Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Chiara_BarianForce    13/04/2021    0 recensioni
Una Reader x i personaggi di Aot.
Tutto molto semplice, tranne il fatto che siete voi lettori a dettare legge!
Or dunque vi invito a farvi avanti nei commenti e a suggerirmi cosa scrivere!
Genere: Generale, Parodia, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: AU, Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Crossover con la divina Commedia di Dante!
Ricordo a tutti che non mi drogo, semplicemente troppe ore di letteratura italiana non mi fanno bene.
Personaggio: Erwin
Luogo: AU
Genere: Parodia
 

Stavo discendendo una ripida via insieme alla mia guida, Moblit Berner; poeta di larga fama e autore della tanto amata Hanjeide.
Io e le mia guida avevamo affrontato un lungo viaggio dopo che esso mi aveva ritrovato sperduto presso la selva oscura detta anche "Selva degli alberi Giganti" e avevamo affrontato grandi peripezie per proseguire quello che era l'imperscrutabile intento della Divina Fondatrice.
Certo era che, non fosse stato per volontá della virtú divina, saremmo giammai giunti fin nell'ottava bolgia presso l'ottavo cerchio infernale.
Ero cosí immersa nei miei ragionamenti che misi un piede in fallo e fu solo l'intervento di Moblit, il quale mi afferró prontamente il polso, a salvarmi dalla morte piú stupida che potesse essere decantata all'inferno; e di morti stupide ne aveva udite.
- T/N poni attenzione a dove metti i piedi perchè se cadi presso questa bolgia neppure i diavoli potranno raccoglierti se non con un cucchiaino!- mi sgridó bonariamente lui e io mio malgrado arrossí perchè mi sentivo stupida.
Mi portai una ciocca dei miei bei capelli C/C dietro l'orecchio e poi, ancora imbarazzata per la figuraccia fatta con il maestro, proseguí il cammino alle sue spalle ma questa volta con piú attenzione.
Giungemmo presto a vedere le anime della bolgia dall'alto del ripido sentiero.
«Di tante fiamme tutta risplendea
l'ottava bolgia, sì com'io m'accorsi
tosto che fui là 've 'l fondo parea.»
Ero ipnotizzata da quel macabro spettacolo e chiesi subito al mio maestro delucidazioni.
-Qui vi sono le anime dei consiglieri fraudolenti; coloro che in vita suggerirono inganni ai danni altrui. Vedi quella fiamma piú grande di tutte? La si cela il prode Erwin Smith che tanto diede al mondo dei vivi e poco piacque alla divina virtute- Moblit mi indicó le anime con un gesto solenne ma vago.
Decisi di avvicinarmi all'anima di Smith. La sua storia era famosa quasi quanto quella di Eren Yeager.
Pare fosse stato un ottimo comandante; la sua statura morale era impressionante eppure aveva dato consigli fraudolenti ingannando il governo delle mura.
Mi sentí osservata dall'anima e alzai lo sguardo disorientata dal calore che percepivo provenire da essa e dal puzzo di bruciato che aleggiava nell'aria.
-Chi sei tu?- aveva una voce profonda e autoritaria, non ammetteva repliche eppure era gentile. Non c'erano dubbi che quest uomo possedesse una gravitas straordinaria.
- Io sono T/N T/C, umile poeta della Nuova Civiltá e grande estimatrice delle gesta del decantato Corpo di Ricerca. Qui mi trovo per volontá divina-  mentre parlavo, vidi diradarsi un poco le fiamme permettendomi di vedere limpidi occhi azzurri che parevano specchio di quel cielo tipico della stagione estiva.
- Suppongo che se sono qui, il corpo di ricerca non ha svolto invero un buon lavoro.
Il mio sogno era giungere alla veritá, per essa ho donato tutto: corpo, spirito, ragione. Ho donato il mio cuore alla causa come i miei compagni.
Eppur mi trovo qui a bruciare in eterno- il suo sguardo si incupí; vedevo il suo tormento interiore.
Agí senza pensare e avvicinai una mano alla fiamma che si ritrasse aprendosi e mostrandomi il viso del comandante.
Aveva l'aspetto di un angelo; non c'era altro modo per descriverlo.
Mai umana ragione avrebbe potuto decantare tale visione.
Appoggiai la mano sulla sua guancia e dissi -Io non credo che tu abbia peccato. Forse devi perdonare te stesso per essere perdonato. Tu avverti i sensi di colpa per i tuoi compagni periti. Ricordati che ognuno di loro ha donato il proprio cuore per sua scelta. Liberati del tuo peso.
Io ti assolvo dai tuoi peccati, Erwin Smith. Nel nome della Progenitrice- misi entrambe le mani sulle sue guance nel dirlo e lui mi ascoltó chiudendo gli occhi.
Inizió a brillare finchè anche io dovetti chiudere gli occhi.
Quando li riaprí, vidi la sua anima risplendere.
-Grazie, o mia adorata. Non posso restare qui a sufficienza per esporti il mio giubilo e la mia riconoscenza.Ci rincontreremo nel regno della purificazione- mi bació la fronte e sparí come sparisce la nebbia ai primi raggi diurni.
-Ma come cazzo hai fatto?- la caduta di stile del maestro fu talmente repentina e forte che il mio corpo cadde in un sonno profondo.
 

Mi dissocio da eventuali erroracci nel compito di italiano XD
 

 

  
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