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Autore: MonicaX1974    14/04/2021    1 recensioni
Harry è tornato a far parte della vita di Zayn, ha ritrovato un amico, un collega, un fratello. Sta lavorando a un nuovo disco, è impegnato nel sociale, conduce una vita tranquilla, disinvolta, senza problemi di alcun tipo per la testa: fa quello che gli va, quando gli va di farlo.
Nessun impegno, nessun progetto sentimentale, concentrato sul lavoro e sul divertimento, ma non ha fatto i conti con il destino, che gli ha messo sulla strada una delle prove più intense di tutta la sua vita.
Si ritroverà, suo malgrado, a lottare con tutte le sue forze contro sé stesso, contro di lei, e alla fine combatterà per lei, per loro, perché non potrà fare altro che arrendersi.
Entrambi corrono veloci, senza sosta, troppo presi dalla loro carriera, ma qualcosa li costringerà a fermarsi.
A fermarsi e restare.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Blue eyes
Occhi blu

Holding back the tears
Che trattengono le lacrime

Holding back the pain
Che trattengono il dolore

Baby's got blue eyes
I bambini hanno gli occhi blu

And she's alone again
E lei è sola di nuovo

"Blue Eyes"

Elton John

*****

I pochi giorni che Matilde aveva a disposizione sono volati senza che se ne rendessero conto. Lei e Harry hanno trascorso la maggior parte del tempo a fare l'amore ovunque nell'appartamento londinese del cantante. Non sono mancati, però, momenti di dialogo, in cui hanno parlato a cuore aperto, mettendo a volte a rischio il loro rapporto, ma ora non hanno più alcun segreto.

Adesso sono più consapevoli di loro stessi e dell'altro, di ciò che vogliono e di ciò che si aspettano, anche se Harry non è del tutto convinto di alcuni aspetti.

Le lunghe riflessioni che ha affrontato da solo nei giorni precedenti l'hanno portato ad alcune conclusioni che Matilde non ha condiviso. Sono state motivo di discussione, discussione che finiva sempre con il fare pace sotto la doccia, sul divano, o in piedi contro il muro del salotto, perché la passione che li ha travolti dopo tanti giorni di sofferenza era incontenibile.

I loro punti di vista non convergono soprattutto riguardo a un punto: il ritorno insieme negli Stati Uniti.

Ne hanno parlato a lungo, lo hanno fatto durante tutta la notte scorsa, dopo essersi amati ancora, ma Harry sembra essere irremovibile. Dice di aver bisogno di tempo, che vuole avere un paio di giorni lontano da Matilde per raccogliere le idee, perché starle troppo vicino gli annebbia la ragione e stavolta non vuole sbagliare.

È sempre stato sicuro di voler condividere con il mondo intero la sua relazione con la rossa, ma ora non lo è più. Sottoporla agli sguardi curiosi delle sue fan, della critica non gli sembra più una grande idea. Teme che Matilde possa essere travolta dalla sua popolarità e che questo rimetta in discussione il loro rapporto. Non vuole perderla, non ora che l'ha ritrovata e lei gli ha dimostrato che vuole soltanto lui.

È solo che quando ce l'ha così vicina come in questi giorni perde la lucidità e lui ha un gran bisogno di recuperare la sua ragione, la parte più razionale di sé per poter prendere la decisione giusta.

La osserva infilare le ultime cose nello zaino, resta sulla soglia della camera da letto e sorride. Si sta separando di nuovo da lei, è vero, ma adesso è più sereno. Matilde chiude la cerniera dello zaino poi solleva la testa e lo guarda.

«Sicuro di non voler cambiare idea?» gli domanda con un sorriso, mentre sistema lo zaino in spalla.

«Sono sicuro di voler prendere la decisione giusta e tu sei una distrazione».

Matilde non trattiene una risata nel sentire che l'ha definita "distrazione", proprio come lei definiva lui all'inizio della loro conoscenza.

«D'accordo, Styles, ma non sai quello che ti perdi» lo canzona raggiungendolo.

«Ti accompagno alla porta».

Il cantante si stacca dallo stipite al quale era appoggiato e la precede alla porta d'ingresso, dove entrambi si fermano per salutarsi. Per un attimo restano a guardarsi. Matilde smette di sorridere, lascia cadere lo zaino per terra e gli afferra il viso tra le mani prima di lasciargli un lungo bacio sulle labbra.

«Vieni via con me» lo implora in un sussurro.

«Mati, ti prego, ne abbiamo parlato fino alla nausea. Lo sai che questo non è un addio e detesto l'idea di separarmi di nuovo da te, ma ti ho spiegato il motivo per cui ho bisogno di starti lontano». Matilde sospira e annuisce comprensiva. «Non sarà per sempre, solo qualche giorno, te lo prometto» le sorride per rassicurarla, poi la bacia di nuovo.

«Ti amo, vedi di ricordartelo» lo rimprovera, ma vorrebbe solo baciarlo.

«Me lo ricorderò. E tu vedi di stare lontana da quello stronzo».

«Posso ancora licenziarmi, potrei trovare un altro posto per lavorare».

«No, è fuori discussione» la interrompe Harry. «Anche di questo ne abbiamo parlato fino alla nausea e tu non rinuncerai al tuo sogno per colpa di quel pezzo di merda» aggiunge determinato.

Matilde l'ha messo al corrente della sua intenzione di dare le dimissioni dal Presbyterian Hospital al suo rientro in America, ma il cantante non ha voluto sentire ragioni.

"Se qualcuno se ne deve andare, quello è lui, non tu" le ha ripetuto ogni volta che la rossa tirava fuori l'argomento.

«Voglio solo essere certa che tu abbia capito che ti amo e che non rinuncerò più a te, che non voglio perderti, perché tu sei tutto quello che voglio».

In questi giorni Matilde ha ribadito spesso questo concetto, con la speranza di essere riuscita a farglielo capire una volta per tutte.

Harry sorride e la stringe a sé. «Tranquilla, dottoressa Coser, l'ho capito e quando tornerò a casa sarò tutto tuo».

«Non metterci troppo».

«Sarò da te prima che tu senta la mia mancanza» conclude Harry, prima di baciarla di nuovo.

E un altro bacio, un altro ancora e ancora. Poi l'arrivo del messaggio che l'auto la sta aspettando: Matilde che si allontana a fatica e Harry che vorrebbe trattenerla ancora qualche minuto. Un saluto, un sorriso, poi "ti chiamo appena arrivo" e infine la rossa scompare in ascensore, con il cuore mancante di un pezzo, ma con lo stesso cuore un po' più grande di prima.

*****

Il profumo di Matilde è ovunque e lui non fa che sorridere, come se quel sorriso gli si fosse stampato in faccia e niente potesse far cambiare piega alle sue labbra.

Anche se controvoglia, Harry ha preferito che Matilde andasse da sola in aeroporto – ma le ha messo a disposizione un'auto e il suo bodyguard – certo che avrebbe dato meno nell'occhio.

Il cantante ha passato la prima mezz'ora dalla partenza di Matilde sdraiato sul letto a fissare il soffitto con le braccia incrociate dietro la testa e i pensieri che non facevano altro che tornare a lei. Lei che ha mollato tutto e l'ha raggiunto nonostante abbia cercato di allontanarla nei modi più assurdi.

Alla fine Matilde è tornata da lui nonostante tutto e questo ha molta importanza per Harry. L'adrenalina è ancora ben presente nel suo corpo e quando non riesce più a stare fermo prende a vagare per casa, senza una vera meta. Sorride di più quando i suoi occhi si posano negli angoli di casa dove Matilde è stata sua e si compiace di come siano riusciti a parlare senza scappare.

Decide di chiamare Andrew per raccontargli ogni cosa: dall'arrivo di Matilde alla sua partenza. Vuole metterlo al corrente di ciò che si sono detti. Fa partire la chiamata, l'amico risponde con tono allegro e i due amici ripercorrono i pochi giorni appena trascorsi.

Harry si ritrova camminare mentre parla con lui, ancora incapace di stare fermo.

«Non ci credo che sei rimasto a Londra» sbotta Andrew esasperato. «Dopo tutto quello che hai passato, dopo che lei ha preso un aereo per raggiungerti, tu l'hai lasciata andare via così?»

«Hai ascoltato quello che ti ho detto?» domanda il cantante, ritrovandosi in camera da letto.

«Sì, forse sei tu che non ascolti te stesso. Mi spieghi perché diavolo sei ancora a Londra?»

Harry ridacchia scuotendo la testa: non gli importa dei rimproveri del suo amico, né di nient'altro. Non era così tranquillo e sereno da tempo. I due amici chiacchierano ancora un po', il cantante si prende la lavata di testa che crede di meritare, poi si salutano. Harry si ritrova a far partire la musica dal suo telefono, una playlist dedicata a Matilde.

Si apre un sorriso enorme sulle sue labbra quando parte "Blue Eyes" di Elton John.

I love blue eyes

Io amo gli occhi blu

When I'm by her side

Quando sono di fianco a lei

Where I long to be

Dove dovrei essere

Già, dove dovrebbe essere, ma dovrebbe essere davvero al suo fianco?

La risposta è sotto ai suoi occhi e sorride nel constatare che, senza quasi rendersene conto, si è ritrovato a preparare un borsone con l'intenzione di andare in aeroporto e partire per New York con il suo jet appena possibile.

*****

Matilde recupera il suo zaino dalla cappelliera, lo mette in spalla e scende dall'aereo senza mai smettere di sorridere, come se quell'espressione felice fosse diventata la sua seconda pelle.

Ha trascorso le ore di volo ascoltando musica e ripensando ai pochi giorni trascorsi a Londra con Harry: è finalmente serena anche se lui non l'ha seguita negli Stati Uniti. È certa che il suo rapporto con il cantante sia arrivato a un punto tale da potersi permettere giorni lontani dopo questo periodo difficile, senza la preoccupazione che qualcosa possa rovinare ciò che hanno costruito.

La loro relazione è più solida che mai, ed è con questo pensiero che raggiunge casa di sua cugina, per raccontarle di come lei e Harry siano riusciti a sistemare le cose, forse una volta per tutte.

Le due cugine hanno trascorso un paio d'ore a raccontarsi, a confidarsi come non facevano da tempo, tanto che Zayn ha lasciato loro volentieri l'appartamento, felice che Matilde e il suo amico si siano riappacificati.

Dopo la chiacchierata con Sofia, Matilde rientra a casa, decisa a godersi le ultime ore di tranquillità prima di rientrare al lavoro. Dopo la doccia ed essersi cambiata, si ritrova sul divano a rileggere gli ultimi messaggi che lei e Harry si sono scambiati poco prima che lei si imbarcasse. L'ha avvisato di essere atterrata, ma lui non le ha ancora risposto. Immagina che sia con Andrew o che si sia chiuso in studio di registrazione e blocca lo schermo in attesa che lui le risponda.

Fa partire una playlist che prevede solo canzoni di Harry: ha bisogno di sentirlo vicino anche se non c'è. Si accomoda meglio sul divano, ma Kiwi non è nemmeno a metà quando qualcuno bussa alla sua porta. Non ha idea di chi sia, perché sua cugina l'ha vista poco fa. Forse è Peter. Sì, dev'essere lui.

Si avvicina alla porta e apre senza controllare, sicura di trovare il suo migliore amico, ma il cuore le si ferma il gola quando i suoi occhi incrociano quelli del nuovo arrivato.

La sorpresa la travolge come un'inarrestabile cascata d'acqua fredda, ma subito dopo si sente avvolta dalle fiamme. Quel sorriso, quegli occhi, il suo profumo: aveva ragione, non avrebbe fatto in tempo a sentire la sua mancanza perché Harry è già lì.

«Cosa...?» la voce di Matilde è ridotta a un soffio.

«Credo di aver cambiato idea: non voglio stare lontano da te» ammette lui con un sorriso, il sorriso più bello del mondo.

Matilde si lancia tra le sue braccia, stringendosi con forza a lui che ora la stringe allo stesso modo mentre la solleva dal pavimento.

«Sei davvero qui?» domanda Matilde, tornando a guardarlo negli occhi, mentre porta le mani sul suo viso, come a volersi accertare che lui sia realmente lì.

«Non hai le allucinazioni, dottoressa» risponde Harry prendendola in giro.

Poi si allontana e gli dà un piccolo pugno sul braccio. «Potevi partire con me».

«E perdermi la tua espressione? Valeva la pena aspettare» replica divertito il cantante.

Un altro sguardo, ancora un bacio, la porta che sbatte mentre loro rientrano in casa senza guardare dove mettono i piedi, poi i vestiti sul pavimento, la pelle dell'altro che diventa un vestito e il calore dei loro corpi che si ritrovano.

Non c'è altro a cui dare più importanza dell'essersi ritrovati.

*****

È una meravigliosa routine.

Sono trascorsi solo due giorni dal rientro di Harry e Matilde negli Stati Uniti, eppure a loro sembra di essere insieme da sempre.

Il cantante non ha ancora messo il naso fuori dall'appartamento della rossa. La ragazza si è divisa tra lui e il lavoro, e le è piaciuto da morire tornare a casa e trovare il suo fidanzato a prepararle la cena.

Hanno vissuto due giorni in una piccola bolla, ricostruendo pezzo per pezzo ciò che entrambi avevano distrutto nell'ultimo periodo. L'argomento "usciamo allo scoperto" non è stato ancora approfondito, ma è qualcosa a cui Matilde tiene in maniera particolare, perché è decisa a rivelare che è impegnata con uno dei cantanti più famosi del momento, che stanno insieme e che sono felici.

Dal canto suo Harry non ha fatto che pensarci perché si è ritrovato spesso a prendersela con se stesso per le scelte di Matilde, come se il suo comportamento l'avesse spinta dritta tra le braccia del dottor Perry. È convinto che sia stata colpa sua, del suo atteggiamento e delle sue continue provocazioni se lei è arrivata fino al punto quasi di concedersi a lui.

Il pensiero di Matilde in intimo davanti a Perry, delle mani di quell'uomo sulla sua fidanzata l'hanno mandato fuori di testa, ma di questo può incolpare solo se stesso credendo che fosse lui quello giusto.

Harry è passato sopra a troppe cose, gli ha permesso di trattarlo come se non valesse niente e questo poteva ancora sopportarlo; quello che non può sopportare, che non può tollerare è che abbia messo le mani addosso a Matilde quando lei non era abbastanza lucida da capire se lo volesse davvero oppure no. Si è approfittato del fatto che fosse ubriaca e questo non può perdonarglielo.

«Sono a casa!»

La voce di Matilde arriva forte dall'ingresso. Harry posa lo strofinaccio sul tavolo e la raggiunge.

«Ciao, dottoressa».

La saluta con un bacio, un abbraccio e un sorriso. «Hai fame?»

«Sì, ma prima ho bisogno di una doccia. Se la cena è pronta puoi farmi compagnia» sorride maliziosa, mettendogli le braccia al collo.

«Cena? Quale cena?» domanda ironico, fingendo di non capire.

Matilde ride, poi il suo sorriso muore per metà, ricordandosi cosa deve dirgli da stamattina, qualcosa che ha preferito discutere con lui di persona.

«Prima della doccia devo dirti una cosa» rivela abbassando la voce.

«Parla» la invita Harry, con il timore che si tratti del dottore mani lunghe.

«C'è un evento organizzato dall'ospedale, una cena di gala con tutti i dirigenti e il direttore sanitario. È un momento come un altro per fare pubblicità all'ospedale e raccogliere fondi» spiega seria Matilde, con il cuore che le batte forte a causa di ciò che sta per chiedergli.

«Che cosa mi stai chiedendo, Mati?» domanda il cantante, con il terrore che in qualche modo quell'argomento metterà di nuovo in mezzo il dottor Perry.

«Io... io vorrei che tu mi accompagnassi» spiega in imbarazzo, temendo la sua reazione, per questo si è fermata un attimo prima di terminare la frase.

«Vuoi che ti accompagni?»

«Sì... come fidanzato» ammette a bassa voce, cercando nello sguardo di Harry tutta l'indecisione che ha visto nei giorni scorsi a Londra, ma non vede niente, assolutamente niente.

È come se lui si fosse assentato. Harry chiude gli occhi, la priva della vista della sua anima e Matilde si sente sospesa nel vuoto. Sa bene di aver sfidato la sorte, perché il cantante ha messo in chiaro più volte di non essere più sicuro che fosse una buona idea buttarla nella mischia senza la minima precauzione. I ruoli si sono invertiti e la rossa si sente sospesa nel vuoto, come in bilico su una fune dalla quale aspetta di essere salvata.

E quando Harry riapre gli occhi Matilde torna a respirare: ritrova il suo fidanzato, il suo amante, il suo amico, confidente, punto di riferimento, l'uomo della sua vita. È lui, e non c'è più motivo perché continuino a nascondersi. Forse ha ragione Matilde o forse no, ma quando ha sentito la voce di lei tremare nel chiedergli di mostrarsi al mondo come suo fidanzato ha sentito il cuore esplodere e ricomporsi allo stesso tempo. Per questo non c'è altra risposta che può darle.

«Come fidanzato» ripete lui con un filo di voce, portando le mani sul suo viso candido, sporcato dalle lentiggini, mentre si perde nel blu profondo dei suoi occhi.

Il sorriso sulle labbra di Matilde si apre lento, ma diventa presto così grande che le fanno male le guance.

«Davvero?» domanda lei sorpresa, ma felice.

«Sì, davvero».

E c'è più di un motivo per cui ha accettato di ufficializzare il loro rapporto proprio in quella sede, ma il primo tra tutti – oltre al fatto che la ama da impazzire – ha un nome e cognome, e che sarà di certo presente alla serata: John Perry.

E c'è più di un motivo per cui ha accettato di ufficializzare il loro rapporto proprio in quella sede, ma il primo tra tutti – oltre al fatto che la ama da impazzire – ha un nome e cognome, e che sarà di certo presente alla serata: John Perry

*****

SPAZIO CACTUS

Buonsalve belle persone!

Quanto è bello quando vanno d'accordo e va tutto bene? Ma non rilassatevi, questo capitolo è una preparazione a ciò che vi aspetta 😉😉😉

I nostri Harry e Matilde si sono ritrovati trascorrono qualche giorno insieme... Si amano...si chiariscono...ma Matilde torna a New York da sola...lui le ha chiesto qualche giorno lontano da lei per avere la certezza di fare la cosa giusta in riferimento al fatto di voler ufficializzare il loro rapporto...adesso però sono consapevoli di amarsi. Mentre lei a New York va da sua cugina per raccontarle di come si sono ritrovati... Lui dopo poche ore la raggiunge...perché non c'è più niente su cui riflettere... SI AMANO ❤️... Siete pronti all'ufficializzazione del loro rapporto? Io e la mia meravigliosa socia vi aspettiamo al prossimo aggiornamento 😊... Grazie sempre di esserci ❤️

Eeeee niente, per essere qui. Ci leggiamo al prossimo aggiornamento, intanto buona lettura 😍

 

   
 
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