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Autore: Severa Crouch    03/04/2021    0 recensioni
Raccolta di drabble, flashfic e brevi one-shot ispirate ai personaggi della New Generation di Harry Potter e, in particolare, ai protagonisti del mio universo narrativo: Teddy Lupin, Victoire Weasley, i fratelli Lestrange, i fratelli Potter e l'allegra combriccola di cugini Weasley.
1. The comfort place - Coffeshop!AU - Teddy Lupin, Roland Lestrange
2. Le ombre del passato - Roddie Lestrange
3. Tensione Grifondoro - James Sirius - Louis
4. Fine turno - Dominique Weasley
5. Strategie sbagliate - Roland Lestrange, Orion Crouch
6. Tracce di divinità - Delphini Riddle
7. Letture pericolose - Albus/Scorpius/Rose
10. Questione di prospettiva - Delphini Riddle kid!fic
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Nuova generazione di streghe e maghi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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#day3: (1) Coffeshop!Au
 



 
The comfort place
- Teddy Lupin -
 


 
Teddy chiuse gli occhi e inspirò il profumo dei croissant appena sfornati da Victoire. Lasciò scorrere lo sguardo sul locale ancora chiuso assaporando la calma prima dell’arrivo del turno del caffè.

Quel posto era il sogno della loro vita. Avevano aperto da qualche mese, in un angolino di Southwark tra locali graziosi e piccoli negozietti. Erano fuori dalla folla dei turisti e la loro clientela era fatta degli studenti del King’s College, degli attori dell’Old Vic, artisti, freelancer, creativi che vivevano nel quartiere.

In poco tempo avevano ottenuto un nutrito numero di clienti abituali che, proprio come lui e Victoire avevano sperato, amavano il modo in cui quel posto sapesse di casa. C’era Peter, un programmatore di videogames che si piazzava sulla poltrona nell’angolo e passava le mattine a programmare e, quando qualcosa andava storto, scuoteva la testa e borbottava parole incomprensibili per Teddy. C’era anche Anne, una scrittrice alle prese con il suo terzo romanzo che gli aveva raccontato che uno dei personaggi era ispirato proprio a Victoire. Poi, c’era Akira, uno studente giapponese che adorava la selezione di tè e i muffin di Victoire. Loro erano i mattinieri, quelli che si installavano con i loro portatili, le cuffie in testa, e lavoravano in quel posto più confortevole degli angusti e costosissimi appartamenti di Londra.

Dopo pranzo, però, la situazione cambiava e tra le quattro e le cinque il locale si affollava di studenti che prendevano una birra insieme prima di tornare a casa. C’erano anche gli attori che, invece, preferivano un calice di vino.

E poi c’era lui.
Ogni mattina.
Il primo cliente.

Teddy sorrise nel vederlo anche quella mattina, con il The Guardian sotto il braccio e un sorriso sarcastico sul volto.

“Buongiorno, Roland.”

“Buongiorno, Teddy, il solito caffè, per favore.”

“Vuoi anche un croissant?”

Roland alzò gli occhi al cielo, esattamente come ogni mattina, e sorrise beffardo: “Senza offesa per Victoire, ma quei croissant sono troppo poco francesi per i miei gusti, preferisco andare a prenderlo da mio fratello Roddie.”

Roddie, diminutivo di Rodolphus, gestiva una pasticceria francese con sala da tè poco distante dal cafè di Teddy. Sarebbero stati concorrenti se non fosse evidente a tutti che si rivolgevano a clienti completamente diversi.
Feuilles de tè, così si chiamava il locale di Roddie, era affollato da signore dell’alta media borghesia londinese che passavano il tempo a spettegolare e ordinare tè o champagne. Teddy e Victoire non avrebbero mai voluto qualcosa di tanto artefatto, che sapesse così poco di casa.

“Com’è andata ieri sera?” domandò Teddy mentre porgeva la tazza piena di caffè scuro e profumato a Roland intento a sfogliare la pagina culturale del The Guardian. “Non male, direi, abbiamo avuto una parte del cast dell’Amleto che danno all’Old Vic. Sembrava che non volessero andare via dal ristorante.”

Roland Lestrange gestiva il
Le strange garçon, il bistrot francese situato proprio dall’altro lato della strada. C’erano state delle scaramucce quando lui e Vic avevano aperto il loro cafè, The comfort place, soprattutto perché a pranzo servivano insalate, zuppe e panini e altri piatti di stagione. Roland si era sentito minacciato e Teddy aveva il sospetto che lui si presentasse ogni giorno per il caffè mattutino solo per controllare come andassero le cose. Adesso i rapporti tra loro si erano normalizzati, ma quel fondo di reciproca diffidenza era rimasto, al di là dei sorrisi, delle cortesie, dei caffè mattutini.

Teddy tornò al bancone, pronto a ricevere gli altri clienti. Il turno delle colazioni era abbastanza impegnativo, tutti andavano di fretta e alcuni passavano solo per prendere uno dei deliziosi dolci di Victoire da mangiare durante il tragitto per il lavoro.
Roland si alzò, pagò il caffè e si salutarono.

“Buona giornata.”

“Anche a te.”

Si sarebbero intravisti ancora durante la giornata, dai fronti opposti della strada, studiandosi come due gatti diffidenti.

Fino al mattino successivo.




 
Note:

Ho inteso il prompt coffeshop!AU nel senso letterale del termine e quindi ho trasportato tutti i personaggi e le loro dinamiche nel caffé che Teddy e Victoire hanno aperto. Naturalmente, in questa AU non sono maghi, sono semplici baristi/ristoratori e l'idea di mettere in competizione Teddy e Roland anche in questo modo mi ha divertito moltissimo!
Se foste capitati in questa storia per caso e voleste conoscere meglio Teddy e Roland, li trovate in due long, una conclusa di 8 capitoli, "Ghosts from the past" e una in corso con solo 4 capitoli pubblicati "Giochi pericolosi". 
La storia partecipa alla challenge indetta da Gaia Bessie nel gruppo Facebook "Apri le challenge, chiudi le challenge", due liste di prompt, uno al giorno, tra cui scegliere. Questo appartiene alla lista (1) quella seria, mentre c'è un'altra lista (2) che ha prompt trash che sto provando a seguire in una raccolta parallela ambientata nel fandom di Vikings. 
Ammetto che all'inizio questo prompt volevo usarlo per Hvisterk che lavorava in un coffeeshop ad Amsterdam e dava una torta "magica" a Ivar che iniziava a comportarsi in modo bizzarro, ma poi l'idea di scrivere di Teddy e Roland in versione barista e ristoratore mi ha intrigato moltissimo.
Southwark è il quartiere in cui di solito cerco l'hotel quando vado a Londra perché ci son finita per caso una volta e me ne sono innamorata perché è molto giovane e al tempo stesso pieno di artisti. I café, i bistrot e i pub sono adorabili ed è pieno di teatri. Si trova vicino la stazione di Waterloo, sulla riva sud del Tamigi, più o meno di fronte la City. Lì vicino c'è anche il famoso Globe Theatre.
Ora la pianto con la spiegazione turistica.
Vi mando un abbraccio e vi faccio tanti auguri di buona Pasqua!
Sev 





 
   
 
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