Abisso
File 1: Comunicazioni
Ice
bussò alla porta dell’ufficio dei consiglieri.
Andava
contro ogni singola particella del suo orgoglio, ma doveva chiedere aiuto ai
vecchi.
Satori
era una minaccia.
Kureki
era una minaccia.
Dosò
d’impazienza ogni tocco che batté sulla porta in legno
massiccio e aspettò che qualcuno lo invitasse ad entrare. L’invito non tardò ad
arrivare e lui entrò nella stanza, salutando cortesemente gli anziani
consiglieri che avevano l’aria di chi interrompe un discorso importante.
“Chissà
perché i consiglieri sono sempre vecchi” si disse nella sua mente, abbozzando
un sorriso stanco. In quegli ultimi giorni gli sembrava d’essere invecchiato di anni e non riusciva a comprenderne il motivo: sapeva di
poter contrastare Satori e sapeva che a Kureki o ad altri eventuali suoi
seguaci potevano pensarci gli ottimi jonin di cui disponeva il villaggio.
-Ho
interrotto qualcosa d’importante?- domandò Hoshi. Forse aveva usato un tono un
po’ troppo scocciato e frustrato, perché uno dei consiglieri lo freddò con un’occhiata di puro rimprovero.
Per Ice
era decisamente troppo da sopportare l’atteggiamento
altezzoso dei consiglieri, quindi si limitò ad ignorarlo. –Comunque
sia, Satori s’è fatto rivedere. Vuole il
villaggio ora come prima.- Anche se non era decisamente
la situazione migliore, Non riuscì a non godere un po’ nel vedere le
espressioni basite dei vecchi. Era riuscito a distruggere la loro solita imperturbabilità.
-Se è
una battuta, Ice, non è divertente neanche un po’- disse Liam, l’altro consigliere.
Hoshi si
limitò a scuotere lentamente la testa. Purtroppo non era una battuta.
-Capisco-
mormorò l’unica donna nella stanza. -E’ ora di rispolverare vecchie alleanze.-
[…]
Gaara non
alzò neanche lo sguardo nel sentire qualcuno entrare di gran carriera nel suo
ufficio. Non era per disinteresse, semplicemente non ne aveva
bisogno, sapeva gia chi era l’intrusa.
Temari.
Sua sorella.
-Cosa
c’è?- borbottò lui, annoiato come sempre.
Lei
sbuffò, ma fece finta di niente, ma non fece in tempo
ad aprire bocca che un’altra persona fece irruzione nella stanza.
-Gaara!
Secondo delle spie l’Akatsuki vuole attaccare di nuovo il villaggio della
sabbia!- esclamò Kankuro, fermandosi solo una volta a pochi centimetri dalla
scrivania dove sedeva il fratello minore.
Gaara non
si scompose. –Capisco. Temari, cos’eri venuta a
dirmi?-
Entrambi
i fratelli si lanciarono un’occhiata attonita: come faceva il fratellino a
rimanere tanto calmo? Dopotutto l’Akatsuki lo aveva quasi ucciso, una volta.
-Il
villaggio del Ghiaccio chiede il nostro aiuto. Un ribelle, che non si sa quanti alleati abbia, minaccia il villaggio- disse
Temari, esitante e ancora turbata per la completa mancanza d’interesse del
rosso.
“Satori…
quel bastardo.”
Senza
preavviso, il Kazekage si alzò dalla sedia e uscì dall’ufficio, senza proferire
parola.
Camminò
lentamente per i corridoi, sapendo perfettamente che i fratelli non l’avrebbero
seguito.
Uscì dal
palazzo e si sentì più tranquillo, tra la sabbia che veniva
alzata con prepotenza da vento. Dopotutto la sabbia era il suo elemento, era
normale che lì si sentisse più a suo agio. La sua espressione fredda si rilassò
visibilmente e si diresse velocemente verso l’unica direzione che i suoi piedi
ricordavano senza il bisogno di mettere in funzione il cervello, momentaneamente
occupato in cupe riflessioni.
Bussò
alla porta con fare urgente.
Non se la
sentiva di rivelare la sua preoccupazione ai fratelli. Nonostante
i loro rapporti fossero notevolmente migliorati, non riusciva ad esternare
completamente i suoi sentimenti; sentiva come se ci fosse un blocco, ma con una
persona sapeva che quel blocco sarebbe scomparso.
La porta
si aprì e lui non le diede il tempo di dire nulla. –Matsuri, devo parlarti.-
La
ragazza spalancò gli occhi dallo stupore e si limitò a farlo entrare.
Un po’
Gaara si sentì cafone:voleva bene alla ragazza, ma era solo un legame maestro allieva e non era
quello che Matsuri desiderava. In quel modo, chiedendole di parlare con tanta
urgenza, non faceva altro che aumentare le sue illusioni.
In fondo
non gl’importava neanche più di tanto.
Doveva
solo parlare.
Matsuri
avrebbe capito.
Angolo Autori&Ringraziamenti.
Ice: che capitolo corto ._.
Nene: li vuoi più
lunghi? Paga =_=
//Fine mini-sclero mentale^^//
@Pikkola amika: Ehm… colpa mia (Lady_Nene) l’avevo scritto per scherzo e mi sono dimenticata di cancellarlo ^^’’’. Comunque, qua direi che di personaggi di Naruto ce ne sono, non sono tutti OC, no? xD