.
Nessuno si preoccupò troppo della loro litigata, erano ormai talmente abituati a quei due che era una situazione all’ordine del giorno.
Solo Oikawa, che si stava riscaldando, commentò distrattamente –Oh,Tobio-chan ha problemi in paradiso?
-Dovresti concentrarti sulla tua partita imminente- fece presente Iwaizumi.
Oikawa si girò offeso verso la nuova voce, con un tono risentito rispose –E a te che importa? Tanto neanche mi guardi.
Iwaizumi alzò un sopracciglio confuso –Scusami?
-Ieri hai preferito andare al bar che vedere la mia partita.
Iwaizumi strinse gli occhi –Pensi che non abbia visto la tua ultima alzata? Una veloce pulita e distaccata dalla rete quel tanto che bastava per permettere a Bokuto di segnare l’ultimo punto con un lungolinea che tutti gli spettatori hanno apprezzato?
Gli occhi di Oikawa si spalancarono sorpresi –Allora hai visto la mia partita!
-Certo che l’ho vista. Sono andato al bar dopo. Avendo perso non ero in vena di sentire come ti saresti vantato, sei sempre così fastidioso.
Oikawa non sapeva se esserne felice o offendersi. Decise che non aveva tempo per nessuna delle due cose, quindi si limitò a commentare –Iwa-chan, non perderti neanche questa partita allora!
Iwaizumi incrociò le braccia al petto rispondendo a tono –Tu fai in modo di renderla interessante.
Oikawa gli fece un occhiolino e si precipitò in campo.
Come la prima, anche questa fu abbastanza combattuta. Dovettero arrivare ai 27 punti per vincere, ma Tendo e Matsukawa furono infine battuti da Oikawa e Bokuto.
-Ah, dannazione- sospirò Tendo sconfitto mentre riprendeva fiato poggiando le sua mani sulle ginocchia –Volevo davvero provare una cosa a quattro.
Matsukawa lo guardò di sottecchi, poi commentò –Prova a proporlo a Makki quando è ubriaco, probabilmente avrai successo.
Andò via come se non avesse detto nulla di imbarazzante.
Tendo scoppiò a ridere, poi tornò nel suo gruppo di amici.
Bokuto invece, nonostante la vittoria, era entrato in modalità depressione.
Quelli che di solito tifavano di più per lui, ovvero Kuro e Hinata, non erano rimasti lì a vedere la partita.
Kuro perché aveva portato via Kenma e non erano ancora tornati, mentre Hinata era scappato dopo la litigata con Kageyama.
A risollevare il suo morale fu Akaashi, aveva il suo solito sguardo serio quando lo raggiunse.
Disse una semplice frase –Bokuto tu… vincerai.
E la disse con una tale serietà, credendoci veramente in quelle parole, che Bokuto perse un battito.
Si riprese abbastanza in fretta, alzò entrambe le braccia al cielo urlando il suo solito “EHY EHY EHY”, per poi mettere un braccio intorno alle spalle del ragazzo e trascinarlo in direzione del chiosco con la scusa che “una vittoria si deve sempre festeggiare”.
  
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