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Autore: Beatrix Granger    10/04/2021    13 recensioni
«Papà, papà. Mi racconti una storia prima di andare a dormire?» chiese Fred accucciato sul tappeto ai piedi del divano.
«Va bene!» rispose George gioviale. La fiaba della buonanotte era uno dei momenti della giornata che preferiva. Angelina, immersa nella poltrona con la piccola Roxanne in braccio, gli scoccò un’occhiata penetrante: sapeva fin troppo bene quanto lunghe potessero diventare le fiabe della buonanotte raccontate da suo marito. «Ma una breve, altrimenti mamma si arrabbia…»
Fred per un attimo mise il broncio, poi alzò di scatto il viso guardandolo con occhi luminosi. «Allora raccontami una delle avventure dei due maghi dalla chioma fiammeggiante!»
[Storia partecipante al contest “Canon’s Revenge” indetto da lapacechenonho sul forum di EFP]
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Angelina Johnson, Fred Weasley, Fred Weasley Jr, George Weasley | Coppie: Angelina/George
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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[Storia partecipante al contest “Canon’s Revenge” indetto da lapacechenonho sul forum di EFP]
Prompt: Due cose ci salvano nella vita: amare e ridere. Se ne avete una va bene. Se le avete tutte e due siete invincibili. (Tarun Tejpal)
 


«Papà, papà. Mi racconti una storia prima di andare a dormire?» chiese Fred accucciato sul tappeto ai piedi del divano.

«Va bene!» rispose George gioviale. La fiaba della buonanotte era uno dei momenti della giornata che preferiva. Angelina, immersa nella poltrona con la piccola Roxanne in braccio, gli scoccò un’occhiata penetrante: sapeva fin troppo bene quanto lunghe potessero diventare le fiabe della buonanotte raccontate da suo marito. «Ma una breve, altrimenti mamma si arrabbia…»

Fred per un attimo mise il broncio, poi alzò di scatto il viso guardandolo con occhi luminosi. «Allora raccontami una delle avventure dei due maghi dalla chioma fiammeggiante!»

George ridacchiò. Il figlio aveva sempre avuto buon gusto e infatti le sue preferite non erano semplici fiabe, bensì le avventure leggendarie compiute insieme a suo fratello Fred. Quelle richieste gli mettevano sempre un po’ di malinconia: quando Fred era morto aveva perso un pezzo di se stesso e non era più riuscito a riparare quel danno, nonostante l’amore e la felicità di cui era circondato quotidianamente. Eppure quelle fiabe e i Tiri Vispi erano l’occasione per far rivivere Fred nella loro quotidianità, un Fred gaio e felice come era sempre stato in vita, e non di sicuro nel pensiero triste del suo ricordo.

«Te l’ho mai raccontata la storia dei fuochi magici e della strega in rosa?»

«In che senso una strega rosa?» chiese Fred perplesso.

«Una strega tutta vestita di rosa. Direi di no. Allora…»

«C’era una volta, non molto tempo fa» esordì George con voce impostata «una coppia di valorosi maghi dalla chioma fiammeggiante - rossa e brillante come il fuoco - che frequentava una prestigiosa scuola di magia. Nella stessa scuola arrivò anche una nuova insegnante, una strega tutta vestita di rosa. Aveva maniere gentili, la voce dolce da bambina e amava tanto i gattini. Ma bisogna sempre diffidare delle apparenze: era una delle streghe più cattive dell’intero mondo magico!»

«Ohhhh.» esclamò Fred.

«Era così cattiva che ai maghi non faceva usare le bacchette, ma solo imparare a memoria dai libri pagine e pagine.» Con un colpo di bacchetta George fece levitare una decina di libri, che iniziarono a girare convulsamente intorno alla testa del piccolo Fred.

«Così perfida da impedire ai piccoli maghi di giocare, di riunirsi, di stare insieme. Così crudele che ai bambini in punizione faceva scrivere 100 volte la stessa frase e questa compariva come un taglio sanguinolento sulla pelle. I due maghi dalla chioma fiammeggiante finirono presto in punizione perché amavano ridere e fare scherzi, e sulle loro braccia comparirono orrende cicatrici.» continuò George, mimando una faccia dolorante.

«Papà, ma davvero? Io non voglio un’insegnante così… Non voglio delle cicatrici!» disse terrorizzato il figlio.

«Tranquillo Fred, le cicatrici guariscono sempre. Per questo ci sono le mamme! Comunque, George, non c’era anche una certa giovane strega in questa storia?» intervenne prontamente Angelina sorridendo al figlio e ammiccando al marito.

«Oh si, certo che c’era mia cara. Ci stavo arrivando.» disse indirizzandole uno dei suoi sorrisi più splendenti, uno di quelli che ormai rivolgeva solo a lei. «In quella scuola c’erano anche molte  giovani streghe carine…» continuò lui ma fu interrotto da un tossicchiare molto intenso della moglie «dolci, carine, niente di che insomma! Ma ce n’era una davvero bellissima, con la pelle d’ebano e gli occhi d’ambra, che entrambi i maghi dai capelli rossi amavano. Lei era bellissima, ma anche forte e coraggiosa, ed era il capitano della sua squadra di Quidditch. La strega cattiva aveva proibito tutti i giochi, tra cui anche il Quidditch; aveva proibito ogni tipo di festa e di divertimento. E la strega con gli occhi d’ambra era triste, molto triste.»

«Così va meglio!» confermò Angelina ridendo mentre accarezzava dolcemente la sua bambina profondamente addormentata.

«Cosa successe alla strega con gli occhi d’ambra e ai due maghi papà?» chiese impaziente Fred; la storia iniziava veramente a piacergli e si era messo seduto sui talloni, proteso verso il padre mentre pendeva dalle sue labbra.

«I due maghi dalla chioma fiammeggiante videro la bella strega piangere e il loro cuore ne fu trafitto. Una strega così buona e bella non poteva essere triste. Decisero quindi che dovevano intervenire per fermare la cattivissima strega vestita di rosa. Non potevano permettere che i piccoli maghi continuassero a soffrire, a non giocare, a non divertirsi più. Quindi si ribellarono! Passarono notti intere a pianificare in gran segreto cosa fare e creare strani manufatti, stando perennemente attenti a non essere scoperti. Infatti in giro per la scuola di magia giravano squadre di maghi vestiti di verde e argento, che facevano la guardia ai bambini e controllavano che le regole non venissero violate. Volevano che tutti fossero tristi e infelici. Poi un giorno, finalmente, i due maghi dalla chioma fiammeggiante misero in atto il loro piano.»

«Vai avanti papà, ti prego!» chiese implorante Fred, alzandosi in piedi e saltellando per l’eccitazione. Allora anche George si alzò in piedi e dalla bacchetta fece uscire un fiume di scintille di mille colori; anche Angelina prese la bacchetta con la mano libera e sprigionò altre luminose scintille, creando piccoli vortici nell’aria intorno al figlio.

«Avevano creato degli speciali fuochi d’artificio e diedero loro fuoco tutti insieme! Draghi formati da scintille verdi e oro sfrecciavano nei corridoi emettendo vampe roventi e botti assordanti; girandole rosa shocking grandi quasi due metri sibilavano nell'aria, simili a pericolosi dischi volanti; razzi dalle lunghe code di luccicanti stelle argentate rimbalzavano sui muri; bengala tracciavano parolacce a mezz'aria; petardi esplodevano dappertutto come mine; e invece di consumarsi e svanire tutte quelle meraviglie pirotecniche sembravano acquistare energia e velocità. Più la strega in rosa e le guardie in verde provavano a distruggerli o a farli scomparire, più questi si moltiplicavano, diventavano più luminosi e si spargevano in tutto il castello. Un grande dragone blu e argento, infine, centrò la strega cattiva e la fece esplodere in mille coriandoli rosa. Tutti gli studenti gridarono di gioia: la strega cattiva era stata sconfitta e non avrebbe più torturato i piccoli maghi!» Le scintille si trasformarono con un sonoro «POP!» in tanti coriandoli, andando a ricoprire un entusiasta Fred, che saltava tentando di prenderli stringendo le piccole manine.

«Così la felicità tornò a splendere sulla scuola di magia e i due maghi dalla chioma fiammeggiante decisero di abband….» stava concludendo la fiaba George quando la moglie lo interruppe prontamente.

«Si è fatto tardi Fred! Ora fila a letto; e lavati i denti prima, mi raccomando!» disse Angelina, scoccando al marito uno sguardo infuocato.

«Ma io voglio sapere cosa è successo ai due maghi dalla chioma fiammeggiante e alla bella streghetta!» si lamentò Fred pestando i piedi, ma poi aggiunse vedendo lo sguardo di rimprovero di sua madre «Va bene mamma. Però domani mi racconti un’altra fiaba papà?»

«Certo, domani ti racconterò un’altra fiaba! Buonanotte Fred.»

«Allora vado a letto contento! Buonanotte.» Il piccolo Fred scoccò un sonoro bacio al padre e alla madre, poi si diresse trotterellando verso il piano superiore.

George si alzò e andò a sedersi sul bracciolo della poltrona a fiori dove Angelina cullava ancora la loro piccola Roxanne, che buona e pacifica aveva dormito tutto il tempo. Non aveva di certo preso da lui. «Uno dei due riuscì a sposare la strega dagli occhi d’ambra e vissero felici e contenti con i loro due meravigliosi bambini.» disse rivolgendole un sorriso carico d’affetto.

«La strega dagli occhi d’ambra sarebbe oltremodo grata se il mago dalla chioma fiammeggiante non insegnasse a suo figlio, prima ancora che metta piede ad Hogwarts, tutto quello che c’è da sapere su scherzi vari, trucchi per evitare le lezioni, o passaggi segreti che portano a Hogsmeade. E soprattutto su come abbandonare la scuola senza un diploma!» disse Angelina scoccando un’occhiata di leggero rimprovero al marito.

«Angelo mio, buon sangue non mente. È mio figlio e porta il nome di Fred: credi davvero che non possa combinare più danni di noi due messi insieme senza il mio aiuto?» le rispose ironicamente George.

«No, in effetti no. Aveva già dimostrato le sue capacità distruttive a soli due anni!» affermò Angelina sconsolata, per poi mettersi a ridere insieme a George.

Le risate non sarebbero mai mancate a casa Weasley, anche se insieme a Fred sarebbe stata tutta un’altra storia.

 

NOTA DELL’AUTORE
Innanzitutto grazie a lapacechenonho per il carinissimo contest “Canon’s Revenge”, a cui partecipo con questa piccola OS senza pretese. Visto il prompt scelto - “Due cose ci salvano nella vita: amare e ridere. Se ne avete una va bene. Se le avete tutte e due siete invincibili” e le richieste del pacchetto, ho voluto sviluppare un piccolo spaccato di vita domestica del nostro buon George Weasley, che per me è il simbolo delle risate nell’intera saga insieme al fratello Fred. E quindi coppia George e Angelina è stata!
Ho pensato quindi di trasformare quello che è stato un episodio clou dei due gemelli nella saga, i fuochi d’artificio contro la Umbridge, in una fiaba per il figlio. Insomma, non so cosa ne è uscito fuori, ma spero che vi infonda tenerezza (con una punta di malinconia per il ricordo di Fred) come fa a me.
Buona lettura a tutti e buon sabato
Beatrix
   
 
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